Risultato della ricerca: crocifisso
fernandospirito55
Luminarie (con decine di migliaia di piccole lampadine di vari colori) e un concerto bandistico nella tradizionale Cassa Armonica durante la festa in onore del .Santissimo Crocifisso di Galatone(LE) Maggio 2019
Rob75
Il duomo dei Santi Mariano e Giacomo è il principale luogo di culto cattolico di Gubbio, in Umbria. L'interno si presenta nella caratteristica struttura eugubina, ad un'unica navata ritmata da una sequenza trasversale di dieci imponenti archi ogivali, soffitto a capriate, e coro rettangolare con abside . I recenti lavori di restauro hanno portato alla scoperta di un sepolcro di stile gotico, di due statue di pietra raffiguranti dei santi e soprattutto dell'altare originario, costituito da un sarcofago d'epoca romana abbellito nel medioevo da colonnine di marmo rosa: in questo sarcofago sono le reliquie dei santi titolari della cattedrale. Sopra l'altare è un importante Crocifisso in legno del XIII secolo.
fabiofoni
Piccola e spoglia, e benchè non sia presente nessun arredo religioso o crocifisso, l'inginocchiatoio invita ugualmente al raccoglimento...... dati efix 1/5 sec 18.0mm f/3.5 ISO 100 no flash mano libera
radiocom
Dopo un lunghissimo restauro,è stato riaperto al culto il nostro più caro Santuario del SS.Crocifisso,di cui fa parte questa cupola affrescata.In "visualizza originale" si possono apprezzare meglio i particolari.
gigivoz
Piuttosto che di Duomo, sarebbe più corretto parlare di complesso monumentale, in quanto composto da più corpi autonomi, sebbene intimamente collegati tra loro. L’elemento più antico della struttura è certamente la Basilica del SS. Crocifisso, edificata prima dell’anno 833. Accanto ad essa nel 987 sorse l’attuale Cattedrale dando vita ad un’unica maestosa cattedrale metropolita a sei navate, poi divisa in due chiese in epoca barocca. Il Campanile venne iniziato nel 1180 ed ultimato nel 1276; del 1206 invece la costruzione della Cripta, destinata ad accogliere le sacre spoglie di S. Andrea Apostolo. Ultimo in ordine di tempo il Chiostro del Paradiso, edificato tra il 1266 e il 1268.
fabiofoni
Questa deliziosa chiesa di Arezzo contiene un crocifisso di Cimabue.......per fortuna in questa piazza non è possibile parcheggiare auto
Rob75
Il Complesso di Santo Stefano è il più singolare di Bologna, vero santuario cittadino e culla della fede dei padri. Le origini del complesso denominato anche “sette chiese” sono particolarmente controverse; alcuni attribuiscono la sua nascita al Santo Patrono di Bologna, a quel tempo vescovo della città, il quale nel 430 volle edificare un complesso da dividere poi in sette chiese che nel loro insieme avrebbero formato una ricostruzione simbolica dei luoghi della Passione di Cristo, come attesterebbe l'antica denominazione del complesso: 'Sacra Hierusalem'. Altre voci piuttosto accreditate invece la vedono elevata sempre da Petronio però sulle rovine di un tempio pagano preesistente, vicino al quale sarebbero state poi affiancate una riproduzione del Santo Sepolcro di Gerusalemme e, accanto al sacello con le spoglie dei protomartiri bolognesi Vitale e Agricola, riesumate da sant'Ambrogio nel 392, gli edifici eretti fra il X e il XIII secolo dai Benedettini. Dalla splendida piazza Santo Stefano si ha una visione d'insieme che comprende le facciate delle tre chiese del Crocifisso, del Sepolcro e dei Santi Vitale e Agricola.
quinty76
Santuario di Monte Senario (Firenze) Scatto a mano libera
gtd
Stendardo a ricamo della Sacra Famiglia e in primo piano il Crocifisso, ma appiattito sullo sfondo da un focus stack di un secondo scatto
seth18
Crocifisso dell’Abbazia di Nonantola (Mo) Questa foto non è il massimo in quanto avevo dimenticato il cavalletto e ho scattato con tempi bassi con 5000 iso
Rob75
La Chiesa del Crocifisso è la prima che si deve percorrere per accedere al Complesso di Santo Stefano. Piccola e con poca luce e, forse proprio per questo, ideale per raccogliersi in preghiera, è famoa perchè conserva il crocifisso della fine del 1300 da cui deriva il suo nome.
cirro71
Siamo ancora dentro la chiesa con una ripresa per quanto possibile tesa ad abbracciare l\'aula intera con un lieve effetto hdr. Da notare in questo caso fra i tanti particolari, al centro dell\'abside il crocifisso attribuito a Giotto databile intorno al 1301; inoltre nella prima cappella a destra quella già vista degli Angeli, il sarcofago di Isotta degli Atti, l\'ultima e più amata moglie di Sigismondo. Come si nota sia l\'abside che la copertura, anche se parzialmente visibile, sono completamente ricostruiti privi di decorazioni a causa delle ingenti distruzioni provocate dai bombardamenti della II Guerra Mondiale.
cirro71
Ci troviamo all\'interno del Tempio Malatestiano, nella prima cappella di sinistra dedicata alle sibille e ai profeti. Tutto il lato sinistro è incentrato su argomenti di tipo pagano o ebraico o per meglio dire precristiani. Per contro il lato destro svolge un percorso cristiano... Le sculture di pregevole fattura sono opera di Agostino di Duccio, che attorno alla metà del XV secolo lavorò al seguito di Sigismondo Pandolfo Malatesta. La presente chiesa oggi elevata a cattedrale di Rimini, può essere considerata un vero e proprio riferimento per il secolo a venire in fatto di architettura e concentrato di opere e di artisti dell\'epoca. Al suo interno sono presenti un affresco di Piero della Francesca, un crocifisso di Giotto, oltre ad una quantità di sculture veramente degne di nota. Rimasta incompiuta alla caduta della signoria riminese, venne terminata con i pochi mezzi in loro possesso dai francescani, che proprio in tale area avevano il loro convento, (lo stesso Tempio è frutto di un ampliamento e rivisitazione di una chiesa preesistente dedicata proprio a San Francesco). Durante il secondo conflitto mondiale vennero completamente distrutti il tetto e l\'abside, mentre le altre porzioni conobbero importanti danneggiamenti. Il piano Marshall poi finanziò quasi interamente i restauri del dopoguerra.... (Con dedica particolare ancora a Salvo, per i grandi stimoli che ci suscita con i suoi percorsi fotografici!)
MAURY06
Durante le giornate FAI di Primavera, questo antico Crocifisso che risale al Medioevo restaurato grazie al contributo di Intesa San Paolo, era esposto a Palazzo Leoni Montari di Vicenza una delle tre sedi museali di Intesa San Paolo
CIMBRI
\"Crocifisso dell\'ex cimitero militare di Campiello sulla strada che porta all\'Altopiano di Asiago (VI), dove a partire dalla Strafexpedition del 1916 furono frettolosamente inumate, spesso in fosse comuni, le salme di 477 soldati italiani e di 251 austroungarici, solo in parte identificati. Una serie di fortunate coincidenze ha consentito ora il completo restauro di un\'area che, pur priva di sepolture (le salme furono esumate nel \'34 e trasferite all\'ossario di Asiago) è resa sacra dal sangue versato da tanti giovani di un fronte e dell\'altro\" - Da un articolo de \"Il Giornale di Vicenza\"
MAURY06
Il Crocifisso è normalmente conservato sopra l'altare maggiore della Chiesa di Araceli in Cristo Re, alla periferia di Vicenza est.