Risultato della ricerca: muta
Verdegiada
Mentre salivamo ad ammirare il panorama dal Ponte di Rialto il cielo muta i suoi colori e ci crea uno scenario così particolare. Pochi minuti per scattare due foto e di li a poco il temporale è arrivato!
brizio61
Il Rio Pitrisconi è una profonda valle rocciosa, quasi un canyon, che si apre tra i porfidi del Monte Nieddu, alle spalle del piccolo centro turistico di San Teodoro/Budditogliu. La gola che è anche meta di facili passeggiate , si percorre con tecniche torrentistiche, quindi seguendo il percorso dell'acqua, tra tuffi e scivoli divertenti, utilizzando le corde per scendere le verticali delle cascate dove l'acqua si trattiene per quasi tutta l'estate. La discesa torrentistica, che si effettua indossando una muta, impegna un gruppo di piccole dimensioni per circa 3 ore, cui si sommano quasi 50 minuti per il sentiero di rientro. Durante la discesa si affrontano una decina di verticali alte fino ai 22 metri.
Katia_Marescotti
La vita più intensa è raccontata in sintesi dal suono più rudimentale: quello dell’onda del mare che da quando si forma muta ad ogni istante. Italo Svevo, da “La coscienza di Zeno”
Barilani
Volpe Artica fotografata a settembre a Svalbard con già in pelo in muta invernale.
Fabrygot
Questo è un ermellino in fase di fine muta, e lo si vede dalla coda dove è presente ancora una parte di colore estivo. La foto sulla testa non è proprio perfettamente a fuco ma bisogna dire che è un animale molto veloce e piccolo. Ma la posa assunta mi piaceva troppo. Ho anche una foto perfettamente a fuoco ma non in questa posa, pertanto questa volta ho preferito tutto il contesto della foto a scapito di un po di nitidezza. Permetto che oltretutto la caccia fotografica non è il mio campo...
carmelo parisi
Nel 50° anniversario della Giornata della Terra, preserviamo questo bene prezioso. Questa è l'acqua limpida e trasparente dell'Alcantara, fiume della Sicilia orientale lungo 53 chilometri, tributario del mar Ionio. L'Alcantara nasce dai Nebrodi a circa 1.400 m dalla Serra Baratta, nel comune di Floresta. Dirigendosi impetuoso verso sud entra in Provincia di Catania giungendo in breve nella parte Nord della cittadina di Randazzo: qui muta bruscamente direzione grazie alla "spinta" del suo principale affluente di destra: il fiume Flascio. Rimpinguato notevolmente nella portata dall'affluente l'Alcantara si dirige verso est compiendo praticamente un angolo retto . Da qui il fiume prende a scorrere tra il massiccio di origine vulcanica del monte Etna a sud e i contrafforti meridionali dei monti Nebrodi e Peloritani a nord, fungendo sino alla foce da confine tra le città metropolitane di Messina e di Catania. Tra i comuni attraversati ci sono: Floresta, Santa Domenica Vittoria, Randazzo, Mojo Alcantara, Castiglione di Sicilia, Francavilla di Sicilia, Motta Camastra, Graniti, Gaggi, Calatabiano, Taormina e Giardini Naxos. In quest'ultimo comune le acque dell'Alcantara solcano le campate del famoso ponte romano Al Qantarah (il ponte ad arco), dal quale derivò il nome di questo corso d'acqua.
RosannaFerrari
Bruco di Macaone dopo la seconda muta... 2 cm. scarsi di vivacità e... capace di "spiumare" una pianta di finocchio (questo è infatti uno dei rametti terminali della pianta) in pochissimi giorni. Ho lasciato deliberatamente una composizione ampia per dare l'idea della effettiva "grandezza" del bruco :-))
RosannaFerrari
Bruco di Macaone dopo la seconda muta... 2 cm. scarsi di vivacità e... capace di "spiumare" una pianta di finocchio (questo è infatti uno dei rametti terminali della pianta) in pochissimi giorni. Ho lasciato deliberatamente una composizione ampia per dare l'idea della effettiva "grandezza" del bruco :-))
RosannaFerrari
Bruco di Papilio Machaon al secondo stadio di muta....scatto a mano libera rasoterra :)))... i bruchi alla nascita sono completamente neri e pressochè invisibili.. alla seconda muta cominciano ad acquisire la classica forma, pur rimanendo sempre neri con una piccola macchia bianca a forma di quadrifoglio sul dorso... come si può notare vicino alla testa l'involucro semi trasparente si sta aprendo, segno che il piccolo bruchino (che qui è delle dimensioni di un cm.scarso) sta per "sfilarsi" la pelle per far emergere la nuova livrea, che si vede in trasparenza.... questa è la nuova generazione... in giardino ne ho rinvenuti una trentina... più altre piccolissime uova, naturalmente alcuni di loro saranno destinati alla predazione, in natura avviene anche questo, ma sono fiduciosa che nuove e tante farfalle vedranno la luce...vi consiglio la visione in salva originale
Titti52
Una muta preghiera
apifferi
Un tramonto speciale con tonalità dei colori, effetto e forma da sembrare quasi liquida, che muta nello spazio di pochissimi minuti
apifferi
Un tramonto speciale con tonalità dei colori, effetto e forma da sembrare quasi liquida, che muta nello spazio di pochissimi minuti
apifferi
Un tramonto speciale con tonalità dei colori, effetto e forma da sembrare quasi liquida, che muta nello spazio di pochissimi minuti
Raffaella.Coreggioli
Unione di due scatti Stamattina mentre cercavo un posatoio per una farfalla mi sono accorta in tempo che c'era un ospite, un bellissimo Misumena Vatia (Clerck, 1757) Chiamato comunemente "ragno granchio dei fiori" La femmina varia dai 7 agli 11 mm, mentre il maschio non supera i 6 mm. Il corpo è corto, largo e appiattito, come quello dei granchi. Gli otto occhi, visti di fronte, sono disposti su due file orizzontali di 4 elementi ciascuna. Sono molto piccoli e distanziati. Nelle femmine, il contorno degli occhi di solito presenta luminose colorazioni gialle, arancioni o rosse. La femmina è, di base, di colore bianco, ma, come la femmina del Thomisus Onustus, è in grado di cambiare colore (per mimetizzarsi sui fiori, luogo di caccia), secernendo un pigmento giallo. La colorazione (dal bianco al giallo limone, al giallo verdognolo, con tutte le sfumature intermedie) è reversibile, e cambiano solo i tempi: due o tre settimane per diventare gialla, meno di una per tornare bianca (espellendo il pigmento). Spesso presenta anche, sull'addome, due striature laterali rosse o grigio-verdognole. Le zampe sono bianche o gialle. Il maschio è di colore giallo chiaro o bianco, con l'addome percorso la larghe striature di colore rosso scuro. Anche le quattro zampe anteriori presentano vistose bande bruno-rossastre. Come gli altri ragni della famiglia Thomisidae, si sposta con movimenti laterali (adatti per muoversi all'interno dei fiori), ha le zampe anteriori allargate verso l'esterno come le chele del granchio, e non costruisce la tela, ma pratica la caccia ad agguato, uccidendo le prede con un morso velenoso. La femmina ama appostarsi su piante in fiore leggermente svettanti sulla vegetazione circostante, più raramente anche sulle foglie. Rimane immobile, divaricando le prime due coppie di zampe e, non appena un insetto si posa, lo attacca fulmineamente e gli sferra un morso velenoso, in genere all'attaccatura del capo. Non avvolge la preda con la tela, ma la tiene (non solo con le mandibole, ma anche con le zampe) finché non ha succhiato tutti i fluidi corporei, operazione che può richiedere anche ore. Si ciba di tutti gli insetti che visitano i fiori (api, vespe, ditteri, farfalle), e anche del nettare dei fiori stessi. Il maschio vaga da un fiore all'altro in cerca di femmine; l'incontro tra due maschi spesso produce lotte cruente, che causano loro molte mutilazioni. L'accoppiamento avviene all'inizio dell'estate, dopo la loro ultima muta. In genere il maschio non viene attaccato dalla femmina, ma la sua vita si concluderà comunque a breve. La femmina depone le uova su una foglia, che poi arrotola e cuce con la propria tela, a formare una sorta di cono gelato: un astuccio protettivo e mimetico molto efficace. Le sorveglia fino alla loro schiusa, ma non offre ai piccoli alcuna cura parentale: al massimo rompe la tela per agevolare la fuoriuscita del neonati. I piccoli, in cucciolate di centinaia di esemplari, già dalla nascita sono in grado di procurarsi il cibo, aggredendo la preda in gruppo. Poi, poco tempo dopo la prima muta, secreto un sottilissimo filo al quale si appendono, alla prima corrente d'aria si lasciano trasportare lontano dal luogo di nascita. In autunno avranno già raggiunto circa la metà della loro dimensione massima. Per svernare si nascondono sul suolo. Vive in luoghi aperti ed assolati, come prati, giardini e margini boschivi, sia aridi che umidi, e sui bordi dei sentieri. In Italia è diffuso ovunque. Gli esemplari adulti si trovano da aprile-maggio (prima i maschi) ad agosto
ROJCH GIAN FRANCO
E’ una grossa anatra dal corpo tozzo e zampe robuste. La forma selvatica presenta una colorazione verde-bronzea, la varietà domestica invece a il tipico piumaggio bianco. La pelle della testa è nuda e forma una sorta di mascherina intorno agli occhi rossa mentre il becco è di colore arancione.
aristeidis
Ricevo in dono, nella mia essenza priva di suoni terreni, la quiete delle acque che tutto coprono e tutto affermano trattenendo ogni vibrazione. Vivo luce ad ogni attimo perchè mi abbandono, accarezzo e ringrazio, per l'energia e l'immortalità, l'Origine che non mi ha mai abbandonato dalla fase primordiale. Divengo fluido ed il fluido è lento ed armonioso movimento senza limiti, come la pioggia che noncurante scava nella sabbia e sulla roccia percorsi sconosciuti e senza morte. Mi immergo nella ballata muta delle acque in cui non introduco aria e non odo voce perchè dove ha fine la parola esiste il sentirsi bellezza e non aria o respiro e non corpo o vita se non danza. I.P.
andreaannesi1969
Una classica spiaggia di ciottoli, un mare favoloso ed uno dei mille paesini sulla costa. Si chiama Selce, si trova nella regione del Quarnero. Bellissimo! Attenzione però: mare bello, mare freddo! Se volete fare il bagno, portatevi una muta! :)
aristeidis
Ricevo in dono, nella mia essenza priva di suoni terreni, la quiete delle acque che tutto coprono e tutto affermano trattenendo ogni vibrazione. Vivo luce ad ogni attimo perché mi abbandono, accarezzo e ringrazio, per l'energia e l'immortalità, l'Origine che non mi ha mai abbandonato dalla fase primordiale. Divengo fluido ed il fluido è lento ed armonioso movimento senza limiti, come la pioggia che noncurante scava nella sabbia e sulla roccia percorsi sconosciuti e senza morte. Mi immergo nella ballata muta delle acque in cui non introduco aria e non odo voce perché dove ha fine la parola esiste il sentirsi bellezza e non aria o respiro e non corpo o vita se non danza. I.P.