Risultato della ricerca: sfilata europea
brizio61
Foto sfilata di Carnevale del mio paese Nikon D3100 obiettivo 70/300
silvano tenan
capitale europea della cultura, patrimonio dell'umanità « Chiunque veda Matera non può non restarne colpito, tanto è espressiva e toccante la sua dolente bellezza. »
brizio61
Costume di Siniscola (nu) Sardegna Sfilata in costume tradizionale
brizio61
Ritratto eseguito in occasione sfilata di Moda La caletta siniscola (nu)
angelofarina
L\'antica Muraglia Europea,immersa nel verde e lunga kilometri fu costruita attorno l\'antica città,e si sviluppa fin sopra i promontori adiacenti al villaggio
quinty76
Foto scattata in occasione della \"Colonna della Libertà 2014\" , Sfilata mezzi militari in occasione del 25 aprile, festa della liberazione.
54maci
Avrebbe dovuto esser possibile ammirare il fenomeno della Luna Rosa, stando ad una tipica tradizione europea che consiste nell'identificare la Luna con un nome diverso di mese in mese, mentre in America è nota con il nome di Luna delle Fragole. Questo colore rosa davanti alla Luna deriverà semplicemente dalla posizione del nostro satellite rispetto alla Terra, in concomitanza con l’inclinazione dei raggi solari, il tutto favorito anche, come sempre, dalla solita cappa di smog. Ma da me, causa un tramonto poco luminoso il rosso era piuttosto stinto!
massimomelis
Sfilata di S. Efisio, primo maggio 2013
brizio61
Sfilata alla Festa N.S.Signora delle Grazie di Siniscola - NUoro - Sardegna
alfapegaso
Quando sdraiato a bordo piscina ho visto queste due distinte signore, ho rievocato col pensiero un\'ambientazione da Belle Epoque, quando solo la raffinata aristocrazia europea poteva permettersi l\'accesso ai gioielli dell\'architettura liberty che contraddistinguono ancora oggi certi nostri stabilimenti termali.
sax54
UNA GIORNATA LUNGO I CANALI DI UNA BELLISSIMA CAPITALE NORD EUROPEA COPENAGHEN
quinty76
Foto scattata in occasione della \"Colonna della Libertà 2014\" , Sfilata mezzi militari in occasione del 25 aprile, festa della liberazione.
drizzoll
Sfilata di moda Rovereto(Trento)
Promettente55
Nell\'indecisione tra il colore ed in B/n ho scelto una via di mezzo....
Raffaella.Coreggioli
Nome scientifico:  Calopteryx virgo (Linnaeus, 1758) Dimensioni:  45-50 mm, apertura alare 48-72 mm. Descrizione della specie: il maschio è di colore blu con riflessi metallici verdi. Gli ultimi segmenti addominali, ventralmente, sono rosa chiaro. Si distingue dai maschi congeneri per le ali più larghe, arrotondate e quasi completamente blu-violacee. Le femmine, di colore verde metallico, hanno ali soffuse di bruno con pseudopterostigma biancastro, meno trasparenti rispetto alle femmine di Calpteryx splendens, e pseudopterostigma bianco. Le larve vivono esclusivamente in acque correnti, con una netta preferenza per quelle boschive di ridotte dimensioni, fresche o fredde, ombrose e ben ossigenate Distribuzione e habitat: C. virgo è una specie europea con i limiti della sua distribuzione nel nord della Finlandia e nel sud dell’Italia continentale. In Italia la specie è comune sopratutto nelle zone di bassa montagna, fino a 800 m di quota. E’ conosciuta di tutte le regioni con l’eccezione di Sardegna e Puglia. Per la Sicilia esistono solo antiche segnalazioni. Frequenta aree boschive, rogge, fontanili, ambienti freschi ed ombreggiati con acque correnti, pulite e ben ossigenate. Periodo di attività:  adulti da maggio ad ottobre Fonte web. Insetti - linnea.it
massimomassarenti
Matera la Città dei Sassi Patrimonio Mondiale UNESCO Matera è una città tra le più antiche del mondo il cui territorio custodisce testimonianze di insediamenti umani a partire dal paleolitico e senza interruzioni fino ai nostri giorni. Rappresenta una pagina straordinaria scritta dall’uomo attraverso i millenni di questa lunghissima storia. Matera è la città dei Sassi, il nucleo urbano originario, sviluppatosi a partire dalle grotte naturali scavate nella roccia e successivamente modellate in strutture sempre più complesse all’interno di due grandi anfiteatri naturali che sono il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano. Nel 1993 l’UNESCO dichiara i Sassi di Matera Patrimonio Mondiale dell’Umanità I Sassi di Matera sono il 6° sito in Italia in ordine cronologico, il primo nel meridione. In occasione di questa iscrizione, per la prima volta l’UNESCO utilizza nei criteri e nelle motivazioni il concetto di Paesaggio Culturale, che in seguito verrà utilizzato per motivare l’iscrizione di altri siti nel mondo. Il 17 Ottobre 2014 Matera è stata designata Capitale Europea della Cultura per il 2019 Matera è al centro di un incredibile paesaggio rupestre che conserva un grande patrimonio di cultura e tradizioni, ed è sede di eventi espositivi di grande prestigio nazionale ed internazionale. Matera è una città dalla storia affascinante e complessa: città di confine, di contrasti, di competizione e fusione tra paesaggi, civiltà, culture, diverse. Dalla civiltà rupestre a quelle di matrice bizantina ed orientale, all’avvento dei Normanni, il sistematico tentativo di riduzione della città rupestre alle regole della cultura della città europea: dal romanico, al rinascimento, al barocco, gli ultimi otto secoli di costruzione e rifinitura della città hanno tentato di plasmare, vincere le naturali resistenze del preesistente habitat rupestre, determinando architetture e sistemazioni urbane di particolare qualità ed originalità. Oggi, nuovamente nel segno della cultura urbanistica europea, gli aspetti della sfida della riqualificazione, del recupero sostenibile, della riconquista dell’identità perduta sono le attività che hanno riportato alla ribalta questa città unica diventata a ragione patrimonio mondiale dell’umanità. Sulla scorta di questa particolare vicenda storica, Matera offre oggi ai suoi visitatori l’affascinante sensazione di scoprire, sul filo originale della propria cultura, delle proprie emozioni, le tracce, a volte apparentemente umili, a volte colte, di quella competizione che ha a lungo caratterizzato la città. L’architettura irripetibile dei Sassi di Matera racconta la capacità dell’uomo di adattarsi perfettamente all’ambiente e al contesto naturale, utilizzando con maestria semplici caratteristiche come la temperatura costante degli ambienti scavati, la calcarenite stessa del banco roccioso per la costruzione delle abitazioni fuori terra e l’utilizzo dei pendii per il controllo delle acque e dei fenomeni meteorici. La struttura architettonica è costituita da due sistemi, quello immediamente visibile realizzato con le stratificazioni successive di abitazioni, corti, ballotoi, palazzi, chiese, strade orti e giardini, e quello interno e invisibile a prima vista costituito da cisterne, neviere, grotte cunicoli e sistemi di controllo delle acque, sistemi essenziali per la vita e la ricchezza della comunità. Originariamente i Sassi di Matera erano un ambiente rupestre molto simile a quello dove si trova il Parco di fronte sull’altro lato del canyon scavato dalla Gravina di Matera. Il versante dei Sassi, quello occidentale è caratterizzato in basso da pareti ripide che si affacciano sul torrente. In alto il versante presenta una serie di terrazzamenti, colline e pianori più adatti all’insediamento umano, luoghi che nel corso dei millenni sono stati trasformati da villaggi rupestri in una vera e propria città. I primi insediamenti umani nel territorio di Matera risalgono al paleolitico e si svilupparono utilizzando le grotte naturali che in gran numero definiscono il paesaggio rupestre di Matera. Nel corso del tempo alle grotte naturali si sono aggiunte quelle scavate dall’uomo che ha trovato nella friabile roccia tufacea una eccezzionale possibilità di insediamento al riparo dagli agenti naturali. I complessi rupestri hanno costituito la prima forma del nucleo urbano con ambienti ancora oggi presenti inglobati dentro edifici e fabbricati costruiti fuori terra dal medioevo in poi. Dopo aver attraversato le fasi della preistoria: il paleolitico, il neolitico e le diverse età dei metalli la storia di Matera verrà fortemente caratterizzata dall’avvento del Cristianesimo. L’impronta cristiana diviene culturalmente dominante in breve tempo. Durante tutto il medioevo il paesaggio rupestre fu sistematicamente trasformato con la costruzione di imponenti luoghi di culto. Durante il medioevo furono costruiti edifici imponenti tra i quali la maestosa Cattedrale di Matera, la chiesa di San Giovanni Battista, la Chiesa di S. Domenico, la Chiesa di Santa Maria della Valle Verde sulla via Appia. Da questo momento in poi prende forma una vero e proprio nucleo urbano concentrato inizialmente intorno alla Cattedrale che si trova in cima alla collina della Civita (Civitas, città) che divide in due i Sassi: il Sasso Barisano rivolto ad est e il Sasso Caveoso rivolto a sud. I Sassi di Matera sorgono su uno dei versanti di un canyon scavato nel tempo dal torrente Gravina. Sull’altro versante si estende il Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano anche conosciuto come Parco della Murgia Materana, il cui paesaggio rappresenta il contesto originario dei luoghi, sviluppatosi nel tempo con gli insediamenti urbani soltanto sul versante dei Sassi. Il Parco custodisce gli insediamenti più antichi del territorio. Tra questi la Grotta dei Pipistrelli i cui ritrovamenti paleolitici sono conservati presso il Museo Nazionale Domenico Ridola a Matera, i villaggi neolitici di Murgecchia, Murgia Timone e Trasanello a nord e i villaggi rupestri della Selva, il villaggio Saraceno a Sud. Oggi i Sassi di Matera offrono al visitatore un grande paesaggio culturale, motivo per il quale l’UNESCO li ha inseriti nella lista del Patrimonio Mondiale.Dal punto di vista architettonico presentano una serie incredibile di elementi che si sono stratificati nel tempo, dai complessi rupestri scavati dall’uomo, alle chiese rupestri, aree di sepoltura, che si alternano continuamente con fabbricati di tutte le diverse ere: medioevo, rinascimento, barocco fino all’epoca moderna. Il visitatore troverà in continuità grotte, ipogei, palazzotti, chiese, vicinati, scalinate, ballatoi, giardini e orti tutti incastonati l’uno nell’altro a formare un luogo unico e magico. Passeggiando lungo l’asse principale che collega i due rioni Sassi via Bruno Buozzi, via Madonna delle Virtù e via D’Addozio è possibile attraversare questo paesaggio e ammirare nello stesso tempo quello del versante opposto del Parco della Murgia Materana. E’ possibile salire e scendere dai numerosissimi vicoli che si alternano tra gli edifici e trovarsi in angoli sempre diversi e sorprendenti.