Risultato della ricerca: scavi
leonardo_lb
...la suggestione di un tramonto,tra gli scavi del piu' esteso e monumentale dei Fori Imperiali di Roma...il Foro di Traiano.
gigivoz
POMPEI Gli scavi archeologici di Pompei hanno restituito i resti dell\'antica città di Pompei, presso la collina di Civita, seppellita sotto una coltre di ceneri e lapilli durante l\'eruzione del Vesuvio del 79, insieme ad Ercolano, Stabiae ed Oplonti.
gianbiccari
Un\'altra immagine, a colori, dei sotterranei del celebre monumento puteolano, l\'Anfiteatro Flavio, terzo dell\'antichità come dimensioni dopo il Colosseo e,mi sembra, l\'Anfiteatro di S. Maria Capua Vetere in provincia di Caserta. © Photo Gianni Biccari
gigivoz
Gli scavi archeologici di Pompei hanno restituito i resti dell\'antica città di Pompei, presso la collina di Civita, seppellita sotto una coltre di ceneri e lapilli durante l\'eruzione del Vesuvio del 79, insieme ad Ercolano, Stabiae ed Oplonti.
lucianodagata
Scavi archeologici di Pompei (NA) - HDR
lucianodagata
Scavi archeologici di Pompei (NA)
gigivoz
Gli scavi archeologici di Pompei hanno restituito i resti dell\'antica città di Pompei, presso la collina di Civita, seppellita sotto una coltre di ceneri e lapilli durante l\'eruzione del Vesuvio del 79, insieme ad Ercolano, Stabiae ed Oplonti.
lucianodagata
Scavi archeologici di Pompei (NA)
DUODISCUS
-Orto dei Fuggiaschi- E' un ampio spazio coltivato a vigneto, che accoglie i calchi di alcune delle vittime del 79 d.C. sopraffatte dalla furia dell'eruzione mentre cercavano scampo. Il Direttore degli scavi di Pompei nel periodo 1860-1875, Giuseppe Fiorelli introdusse il metodo dei calchi, adottato sostanzialmente ancora oggi: nella cavità lasciata nel banco di cenere dal progressivo decomporsi del corpo della vittima, si versa gesso liquido, che solidificato, ne riproduce la forma.
IvoMarkes
Si trova ai confini del comune di Sant'Anna d'Alfaedo (VR) situato al di sotto della contrada Crestena e della frazione Giare.E' ad una altitudine di 602 m s.l.m. sul percorso del sentiero europeo numero 5. Il ponte è all'incrocio degli impluvi delle vallette di Crestena e Fenile, la continuazione dell'impluvio porta in Valpantena. Il ponte è frutto dell'evoluzione naturale di una grotta. L'ipotesi più plausibile la propone Giuseppe Corrà . In principio vi era un covolo, una caverna carsica. La struttura della caverna era rappresentata da una sorta di architrave costituita dall'attuale ponte con al di sotto calcari più erodibili. Il corso prevalentemente torrentizio delle acque passava sopra il ponte formando una cascata. Molto lentamente si crearono degli inghiottitoi che portarono il corso delle acque all'interno della grotta e che scavarono la parte più debole risparmiando l'arco del ponte, costituito da lastriformi calcari del Rosso ammonitico. Attualmente il torrente scorre al di sotto, tra grandi massi di crollo, alimentato anche dalla sorgente della Grotta dell'Acqua. Il ponte, per la sua struttura insolita, ha sempre attratto gli artisti. Probabilmente il più famoso fu Andrea Mantegna che lo riprodusse a Mantova nel Palazzo Ducale all'interno degli affreschi della Camera degli Sposi. La vulgata popolare riporta che Dante Alighieri, esiliato a Verona e ospite di Cangrande della Scala, vi si ispirò per le Malebolge. Il gigantesco castagno (albero di castagne) presente nelle immediate vicinanze viene tuttora detto il Castagno di Dante. Ai lati della base del ponte vi sono alcune grotte abitate in periodo preistorico. Gli studi e gli scavi iniziarono nel 1932 e furono condotti, tra gli altri, da Achille Forti, Ramiro Fabiani e Raffaello Battaglia. Successivamente l'area fu studiata dal Museo Civico di Storia Naturale di Verona e attualmente dall'Istituto di Geologia dell'Università  di Ferrara. Molti dei ritrovamenti, costituiti da reperti che testimoniano la presenza di una industria litica basata sulla lavorazione delle selci, abbondantemente presenti nelle rocce affioranti nell'area, sono esibiti nel Museo Paleontologico e Preistorico di Sant'Anna d'Alfaedo (VR) che raccoglie reperti che vanno dal Ponte di Veja ai bacini del comune di Fumane. Le stime della presenza umana partono dal Paleolitico superiore e risalgono a 100.000 anni fa, la permanenza dovrebbe essere durata fino alla fine del secondo millennio a.C., periodo di probabile decadenza degli estrattori di selci a causa della diffusione dei metalli in quantità  sufficiente per la realizzazione dei manufatti che prima venivano fatti in selce. Gli abitanti vicino al ponte dovevano essere abili artigiani nel lavoro della selce costruendo frecce, aghi e punte. Come per altre comunità  della zona si sono trovati loro manufatti in molte parti dell'Europa, dal nord della Francia fino in Polonia.
gianbiccari
Sono tornato a fotografare (stavolta a colori) questo luogo fantastico dopo una decina di anni. Pozzuoli, Sotterranei dell\'Anfiteatro Flavio - 2013 © Photo Gianni Biccari
lucianodagata
Scavi archeologici di Pompei (NA)
scaraluca
Blackheath è un quartiere molto bello, elegante e fuori dal caos della grande città; fa parte del Royal Borough di Lewisham e Greenwich. Questa chiesa sorge su una piana immensa priva di qualsiasi costruzione e durante alcuni scavi sono sorti alla luce migliaia di scheletri risalenti al periodo della \"grande peste\" che colpì Londra nel 1665. La piana di Blackheath fu usata come cimitero durante quel periodo.
fabiofoni
Un tentativo di macro ( come al solito mi aiuto con il crop ) di un deliziosissimo fiorellino che ho trovato a Tuscolo, non distante dagli scavi…..spero vi piaccia!
lucianodagata
Scavi archeologici di Pompei (NA)
lucianodagata
Scavi archeologici di Pompei (NA)