Risultato della ricerca: nel bosco
FrancescoCamilliMeletani
Incontri suggestivi nella foresta di Fanal a Madeira
nardinl
La vita sognante di un piccolo lago
ferprado
Dedicato a tutti quelli devastati dal gran caldo estivo... Inizio Febbraio 2023. Salendo ai quasi 2.400 mt. della Cima del Bosco (val di Susa) dopo un'abbondante nevicata notturna. La temperatura era quella del titolo: 18 sottozero
Davide_Imbrauglio
Ingresso di villa Molin, a Padova, realizzata nel 1597.
EmilioPaolo
Viale Alberato che conduce alla fonte del Bosco di Acquafrida, Ales (OR). Luce un pò dura delle 16:30 circa. Nikon D7200 Nikon AF-S 50mm f1.8 a f2.2, 1/160, ISO 100, mano libera.
FOTOEMGV75
La chiesa di Santo Ildefonso è un edificio sacro del XVIII secolo della città di Porto, in Portogallo. La chiesa è dedicata a sant'Ildefonso di Toledo, arcivescovo di Toledo del VII secolo. Terminata nel 1739, è in stile proto-barocco.
AntonioLimardi
Il Trenino Rosso del Bernina Il viaggio dura poco più di 2 ore ed è lungo 60 Km. Si parte da Tirano (429 mt.) in Italia sino ad arrivare a Saint Moritz (1775 mt.)in Svizzera, passando per il punto più alto dell'Ospizio Bernina a 2253 mt. La linea del Bernina,ultimata nel 1910,è elettrica ed a scartamento ridotto. Riesce a superare pendenze sino al 70% senza l'ausilio della cremagliera. Offre un panorama stupendo tra imponenti montagne,ghiacciai,laghi,torrenti,cascate,valli e boschi. Dal 2008 la linea del Bernina fa parte del Patrimonio Mondiale Unesco
mapi2008
Castel Gandolfo (RM) a 40 km dal centro della Capitale, i Giardini Pontifici sono il luogo di riposo del Papa nel periodo estivo.
dylan72
La storia iniziò nel 1954, quando il consiglio dei ministri della RDT (Repubblica Democratica Tedesca, la Germania dell'est) decise di far sviluppare un'auto di piccole dimensioni, che non pesasse più di 600 chili, consumasse solo cinque litri e mezzo di benzina ogni 100 chilometri e non costasse più di 4.000 marchi. La carrozzeria era qualcosa di particolare, perché data la carenza di lamiera era prodotta con materiali plastici; proprio per questo motivo oggi quest'auto e chiamata bonariamente "Rennpappe", cartone da Formula 1. Sebbene non soddisfacesse tutti i requisiti, fu incaricata della produzione la fabbrica della "VEB Sachsenring Automobilwerk Zwickau": il primo modello di Trabant, fu presentata alla Fiera di Lipsia; consumava mediamente 6,8 litri ogni 100 chilometri e costava 8.360 marchi. Successivamente la fabbrica produceva tre modelli: la berlina, la cabriolet e la giardinetta; tutte montavano motori a due tempi di 595 cm³ per 25 cavalli. Tra il novembre 1957 e l'aprile 1991, a Zwickau furono prodotte complessivamente 3.051.385 Trabant, in varie versioni. Il nome, che significa all'incirca "compagno", era un omaggio al satellite russo Sputnik lanciato nello spazio nel 1957. Per il fatto che le richieste per avere questa macchina superavano sempre di gran lunga la capacità produttiva, i tempi di attesa per avere una Trabant arrivavano anche a parecchi anni. Nonostante il fatto che avere una "Trabi" conferisse al suo possessore un certo prestigio, le critiche non cessavano mai: derivavano soprattutto dalla rumorosità, dalla fumosità allo scarico e dalle modeste prestazioni della machina. L'ultima versione della Trabant fu prodotta nel 1990, dopo la riunificazione. Aveva più o meno la carrozzeria della versione precedente (la "601", vedi le due foto in alto), ma montava lo stesso motore della Volkswagen Polo. Nonostante ciò non aveva nessun successo commerciale e solo un anno dopo, nel 1991, la produzione della Trabi cessò definitivamente.
marcomontanari08
Foto scattata intorno all'81esimo parallelo Nord, nel Mar Glaciale Artico, al largo della costa settentrionale delle Svalbard: uno dei pochi posti della Terra dove ancora si può avvertire la sensazione della "fine del mondo"
RosannaFerrari
Quando sei nel capanno e intorno a te, invece dei soliti uccelli, ti ritrovi una bella popolazione di farfalle variopinte...
Luk49
Tramonto nel Parco Naturale San Rossore - Migliarino, Pisa.
stefanoviolaphoto
E poi il silenzio...quel silenzio che ti avvolge e ti fa sentire parte di un mondo sospeso nel tempo.
f.napo
Barche da pesca nel porto di Procida
nick abbrey
I Beduini sono rinomati per la loro generosità, non sono persone ricche, ma la loro tradizione di ospitalità li obbliga a prendersi cura dei loro ospiti con tutto ciò che hanno. Il beduino nella foto appartiene ai Sweilhieen, una belle poche tribù che tutt\'oggi vivono ancora nel deserto del Wadi Rum.
mmaino
Scansione da diapositiva scattata nel 2002 con uno degli ultimi rullini utilizzati con la FM prima di passare alle compatte digitali. In questo caso ho utilizzato come obbiettivo un Nikkor 24 mm - 2,8
AlbertoGhizziPanizza
I solchi creati dai cerbiatti tra le colline creano un suggestivo incrocio a cuore