Risultato della ricerca: pirelli
gabrielegiannetti
Ex stabilimento Pirelli di Livorno, produceva cavi elettrici. Punto di vista obbligato, purtroppo. Livorno è fatto anche di queste cose che hanno fatto storia e dato lavoro a migliaia di persone e famiglie. Versione drammatica voluta.
mariaritagelso
Milano In occasione della festa della mamma la regione Lombardia ha consentito l\'accesso libero ai comuni mortali al 39° piano del grattacielo, 161m di altezza, dove hanno sede presidenza e giunta regionale. Uno sguardo aperto sulla città di Milano a 360 gradi. Il grattacielo fa parte del complesso di edifici che formano Palazzo Lombardia. Ero stata sul grattacielo Pirelli, poco distante, ma da qui la vista è ancora più mozzafiato. Si arriva su in pochi secondi, con disturbo alle orecchie come quando un aereo decolla... E appena arrivati si guarda tutto dall\'alto. Sopra solo il cielo. Noi come tante formiche. Esaltazione e timore. ................ \"pretesa di piantare cime dentro i cieli, di abitare le loro altezze, ma non da una montagna già esistente, ma da un\'opera di edilizia. Il più visionario progetto dell\'umanità... Erri De Luca (parlando della torre di Babele) sottosopra-alture dell\'antico e del nuovo testamento
GLP
scalo FFSS Greco. Vagoni solitari. Nikkormat FT3 50mm f1,8 D Fomapan 100.gli scali ferroviari di Milano sono oggetto di riqualificazione urbanistica. lo scalo di Greco era al servizio delle grandi fabbriche milanesi: Pirelli cavi e pneumatici, Breda, Falk per il trasporto di materie prime e di merci finite. Infine , non ultima era funzione fondamentale il trasporto di milioni di lavoratori che a quelle fabbriche davano corpo e anima e, a volte, anche la vita.
scaraluca
per chi non fosse di Milano, da destra verso sinistra: torre Hadid, torre Isozaki, torre RAI TV, torre parco Sempione, torri gemelle di Porta Garibaldi, torre Unicredit, condominio bosco verticale, Palazzo della Regione e grattacielo Pirelli. Sullo sfondo l'Appennino emiliano. Vista da casa mia (da nord verso sud)
MauroGigli
Milano, Torre Pirelli (detta anche Pirellone)
richard99
Ferrari Challenge 2016 - The winner of Trofeo Pirelli Race 1 at Mugello circuit: Bjorn GROSSMAN of Octane 126 racing team.
fulviorizzio
Stratos Pirelli di Bacchelli - Bernacchini Passata allo scanner da un laboratotio professionale, notare la differenza con la versione precedente
Max010
Sotto il cofano girava il classico V12 Ferrari 3,0 litri progettato da Gioacchino Colombo. Sprigionando 240 CV a 7500 giri al minuto e 242 Nm di coppia a 5,500 giri al minuto era capace di spingere la vettura da 0 a 100 km/h in soli 8 secondi e farle raggiungere i 240 Km/h. Le testate e i pistoni erano gli stessi della Ferrari 250 GTE mentre il monoblocco e l’albero motore derivavano da quelli della Ferrari 250 GT Berlinetta SWB. Il tutto era alimentato da 3 carburatori doppio corpo Weber 36 DCS, più “civili” delle batterie da 6 carburatori montati sugli esemplari da competizione. Il cambio era a 4 marce. Le sospensioni sfruttavano un sistema a ruote indipendenti con doppi quadrilateri, molle elicoidali con ammortizzatori idraulici telescopici con molle elicoidali supplementari coassiali e barra stabilizzatrice all'anteriore mentre al posteriore il ponte rigido con molle a balestra semiellittiche e ammortizzatori idraulici telescopici con molle elicoidali supplementari coassiali. La frenata era garantita da freni a disco sulle quattro ruote con comando idraulico. Le vetture erano equipaggiate di serie con pneumatici Pirelli Cinturato CA67 185VR15 su ruote a raggi Borrani.
luigi67
Misano , Test Pirelli
Max010
Sotto il cofano girava il classico V12 Ferrari 3,0 litri progettato da Gioacchino Colombo. Sprigionando 240 CV a 7500 giri al minuto e 242 Nm di coppia a 5,500 giri al minuto era capace di spingere la vettura da 0 a 100 km/h in soli 8 secondi e farle raggiungere i 240 Km/h. Le testate e i pistoni erano gli stessi della Ferrari 250 GTE mentre il monoblocco e l’albero motore derivavano da quelli della Ferrari 250 GT Berlinetta SWB. Il tutto era alimentato da 3 carburatori doppio corpo Weber 36 DCS, più “civili” delle batterie da 6 carburatori montati sugli esemplari da competizione. Il cambio era a 4 marce. Le sospensioni sfruttavano un sistema a ruote indipendenti con doppi quadrilateri, molle elicoidali con ammortizzatori idraulici telescopici con molle elicoidali supplementari coassiali e barra stabilizzatrice all'anteriore mentre al posteriore il ponte rigido con molle a balestra semiellittiche e ammortizzatori idraulici telescopici con molle elicoidali supplementari coassiali. La frenata era garantita da freni a disco sulle quattro ruote con comando idraulico. Le vetture erano equipaggiate di serie con pneumatici Pirelli Cinturato CA67 185VR15 su ruote a raggi Borrani.
GLP
gli scali ferroviari di Milano sono oggetto di riqualificazione urbanistica. lo scalo di Greco era al servizio delle grandi fabbriche milanesi: Pirelli cavi e pneumatici, Breda, Falk per il trasporto di materie prime e di merci finite. Infine , non ultima era funzione fondamentale il trasporto di milioni di lavoratori che a quelle fabbriche davano corpo e anima e, a volte, anche la vita.
bmwr1100r
regata pirelli
MauroGigli
Milano, Torre Pirelli (o Pirellone) al tramonto