Risultato della ricerca: dea
francesco.presepi
progetto dedicato alla Notte. Scatto realizzato senza l\'ausilio di fotomontaggi ma tramite la combinazione di luce Flash e torce. Scatto di 13 secondi. scrivetemi pure per infosulla realizzazione dello scatto...
maurodilecce
Colonnato della cisterna di acqua vicino al Santa Sofia ad Istanbul nella quale risiede una scultura dedicata alla dea medusa, sembra l' ingresso dell' inferno
en.giuliani
… scatto senza pericoli di contagio … :D :D Anemone significa “fiore del vento”, per il temperamento delle sue corolle che ondeggiano lievi anche con la più blanda brezza. Nella mitologia greca, Anemone era un'affascinante ninfa. Di lei si erano innamorati due venti: Zefiro, che soffia in primavera e Borea, freddo di tramontana. I due, nella lotta per contendersi l'amata, scatenarono bufere e tempeste, facendo arrabbiare Flora (Dea della vegetazione) che, ingelosita, scagliò un incantesimo su Anemone, trasformandola in un fiore e legandola ai suoi spasimanti per sempre. La corte di Zefiro, delicato vento di primavera, l'avrebbe fatta schiudere; mentre le carezze di Borea, vento freddo, l'avrebbe portata a disperdere precocemente i petali. Secondo la leggenda, per questa ragione è un fiore di breve durata.
MAURY06
La dea Afrodite inizia il Suo Fantastico viaggio. Lo spettacolo era improntato su esipisodi della mitologia greca.
RobcapFI
La piazza, dalla quale si accede al ponte a Santa Trinita e al Lungarno Guicciardini, prende il nome dalle case che la famiglia Frescobaldi aveva in questa parte della città. Oggi nella piazza che ha più la forma di una strada è possibile vedere il palazzo e l’antica loggia de’ Frescobaldi oggi occupata da alcuni esercizi commerciali. All’angolo tra via Maggio, che si immette nella piazza, e via dello Sprone si trova la bellissima fontana con mascherone, esempio di arredo urbano del XVI secolo, opera dell’architetto Bernando Buonatalenti.
dylan72
La storia del Castello di Venere, affonda le proprie radici nel passato più lontano, quando sulla vetta del monte, giunsero i Sicani, un popolo indigeno, che intorno al XII secolo a.C. , elevarono una piccola ara all'aperto, dedicata ad una divinità femminile, considerata dea dell'amore, della fecondità e protettrice dei naviganti. Successivamente gli Elimi e i Punici-Cartaginesi mantennero il culto della dea, da loro chiamata Astarte, incrementando la sua fama fra tutti i popoli del Mediterraneo. I punici furono i primi ad introdurre riti e usi orientali tra cui, il culto della prostituzione sacra, e l'allevamento delle colombe, animale sacro alla divinità, che volavano intorno le mura del cosiddetto "recinto sacro". Pellegrini da ogni parte vi giungevano per rendere omaggio alla dea protettrice, intrattenendosi in seguito con le bellissime sacerdotesse, chiamate Jerodule, che si concedevano volentieri ai marinai in nome della dea.
en.giuliani
Nell'antichità era il fiore sacro a Venere e, in origine, le rose erano bianche. Secondo una leggenda Venere, correndo verso uno de suoi innamorati, mise un piede su un cespuglio di rose bianche, si punse con le spine ed urlò per il dolore. Le rose, bagnate dal sangue di Venere, si vergognarono per l'offesa fatta alla dea ed arrossirono all'istante rimanendo così per sempre. Secondo un'altra versione della leggenda fu solo il sangue di Venere a tingere per sempre le rose di rosso.
marasofy
Natura, la dea del vivere La bellezza pure del nascere Un fiore che splende alla luce del sole...Shimbalaiê
en.giuliani
Sia nella mitologia greca che nella tradizione religiosa si parla della nascita della calla da lacrime o latte versato da figure che incarnano bellezza e maternità. Nella mitologia greca la prima calla è nata dalle gocce di latte materno della dea Era cadute sulla Terra. Era è considerata anche la divinità protettrice del matrimonio. Quello stesso latte di Era è anche l'origine della Via Lattea, sempre secondo la mitologia greca. Nella storia di Adamo ed Eva si dice che quest'ultima, cacciata dell’Eden con Adamo, abbia dato origine alla calla versando lacrime sulla terra. Nella tradizione religiosa la calla è nata dalle lacrime versate dalla Vergine Maria ai piedi della Croce. Spesso la Madonna viene raffigurata con un manto decorato da calle bianche: da qui il significato di purezza, santità, candore, castità e beatitudine santa.
Rob75
Piazza del Campidoglio è sul colle Capitolino, anticamente fu sede sacerdotale poi a partire dal XII secolo venne adibito a sede del senato cittadino, è il vero centro di Roma in tutti i sensi. L\'attuale aspetto è dovuto a Michelangelo Buonarroti che intorno al 1540 venne incaricato da papa Paolo III del recupero dell\'area capitolina in quanto nel medio evo versava in tale stato di abbandono da essere utilizzato per il pascolo delle capre, per questo venne addirittura chiamato \"colle caprino\". Michelangelo conservò l\'orientamento obliquo dei palazzi preesistenti, li modificò armonizzandoli al suo progetto, ad esempio aggiunse la doppia scalinata di accesso a Palazzo Senatorio, quindi aggiunse alla piazza un nuovo palazzo, al fine di ottenere una piazza trapezoidale che si aprisse non verso l\'area dei Fori, anch\'essi in stato di abbandono, ma verso i rioni rinascimentali che in quegli anni divennero il centro della vita sociale Romana. Il disegno architettonico di Michelangelo si apprezza guardando la piazza da ogni angolo ma ancor più osservandola dall\'alto da dove risalta l\'originale e famosissimo disegno pavimentale. Alla destra della piazza c\'è Palazzo dei Conservatori, con l\'ingresso ai musei Capitolini, a sinistra Palazzo Nuovo facente parte dello stesso complesso museale essendo collegato col palazzo dei Conservatori da una sottostante galleria detta \"Galleria Lapidaria\", al centro Palazzo Senatorio a cui si accede dalla scalinata aggiunta da Michelangelo. In una nicchia al centro della facciata della scalinata di palazzo Senatorio, è posta la Dea Roma (in verità è una scultura della Dea Athena proveniente dal museo Capitolino), inferiormente alla Dea Roma c\'è una fontana ed ai lati di questa due grandi statue, in posa adagiata, raffiguranti il Tevere ed il Nilo. Al centro della piazza è posta la copia della statua equestre dell\'imperatore Marco Aurelio (l\'originale è esposto negli adiacenti musei Capitolini).
sebastianocalleri
Il Duomo di Siracusa, sorge nella parte alta dell'isola di Ortigia e si trova sulle antiche fondamenta del tempio dedicato alla Dea Atena dai greci-sicilioti nel V secolo a.C. Oltre alle fondamenta di origine greca,va menzionata la splendida facciata tipico esempio di barocco e rococò.L'interno del Duomo è molto semplice,quasi austero,oltre alle evidenti colonne doriche,sono da citare il soffitto a trabeazione lignea,le acquasantiere scolpite con la caratteristica forma di putti,il pavimento del 700 e il presbiterio in stile barocco. Presso la cappella dedicata a Santa Lucia,è custodito il cinquecentesco simulacro argenteo della Santa Patrona di Siracusa. Autentico simbolo della città aretusea,l'edificio religioso fa parte del patrimonio dell'UNESCO. Scatto realizzato con Nikon D7200,obiettivo S.8mm,Diaframma e tempo di posa F/8 - 1/8 - ISO 800
fender81
le lacrime degli dei...o di una dea del rock... a Janis
simone.porrelli
La sua costruzione iniziò nel 1885 e i lavori si conclusero nel 1935: tuttavia, già nel 1911, il monumento fu inaugurato ufficialmente ed aperto al pubblico, in occasione delle celebrazioni del 50º anniversario dell'Unità d'Italia. Ha un grande valore rappresentativo, essendo architettonicamente e artisticamente incentrato sul Risorgimento, il complesso processo di unità nazionale e liberazione dalla dominazione straniera portato a compimento sotto il regno di Vittorio Emanuele II di Savoia, cui il monumento è dedicato: per tale motivo il Vittoriano è considerato uno dei simboli patri italiani. Il Vittoriano racchiude l'Altare della Patria, dapprima un'ara della dea Roma e poi, dal 1921, anche sacello del Milite Ignoto. Poiché questo elemento è percepito come il centro emblematico dell'edificio, l'intero monumento è spesso chiamato Altare della Patria. (fonte: Wikipedia)
en.giuliani
Ascolta, dea regina, portatrice di luce, Luna divina, Mene dalle corna di toro, che corri di notte, ti aggiri nell\'aria, notturna, portatrice di fiaccole, fanciulla, Mene dai begli astri, crescente e calante, femmina e maschio, splendente, ami i cavalli, madre del tempo, portatrice di frutti, luminosa, triste, che rischiari, ti accendi di notte, che tutto vedi, ami la veglia, ti circondi di begli astri, godi della tranquillità e della notte felice, Lampetie, dispensatrice di grazia, porti a compimento, ornamento della notte, guida degli astri, dall\'ampio manto, dal moto circolare, fanciulla sapientissima, vieni, beata, benevola, dai begli astri, del tuo splendore rifulgente, salvando i tuoi nuovi supplici, fanciulla. Dagli Inni Orfici. In una strada di Perth ... l\'occhio fotografico di mia figlia Chiara.
miciagilda
Dea
Una cucciola nel suo habitat ideale: uno spettacolo, un incontro imprevisto e molto simpatico.