Risultato della ricerca: rugby alto vicentino
AntonioLimardi
Il Trenino Rosso del Bernina Il viaggio dura poco più di 2 ore ed è lungo 60 Km. Si parte da Tirano (429 mt.) in Italia sino ad arrivare a Saint Moritz (1775 mt.)in Svizzera, passando per il punto più alto dell'Ospizio Bernina a 2253 mt. La linea del Bernina,ultimata nel 1910,è elettrica ed a scartamento ridotto. Riesce a superare pendenze sino al 70% senza l'ausilio della cremagliera. Offre un panorama stupendo tra imponenti montagne,ghiacciai,laghi,torrenti,cascate,valli e boschi. Dal 2008 la linea del Bernina fa parte del Patrimonio Mondiale Unesco
dylan72
La storia iniziò nel 1954, quando il consiglio dei ministri della RDT (Repubblica Democratica Tedesca, la Germania dell'est) decise di far sviluppare un'auto di piccole dimensioni, che non pesasse più di 600 chili, consumasse solo cinque litri e mezzo di benzina ogni 100 chilometri e non costasse più di 4.000 marchi. La carrozzeria era qualcosa di particolare, perché data la carenza di lamiera era prodotta con materiali plastici; proprio per questo motivo oggi quest'auto e chiamata bonariamente "Rennpappe", cartone da Formula 1. Sebbene non soddisfacesse tutti i requisiti, fu incaricata della produzione la fabbrica della "VEB Sachsenring Automobilwerk Zwickau": il primo modello di Trabant, fu presentata alla Fiera di Lipsia; consumava mediamente 6,8 litri ogni 100 chilometri e costava 8.360 marchi. Successivamente la fabbrica produceva tre modelli: la berlina, la cabriolet e la giardinetta; tutte montavano motori a due tempi di 595 cm³ per 25 cavalli. Tra il novembre 1957 e l'aprile 1991, a Zwickau furono prodotte complessivamente 3.051.385 Trabant, in varie versioni. Il nome, che significa all'incirca "compagno", era un omaggio al satellite russo Sputnik lanciato nello spazio nel 1957. Per il fatto che le richieste per avere questa macchina superavano sempre di gran lunga la capacità produttiva, i tempi di attesa per avere una Trabant arrivavano anche a parecchi anni. Nonostante il fatto che avere una "Trabi" conferisse al suo possessore un certo prestigio, le critiche non cessavano mai: derivavano soprattutto dalla rumorosità, dalla fumosità allo scarico e dalle modeste prestazioni della machina. L'ultima versione della Trabant fu prodotta nel 1990, dopo la riunificazione. Aveva più o meno la carrozzeria della versione precedente (la "601", vedi le due foto in alto), ma montava lo stesso motore della Volkswagen Polo. Nonostante ciò non aveva nessun successo commerciale e solo un anno dopo, nel 1991, la produzione della Trabi cessò definitivamente.
m.tomei
Un posto incantato, una luce dorata ed il solo suono del vento all\'ultima luce del giorno.
fernandospirito55
COSTA ...SALENTINA .MAR JONIO....TORRE DELL\'ALTO...NEL PARCO NATURALE DI PORTO SELVAGGIO......
mattiabonavida
Una solitaria contemplazione della maestosità che la natura ha voluto regalarmi durante un tramonto mozzafiato.
en.giuliani
Trabocco Punta Cavalluccio appartiene alla famiglia Verì la piu antica fra i Trabocanti. Le origini risalgono alle migrazioni di questi uomini da paesi d\'oltralpe e in particolare si rintracciano i Verì provenienti dai valichi francesi. Essi si insediarono in prossimità di San Vito per poi spostarsi lungo la costa. Abili artigiani del legno iniziarono ad usare gli alberi costieri di querce e lecci per costruire semplici passerelle per cercare di arpionare il pesce dall\'alto. Impavidi costruttori seppero portare presto la struttura del trabocco alla perfezione studiando le basse maree, le lune, il mare e la sua vita.
Claudio_Moretti
Siamo partiti da casa, in un’ora abbastanza decente, mezzogiorno, l’intento era quello di arrivare a Volterra, circa 60 km di distanza da casa, pranzo al sacco, per essere veloci e non perdere tanto tempo, volevo fare degli scatti al tramonto, dall’alto della città, ma quando siamo al giro, ci prende voglia di evitare le strade veloci e percorriamo le strade, più nascoste e quando capita le strade bianche, non asfaltate, e lì si trova sempre qualche cosa di unico e bello da fotografare. Questo è “ l’ultimo scatto”, ma della giornata, sono quasi le 18,00 e la meta prefissata è ancora a 17 Km, troppo tardi, non rimane che ritornare velocemente a casa, sarà per una prossima volta. Ma è la terza volta che questo succede.
marcone1960
Lago di Braies in Alto Adige
BATTAGLIA59LUCIANO
Osservando, dall\'alto, Castelluccio con i suoi colli alti e bassi mi sembrava che le colline fossero come degli enormi pandori cosparsi di candido zucchero a velo...giuro che ero sobrio e non avevo fumato nulla, tranne...
mattiabonavida
Scatto ripreso al lago di Braies, all'alba. Uno scorcio diverso di un luogo molto fotografato, ho voluto cercare di aggiungere un dettaglio in grado di catturare l'attenzione dell'osservatore.
Turm
Villefranche vista dall\'alto.
marcone1960
Una faggeta vicino a casa.
leonardo_lb
...e\' ottobre,tempo di vendemmia,ma il sole splende ancora alto sull\'isola,ed allora...ancora un tuffo nella baia...Le Calette,uno degli angoli piu\' suggestivi di Cefalu\'.
mauriziot
... la Basilica di San Giorgio, nell'omonima isola della laguna di Venezia, proprio sul Bacino di San Marco, dove nella notte cielo e laguna si confondono; le prime costruzioni della chiesa risalgono al IX secolo. La struttura attuale è quella progettata da Andrea Palladio che realizzò anche il refettorio; fu completata nel periodo compreso tra il 1566 e il 1591, quando fu ultimato il coro. La facciata venne realizzata tra il 1597 e il 1610 da Vincenzo Scamozzi, 30 anni dopo la morte del maestro. L'attuale campanile (alto 75 m) fu progettato dall'architetto somasco Benedetto Buratti e risale al 1791. Presentata, accettata, premiata in concorsi fotografici FIAP e PSA: Club Bronze e ECW A. al MOUNTAINS CIRCUIT, Alps e Ural, India 20232023, India. Venezia, dicembre 2015
luigideluca44
...la forte espressività della luce,la sua provenienza dall\'alto,la sua funzione di illuminazione,il suo essere fonte di vita,ne hanno determinato in tutto il corso dell\'arte un uso espressivo e simbolico associato soprattutto all\'idea del soprannaturale,espressione di luce divina e di salvezza degli animi....
giancarlo valentini
Palio delle Contrade, Allumiere - Roma - Exif: Nikon D610 - 180 mm f 2,8
Raffaele Spettoli
L'idea di partenza è quella di creare un trittico di mele, ciascuna di colore diverso: verde, rossa e gialla. Volevo dare l'effetto di sospensione del soggetto nello "spazio", così ho scattato la foto al buio illuminando il soggetto dall'alto stando leggermente a sinistra perchè si formasse l'ombra del picciolo e una leggera ombra nell'infossatura. Sul lato destro ho schiarito leggermente, riflettendo la luce della lampada neon con un cartoncino bianco. Ho scattato a circa 95 cm dalla mela con un diaframma f16, questo è stato il miglior compromesso profondità di campo/qualità dell'immagine. Spero vi piaccia. Ciao Raffaele
mattiabonavida
Scatto realizzato all'alba al lago di Braies, luogo reso celebre dalla serie tv, ''ad un passo dal cielo''