Risultato della ricerca: Mega
andreafranze
non sono favorevole ai montaggi, ma mi era venuta in mente quest\' immagine e l\' ho voluta realizzare componendo tre scatti: il primo della barca con il mare e la terra sullo sfondo, il secondo la mega luna di qualche giorno fa e il terzo il cielo stellato. ci tengo a sottolineare che sia un montaggio non vorrei illudere nessuno di aver fatto uno scatto del genere che reputo fin troppo surrealistico, spero che l\' immagine vi piaccia :-)
lucagrazianovalenti
la versione a colori del Mega fulmine fotografato da me durante il passaggio d'un temporale
mgnello
Dopo alcune indagini geognostiche effettuate nel 2007, i lavori vennero avviati il 12 dicembre 2008. La prima fase del progetto, conclusa il 6 giugno 2011 prevedeva la costruzione delle fondamenta e dei 6 piani interrati con la tecnica top-down. Nell'autunno del 2010 è stato eseguito il getto della mega-fondazione monolitica, dello spessore di circa cinque metri, per un volume di calcestruzzo (gettato in sole 84 ore no-stop) di oltre 12.500 m³. Questo costituisce il secondo dei getti massivi italiani in calcestruzzo realizzati senza soluzione di continuità, dopo il getto della fondazione del Nuovo Ospedale Galeazzi a Milano in area ex-Expo. La seconda fase dei lavori, ossia la realizzazione delle opere in elevazione del grattacielo, ebbe inizio nell'estate 2011. Nel febbraio del 2012 fu posizionata la base, ossia il tetto dell'auditorium e primo dei piani d'uffici; un mese dopo il cantiere superò in altezza il Palazzo della Provincia. Nel febbraio 2013 iniziarono i lavori di rifinitura esterna del grattacielo con la realizzazione delle pareti e delle facciate a specchio dell'edificio, che sarà il luogo di lavoro di oltre 2 mila dipendenti della banca. A marzo 2013 il cantiere impiegava circa 200 lavoratori, di cui circa 140 operai, 90 stranieri e 50 italiani. Il progetto iniziale prevedeva una spesa di 235 milioni di euro e doveva esser inaugurato nel 2011, ma i costi aumentarono oltre i 300 milioni di euro. Nel maggio 2013 la struttura raggiunse la sua massima altezza col completamento del primo dei sei elementi portanti verticali bianchi (le cosiddette megacolonne) che percorrono l'edificio per tutta la sua altezza a partire dalla base, rastremandosi sempre di più verso l'alto (ciò è consentito dalla diminuzione progressiva del carico da sostenere). A metà dicembre 2014 iniziarono i traslochi dei dipendenti e dirigenti della Banca nella nuova sede, ormai pressoché completata. L'inaugurazione ufficiale dell'edificio è avvenuta il 10 aprile 2015[12], mentre quella del ristorante al trentacinquesimo piano - il più alto in Italia - si è svolta il 25 maggio 2016. Chiuso a fine 2018, il ristorante ha riaperto rinnovato nel giugno 2019.
federico.putignano
Staring at the Universe! ???? Oggi vi mostro uno dei lavori più incredibili che mi sia capitato di fare sulla Via Lattea. La location la conoscete già, ero a Cala Cipolla, nella meravigliosa Sardegna insieme a tutti i miei colleghi per fare una mega nottata di astrofotografia. Purtroppo il meteo non era dei migliori: nuvole sparse, umidità pari al 98% e la stella polare non bene in vista per usare l'astroinseguitore. ???? Ma non abbiamo mollato nemmeno per un secondo, sapevamo in cuor nostro che anche per 5 minuti, il cielo sardo ci avrebbe regalato dei momenti indimenticabili; e così è stato! Per circa una quarantina di minuti abbiamo potuto ammirare, nonostante l'umidità pazzesca, uno spettacolo mai visto prima, posso dire con certezza che prima di quella sera non avevo mai ripreso un cielo migliore di quello.
mgnello
Dopo alcune indagini geognostiche effettuate nel 2007, i lavori vennero avviati il 12 dicembre 2008. La prima fase del progetto, conclusa il 6 giugno 2011 prevedeva la costruzione delle fondamenta e dei 6 piani interrati con la tecnica top-down. Nell'autunno del 2010 è stato eseguito il getto della mega-fondazione monolitica, dello spessore di circa cinque metri, per un volume di calcestruzzo (gettato in sole 84 ore no-stop) di oltre 12.500 m³. Questo costituisce il secondo dei getti massivi italiani in calcestruzzo realizzati senza soluzione di continuità, dopo il getto della fondazione del Nuovo Ospedale Galeazzi a Milano in area ex-Expo. La seconda fase dei lavori, ossia la realizzazione delle opere in elevazione del grattacielo, ebbe inizio nell'estate 2011. Nel febbraio del 2012 fu posizionata la base, ossia il tetto dell'auditorium e primo dei piani d'uffici; un mese dopo il cantiere superò in altezza il Palazzo della Provincia. Nel febbraio 2013 iniziarono i lavori di rifinitura esterna del grattacielo con la realizzazione delle pareti e delle facciate a specchio dell'edificio, che sarà il luogo di lavoro di oltre 2 mila dipendenti della banca. A marzo 2013 il cantiere impiegava circa 200 lavoratori, di cui circa 140 operai, 90 stranieri e 50 italiani. Il progetto iniziale prevedeva una spesa di 235 milioni di euro e doveva esser inaugurato nel 2011, ma i costi aumentarono oltre i 300 milioni di euro. Nel maggio 2013 la struttura raggiunse la sua massima altezza col completamento del primo dei sei elementi portanti verticali bianchi (le cosiddette megacolonne) che percorrono l'edificio per tutta la sua altezza a partire dalla base, rastremandosi sempre di più verso l'alto (ciò è consentito dalla diminuzione progressiva del carico da sostenere). A metà dicembre 2014 iniziarono i traslochi dei dipendenti e dirigenti della Banca nella nuova sede, ormai pressoché completata. L'inaugurazione ufficiale dell'edificio è avvenuta il 10 aprile 2015[12], mentre quella del ristorante al trentacinquesimo piano - il più alto in Italia - si è svolta il 25 maggio 2016. Chiuso a fine 2018, il ristorante ha riaperto rinnovato nel giugno 2019.
Andrea Pace
Garbatella #1 Il 18 febbraio 1920 inizia la costruzione del quartiere Garbatella. Il Re, Vittorio Emanuele II, posa la prima pietra in Piazza Benedetto Brin. L’idea era, all’epoca, di dare casa ai lavoratori che sarebbero stati impiegati nel futuro porto di Roma. Interno alla città, accessibile dal mare attraverso un canale parallelo al Tevere, opera pubblica che non vide mai la luce. Garbatella rimase comunque un quartiere a vocazione operaia, edificato secondo il modello della “città giardino”. L’idea di Città Giardino ha origine in Inghilterra durante la metà del XIX secolo. In quel periodo cresce l’industria e aumenta la popolazione dei centri urbani che si espandono in maniera caotica e spesso degradata. Ebenezer Howard, che sviluppò il concetto di “città giardino”, voleva salvare la città e fermare l’abbandono della campagna. La progettazione di questo nuovo tipo di città doveva quindi tener conto di tutti gli aspetti della vita umana, rispettando le esigenze primarie dell’individuo. Si pensò quindi a nuclei abitativi formati da residenze unifamiliari, immerse nel verde, collegate tra loro, con servizi, negozi, teatri, chiese, zone produttive e zone amministrative, in modo tale da rendere questi centri completamente autosufficienti. A Roma furono avviati diversi progetti di questo genere, Tufello e Monte Sacro, San Saba e Garbatella, solo quest’ultimo fu completato. Il quartiere, nel suo nucleo storico si presenta composto da palazzine basse che affacciano su cortili interni, ogni gruppo di case fa parte di un ‘lotto’, i lotti sono numerati. Una realtà unica nella città di Roma. Intorno un continuo mutamento. A mutare velocemente è, infatti, il contesto che circonda questo piccola realtà, trascinando tutto con la sua forza sociale. Garbatella fu edificata praticamente fuori Roma, oggi la continua espansione della città la ingloba, nella percezione collettiva è ormai un quartiere centrale, servito dalla metropolitana. Oltre ai lotti nel quartiere storico sono presenti due condomini chiamati ‘Alberghi Rossi’, usati per le operazioni di sfollamento nel ventennio fascista, ma anche come strutture di confino politico. Il ceto operaio che ha abitato Garbatella fino a pochi anni fa viene sostituito dalla classi medie e alte, che adesso possono acquistare le case dei lotti, vendute dall’Ente case popolari. Anche la vicinanza dell’università, ‘Roma Tre’, del palazzo della Regione Lazio, del centro commerciale dedicato al cibo, ‘Eataly’, favorisce questo processo. In futuro la costruzione di un gigantesco centro commerciale generalista, con all’interno quello che resta dell’originale progetto della Città dei Ragazzi, non farà che accelerare il mutamento in atto. Nello scoprire Garbatella è quasi obbligatorio misurasi con lo stereotipo della ‘comunità felice’. Un’idea mutuata direttamente da quella di ‘città giardino’. I cortili dei lotti sembrano essere degli spazi ideali di gioco per bambini e di incontro per adulti, ma spesso non è così e le stesse forme di anomia ed individualismo presenti in altre parti della città non vengono superate, le originali forme urbanistiche del quartiere non sembrano attivare autonomamente processi spontanei di socializzazione. Ma a differenza di altri spazi urbani è forte la presenza di corpi intermedi della società, oltre alle classiche istituzioni, ne cito alcuni a titolo di esempio: una delle più grandi sezioni, per numero di iscritti, dell’ex PCI, oggi sezione di Sinistra Ecologia e Libertà; il CSOA ‘La Strada’ presente da oltre 18 anni con le sue attività nel quartiere, ma anche nella città; tantissime associazioni dedicate alla musica, allo sport, agli anziani del quartiere; la memoria storica del circolo anarchico e archivio storico ‘Carlo Cafiero’, ‘Casetta Rossa’ uno spazio animato da un collettivo di attivisti e attiviste. Non è un elenco esaustivo e non vuole esserlo. Il conflitto sociale è presente nelle sue innumerevoli forme. Proprio davanti al Palazzo della Regione Lazio, mega costruzione simbolo tangibile del potere [e dei lussi] della politica, alcune case sono occupate a scopo abitativo; una comunità di persone che rivendica il diritto all’abitare con un percorso difficile e fieramente ostinato. L’immagine di Piero Bruno, giovane abitante del quartiere, vittima della violenza dello stato, campeggia su una delle sue vie principali. Ma ancora i tantissimi manifesti che si incontrano nelle vie e richiamano l’attenzione su iniziative politiche e di dibattito se non manifestazioni e cortei, sono la testimonianza della grande passione politica che incendia questa parte di Roma. E’ giusto interrogarsi sui processi della storia, come chiave di interpretazione del presente. Ma ancora più importante è interrogarsi sul futuro. Cosa è oggi Garbatella e cosa offre di originale e unico? Cosa è necessario proteggere dall’incessante ed inarrestabile processo di mutamento del contesto sociale, economico e funzionale urbano? Qui sicuramente entrano in gioco gli interessi diversi dei diversi ruoli sociali che ognuno è chiamato ad intepretare, o sceglie di interpretare, e sembrano oggi combattere, a Garbatella, importati persistenze contro l’imperante imposto bisogno di individualismo, presentato come strumento di estrema sopravvivenza, quando forse proprio nel tempo della ‘crisi’ la parola solidarietà e lotta sarebbero le più appropriate.
gibiuber
Mega cartellone pubblicitario affisso nei pressi di una fermata dell'autobus.
lucagrazianovalenti
mega fulmine ripreso dalla mia D7000 e poi convertito in bianco e nero
DavideSclafani
Taormina, il venditore ambulante che consegna un mega zucchero filato al bambino.
lucianoaor
set di Street Dance Hip Hop Nta Crew Trento (fotografie realizzate nel rispetto delle normative anti covid)
lucagrazianovalenti
Un po di streetphoto nel mio paese. Qui un mega dipinto raffigurante la natività.
MAURY06
Le Stars sfilavano su un Red Carpet, e posavano davanti a un mega Poster giustamente con il marchio "Intimissimi" Tutto questo prima dell'inizio dello spettacolo.
lucianoaor
set di Street Dance Hip Hop Nta Crew Trento (fotografie realizzate nel rispetto delle normative anti covid)
cpg
Piccolo di Folaga, mega-crop purtroppo!