Risultato della ricerca: bei tempi
robociop22
takahashi 106 fsq edx4, camera cmos qhy268c, 124 scatti con tempi da 7 minuti. elaborata con pixinsight. gain 50, offset 30, sensore a -5°
dylan72
La storia iniziò nel 1954, quando il consiglio dei ministri della RDT (Repubblica Democratica Tedesca, la Germania dell'est) decise di far sviluppare un'auto di piccole dimensioni, che non pesasse più di 600 chili, consumasse solo cinque litri e mezzo di benzina ogni 100 chilometri e non costasse più di 4.000 marchi. La carrozzeria era qualcosa di particolare, perché data la carenza di lamiera era prodotta con materiali plastici; proprio per questo motivo oggi quest'auto e chiamata bonariamente "Rennpappe", cartone da Formula 1. Sebbene non soddisfacesse tutti i requisiti, fu incaricata della produzione la fabbrica della "VEB Sachsenring Automobilwerk Zwickau": il primo modello di Trabant, fu presentata alla Fiera di Lipsia; consumava mediamente 6,8 litri ogni 100 chilometri e costava 8.360 marchi. Successivamente la fabbrica produceva tre modelli: la berlina, la cabriolet e la giardinetta; tutte montavano motori a due tempi di 595 cm³ per 25 cavalli. Tra il novembre 1957 e l'aprile 1991, a Zwickau furono prodotte complessivamente 3.051.385 Trabant, in varie versioni. Il nome, che significa all'incirca "compagno", era un omaggio al satellite russo Sputnik lanciato nello spazio nel 1957. Per il fatto che le richieste per avere questa macchina superavano sempre di gran lunga la capacità produttiva, i tempi di attesa per avere una Trabant arrivavano anche a parecchi anni. Nonostante il fatto che avere una "Trabi" conferisse al suo possessore un certo prestigio, le critiche non cessavano mai: derivavano soprattutto dalla rumorosità, dalla fumosità allo scarico e dalle modeste prestazioni della machina. L'ultima versione della Trabant fu prodotta nel 1990, dopo la riunificazione. Aveva più o meno la carrozzeria della versione precedente (la "601", vedi le due foto in alto), ma montava lo stesso motore della Volkswagen Polo. Nonostante ciò non aveva nessun successo commerciale e solo un anno dopo, nel 1991, la produzione della Trabi cessò definitivamente.
Claudio_Moretti
Ho voluto intitolare questo mio scatto con questo titolo, perché dopo aver camminato nel passetto che conduce alle spiagge bianche ( dovute agli scarichi della Rosignano Solvey, ricche di bicarbonato ), mi sono trovato questa scena, praticamente un calcio di rigore per me, che amo le cromie alla follia, l’unico problema di questo scatto è stato convincere i due bei baldi giovani fiorentini (tanto per cambiare ) che stavano prendendo il sole di togliersi dai .., o meglio di scansarsi affinché facessi questo scatto, ed incredibilmente, mi hanno accontentato, cosa volere di più dalla vita, per convincerli ho usato la calata Livornese, se mi dichiaravo Pisano con il cavolo che si spostavano, è così che va in Toscana.
gabrielegiannetti
Ecco cosa rimane di un bellissimo asilo, difficile immaginarlo quando ai tempi dell\' URSS era fiorente, colorato e pieno di bambini.
robgrosso
Il porticciolo di Rovigno illuminato dai riflessi colorati di uno dei tanti bei tramonti della Croazia.
angelofarina
Questa foto e' stata scattata da me qualche mese fa', precisamente il 17 Marzo.Come alcuni avranno sentito a riguardo,il17 Marzo ci fu la famosa tempesta magnetica,un esplosione solare così potente che e' un evento che si verifica o meglio non si verificava da oltre 11 anni..Su dei libri riguardo le luci del nord,e la loro storia,lessi che addirittura ai tempi Romani e dell'Antica Grecia,ci furono queste esplosioni,e addirittura furono allora così potenti che si videro le luci del Nord anche in Italia,grecia e ma anche America centrale ed Asia. L'attività  solare sta perdendo intensità con il tempo, e infatti studio hanno trovato che il Sole sia a meta'  della sua vita.. Un giorno,tra milioni di anni, il Sole finiraà la sua attività..e finirà molto probabilmente anche la vita di tutti! Ma per ora godiamoci questo spettacolo della Natura. Grazie a tutti
Katia_Marescotti
A volte la nostalgia t’investe all’improvviso, catapultandoti in tempi lontani. Tempi in cui, tutto era apparentemente “bello”, felice e tranquillo. Già, perchè era solo un’apparenza, solo un bel sogno, nel quale tutto va come vorremmo. Poi ti risvegli e ti ritrovi nel presente, e di quel sogno rimane solo il ricordo.
fernandospirito55
paesaggio Salentino semplici fiori primaverili....... anche da un campo incolto.la Natura ci regala dei bei colori
fernandospirito55
.costa .adriatica salentina...a pochi chilometri..dai faraglioni di SANT' ANDREA..ecco ..i faraglioni di torre dell'orso.alti scogli.. staccatesi dalla costa..in ..tempi molto remoti...per erosione della roccia circostante...nell'immagine..due alti scogli le cosidette..'due sorelle' essendo tra loro somiglianti..e a pochi metri un altro ...faraglione....
DarioTarasconi
Portovenere piazzetta di San Pietro qusto scatto è un mix di 2 scatti con tempi di posa differnti Il primo con tempo breve per vedere il tramonto (le pietre erano molto scure) Il secondo con tempo piu lungo per vedere le pietre della finestra (l\'interno era quasi completamente bruciato) Il risultato è quello che vedevano i miei occhi BLAS
manlio.bottegoni
I laghetti di Portonovo sono due caratteristici laghetti salmastri che si trovano lungo la stradina che porta al molo, dietro alla torre. Circondati da un fitto canneto di giunchi e cannucce di palude tra i bianchi ciottoli di pietra del Conero, incastonati come due gioielli si estendono il Lago Profondo e il Lago del Calcagno (o Lago Grande nella foto). Leggende quasi magiche regnano sovrane in questo verde paradiso incontaminato. Antiche fonti testimoniano infatti che i laghetti si sono formati in tempi remoti quando l’acqua salata del mare, rimasta prigioniera per effetto di enormi macigni staccatisi dal monte Conero a causa di una gigantesca frana, si è mescolata nel tempo a bolle d’acqua dolce emergenti dal terreno. Secondo la leggenda questi laghi potrebbero essere collegati al mare tramite dei canali sotterranei che formerebbero dei vortici in grado di risucchiare chiunque vi nuoti vicino. Nessuno infatti ha il coraggio di tuffarsi nei laghetti, che rappresentano il regno incontrastato della fauna acquatica. Pare, comunque, che siano stati visti più volte, anche se non in tempi recenti, dei germani reali morti e con il piumaggio malmesso, galleggiare nel mare li vicino, proprio come se fossero stati, improvvisamente e senza scampo, risucchiati da potenti vortici d’acqua.
mauriziot
di Venezia, il San giovanni e Paolo; ha il suo ingresso principale sulla Scuola Grande di San Marco, un edificio rinascimentale, che si affaccia sul Campo Santi Giovanni e Paolo a Venezia. La costruzione del primo edificio fu affidata a Stefano Bon e Matteo Bon. Nel 1485 fu distrutto da un incendio e ricostruita in tempi brevissimi. In questa occasione fu realizzata la spledida decorazione marmorea della facciata e nel 1494 la facciata fu completata con l'aggiunta degli archi superiori. All'interno non è altrettanto bello e, per fortuna, non ho avuto occasione di provarne la funzionalità. Venezia, agosto 2015
ambro2000
UN VASO DI FIORI SULLA FINESTRA DELLA CHIESINA, BACIATI DAL SOLE CHE DA VITA E DIGNITà A QUEI POCHI FIORI DI CAMPO, COME A DAR IMPORTANZA A QUEL GESTO DI UMILE MA RISPETTOSO OMAGGIO FATTO DA DA QUALCHE PIA DONNA, CHE COME ALTRE TENGONO APERTE E PULITE QUESTE CHIESE, PICCOLI GIOIELLI CHE SEGNANO IL TERRITORIO ....MI ERA CAPITATO IN BRETAGNA DI FARE I COMPLIMENTI PER I BEI FIORI POSTI IN UNA CHIESINA A UNA DI QUESTE DONNE E LI\' DALLA SUA RISPOSTA AVEVO CAPITO QUANTO AMORE E QUANTA DEDIZIONE DIETRO QUEI GESTI UMILI E PREZIOSI SENZA I QUALI C\'è SOLO LA ROVINA...
brizio61
La magia della spiaggia vicino casa mia,San Giovanni Posada(nu) Sardegna. ho voluto fare li i miei primi esperimenti con tempi lunghi e qualcosa di buono ne è uscito fuori :) Non è stato usato nessun filtro,non ne posseggo,ma ho solo giocato sul contrasto e luce e così al naturale :)
CODEL
foto d'archivio aspettando tempi migliori
fernandospirito55
RITORNO.A CASA DALLA CAMPAGNA...... era abitudine.. dei nostri contadini quando .la sera tornavano dal lavoro dai campi di portare sempre qualche cosa di utile a casa...... . un po' di frutta o della verdura qualche fascio di legna . o altre cose.. . necessarie per poter vivere............altri tempi da non dimenticare....
ascal83
Creazione di una piccola storia in cui due personaggi (immagino d\'altri tempi), si rincontrano e fanno insieme una passeggiata che li conduce sino ad un casolare (noto ad entrambi) oramai fatiscente.
mauriziot
… tra due anziani in un piccolo paesino della Cina rurale; la foto è stata scattata in un ambiente angusto, con la sola luce di una finestra e quindi con l’uso di un grandangolare spinto e con la complessità dei possibili compromessi nelle scelte di iso, apertura, tempi e conseguente PP. Scelte che ovviamente possono essere condivise o criticate e io accolgo volentieri gli eventuali apprezzamenti come le possibili critiche. La qualità di un sito è data da un lato dalla quantità dei soggetti che vi partecipano dall’altro non solo dalla qualità delle foto che vi trovano ma anche dalla qualità dei commenti che le stesse ricevono. Questo lo sostengo con chiarezza e sincerità, ma talvolta queste vengono scambiate per presunzione e acidità e le mie foto criticate, ma sempre indirettamente. Però le polemiche fotografiche sono piacevoli, perché qualsiasi cosa si dica, le foto non cambiano e ognuno può vederle e giudicarle in proprio. La qualità delle mie foto, qualunque essa sia, è migliorata nel tempo anche grazie alla frequentazione del sito e alle critiche costruttive, un tempo molto più frequenti, qui ricevute. Per questo, quando vedo sbrodolamenti elogiativi di tre righe completamente avulsi dalla foto commentata, questo ovviamente con riferimento anche alle mie foto , continuerò a pensare che il commento sia dettato dalla ricerca del tornaconto personale e non dall’analisi critica degli aspetti fotografici e a dirlo francamente e con sincerità. Qualcuna ha citato, forse senza conoscerne pienamente il significato, “il re è nudo”. La bella favola di Andersen è una metafora che richiama la mancanza di sincerità, quella che probabilmente manca in molti commenti, ed è anche quella che invece rappresenta un bene comune del sito che tutti abbiamo interesse a preservare.