Risultato della ricerca: corse
JohnnyDep
I laghetti di Marinello si trovano ai piedi del promontorio di Tindari, dove sorge il Santuario della Madonna Nera. E’ una vasta area di sabbia con dei laghetti d’acqua salmastra, che si modificano in continuazione per effetto delle maree che aggiungono o spostano la sabbia (foto 1). Ad un fenomeno così singolare è inevitabilmente legata una leggenda, quella della Madonna Nera del Tindari (foto 2), che dall’alto domina la zona. "Si narra che una siciliana con il suo bambino venne ad adorare la Madonna nera del Tindari, trovata casualmente da pescatori del posto. Alla vista della Madonna nera rimase alquanto delusa, sebbene la statua della Madonna di Tindari sia ornata dalla frase: nigra sum sed formosa, «sono nera ma bella». Spontaneamente la contadina esclamò: Hàju vinutu di luntana via ppi vidiri a una cchiù brutta di mia! Pronunciare quelle parole e girarsi attorno senza più vedere suo figlio fu tutt'uno. Disperata si accorse che il bambino si dibatteva tra le onde del mare dinnanzi. Stravolta corse verso le onde per afferrarlo. E più correva e più le onde si ritiravano lasciando la spiaggia, finchè la povera donna potè afferrare il figlio e tornare facilmente sulla terraferma. A prova del miracolo compiuto, nella leggenda, dalla Madonna Nera si possono vedere proprio i laghetti di Marinello."
massimo tommi
Per chi non lo sapesse, il ponte della Maddalena è comunemente identificato come \"Ponte del Diavolo\", la leggenda popolare ne attribuisce la costruzione a Lucifero, il quale venne poi truffato dal capo muratore, che molto preoccupato del ritardo accumulato nella costruzione scese a patti con il Demonio, che gli consentì di completare l\'opera in una sola notte in cambio della prima anima che avesse attraversato il Ponte. Il capo muratore accettò l\'offerta e il Ponte fù ultimato, ma disperato per l\'imminenza del pesante tributo, corse dal Parroco del paese, il quale, ascoltata la confessione, escogitò uno stratagemma e fece attraversare il Ponte ad un povero cane, il Diavolo lo prese e si gettò nelle acque del fiume.
vir87
Una leggenda scozzese racconta di una bellissima fanciulla, Fiona MacDonald, che il giorno delle sue nozze cadde da cavallo e, totalmente sfigurata in viso, venne rifiutata dal promesso sposo. In lacrime, corse sulle rive del fiume sotto il ponte di Sligachan, dove incontrò il Re delle Fate. Colpito dalla bellezza interiore della ragazza, quest’ultimo le disse di immergere il viso nell’acqua del fiume, in modo da recuperare il suo aspetto. Una volta tornata bellissima, Fiona decise di rinunciare a tutto per colui che era riuscito ad amarla senza fermarsi alle apparenze, scomparendo insieme al Re sulle sponde del fiume #blackcuillins #sligachanbridge #scotland #legendofscotland #skyeisland #sligachan #oldbridge #natura #nikon #landascape #naturephotography #scozia #fiume #fate #fairy #fairystories #clouds #skye
ClaudioPiccoli
KILT & SWEEP Brothers and Best Friends! www.claudiopiccoli.com
ClaudioPiccoli
Uno dei cani più potenti che abbia mai avuto il piacere di fotografare! Lui è Kreacher :) www.claudiopiccoli.com
JohnnyDep
I laghetti di Marinello si trovano ai piedi del promontorio di Tindari, dove sorge il Santuario della Madonna Nera. E’ una vasta area di sabbia con dei laghetti d’acqua salmastra, che si modificano in continuazione per effetto delle maree che aggiungono o spostano la sabbia (foto 1). Ad un fenomeno così singolare è inevitabilmente legata una leggenda, quella della Madonna Nera del Tindari (foto 2), che dall’alto domina la zona. "Si narra che una siciliana con il suo bambino venne ad adorare la Madonna nera del Tindari, trovata casualmente da pescatori del posto. Alla vista della Madonna nera rimase alquanto delusa, sebbene la statua della Madonna di Tindari sia ornata dalla frase: nigra sum sed formosa, «sono nera ma bella». Spontaneamente la contadina esclamò: Hàju vinutu di luntana via ppi vidiri a una cchiù brutta di mia! Pronunciare quelle parole e girarsi attorno senza più vedere suo figlio fu tutt'uno. Disperata si accorse che il bambino si dibatteva tra le onde del mare dinnanzi. Stravolta corse verso le onde per afferrarlo. E più correva e più le onde si ritiravano lasciando la spiaggia, finchè la povera donna potè afferrare il figlio e tornare facilmente sulla terraferma. A prova del miracolo compiuto, nella leggenda, dalla Madonna Nera si possono vedere proprio i laghetti di Marinello."
F_Pelliccia
Ronciglione, prove delle Corse a Vuoto
mauriziot
... il Cinodromo, murales delle mure di cinta che rappresenta chi nel cinodromo viveva e gli dava vita. Il cinodromo di Roma era l'ultimo spazio aperto in Italia cui si svolgevano le corse di levrieri, su un percorso ellittico e spesso dietro a una lepre meccanica. Era frequentato da appassionati di cani ma, soprattutto, da incalliti scommettitori. Come molti ippodromi, non ha resistito al dilagare sul web delle scommesse e dei giochi digitali. Per molti amanti dei cani, alla fine un bene; per altri una tradizione che si è persa, pregiudicando la vita stessa dei cani. Roma, novembre 2019
Turm
. . . le corse polverose dei bambini, . . . che di giocare nn la smettono +. . . . . ( Musica e' E.R.)
KRONOTURTLE
Durante il cammino luci, ombre, bivi, incroci, strade da scegliere, fatica, corse, attimi di pausa e ripartenze. (Scattata all’interno dell’Arena di Verona)
miciagilda
Scansione da stampa. Era il 1980/81 ed eravamo in campeggio in Puglia coi miei. Siccome se c\'era un gatto nel raggio di 100 km. finiva matematicamente da noi, ecco che ce lo siamo trovato attorno alla roulotte. Maaagro da far paura, e dolcissimo! E\' diventato il nostro \"Pirletti\". Era tutto orecchie, sia per la magrezza, sia perché i gatti delle regioni calde hanno le orecchie più grandi per disperdere il calore. Avevamo una roulotte con due porte, e il suo divertimento maggiore era fare delle corse a manetta entrando da una e uscendo a razzo dall\'altra. Da fuori si sentivano i passi sul pavimento: truputùmp-truputùmp! Nei 20 giorni che ci siamo occupati di lui l\'abbiamo trasformato in un bel ragazzetto paffuto e vivace; non vi dico la tragedia quando è stato il momento di partire, ma a casa avevamo già un gatto e poi il viaggio sarebbe stato un inferno, soprattutto per lui. Qui è stato ritratto quando ormai aveva capito di potersi fidare ciecamente di noi, e infatti mentre mi dormiva sulla gambe l\'ho messo in quella posizione senza che neanche aprisse un occhio e... click!
Max010
La Fiat 508 Balilla è una famosa vettura prodotta dalla FIAT negli anni trenta con la quale ebbe inizio la motorizzazione di massa in Italia. Versione Spider Sport: spider a due posti sfalsati; 3+1 marce; la carrozzeria bassa e morbida per una guida “gomito fuori”, con la caratteristica coda da insetto, fu disegnata nel 1933 dalla Ghia ispirandosi alle spider inglesi dell’epoca; il carburatore Veix ed il rapporto di compressione aumentato a 7:1 portarono la potenza a 30 CV a 4.000 giri/min con un rapporto al ponte di 10/43; la Spider Sport raggiungeva così i 110 Km/h. Fu prodotta anche dalla NSU di Neckarsulm, dalla Walter di Praga e dalla Fiat-France. La Fiat 508S, disegnata da Mario Revelli e conosciuta come “Coppa d’Oro”, è la più ricercata dai collezionisti. Dal 1934 fu realizzata con cambio a 4+1 marce, distribuzione con valvole in testa ed altre modifiche del dettaglio, che portarono la potenza a 36 CV. Le modifiche alla carrozzeria riguardavano nel particolare la coda, più affusolata. Disponibile in allestimento “Corse”.
cristinarisciglione
White turf 2018, Saint Moritz, Svizzera
KRONOTURTLE
Purtroppo quest'anno, nel rispetto delle ordinanze, niente corse lungo i sentieri in collina. Le viole, con il loro profumo ed il loro colore, mi sono mancate.
ClaudioPiccoli
PIXEL in action! Non sembra un piccolo panda?