Il vetro è stata una grande scoperta. È un materiale che confina, è contenitivo ed escludente, bianco, trasparente o di mille colori, malleabile quando vuole, resistente e fragile. Meccanicamente degradabile, innocuo ma puo anche divenire mortale. Per i bambini è una scoperta che a volte si è pagata dolorosamente: avete mai tentato di attraversare una vetrina? Oppure assaporare la lama perfetta d'un vasetto rotto? Ma anche i fotografi, anch'essi eterni fanciulli, coi loro "vetri" più o meno costosi ne usufruiscono alacremente (ogni giorno si caricano da 1.8 a 2 miliardi di immagini) attraverso le sue sofisticate qualità ottiche tra ingrandimenti a speciali trattamenti filtranti; e ancora qui escludi e contieni.
Ma ciò che più mi appassiona è la visione e consapevolezza della coscienza introspettiva, la capacità di interiorizzare e sviscerare concetti che la fotografia può rivelare e regalarci.
Anche se il concetto che nasce da un'immagine è espressione umana è l'occhio analitico e personale di ogni individuo che racconta la storia? O che sia lui: il vetro? ;o)
Ho notato che avevo sbagliato una punteggiatura e quindi l'ultima frase suonava confusa. Spero non sia stata quella a impegnarti! Grazie a te per la visita... :o)
:o) :o) :o) Ciao Grazia
PS. non ho ben capito cosa la piattaforma abbia fatto. Ha eliminato il mio commento di risposta a Paolo e inserendolo dopo il commento di Grazia?? L'inispiegabile al lavoro.
QUOTE (GraziaModolo @ 09 Luglio 2022 17:25)
Qui mi piace la foto, l'argomento, il commento e la risposta al commento... super complimenti!
ciao Alex
Ciao Paolo, le tue son, per me. parole preziose. Sono compiaciuto di aver stimolato il tuo interesse al punto da farti tratteggiare una tangente sulle transizioni evolutive e interazioni sociali che l'immagine ha prodotto e produce. Grazie per aver interpretato il tema come io stesso ho cercato di presentare, grazie per un commento che alimenta piuttosto inibire la mia ricerca; per questo leggo sempre con piacere i tuoi ricchi contemplativi sparsi per il forum.
Saluti
QUOTE (Paolo Tomberli @ 08 Luglio 2022 18:01)
Fantastica! Solo poche parole per dirti... che l'hai ripresa in maniera favolosa. Allora come racconti nella didascalia è un immagine proveniente da un mondo interiore, ma capace di comunicare una complessità di visione estremamente suggestiva. Scavalcando l’indubbia oggettività e la ricerca sociologica che spesso attornia la fotografia ufficiale, l’immagine che sia in sostanza “artificiale” o “naturale” è creata con il gesto e con l’esperienza che mira a espandere i limiti della rappresentazione visiva, e le regole che circoscrivono l’atto di fotografare. La fotografia non deriva dalla lingua. Può essere compresa da persone lontane o da persone vicine a te. C’è un mondo in cui una fotografia può elevarsi sopra se stessa e raggiungere il livello dell’arte. I “media” sono solo messaggeri d’informazioni. In passato gli unici modi per mostrare il tuo lavoro erano mostre e i libri. Ora le cose sono molto più semplici. Ma nessuna tragedia. Pubblichi semplicemente un’immagine e ottieni una risposta immediata dalle parti più inaspettate del mondo. Ci piaccia o no, ma mi sembra che questo sia un enorme lavoro della sfera della comunicazione, paragonabile forse solo all’invenzione della stampa. Complimenti per l'ottimo lavoro. Un caro saluto, Paolo.
Fantastica! Solo poche parole per dirti... che l'hai ripresa in maniera favolosa. Allora come racconti nella didascalia è un immagine proveniente da un mondo interiore, ma capace di comunicare una complessità di visione estremamente suggestiva. Scavalcando l’indubbia oggettività e la ricerca sociologica che spesso attornia la fotografia ufficiale, l’immagine che sia in sostanza “artificiale” o “naturale” è creata con il gesto e con l’esperienza che mira a espandere i limiti della rappresentazione visiva, e le regole che circoscrivono l’atto di fotografare. La fotografia non deriva dalla lingua. Può essere compresa da persone lontane o da persone vicine a te. C’è un mondo in cui una fotografia può elevarsi sopra se stessa e raggiungere il livello dell’arte. I “media” sono solo messaggeri d’informazioni. In passato gli unici modi per mostrare il tuo lavoro erano mostre e i libri. Ora le cose sono molto più semplici. Ma nessuna tragedia. Pubblichi semplicemente un’immagine e ottieni una risposta immediata dalle parti più inaspettate del mondo. Ci piaccia o no, ma mi sembra che questo sia un enorme lavoro della sfera della comunicazione, paragonabile forse solo all’invenzione della stampa. Complimenti per l'ottimo lavoro. Un caro saluto, Paolo.
G
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PS. non ho ben capito cosa la piattaforma abbia fatto. Ha eliminato il mio commento di risposta a Paolo e inserendolo dopo il commento di Grazia?? L'inispiegabile al lavoro.
ciao Alex
Ciao Paolo, le tue son, per me. parole preziose. Sono compiaciuto di aver stimolato il tuo interesse al punto da farti tratteggiare una tangente sulle transizioni evolutive e interazioni sociali che l'immagine ha prodotto e produce. Grazie per aver interpretato il tema come io stesso ho cercato di presentare, grazie per un commento che alimenta piuttosto inibire la mia ricerca; per questo leggo sempre con piacere i tuoi ricchi contemplativi sparsi per il forum.
Saluti
ciao Alex