Risultato della ricerca: bouledogue francese
robgrosso
Pirano è una piccola e deliziosa cittadina slovena, quasi di passaggio per chi va in Croazia. Un tipica località di vacanza per famiglie con bambini piccoli, luogo d\'incontro per famiglie italiane, slovene, austriache, olandesi e tedesche (con qualche francese e qualche belga).
manlio.bottegoni
Gioiello del Parco regionale del Monte Cònero, Portonovo si distende in un contesto naturale ancora intatto, dove la macchia mediterranea arriva a toccare l\'acqua cristallina del mare. L\'arenile formato da una frana staccatasi da Pian Grande in epoca remota, risplende dei bianchi ciottoli di pietra del Cònero, levigati continuamente dalle onde. Il territorio di Portonovo, è parte integrante del Cònero, un monte abitato fin dalla preistoria e ne ha seguito le sorti: piceno, dorico, romano, bizantino, pontificio, francese, e infine, italiano. Nel medioevo questa zona era contraddistinta da tracce di vita monastica , con eremiti alla ricerca di silenzio e solitudine. La sua spiaggia fu punto d\'approdo e predaggio di navi turche. Di ciò si incontrano significative testimonianze storiche quali la torre di guardia eretta nel \'700 a difesa dai pirati e il Fortino Napoleonico baluardo militare ora adibito ad albergo.
mauriziot
... dopo la mora (Nura, pastore belga), la bionda Ginger, briard o pastore delle Bree; nazionalità  francese; 78 giorni; nata a Cannara, Perugia, e appena arrivata a Venezia dopo un lungo viaggio in auto; Venezia, giugno 2015
MLV
Tramonto invernale sul lago di Embrun, località francese situata tra Briancon e Gap, lungo la rotta verso la Provenza!ora avvolto da una magnifica solitudine!
BUSSOLA66
l\'immagine mostra la fase si atterraggio di un gruppo di mongolfiere sui campi di grano da poco mietuti della campagna francese.
Promettente55
Una giornata bruttissima, senza speranza di poter portare a casa qualcosa di decente poi, all\'improvviso , la luce del tramonto in fondo, già in territorio Francese,di corsa, un muretto sul quale appoggiarmi, autoscatto e via......
IvoMarkes
Chenonceau_Il castello_ In origine nella tenuta sede dell'attuale castello si trovava un maniero che fu bruciato dalle truppe reali nel 1411 per punire il proprietario, Jean Marques, accusato di una cospirazione. Nel 1430 Marques ricostruì il castello insieme ad un mulino fortificato ma il suo erede, fortemente indebitato, nel 1513 vendette il castello a Thomas Bohier, tesoriere dei re Carlo VIII, Luigi XII e Francesco I. Bohier distrusse tutti gli edifici esistenti e diroccati tranne la torre di vedetta e tra il 1515 e il 1521 costruì un nuovo castello per la moglie, Catherine Briçonnet, che vi soleva intrattenere la nobiltà francese e in due occasioni ospitò anche re Francesco I. Alla morte di Bohier (1524) e della moglie (1526) il figlio Antoine dovette cedere il castello alla corona per pagare i debiti del padre. Prese possesso del castello il governatore di Montmorency in nome del re Francesco I impegnato in quegli anni nella costruzione del castello di Chambord. Il suo successore, Enrico II, offrì il castello in dono alla sua amante, Diana di Poitiers, nel 1551 questa divenne duchessa del Valentinois e acquisì la proprietà del castello, divenne anche una delle donne più influenti dell'epoca. A Diane de Poitiers si deve in gran parte l'attuale struttura del castello, sua fu infatti la realizzazione del ponte sul fiume. Fece anche realizzare degli splendidi giardini lungo le rive del fiume. Nel 1864 divenne proprietaria del castello Marguerite moglie del chimico Théophile Pelouze, che lo aveva comprato dagli eredi di Madame Dupin. Dopo la morte del marito Marguerite iniziò dei lavori di ristrutturazione che riportarono il castello all'aspetto che probabilmente aveva all'inizio del XVI secolo Nel 1913 il castello divenne proprietà della famiglia di industriali cioccolatai Menier. Durante la prima guerra mondiale il castello fu in parte usato come ospedale mentre durante la seconda guerra mondiale venne usato come via di fuga dalla zona di Vichy occupata dai nazisti.
fabiofoni
Una volta tanto ho voluto provare l'effetto Orton su un mio vecchio tramonto francese, per capire come può cambiare un'immagine....di solito non uso questi effetti, questa è la prima volta che lo applico
mauriziot
Il sentiero del Gigante, in Irlanda del Nord; molte sono le storie mitologiche su questa particolare configurazione della costa , composta da circa 40.000 colonne basaltiche. Il geografo francese Demarest, nel 1771 ne individuò l’origine nei fenomeni vulcanici. Un posto unico e di particolare attrattività, specie all'alba.
rita mantarro
Torino. Il Ponte Vittorio Emanuele I, sullo sfondo la collina torinese e Superga. Il nome al ponte è stato dato dai Savoia, ma è conosciuto anche come “il ponte di pietra” per la sua elegante struttura a cinque arcate in grigia pietra di Cumiana e come “il ponte napoleonico”, poiché fu costruito nel 1810 nel corso della dominazione francese a Torino in sostituzione dell’antico ponte in legno di Porta di Po.
sax54
Viaggio di quest\'estate in IRLANDA come sempre in Moto. Poche sono le terre che sanno incantare l’immaginazione del viaggiatore ancor prima che il viaggio inizi.L’Irlanda è tra queste.Il segreto di ciò? Non c’è dubbio,l’elemento mitico,il senso di magia e di leggenda profondamente radicati e tuttora operanti nell’animo di quest’isola grande tre volte la Sicilia composta dalla Repubblica d’Irlanda o Eire e dalll’Irlanda del Nord di appartenenza Inglese.La sua lingua originaria,il gaelico (è ancora lingua nazionale dell’Eire) seduce con una fonetica scattante e musicale. Quando poi si sbarca sulle sponde smeraldine dell’isola e quindi se ne percorre il territorio,questo sentimento non fa che crescere.Perchè la natura è fiaba,una rapsodia di verdi(i pascoli le colline le foreste)e di azzurri(i cieli di cristallo,il mare spumoso,e i suoi laghi)di monti sassosi e scogliere brunite quali i CLIFF OF MOHER,di paesaggi solitari come le torbiere del nord,oppure solari come accade al sud,intorno a Killarney e nelle penisole delle “Cinque dita”.Perchè le città ,da Dublino a Galway,da Cork a Linmerick,stanno vivendo un rinascimento dettato dal miracolo economico,che dopo un periodo critico,dove stavano messi peggio di noi Italiani,sono stati capaci di rimettersi in gioco,non so con quale prezzo pagato dalla popolazione. Il nostro viaggio inizia dalla terra francese dove ci imbarchiamo, non prima di aver visitato i paesini di GIVERNY,dove CLAUDE MONET trascorse parte della sua vita di artista e ROSCOFF, nostro punto d’imbarco, e la stupenda isola di BATZ situata a poche miglia dalla terra ferma e percorsa interamente in bicicletta, dove si aprivano ai nostri occhi scenari stupendi.
fender81
ancora un pò... e poi si sforna, ma già l\'odore si sente in tutto il vicinato... e come il fumo della legna usata per accendere il forno, anche il profumo sale in alto nel cielo e Nonna lo riconosce e sorride
vito.s
Il castello di Blois è uno dei principali castelli della Valle della Loira; la città da cui prende il nome, Blois, è il capoluogo del dipartimento francese del Loir-et-Cher e si trova lungo il fianco di una collina sulla riva destra della Loira
IvoMarkes
SOAVE..provincia di Verona ::::Per l\'epoca romana abbiamo, come testimonianza, i sepolcreti della frazione Castelletto, quello di contrada Cernìga, quello nei pressi della chiesetta della Bassanella ed altri. Inoltre alcune lapidi vennero studiate dal Mommsen. Probabilmente, vista la vicinanza, Soave era un pagus importante nei pressi della Via Postumia. Nel 932, un diacono, tale Dagilberto, fa testamento e dispone in eredità beni posti in Soave. Documento più importante è quello che attesta per la prima volta l\'esistenza del castello (934), in un secolo dove gli Ungari penetrano nell\'Europa Occidentale. In realtà è probabile che il castello sorga su un antico fortilizio romano. Nel 1029 abbiamo la Pieve di San Lorenzo segnalata tra le 48 Vicarie Foranee della Diocesi di Verona. È probabile che la chiesa fosse ubicata nel Borgo San Lorenzo, sulla strada per Monteforte d\'Alpone. Con il trattato di Campoformio (1797) cadeva la Serenissima e iniziava la dominazione austriaca che, nel 1805, ritornò francese; Soave divenne centro del Distretto della Tramigna comprendente anche Caldiero, Colognola ai Colli e Illasi. Nel 1809 ci furono scontri tra austriaci e francesi in un\'area tra Cazzano di Tramigna e Soave. Con il Congresso di Vienna (1815), il Veneto passò nel Regno Lombardo Veneto fino a quando, nel 1866, anche Soave entrò a far parte del Regno d\'Italia.
walt
Saint-Veran 2042 metri di altitudine, un comune francese di soli 275 abitanti situato nel dipartimento delle Alte Alpi della regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Si trova nel territorio del Queyras, noto anche come valle del Guil ed è considerato il comune più alto d\'Europa abitato tutto l\'anno.(W)
mauriziot
.... pastore delle Bree, o Briard, tipico cane pastore francese, cucciolo di due anni, in piena allegria al parco; Roma, dicembre 2016
tatarc
Annecy - Forte edificato nel 1132 su una piccola isola nel mezzo del fiume Thiou e realizzato in più fasi fino al XVI Secolo. Dichiarato monumento storico francese nel 1900 oggi è sede del museo municipale della città.
RosannaFerrari
La Casa danzante è il soprannome dato alla Sede degli Uffici Nazionali Olandesi (Nationale Nederlander Building) edificio nel centro di Praga. Fu progettata dall'architetto croato Vlado Miluni in cooperazione con il canadese Frank Gehry. La posizione scelta era un posto vacante sul lungofiume, nel quartiere di Nové Mesto. L'edificio che occupava precedentemente quel luogo era stato distrutto durante i bombardamenti di Praga nel 1945. La costruzione ebbe inizio nel 1994 e terminò nel 1996. Originalmente chiamato Fred and Ginger (da Fred Astaire e Ginger Rogers) la casa ricorda vagamente una coppia di ballerini.Lo stile fortemente non convenzionale creò delle controversie al tempo della costruzione. Il presidente ceco Václav Havel, che visse per decenni vicino al sito, ha supportato il progetto, sperando che l'edificio divenisse un centro di attività culturali. Il piano originale che proponeva un centro culturale non venne realizzato. Al settimo piano si trova un ristorante francese con una magnifica vista della città. Tra gli altri occupanti la casa ospita alcune compagnie multinazionali. Data la collocazione su di una strada molto trafficata l'edificio è dotato di una circolazione forzata d'aria, che rende l'interno più confortevole per gli occupanti.
Rob75
Visuale da Punta Helbronner (3.462 m s.l.m.), montagna del Massiccio del Monte Bianco nelle Alpi Graie . Si trova lungo la frontiera tra l\'Italia e la Francia. La montagna prende il nome da Paul Helbronner, ingegnere ed alpinista francese. Fino all\'aprile del 2012 sulla Punta Helbronner arrivava la Funivia dei Ghiacciai ma a partire da tale data il tratto che collegava il rifugio Torino con Punta Helbronner è stato smantellato a seguito dei lavori per il ripristino completo del trasporto funiviario. Ad oggi la Punta Helbronner è parzialmente raggiungibile solo a piedi dal ghiacciaio sottostante, in quanto l\'intera area è presidiata da cantieri e recinzioni.