Risultato della ricerca: loggia dei lanzi
AntonioLimardi
Foto scattata da Scilla/Chianalea (Calabria).E'visibile uno dei cosiddetti piloni dello stretto (chiamati singolarmente nei dialetti messinese e reggino u piluni e goliardicamente I Guardiani dello Stretto). Sono dei tralicci in disuso dell'elettrodotto ad alta tensione a 220 kV che per trent'anni, dal 1955 al 1985, attraversò lo stretto di Messina fra la Calabria e la Sicilia. Si tratta di due torri d'acciaio indipendenti, una collocata sulla sponda siciliana e l'altra su quella calabrese.(tratto da Wikipedia)
Etneo71
Natura Viva! Emotions! @etneo71 Le Relazioni dei Fenicotteri!! Tanti saluti e Buon inizio settimana!!! Fotografata con: Nikon Z9 & Nikkor 180-600mm
ferprado
La volta della cupola della basilica di Superga a Torino. Opera degli inizi del XVIII secolo realizzata per conto dei Savoia dall'architetto (e abate) messinese Filippo Juvarra su una collina alle porte della città come voto per la vittoria ottenuta sui francesi.
AlessandroBellavia
Il ramarro occidentale, da poco riconosciuto come una specie a sè stante, è un sauro della famiglia dei Lacertidi ed è un rettile ben presente nell'immaginario collettivo (spesso legato a leggende popolari), nonostante negli ultimi anni le sue popolazioni siano in forte declino, cosa che ha reso più difficili gli avvistamenti, data anche la sua natura particolarmente schiva; nella foto è ritratto un esemplare di medie dimensioni (30-40 cm), probabilmente un maschio a giudicare dai riflessi azzurri della gola, che stava nascosto fra la vegetazione in cima a una siepe di rovi.
GiusyGraffiti
Quando alle volte mi diletto a fare dei tagli un po' diversi
Robert_Agos
L'ombra è quella dei pinnacoli del castello di Chambord,
massimodemedici
Foto scattata con Nikon f 100, obiettivo afd 200 mm micro nikkor, scelto per ottenere la compressione dei piani.Ho usato un filtro polarizzatore in qualità di ND, per poter allungare il tempo di esposizione. Pellicola sensia, digitalizzata con scanner nikon.
maurizio7581
Con molta soddisfazione sono riuscito a riprendere questa bellissima scena alle ultime luci del giorno , dopo tantissimi tentativi. La pazienza è la virtù dei forti.
dylan72
La storia iniziò nel 1954, quando il consiglio dei ministri della RDT (Repubblica Democratica Tedesca, la Germania dell'est) decise di far sviluppare un'auto di piccole dimensioni, che non pesasse più di 600 chili, consumasse solo cinque litri e mezzo di benzina ogni 100 chilometri e non costasse più di 4.000 marchi. La carrozzeria era qualcosa di particolare, perché data la carenza di lamiera era prodotta con materiali plastici; proprio per questo motivo oggi quest'auto e chiamata bonariamente "Rennpappe", cartone da Formula 1. Sebbene non soddisfacesse tutti i requisiti, fu incaricata della produzione la fabbrica della "VEB Sachsenring Automobilwerk Zwickau": il primo modello di Trabant, fu presentata alla Fiera di Lipsia; consumava mediamente 6,8 litri ogni 100 chilometri e costava 8.360 marchi. Successivamente la fabbrica produceva tre modelli: la berlina, la cabriolet e la giardinetta; tutte montavano motori a due tempi di 595 cm³ per 25 cavalli. Tra il novembre 1957 e l'aprile 1991, a Zwickau furono prodotte complessivamente 3.051.385 Trabant, in varie versioni. Il nome, che significa all'incirca "compagno", era un omaggio al satellite russo Sputnik lanciato nello spazio nel 1957. Per il fatto che le richieste per avere questa macchina superavano sempre di gran lunga la capacità produttiva, i tempi di attesa per avere una Trabant arrivavano anche a parecchi anni. Nonostante il fatto che avere una "Trabi" conferisse al suo possessore un certo prestigio, le critiche non cessavano mai: derivavano soprattutto dalla rumorosità, dalla fumosità allo scarico e dalle modeste prestazioni della machina. L'ultima versione della Trabant fu prodotta nel 1990, dopo la riunificazione. Aveva più o meno la carrozzeria della versione precedente (la "601", vedi le due foto in alto), ma montava lo stesso motore della Volkswagen Polo. Nonostante ciò non aveva nessun successo commerciale e solo un anno dopo, nel 1991, la produzione della Trabi cessò definitivamente.
marcomontanari08
Foto scattata intorno all'81esimo parallelo Nord, nel Mar Glaciale Artico, al largo della costa settentrionale delle Svalbard: uno dei pochi posti della Terra dove ancora si può avvertire la sensazione della "fine del mondo"
RosannaFerrari
Quando sei nel capanno e intorno a te, invece dei soliti uccelli, ti ritrovi una bella popolazione di farfalle variopinte...
linodavieri
Gli scatti dimenticati. La notte , incanto dei vicoli la luna riflette il suo chiarore sugli specchi sorretti dagli angeli degli altarini votivi ....tutto intorno sempre silenzio...
Alex20
Il ponte sul fiume dei Profumi è considerato il simbolo dell'ex capitale impriale Hué costruito negli anni 1897-1900
BATTAGLIA59LUCIANO
In una nebbiosissima mattinata autunnale ho fotografato il famosissimo boschetto di cipressi della Val d\'Orcia usando un filtro digradante arancio...la mia dannata e personalissima versione dei Triboli.
nick abbrey
I Beduini sono rinomati per la loro generosità, non sono persone ricche, ma la loro tradizione di ospitalità li obbliga a prendersi cura dei loro ospiti con tutto ciò che hanno. Il beduino nella foto appartiene ai Sweilhieen, una belle poche tribù che tutt\'oggi vivono ancora nel deserto del Wadi Rum.
FaustoMeini
Io, che quassù sono solitario, beato tra la solitudine, sono amico del vento. Molti si sono soffermati sotto di me: chi per godersi l\'ombra fresca dei miei rami, chi per rubare l\'attimo fuggente di un bacio...
Fabrizio9972
Il Mulino Spagnolo, uno dei simboli di Orbetello, è l\'unico mulino a vento che si è conservato della serie di nove costruiti dai Senesi e successivamente restaurati dagli Spagnoli, ho visto molte foto che lo ritraevano e sono sempre stato curioso di vedere cosa avrei potuto fare una volta sul posto. Nella recente vacanza in Toscana ho dedicato al mulino 3 tramonti, 2 dei quali veramente belli, i primi 2 sono stati esplorativi, per capire cosa volevo e cosa mi piaceva o no, il fallimento per aver toppato il tempo di scatto di una lunga esposizione nel secondo tramonto mi ha fatto capire la strada che mi sarebbe piaciuta di + e così al terzo tentativo ho preso il rischio di montare il big stopper nel momento migliore per catturare il movimento delle nuvole e della laguna che negli scatti normali proprio non mi piaceva, ho parlato di rischio perché è uno scatto di 7 minuti a cui ne vanno aggiunti altri 7 per l\'NR per un totale di 14 minuti di attesa e proprio nel momento migliore, se avevo sbagliato avevo buttato totalmente un bel tramonto, fortunatamente mi è andata bene nonostante un paio di riflessi strani (molto probabilmente ho fatto l\'errore + stupido possibile dimenticandomi di chiudere il mirino e nei 7 minuti la luce filtrata ha creato il problema) che mi hanno creato qualche grattacapo in post. Logicamente prima di scattare sapevo che mi sarei ritrovato con cielo e laguna esposti correttamente e il mulino totalmente in ombra e non volendo perdere qualità aprendo le ombre o scegliendo esposizioni che fossero una via di mezzo per poi correggere poco entrambi ho deciso per la doppia esposizione, una per il mulino ed una per il resto, poi fuse assieme aggiungendo il mulino esposto correttamente sopra a quello totalmente in ombra. In post poi visto che mi piaceva il contrasto fra l\'immobilità del mulino e la dinamicità di cielo e laguna (laguna mica tanto, hehe) ho deciso di rendere totalmente illeggibile la costa sullo sfondo per aumentare la stranezza dello scatto e poi visto che sono nel mio periodo viola l\'ho aumentato un po\' e come al solito mi sono tenuto sullo scuretto, lo so, lo so, avete ragione ma è un periodo così, hehe Ora sta a voi dirmi cosa ne pensate, a me piace ma visto certe decisioni prese non ho la minima idea se possa piacere anche agli altri, non fatevi scrupoli e sparate. Ciao, Fab
robgrosso
Questa foto è un piccolo trucco. Questa barca era ormeggiata al porticciolo ma l\'inquadratura la fa sembrare in mezzo al mare. C\'erano tanti gabbiani che volavano in circolo ed ho scattato più di trenta foto finché uno dei gabbiani si è trovato in una posizione interessante.