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LadyGi
Chiesa del Gesu' Nuovo, Napoli: la cupola
ashbydelazouch
un classico romano al tramonto: le rovine del Teatro di Marcello e quanto rimane dell'adiacente Tempio di Apollo in Circo (o Apollo Sosiano). Scatto scontato, ma scena sempre affascinante....
tonifidanza
Un ritratto ispirato dal brano del Maestro Pino Mango.
en.giuliani
Il nome del genere Papilio deriva dalla parola latina papilio che significa farfalla. Deve il suo nome a Palinuro, il mitico nocchiero di Enea che condusse la flotta durante la traversata da Troia fino in Italia. Ha un'apertura alare che raggiunge circa 8–10 centimetri. I lati dorsali delle ali sono ricoperti da una polvere di scaglie verdi e il fondo varia dal verdastro scuro al nero, con larghe fasce metalliche verde smeraldo brillante. Le parti inferiori sono nere con macchie arancioni, bianche e blu lungo i bordi delle ali posteriori, che mostrano code estese all'estremità. Il volo di queste farfalle è rapido e abbastanza veloce. I bruchi si nutrono di piante del genere Euodia appartenenti alle Rutacee , comunemente conosciute come famiglia delle rute o degli agrumi.
emilianomarcon
Blu
Scattata con le prime luci del mattino, treppiede, plamp, posatoio naturale e sfondo naturale. Le ali erano già asciutte ma qualche gocciolina la portava ancora. Nessun crop. Scatto singolo
Maxim_Nital
Napoli e la sua Napoletanità per le vivacissime viuzze del centro storico....
mderob
Blending HDR basato sulla tecnica di scatto e post-produzione Mortal Night 3.0.
en.giuliani
E' una falena appartenente alla famiglia Saturniidae, diffusa su gran parte del territorio mondiale, ma può essere localizzata principalmente nelle foreste tropicali dell’Asia e nelle Filippine, in Thailandia ed in Malesia. Essa presenta un’apertura alare di 30 cm ed è una delle specie più grandi del mondo; prende il suo nome dal disegno sulle sue ali che ricorda la colorazione dell’omonimo serpente. L’adulto ha una durata media di vita estremamente breve: infatti, vive solo pochissimi giorni, durante i quali non si nutre mai e riesce a sopravvivere sfruttando le riserve energetiche che accumula durante la fase larvale.
leonardo_lb
Un giro al Capo,uno dei quattro mercati storici di Palermo,dove si vende la mercanzia.Nel fine settimana sede di street food con le prelibatezze delle pietanze locali.Nella foto un giovane cuoco intento alla brace,semiavvolto dal fumo.
PhillCentorami
scatto del 2017 dal set esterno con la modella Alona, un SB-910 con ombrello diffusore più 1/4 di CTO
PhillCentorami
tratto da un vecchio set Boudoir del 2016 con Liuba, singolo flash esterno
mauriziot
Una foto di cui sono particolarmente contento. A prima vista sembra una modella fotografata in studio ma in realtà si tratta di una ragazza che finito di accudire gli animali della mandria si è prestata cortesemente a farsi fotografare, in modo naturale e con solo una "spolverata" del viso. Le mani evidenziano comunque il duro lavoro svolto quotidianamente.
Maricetta
Vorrei aggiungere che i sacchetti della spesa sono frutto degli acquisti fatti al vicino Mercato di Ballarò (alle mie spalle, proprio pochi metri prima). Anche se oggi per la maggior parte Ballarò si dedica allo street food, perdendo così la sua essenza di mercato vero e proprio, esso però non ha perso del tutto il suo fascino e continuerete a trovare di tutto. Buono, fresco e a buon prezzo. La gente attraversa la città per fare la spesa qui, lo dimostra il mio amico, quello che vedete di spalle, che si è caricato di spesa nonostante siamo tornati a casa in autobus.
leonardo_lb
Il cocchiere con la sua carrozza attende i turisti per un giro in citta'. La carrozza,un'immagine cara ai nostri avi,con cui potevano girare a Palermo,ed il cocchiere mestiere antico tanto e' vero che nel 1596 si riunirono in corporazione fondando la Confraternita dei cocchieri. Oggi ne rimangono pochissimi,con tutte le limitazioni nel rispetto dei cavalli. Palermo,Piazza del Teatro del Massimo.
niconit
Binario...famosa canzone di Claudio Villa, grande cantante del passato.
Elleq
Questo è il lama che, come tradizione vuole, mi ha idirizzato la sua saliva infastidito dagli scatti che gli dedicavo, e poi si è messo placidamente a brucare :). Sullo sfondo, la meraviglia delle montagne arcolbaleno del Palcoyo.