Risultato della ricerca: plastica
BATTAGLIA59LUCIANO
Una croce abbandonata,una foto ricordo sbiadita dal tempo,sei freddi numeri anagrafici,una mezza bottiglia di plastica senza neanche un fiore appassito...ecco ciò che resterà quando non saremmo più neppure nei ricordi dei vivi.
massimo tommi
dall\'archivio delle foto dei miei viaggi : in barca a vela dall\'isola di Praslin all\'isola di La Digue con l\'avvicinarsi di un temporale e moto ondoso in aumento, reflex a rullini coperta con un sacchetto di plastica e fuori a fare scatti (in gergo) a tutta randa.
en.giuliani
Le teste sono un tema fortemente presente nell’arte di Mitoraj, ma la decisione di raffigurare il S. Giovanni Battista ha determinato il rifacimento ai suoi modelli classici con la connotazione del bendaggio, di cui lo stesso autore dà questa spiegazione: “Il bendaggio simboleggia per me una sorta di protezione che una realtà sin dagli anni giovanili mi si presentava quanto mai ostile. E’ per me un simbolo di sopravvivenza. Nello stesso tempo è una componente della coscienza polacca, una coscienza sofferta, ferita, chiusa. E’ l’espressione plastica di questa coscienza”. La testa è stata poi definitivamente realizzata in marmo statuario bianco di Carrara, velando la bocca, le orecchie, gli occhi come è nello stile dell’artista. Donata alla Basilica, si trova qui esposta nella Cappella di S. Pietro. Roma, 20 marzo 2015
mauriziot
... il pesce appena sbarcato, ancora sulla spiaggia di Jade Taw, viene suddiviso per dimensioni e poi steso su grossi teli di plastica per lasciarlo essiccare al sole; Myanmar, gennaio 2018
Raffaele Spettoli
Innanzitutto questa foto è una macro nel rapporto 1:1 e non ha subito ritagli, quindi la dimensione dell'intero soggetto è mm36x24. Ho utilizzato del filo da pesca da mm 0,20 che ho teso facendolo passare nei fori di un cestello di plastica di una confezione da mozzarella (serve per sgocciolarla), l'ho incrociato più volte e tensionato sullo stesso piano e bagnato con un nebulizzatore opportunamente riempito di liquido refrigerante per radiatori G12 della Wolkswagen. E' di colore arancio a riflessi fucsia e cromaticamente mi è piaciuto molto. Ho illuminato dall'alto con una lampada circolare al neon attorno alla quale avevo creato un palloncino di carta leggera (tipo quella che mettono dentro le scatole da scarpe) perchè la luce fosse meno dura e non si notasse il riflesso circolare sulle gocce. Ciao Raffaele
mauriziot
Giusy Picariello fotografata da dietro i fogli di plastica che correggevano la temperatura delle luci. Roma, maggio 2019
Raffaella.Coreggioli
Per realizzare questa immagine occorrono: Fotocamera, treppiede, scatto remoto, obiettivo possibilmente macro,una lampada, ( io ne ho usata una al neon) luce naturale ( finestre, porte ), un dvd o cd o anche più di uno, 4 bicchieri con stelo lungo ( consiglio di plastica, quelli di cristallo si rompono :-)) una pirofila di vetro bassa e larga, meglio rettangolare perchè appoggiano meglio i bicchieri, acqua, un cucchiaio,olio di semi. Preparazione: Cercate una posizione vicina ad una fonte di luce naturale, finestre o porte, stendete un telo a terra se non volete che la moglie o la mamma vi sgridi perchè bagnate tutto :-) posizionate il dvd , attorno ad esso mettete i 4 bicchieri rovesciati, sopra appoggiate la pirofila con un cm d\'acqua circa, fate molta attenzione alle impurità, dev\'essere perfettamente pulita altrimenti poi se ci sono dei pelucchi si vedono nell\'immagine, aggiungete un cucchiaio d\'olio di semi. Ora, posizionate il treppiede ad un\'altezza che vi consenta la messa a fuoco minima dell\'obiettivo, dev\'essere sopra la pirofila, quindi in verticale, dovete scattare una macro, quindi deve esserci un perfetto parallelismo anche qui! Ora con il cucchiaio mescolate le gocce nell\'acqua, direzionate la lampada sul dvd e cercate di fare in modo che si creino dei giochi di luce e colori, osservate che cambiando la direzione della luce sul dvd cambiano anche i colori, se un dvd è poco mettetene altri attorno, bene, ora non vi resta che mettere a fuoco le gocce nell\'acqua e scattare! Se non vi vengono subito bene non scoraggiatevi, provate e riprovate, i risultati non mancheranno e il divertimento è assicurato!;) Se volete vedere anche le immagini cliccate qui: http://www.fioregiallophoto.it/tutorial-e-articoli/come-realizzare-immagini-fantasy/
Franco_Mazza
In un villaggio Cambogiano dei bambini giocavano con queste bottiglie di plastica "nell'acqua"... diciamo così... Avevano ideato un sistema con elastico con il quale caricavano il movimento per fa navigare le bottiglie. Lì non ci sono negozi di giocattoli e allora inventano... Il tempo è un gioco, giocato splendidamente dai bambini. (Eraclito)
deltabravo74
Il giorno 12 ottobre 1492, Cristoforo Colombo approdava sulle coste del continente Americano, con le tre caravelle "Pinta", "Nina" e "Santa Maria". Il set è stato così allestito: Le tre imbarcazioni le ho costruite mediante fogliame di mais (importato in Europa proprio da Colombo), ho utilizzato due pietre per gli scogli e farina di mais per la sabbia della spiaggia. Il mare è fatto mediante sacchi di plastica neri e blu arricciati per simulare le onde, mentre l'effetto cielo l'ho riprodotto con due torce flash da studio mascherate con gelatina rossa e azzurra, Le nuvole infine sono state realizzate mediante cotone sfilacciato e appese con filo da pesca al soffitto su piani sfalsati.
KRONOTURTLE
Posa plastica al tramonto.
claudio marchini
Piccolo esperimento casalingo : set costruito con un pezzo di vetro, foglio di plastica nera, faretto laterale e macchina ovviamente su cavalletto. Se qualcuno ha voglia di darmi un parere sincero, lo ringrazio anticipatamente.
CaterinaFarina
la cavalletta è letteralmente caduta sul mio balcone, si è posata su un tavolo a specchio...il riflesso colorato era un giocattolo di quelli in plastica multicolor dei bimbi...ha creato un effetto quasi \"finto\" ma piacevole.... senza elaborazioni alcune, scattata a mano libera...
jlb
quando la realtà supera la plastica
andrebaj
Ma adesso voglio parlare non della malinconia di Istanbul, bensì della tristezza, uno stato d’animo simile, interiorizzato con orgoglio e condiviso da tutta la comunità […]. Parlo del buio serale che scende presto, dei padri che tornano a casa sotto i lampioni dei quartieri periferici, con un sacchetto in mano…Parlo delle sirene dei battelli che urlano nella nebbia…delle donne con le sciarpe in testa e i sacchetti di plastica in mano…dei gabbiani immobili sotto la pioggia sulle imbarcazioni piene di cozze e alghe… Quando percepiamo a fondo questo sentimento, e i paesaggi, gli angoli, le persone che lo trasmettono alla città, quando ci cresciamo insieme, ad un certo punto quella sensazione di tristezza, simile al vapore che comincia a muoversi sottile sulle acque dello stretto nelle fredde e assolate mattine d’inverno, acquista forme sempre più concrete ed evidenti (O. Pamuk, Istanbul)
Raffaella.Coreggioli
Questa piccola Pieris rapae è nata ieri dentro la mia voliera dove solitamente tengo le Crisalidi da sfarfallare di Papilio machaon, dovete sapere che lo scorso autunno mentre mettevo via una tovaglia di plastica, sotto trovai una piccola Crisalide bianca, non sapevo di che insetto fosse perché non l'avevo mai vista, decisi comunque di tenerla nella bruco box assieme alle altre del Papilio; Qualche settimana fa viste le temperature miti, le ho messe nella voliera e ieri ho visto che la piccola Crisalide aveva cambiato colore, era diventata scura e si intravedevano delle ali giallognole, non stavo nella pelle, ogni tanto andavo a vedere cosa veniva fuori, e come al solito mi ha fregato e non sono riuscita a vedere la nascita! Era attaccata alla rete che stava pompando la linfa alle ali, bellissima, non ne avevo mai viste appena nate, volevo liberarla subito ma non è voluta uscire, così l'ho lasciata stare e stamattina le ho fatto qualche scatto per ricordarla, poi l'ho lasciata al sole e nel giro di pochi minuti è volata per i prati, fortunatamente avevo pure un bel posatoio, un non ti scordar di me che avevo trapiantato in un vaso e che in questi giorni è in splendida fioritura, cosa volere di più....
carmelo parisi
C'è più plastica nei terreni agricoli che negli oceani! Teli per pacciamatura, coperture per le serre, tubi di irrigazione, sacchi per il concime ..... ecc... ecc... sono l'origine delle microplastiche ormai disperse nei campi più che negli oceani. "La terra che usiamo per coltivare il nostro cibo è sottoposta a inquinamento da parte di contaminanti plastici", (Fonte FAO). Pensiamoci quando compriamo primizie!