Risultato della ricerca: Corso
DarioTarasconi
E dopo cena di corsa al corso . . .
luigideluca44
...la forte espressività della luce,la sua provenienza dall\'alto,la sua funzione di illuminazione,il suo essere fonte di vita,ne hanno determinato in tutto il corso dell\'arte un uso espressivo e simbolico associato soprattutto all\'idea del soprannaturale,espressione di luce divina e di salvezza degli animi....
brizio61
Torre di SanGiovanni di Posada (NU). Le invasioni barbaresche determinarono la costruzione delle torri di Santa Lucia e San Giovanni nel corso del XVI secolo. La costruzìone delle due torri avvenne sotto la signoria dei baroni di Posada, la cui giurisdizione si estendeva anche al territorio di Siniscola.
Fabio Lamanna
In primo piano la conclusione della Basilica dei Santi Ambrogio e Carlo al Corso realizzata da Pietro da Cortona nella seconda metà del seicento. In fondo il Cupolone di San Pietro incute timore e rispetto verso le altre imprese architettoniche che osano toccare i cieli di Roma!!!! [unione di 3 scatti ad esposizione multipla]
angel53
Dedico questa foto a Salvo Passarello, presenza che arricchisce la qualita\'  della gallery. Grande cuore, occhio e mente sempre vigili e pronti. Gli devo molto per la pazienza e attenzione che pone non solo alle mie foto, ma e\' cosi\' con tutti, non fa distinzioni, ne discriminazioni, guarda tutto e ha parole di apprezzamento e di suggerimenti per ognuno, sapendo dosare il suo linguaggio sia che abbia di fronte il novello fotoamatore che il professionista esperto e sicuro dei suoi mezzi. Lo stimo per la sua profonda conoscenza della vecchia fotografia e lo ammiro per la disponibilita\'  e pazienza con cui si rapporta con tutti gli utenti della gallery. Ho voluto rendergli omaggio con un cross processing e vignettatura, per eseguire i quali sono stato costretto ad un acceleratissimo corso di PS per imitare le sue mirabolanti ricostruzioni di antichi processi fotografici. Per me che oltre le minime regolazioni di capture non sono mai andato e\' stata un\'impresa titanica ma divertente. Sul risultato lascio il giudizio a lui e chiunque passera\'  di qui.. Un grande abbraccio Salvo e spero un giorno di incontrarti. Angelo
fabiofoni
Non riuscivo a crederci, vedevo la terrazza illuminata da una calda luce rossastra e mi sono affacciato, ho visto questa meraviglia e sono corso subito a prendere la mia Nikon prima che questo incanto svanisse e cambiasse di colore......infatti giusto il tempo di fare qualche scatto e le nubi sono tornate al loro colore grigio scuro minacciando pioggia....
brizio61
Scatto eseguito con un cellulare Nokia N95 -Lago diga di Posada (NU) Sardegna- Il rio Posada è un fiume della Sardegna settentrionale. Nasce a 1.077 m di altitudine alle pendici della punta di Senalonga, nel territorio comunale di Alà dei Sardi. Dopo un tumultuoso corso di circa 50 chilometri, sfocia nel mar Tirreno, nelle vicinanze dell’omonimo paese, quasi sul confine amministrativo tra la provincia di Nuoro e quella di Olbia Tempio.
54maci
Lungo il corso mediano del Torrente Perino, affluente del Fiume Trebbia, nel Piacentino, la presenza di roccia stratificate, in alcuni punti con giacitura quasi orizzontale, favorisce la formazione di spettacolari cascate, la più alta raggiunge i 17 metri.
IvoMarkes
Dal Ponte di Trepponti_Comacchio_-----Il complesso architettonico dei Trepponti, conosciuto anche come Ponte Pallotta, è il più noto ponte di Comacchio nonché il suo monumento più rappresentativo. Esso è ubicato lungo l'antico canale navigabile Pallotta che conduceva al mare Adriatico ed era la porta fortificata della città. Fu costruito nel 1638 per volere del cardinale legato Giovanni Battista Maria Pallotta e l'incarico fu affidato all'architetto ravennate Luca Danese, impegnato negli stessi anni in una più generale opera di riqualificazione urbanistica di Comacchio, che per decenni era stata abbandonata dagli estensi alle incursioni veneziane. Venne innalzato dal cappuccino Giovanni Pietro da Lugano e si compone di cinque ampie scalinate in laterizio che culminano in un rialzo in pietra d'Istria. Al di sotto del suo unico arco termina il canale navigabile Pallotta che si distribuisce all'interno del centro storico sino a formare quattro diversi canali detti Salara, Sant'Agostino, Borgo e San Pietro. Nel corso dei secoli il manufatto subì diversi interventi di modifica del suo assetto, soprattutto di valore estetico, testimoniati dall'aggiunta delle due torrette di guardia in cima alle due scalinate posteriori e dei sei pilastrini posti alla sommità delle tre scalinate anteriori. Nei pressi dei Trepponti si trova anche un altro ponte di Luca Danese, definito Ponte degli Sbirri in virtù della sua vicinanza alle antiche carceri cittadine.
sebastianocalleri
Questa foto è stata scattata in occasione della festa per la conversione di S.Paolo Apostolo Patrono della mia città.A dire il vero i festeggiamenti nel corso dell'anno sono due,una appunto il 25 Gennaio e che solitamente si svolge in chiesa (Quest'anno,in occasione del giubilato,in via del tutto eccezionale è stata portata in processione la cinquecentesca statua) mentre la grande festa,una tra le più importanti e sentite,si svolge il 29 giugno,con il fulcro dei festeggiamenti concentrato nella "Sciuta " delle ore 13,00 famosa e rinomata in tutta la Sicilia.Osservando i fuochi artificiali,mi ha colpito la fase discendente,quando il bagliore e lo scintillio tende a spegnersi lasciando il posto ad un'atmosfera unica ed emozionante.Ma,qualcosa non tornava...le stelle non sono multicolori!Così,ho pensato ad una conversione in monotono,per accentuare quella sensazione e quell'immagine che in quel preciso momento si era fissata nella mia mente...una vera e propria "Polvere di stelle "
bertistefano
Dietro Ponte Flaminio (Corso Francia)
Fabrygot
Castel Beseno (talora indicato come Schloss Pysein nei testi di lingua tedesca) è la più grande struttura fortificata del Trentino-Alto Adige. Situata nel territorio del comune di Besenello, in provincia di Trento. All\'interno si trovano ampi spazi, porte fortificate, bastioni, cortili, mura maestose, cantine e cisterne, e numerosi affreschi (in gran parte rovinati dalle intemperie); si gode una vista su tutta la Vallagarina e a strapiombo sul sottostante Rio Cavallo. Fin dall\'antichità dalla sommità della collina si poteva controllare tutta la sottostante Vallagarina e l\'accesso alla valle che conduce a Folgaria. Le prime notizie certe riguardo questa fortezza risalgono al XII secolo. Nel corso del Cinquecento a seguito di un incendio esso viene ricostruito e rinnovato, mutando il suo aspetto di castello medievale in quello di residenza, conservando però la sua identità di fortezza difensiva ben armata. Verso la fine del Settecento infatti esso fu protagonista di un sanguinoso assedio da parte delle truppe napoleoniche che, nonostante l\'ingente spiegamento, non riuscirono ad avere la meglio, venendo sconfitte dopo giorni di assedio da una colonna di truppe austriache giunte in difesa di Castel Beseno. In seguito, a causa della più tranquilla situazione politica, e quindi alla perdita di importanza di questa struttura difensiva, inizia un lungo periodo di decadenza del castello, che verrà infine abbandonato nel corso del\'Ottocento, per essere infine donato nel 1973 alla Provincia Autonoma di Trento, che ne avviò subito il restauro per farne una delle sedi distaccate del museo del Castello del Buonconsiglio. La struttura, restaurata nella seconda metà del XX secolo, ha una forma ellittica che copre tutta la sommità della collina calcarea, estendendosi in lunghezza per 250 metri e in larghezza per circa 50 metri.
sunny65
Corso Fiorito di Sanremo
IvoMarkes
La Lessinia è una zona geografica delle Prealpi situata per la maggior parte nella provincia di Verona e, solo parzialmente, in quelle di Vicenza e di Trento. Una parte del territorio lessinico costituisce il Parco naturale regionale della Lessinia. Chiusa a Nord dalla profonda e selvaggia Valle dei Ronchi e dal maestoso Gruppo della Carega, delimitata ad Est dalla Val Leogra, a Sud dal corso dell'Adige e dall'alta pianura veronese e ad Ovest dalla Val Lagarina, essa è quasi un'unità  a sè stante nell'ambito delle Prealpi Venete. La solcano numerose valli che dagli alti pascoli scendono e si spiegano a ventaglio verso Verona e la pianura. Procedendo da Ovest verso Est, troviamo le valli di Fumane, di Marano e di Negrar (che insieme costituiscono un'unità  che ha più carattere storico che geografico: la Valpolicella) e poi le valli Valpantena, di Squaranto, di Mezzane, d'Illasi, le valli Tramigna, d'Alpone, valle del Chiampo, valle dell'Agno. Le sue alture ad Ovest rientrano nelle Prealpi Venete, con cime tra i 1500 e i 1800 m, e il gruppo del Carega a Nord-Est (che supera i 2200 m). La fascia centrale si attesta invece tra i 1000 e i 1300 metri.
IvoMarkes
Il Mincio esce dal Lago di Garda presso Peschiera e prende a scorrere prima tra le colline moreniche del Garda fino a Valeggio sul Mincio poi nella Pianura Padana con un certo dislivello (da Peschiera a Goito 34 m in 28 km), bagnando lungo il suo corso inferiore la città di Mantova.dopo avere creato, attorno alla città, i tre laghi: Superiore, di Mezzo e Inferiore. A sud di Mantova, entra nel Po come affluente di sinistra presso Governolo, dove è regolato da alcune dighe per consentirne la navigazione. Tra le località attraversate dal fiume v'è da ricordare: Peschiera del Garda, Ponti sul Mincio, Salionze, Monzambano, Valeggio sul Mincio, Volta Mantovana, Goito, Marmirolo, Porto Mantovano, Rivalta sul Mincio, Grazie di Curtatone, Curtatone, Virgilio, Bagnolo San Vito e Roncoferraro. Presso il comune di Valeggio il fiume incontra l'edificio regolatore del Garda o diga di Salionze che regola il flusso del fiume, quindi attraversa Borghetto sul Mincio, dove esiste un canale artificiale costruito per deviare l’eccesso d’acqua del fiume in caso di piena.
54maci
"L'ultimo bagliore del tramonto si spegneva sulle deserte solitudini gelate e, contro l'indistinto colore del cielo, più viva spiccava la massa scura degli abeti che premevano e incalzavano il corso gelato del fiume." Zanna Bianca - Jack London
mauriziot
...o Ponte Emilio (Pons Aemilius) , fu il primo ponte in muratura di Roma uno dei resti già antichi della città. Costruito la prima volta nel 241 A.C:, fu poi rifatto per la prima volta nel 179 A.C., e poi successivamente per molte altre volte nel corso dei secoli, danneggiato e distrutto da piene e altri eventi naturali. Ottobre 2019