Risultato della ricerca: Contadini
fernandospirito55
.il lavoro dei nostri contadini....dai campi.... e... . sulle nostre tavole i colori i prodotti della nostra terra....in tre cesti...anche questi realizzati e ottenuti con pratiche artigianali del nostro passato..........
fernandospirito55
paesaggio salentino.....cultura popolare ........la pazienza..la passione..il. duro lavoro...nei campi dei nostri..contadini...nell'immagine ...una vecchia costruzione abitativa .trulliforme . che serviva specialmente nel periodo estivo...come ricovero temporaneo.. o come deposito.. di attrezzatura agricola.....e tante piante di pomodorini....
vinci62
ha smesso di piovere, il sole con i suoi raggi trafigge le nuvole, i contadini si preparano alla raccolta delle olive
fernandospirito55
RITORNO.A CASA DALLA CAMPAGNA...... era abitudine.. dei nostri contadini quando .la sera tornavano dal lavoro dai campi di portare sempre qualche cosa di utile a casa...... . un po' di frutta o della verdura qualche fascio di legna . o altre cose.. . necessarie per poter vivere............altri tempi da non dimenticare....
fernandospirito55
TRADIZIONI CONTADINE..SALENTINE....fichi.. pomodorini..spighe di grano ..un contenitore di terracotta e delle frise.....in passato molti contadini quando si trasferivano in campagna in estate per il lavoro nei campi....per la raccolta del tabacco... o di altri prodotti agricoli riempivano...alcuni contenitori di terracotta(stangati ) di friselline di grano o di orzo ... la mattina tardi o la sera messe per qualche minuto in acqua e .....condite con un po' di olio di oliva sale con l'aggiunta di pomodorini qualche cappero ... delle olive e ...un po' di cipolla...era la colazione ...o la cena di tante famiglie contadine
Promettente55
Giunto a Valensole appena in tempo per assistere al taglio della lavanda, il profumo era intensissimo e le api giravano come impazzite.....mi aspettavo contadini con forbicioni ed invece anche qua è arrivata la meccanizzazione,niente di romantico.....
fernandospirito55
Paesaggio . .Salentino........''un Furnieddhu o pajara''..una delle tante costruzioni trulliformi.. . . .presenti nel Salento....venivano realizzate con pietre estratte dai campi....in passato venivano utilizzate. come deposito per attrezzatura agricola o come ricovero .temporaneo.. specialmente nel periodo estivo. . . dai nostri contadini.....e sullo sfondo una . Torre di avvistamento del xvi secolo (Torre uluzzu)....nel Parco naturale di Porto Selvaggio
AnnaNicolettaMenzella
La Basilicata, una terra aspra, dura, segreta.. traspare la fatica dei contadini, dei pastori.
giancarlo valentini
Castelluccio di Norcia, 14/07-16 Fioritura di metà Luglio. Interprete principale : Madre natura. Regia: Madre natura, i contadini, gli agricoltori, i pastori, gli abitanti del luogo, l'ente parco . Comparse: i fotografi, i turisti, i viaggiatori della domenica, i curiosi, gli esperti, i maleducati, ecc. ecc.
radiocom
Ho voluto includere nella foto due antichi attrezzi di lavoro dei contadini: una falce,per mietere e un maglio,in legno massello,per "battere" le spighe e liberare i chicchi di grano. Un sincero augurio di Buona Pasqua a tutti!
fernandospirito55
Paesaggio Salentino ''Furnieddhi o Pajari'' costruzioni rurali realizzate con pietre ricavate dai terreni circostanti ''a secco'' senza l'uso di cemento o altro tipo di malte. In passato venivano utilizzati come ripari temporanei nel periodo estivo o come deposito di attrezzatura agricola dai nostri contadini
jolopy
Un momento della raccolta del pistacchio in sicilia, come si faceva una volta e come si continua a fare ancora oggi, questa foto fa parte di un progetto dedicato alla sicilia di ieri e di oggi che ho iniziato circa due anni fa e che ogni tanto riprendo con situazioni nuove ma vecchie nello stesso tempo in quanto fanno parte della storia siciliana e che nei miei ricordi da bambino sono sempre vivi
fernandospirito55
Paesaggio Salentino Sono delle costruzioni rurali trulliforni in ''pietra a secco'' si utilizzava solo il materiale ricavato dallo spietramento dei terreni Molti di questi manufatti venivano utilizzati occasionalmente come riparo temporaneo durante.l'estate dai contadini per i lavori nei campi o come deposito di attrezzi agricoli
fernandospirito55
COSTA ADRIATICA SALENTINA ... FURNIEDDHU O PAJARA nel passato . veniva utilizzato come ricovero temporaneo o come deposito per attrezzatura agricola dai nostri contadini
GiorgioMorelli
Oggi cambio il modo di presentarvi un mio scatto e lo faccio con questa foto , dove sicuramente ci saranno degli errori di composizione e luci, ma sinceramente la vivo e voglio mostrarvela come se fosse stata scattata tanti anni fà ,non so perché ma più la guardo e mi vengono in mente i contadini di una volta che passavano le loro giornate nei campi!!
ROJCH GIAN FRANCO
Germanata Veneta, razza pesante italiana originaria del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, ottenuta grazie al lungo lavoro di selezione operato dai contadini e che ha portato ad ottenere animali di notevole taglia. Discende direttamente dal Germano Reale di cui ha mantenuto la forma e la colorazione.
viracocha50
Crema - Santuario Santa Maria della Croce - Il 13 febbraio 1489 Caterina degli Uberti, esponente di una famiglia benestante di Crema, sposava Bartolomeo Pederbelli detto il Contaglio, pregiudicato bergamasco bandito dalla sua provincia e giunto da tempo a Crema, ovviamente tacendo la sua condizione di fuggiasco. Nell\'anno che seguì i rapporti non furono affatto facili, sono narrati nelle cronache le contrapposizioni tra il Contaglio e i familiari di Caterina per questioni di pagamento della dote. Secondo i documenti storici, la sera del 2 aprile 1490 il Contaglio convinse (oppure obbligò con la forza) Caterina a seguirlo per tornare dai familiari dell\'uomo nel bergamasco. Una volta giunti un miglio fuori da Crema deviò dalla strada per Bergamo (l\'odierna via Mulini) giungendo all\'interno del bosco detto \"del Novelletto\". Qui il Contaglio infierì sulla donna colpendola con la spada (che ancora si conserva nel Santuario) in maniera violenta e grave al capo ed alle braccia tanto che le venne amputata la mano destra con una parte del braccio; mentre l\'omicida calava fendenti sulla povera donna, la spada si spezzò in due e, non pago di ciò, per essere certo che la moglie fosse uccisa, estrasse il pugnale e le sferrò un colpo alla schiena, ma la lama non penetrò nel corpo, scivolando forse lungo le vesti, ma procurandole comunque un ematoma vicino alla scapola sinistra. Il Contaglio fuggì portando via il fardello e le altre cose insieme con quattro anelli d\'oro della stessa Caterina[1]. Quindi di lui non si seppe più nulla. La donna agonizzante chiese aiuto alla Madonna affinché le venissero impartiti i Sacramenti ed apparve una donna vestita poveramente che avrebbe detto \"sono colei che hai chiamato\". Le emorragie di colpo si fermarono e Maria trasportò Caterina presso una vicina casa di contadini che le prestarono le prime cure. Poiché era ormai sera e le porte della città erano chiuse, solo alla mattina Caterina poté essere trasportata a Crema. Qui venne visitata da un medico e interrogata da un \"Giudice del Maleficio\" (magistrato veneto), quindi il prete Filippo della parrocchia di San Benedetto le diede i sacramenti, solo a questo punto le emorragie ripresero e Caterina spirò. In seguito sul luogo del delitto, dopo altri vari miracoli, venne costruito il Santuario.
mauriziot
... si tratta di una vipera che può superare il metro e mezzo di lunghezza, diffusa nel sud-est asiatico. Molto pericolosa: è responsabile di circa 10.000 morti l' anno, la maggior parte contadini che non usano scarpe, in quanto morde senza preavviso e senza segnalare in alcun modo la sua presenza (a differenza di cobra e mamma). Difficile da fotografare, ovviamente, ma qui è stata ripresa in una piccola piscina privata, da dove non è potuta più uscire e dove, fortunatamente, nessuno è entrato. Impressionante la velocità con cui si muoveva nell'acqua. Sri Lanka, marzo 2015
Andrea Quaglia
La leggenda narra di una strega che - infuriata - trasformò in pietra i contadini che cercavano di scacciarla con una grande croce. Qui si possono contare non meno di 100 cumuli, e ogni anno sono sempre più numerosi. E' invece accertato da documenti giudiziari del 1540, che tra queste pietre si è ballato e fatto festa: feste e danze interpretate come sabba di streghe e diavoli.