Risultato della ricerca: lama
Elleq
Questo è il lama che, come tradizione vuole, mi ha idirizzato la sua saliva infastidito dagli scatti che gli dedicavo, e poi si è messo placidamente a brucare :). Sullo sfondo, la meraviglia delle montagne arcolbaleno del Palcoyo.
BATTAGLIA59LUCIANO
Una lama di luce penetra attraverso le tenebre incombenti di un temporale imminente illuminando il famoso boschetto di cipressi del Fosso dei Triboli...Cuore luminoso e pulsante di tenebra...Joseph Conrad
Marco.G_70
Un proverbio islandese recita un po' così : Se non ti piace il tempo adesso, aspetta cinque minuti: probabilmente peggiorerà.
Marco.G_70
\"Nessuno è nato sotto una cattiva stella; ci sono semmai uomini che guardano male il cielo\" (Dalai Lama)
fabiofoni
Quella striscia di luce verde dietro il ponte ha attirato la mia attenzione, in un momento libero dalla ressa, il taglio della foto è dovuto alla scelta di togliere un\'insignificante cielo e per esaltare la cromia dei palazzi lungo il canale.....cercando ancora una volta una Venezia genuina.
gian_dudu
L'ultima sciabolata del sole . Lama di luce sulle risaie .
didorossi
Passeggiando intorno a questo bellissimo lago alpino sono stato attirato dalla lama di luce che illuminava una parte della scena. Amo trovarmi in queste situazioni e credo siano le migliori per provare a fare delle buone foto.
nice_abo
Una splendida giornata di telemark con una neve fantastica ed una luce ancora meglio!
ashbydelazouch
una lama di luce invernale penetra attraverso i canali ad illuminare l'incrocio di due gondole....
Djt27
… nell’imminente temporale
viracocha50
Crema - Santuario Santa Maria della Croce - Il 13 febbraio 1489 Caterina degli Uberti, esponente di una famiglia benestante di Crema, sposava Bartolomeo Pederbelli detto il Contaglio, pregiudicato bergamasco bandito dalla sua provincia e giunto da tempo a Crema, ovviamente tacendo la sua condizione di fuggiasco. Nell\'anno che seguì i rapporti non furono affatto facili, sono narrati nelle cronache le contrapposizioni tra il Contaglio e i familiari di Caterina per questioni di pagamento della dote. Secondo i documenti storici, la sera del 2 aprile 1490 il Contaglio convinse (oppure obbligò con la forza) Caterina a seguirlo per tornare dai familiari dell\'uomo nel bergamasco. Una volta giunti un miglio fuori da Crema deviò dalla strada per Bergamo (l\'odierna via Mulini) giungendo all\'interno del bosco detto \"del Novelletto\". Qui il Contaglio infierì sulla donna colpendola con la spada (che ancora si conserva nel Santuario) in maniera violenta e grave al capo ed alle braccia tanto che le venne amputata la mano destra con una parte del braccio; mentre l\'omicida calava fendenti sulla povera donna, la spada si spezzò in due e, non pago di ciò, per essere certo che la moglie fosse uccisa, estrasse il pugnale e le sferrò un colpo alla schiena, ma la lama non penetrò nel corpo, scivolando forse lungo le vesti, ma procurandole comunque un ematoma vicino alla scapola sinistra. Il Contaglio fuggì portando via il fardello e le altre cose insieme con quattro anelli d\'oro della stessa Caterina[1]. Quindi di lui non si seppe più nulla. La donna agonizzante chiese aiuto alla Madonna affinché le venissero impartiti i Sacramenti ed apparve una donna vestita poveramente che avrebbe detto \"sono colei che hai chiamato\". Le emorragie di colpo si fermarono e Maria trasportò Caterina presso una vicina casa di contadini che le prestarono le prime cure. Poiché era ormai sera e le porte della città erano chiuse, solo alla mattina Caterina poté essere trasportata a Crema. Qui venne visitata da un medico e interrogata da un \"Giudice del Maleficio\" (magistrato veneto), quindi il prete Filippo della parrocchia di San Benedetto le diede i sacramenti, solo a questo punto le emorragie ripresero e Caterina spirò. In seguito sul luogo del delitto, dopo altri vari miracoli, venne costruito il Santuario.
clo.corso
Vedi commento alla foto Raschio e lama
cirro71
\"Con una rosa hai detto vienimi a cercare tutta la sera io resterò da sola ed io per te muoio per te con una rosa sono venuto a te bianca come le nuvole di lontano come la notte amara passata invano come la schiuma che sopra il mare spuma bianca non è la rosa che porto a te gialla come la febbre che mi consuma come il liquore che strega le parole come il veleno che stilla dal tuo seno gialla non è la rosa che porto a te sospirano le rose nell\'aria spirano petalo a petalo mostrano il color ma il fiore che da solo cresce nel rovo bianco non è il dolore rosso non è l\'amore il fiore solo è il dono che porto a te rosa come un romanzo di poca cosa come la resa che affiora sopra al viso come l\'attesa che sulle labbra pesa rosa non è la rosa che porto a te come la porpora che infiamma il mattino come la lama che scalda il tuo cuscino come la spina che al cuore si avvicina rossa così è la rosa che porto a te lacrime di cristallo l\'hanno bagnata lacrime e vino versate nel cammino goccia su goccia, perdute nella pioggia goccia su goccia le hanno asciugato il cuor portami allora portami il più bel fiore quello che duri più dell\'amor per sé il fiore che da solo non specchia il rovo perfetto dal dolore perfetto dal suo cuore perfetto dal dono che fa di sè\" Vinicio Capossela