Risultato della ricerca: piante
en.giuliani
Il nome del genere Papilio deriva dalla parola latina papilio che significa farfalla. Deve il suo nome a Palinuro, il mitico nocchiero di Enea che condusse la flotta durante la traversata da Troia fino in Italia. Ha un'apertura alare che raggiunge circa 8–10 centimetri. I lati dorsali delle ali sono ricoperti da una polvere di scaglie verdi e il fondo varia dal verdastro scuro al nero, con larghe fasce metalliche verde smeraldo brillante. Le parti inferiori sono nere con macchie arancioni, bianche e blu lungo i bordi delle ali posteriori, che mostrano code estese all'estremità. Il volo di queste farfalle è rapido e abbastanza veloce. I bruchi si nutrono di piante del genere Euodia appartenenti alle Rutacee , comunemente conosciute come famiglia delle rute o degli agrumi.
fernandospirito55
costa jonica salentina.......parco naturale della \'\'montagna. spaccata\'\' . agli inizi del secolo scorso fu.aperto un varco tra le rocce..per realizzare una strada per collegare le varie marine......tantissime le specie vegetali presenti in questa zona,...oltre al pino d\'Aleppo.......tante orchidee....piante rupicole ...e arbusti della macchia mediterranea ...da fotografare........
Claudio_Moretti
La volontà e le mani dell’uomo hanno deciso questa dimora per me, la natura mi ha accolto, ma i forti venti di Libeccio che spirano su questo colle ne fanno una zona impervia per piante alte come me. Ma esiste una forza più tenace di tutte, la voglia di vivere, e per questo motivo il mio DNA, si è plasmato alla situazione ambientale, e ho assunto questa forma, innaturale per un albero, ma io ho voglia di vivere e lo dimostro con il mio atteggiamento di sfida contro tutto. Io vivrò perché lo voglio, ora sono a riposare come è giusto, a fare da posatoio per i miei amici pennuti, poi esploderò in tutta la mia bellezza, caro amico ripassa tra qualche mese e mi vedrai sfoggiare con la mia livrea più bella. Io ci sarò, ti aspetto.
fernandospirito55
paesaggio salentino.....cultura popolare ........la pazienza..la passione..il. duro lavoro...nei campi dei nostri..contadini...nell'immagine ...una vecchia costruzione abitativa .trulliforme . che serviva specialmente nel periodo estivo...come ricovero temporaneo.. o come deposito.. di attrezzatura agricola.....e tante piante di pomodorini....
AlessandroBellavia
La cavalletta dalle corna corte è un ortottero della famiglia Acrididae le cui dimensioni non superano i 2cm negli adulti; si nutre di piante e il suo habitat ideale è la sterpaglia, dove riesce a mimetizzarsi grazie alla sua livrea che può variare dal grigio al marrone, come nel caso dell'esemplare in foto.
fernandospirito55
FRUTTA E ORTAGGI .....i colori ..i .sapori .i prodotti quasi invernali della nostra terra...in due cesti ...e anche due piante orticole......ancora con le loro radici....e altre cose.... . (questa è la prima immagine . fotografica che pubblico.... realizzata con una .. Nikon D610......appena presa.)...
elisamez
Bazar delle Spezie chiamato anche Bazar Egiziano perchè costruito con i tributi versati dall\'Egitto, è uno dei mercati coperti più antichi di Istanbul, dove vengono venduti tutti i tipi di spezie, erbe e piante medicinali.
GIUSEPPE.MAZZINI
I Laghetti di Tolcinasco si trova a Pieve Emanuele provincia di Milano, confina con il Golf Club di Tolcinasco e con campi agricoli. A 12 kilometri dal centro di Milano. L’Oasi Naturalistica comprende un territorio di 100.000 mq. All’interno del quale sono presenti: - 4 laghetti, frutto del tentativo di avvio di attività di escavazione, alimentati dalla falda: Il Lago dei Pescatori, Il Laghetto della Rana di Lataste, Il Laghetto delle Libellule e Il Lago degli Aironi. - Il bosco planiziale creato con la messa a dimora di 200 essenze autoctone e di 5.000 essenze vegetali intorno alle sponde del lago degli Aironi. - Un frutteto di piante rare con100 piante da frutta, di cui alcune in via di estinzione e un piccolo vigneto.
RosannaFerrari
Non è difficile trovarne qualcuna in giardino... secondo me, potrei farci un allevamento... in più, cibandosi (tra le altre cose) di afidi, mi tengono pulite le piante da frutto, il che non è niente male :D sono parecchio "sveglie" e dinamiche... difficile trovarle addormentate... sarà che "sentono" l'estate... in ogni caso ho cercato di fare del mio meglio, nonostante i continui movimenti, sarà che non piaceva il posatoio?! ahahahahhh
mauriziot
... sulla Laguna di Levante di Orbetello; questo scatto è stato eseguito con un PDR libero da piante o altri ostacoli, circa 9 minuti prima di quello già postato, in condizioni di luce abbastanza simili, con una leggera "rosatura" del cielo e nuvole meno pronunciate. Orbetello, luglio 2019.
pissarro72
Oggi...sulle piante del mio balcone
mmaino
La Capinera, sia maschio che femmina è ghiotta di cachi. E' possibile notarla sui frutti "dimenticati" sulle piante sia nei giardini di periferia che in quelli del centro città.
IvoMarkes
Crocus è un genere di piante spermatofite monocotiledoni appartenenti alla famiglia delle Iridaceae. Sono piante erbacee perenni dal fiore a forma di coppa. I bulbi producono fra febbraio ed aprile un fiore isolato, talvolta due, di colore violetto con venature più scure, talvolta bianco o striato. Svettano sulla prima erba raggiungendo un’altezza superiore agli 8 cm. Il numero degli stami, caratteristico della specie, è di solo tre, serve per distinguerli dal Colchicum, noto anche come zafferano bastardo, che ne ha sei.
en.giuliani
La petunia, come del resto spesso accade per piante che incontrano differenti culture, non ha assunto in ogni tempo e in ogni luogo lo stesso significato: alla corte inglese della regina Vittoria, le petunie rappresentavano le esplosioni di collera incontenibile e il rancore serbato successivamente. Un diverso sentimento, dunque, si legava alle stesse caratteristiche che fanno oggi della petunia uno dei simboli d'amore per eccellenza. Il legame con la collera era rafforzato dalla caratteristica della petunia di mantenere la propria fioritura per lungo tempo, anche in caso di condizioni climatiche poco favorevoli. Dal punto di vista religioso, invece, la petunia si lega alle lodi alla Madonna fin dal Medioevo, quando veniva coltivata nei giardini di Maria, dove trovavano spazio solo le piante dedicate alla figura sacra.
Raffaella.Coreggioli
Nome scientifico:  Zerynthia polyxena ( Schiffermüller 1775) Dimensioni:  Lunghezza ala anteriore mm. 23 - 31 apertura alare: 50 – 60 mm Descrizione della specie: Papilionide dalle dimensioni ridotte, con ali di colore di fondo giallo sul quale spiccano macchie rosse, lunule marginali molto arcuate e chiazze azzurre submarginali. La cellula presenta macchie rosse solo nella parte inferiore dell\'ala. Mancano le appendici caudali. I sessi sono simili nella colorazione, ma la taglia della femmina è poco più grande. La Polissena è una tra le più belle farfalle diurne italiane ed è inconfondibile per la sua vivace e marcata colorazione, la livrea delle ali si presenta di colore avorio/giallo con disegni neri trasversali ( simili ad un merletto), mentre una piccola fila di macchie rosse e azzurre orla il margine inferiore delle ali posteriori, dal caratteristico disegno a zig-zag. I bruchi si nutrono di varie specie di aristolochie, compiono 5 mute nell\'arco di 4/5 settimane, dopo di che le crisalidi, legate ad un sostegno, svernano per sfarfallare nella primavera successiva. Gli adulti sono attivi per non più di 3 settimane. Le piante nutrici sono le aristolochie, notoriamente tossiche; assimilate dai bruchi, passano nell\'adulto rendendolo incommestibile per i predatori; pertanto, l\'appariscente livrea della Polissena assume il significato di avvertimento La colorazione della livrea dell\'adulto, gialla, con caratteristici disegni neri, rossi e blu, è detta aposematica; (cioè ammonitrice), in quanto serve proprio a scoraggiare i potenziali predatori. E\' specie relativamente rara, sia per la riduzione degli ambienti palustri, sia per la conseguente scomparsa delle piante del genere Aristolochia di cui si nutre la larva monofaga. Maschio: colore giallo con nervature e ampi disegni trasversali neri. Lunule submarginali formanti un disegno continuo a zig-zag. Serie postdiscale di macchie semilunari rosse affiancate da piccoli spazi blu nelle posteriori. Femmina: simile al maschio ma generalmente più grande. Rovescio: colore delle posteriori biancastro. Disegni simili al dritto ma parzialmente colorati di rosso. Le uova vengono deposte singolarmente o in piccoli gruppi sulle foglie, solitamente sulla parte inferiore. Una volta stabilitasi su di una specie di Aristolochia la larva può essere riluttante nei confronti di altre specie di piante appartenenti allo stesso genere. Le larve restano sotto il sole, sulla foglia della pianta nutrice. Le crisalidi rimangono appese ai fusti delle piante, alle cortecce degli alberi oppure sotto le pietre. Svernano allo stadio di crisalide. La particolare alimentazione delle larve fornisce alle stesse sostanze tossiche, che passano poi anche alle farfalle adulte, rendendole incommestibili. Bruco: biancastro con quattro serie di escrescenze rossastre (scoli) ad apice nero. Piante Nutrici: Aristolochia longa, Aristolochia pallida, Aristolochia rotonda. Distribuzione e habitat:  Presente nel Sud Europa e nell\'Asia minore, manca nella Penisola Iberica. In tutta Italia tranne la Sardegna e l\'isola d\'Elba.. Specie mesofila, si rinviene in luoghi erbosi e cespugliosi caldi e aridi, pendii rocciosi e burroni e aree coltivate in degrado, 0-1700 m., generalmente sotto i 900 m. Periodo di attività:  una sola generazione annuale con sfarfallamenti tra aprile e maggio.