La prima macchina fotografica di famiglia, anni fa, gli è parsa un piccolo oggetto dall’aria molto interessante. E dopo qualche tempo la prospettiva è maturata, trasformando la scatolina scura munita di obiettivo in una chiave che apre infinite porte sul mondo. Per Giacomo Cherchi, antiochense con un piede ben saldo nell’isola e l’altro pronto alla scoperta, la fotografia è anzitutto racconto: per questo sceglie la formula del reportage, ideale per dare voce ai progetti di luci e immagini. Uno dei suoi versanti prediletti di scatto è il newborn: nei bimbi ama catturare la forza espressiva sprigionata dalla naturalezza, in un rapporto sincero con il soggetto fotografico. Nel suo dizionario di stile anche il rigore e il minimalismo dello still life occupano un posto importante, senza tralasciare alcune incursioni nel mood graffiante e ruvido dello street style scoperto durante un viaggio in terra europea.
Quando ha bisogno di fare ordine nella sua testa, afferra la Nikon e si ritaglia un piccolo spazio di scatti e solitudine nell’isola. Ma di fronte alla possibilità di salire a bordo di un aereo, non si tira indietro e ha pochi dubbi sul contenuto del bagaglio: macchina fotografica, obiettivi e lo stretto necessario per esplorare nuovi pezzi di mondo. Il viaggio dei sogni? Negli spazi estremi della sconfinata Russia. La macchina fotografica ha per lui molti poteri magici: smorza la timidezza e favorisce la condivisione. E poi alimenta la creatività, apre zone di esplorazione, fa passare le preoccupazioni: è una medicina personale, del tutto priva di controindicazioni.
Informazioni
Attrezzatura
SB-700 FLASH TTL
24-120mm F4G ED VR AF-S (kit D750)
D750 body (kit 24-120VR)
85mm F1.8G AF-S NIKKOR