Risultato della ricerca: decreto legge
brizio61
Bosa (IPA: [\'bɔza][3], in sardo Bosa o, contratto, \'Osa) è un comune italiano di 7.959 abitanti della provincia di Oristano, in Sardegna. Si trova nella subregione storica della Planargia. Fino al 2005 faceva parte della provincia di Nuoro ma, in seguito all\'applicazione della Legge Regionale 12 luglio 2001, n. 9[4] è passato alla provincia di Oristano.
sassopiatto
Il Torrazzo di Cremona, situato accanto al duomo di Cremona, è il simbolo della città lombarda. Si tratta del campanile storico più alto d\'Italia. Da una lapide murata alla base del Torrazzo di Cremona si legge quella che per molto tempo è stata ritenuta l\'altezza del medesimo (250 braccia e due once cremonesi, che corrispondono a circa 110 metri). Secondo misurazioni successive l\'altezza è risultata pari a 112 m[1][2][3][4]. I gradini del Torrazzo sono 502.
alain ghignone
la legge del più forte... scatto fatto dal mio capanno in Vallée. novità sul mio sito...
FaustoMeini
i dati mancanti sono dovuti al fatto che ho usato l'obiettivo Venus Laowa 15mm f/4 Macro, che purtroppo non rilascia i dati, cmq erano f8 15mm il resto si legge nei dati
giancarlo valentini
Solo e pensoso i più deserti campi vo misurando a passi tardi e lenti et gli occhi porto per fuggire intenti ove vestigio human la rena stampi. Altro schermo non trovo che mi scampi dal manifesto accorger de le genti, perché negli atti d’alegrezza spenti di fuor si legge com’io dentro avampi: sì ch’io mi credo omai che monti et piagge et fiumi et selve sappian di che tempre sia la mia vita, ch’è celata altrui. Ma pur sì aspre vie né sì selvagge cercar non so, ch’Amor non venga sempre ragionando con meco, et io co·llui. F. Petrarca
dylan72
Non ho mai fatto una macro, non ho neanche utilizzato un obiettivo dedicato, ho provato a fare una foto avendo a disposizione un fiore che cura mia moglie. Seguendo le disposizioni di Legge e cercando d'improvvisare, contribuendo ad alimentare l'hashtag #iorestoacasa, propongo una foto insolita nel mio repertorio. Mi scuso con gli appassionati della categoria.
mauriziot
... che legge il giornale; non si tratta però di una piacevole lettura la bar ma di una donna di affari che attende i clienti nel suo ufficio, in strada, e nel frattempo si aggiorna; da notare i due telefoni, le manchette per i clienti e la "poltrona" per quelli di riguardo. Nella città infatti la maggior parte delle attività vengono svolte per strada, dalla ristorazione allo scambio, alla consulenza. Yangon, febbraio 2017
CaterinaFarina
Credo che ogni immagine vada “raccontata” per ciò che vede colui che la ferma in un istante… questa per me rappresenta la “chiusura” che molti di noi hanno verso il loro vero io…. Girare le spalle alla luce x non essere “visti” nel proprio intimo…. A volte ci si nasconde dietro ad una facciata, nell’ombra di quello che è il nostro riflesso, difficilmente si apre i propri orizzonti e si mostra quella parte della nostra anima sensibile il nostro “colore”…. Questo è visto troppe volte come debolezza…si tende a nasconderlo x non soffrire… riuscire ad uscire allo scoperto e dimostrare quello che davvero si sente è un gradino difficile da superare… dimostrare l’amore, il dolore, la gioia ,o sorridere ad un estraneo solo perché è gentile con noi è un dono per noi stessi…a volte si può trovare una porta chiusa, ma quando si trova chi comprende e ti legge dentro perché lo permettiamo ripaga lo spirito e ritempra l’anima…. Vale la pena di uscire allo scoperto e trovare quella luce che troppe volte viene nascosta….la vita è un dono… a volte difficile da scartare… ma pur sempre un gran regalo….
Massimo_2015
In ogni uomo si legge in volto la storia della vita...
MARINOF55
Å
Å, (si legge O) è per tradizione un villaggio di pescatori specializzati in pesca del merluzzo. Ospita il Museo dello stoccafisso delle Lofoten ed il Museo norvegese dei villaggi di pescatori. È il comune al mondo col nome più corto Fonte WIKIPEDIA
bortu83
Goðafoss , la leggendaria"cascata degli dei" Si narra che attorno all'anno 1000 il Lögsögumaður (l'oratore che aveva il compito di recitare a memoria la legge) prese l'importante decisione di far abbandonare all'Islanda il culto delle antiche divinità nordiche e di convertirsi al cristianesimo, e sulla strada del ritorno a casa gettò i simulacri degli Dei pagani nella cascata.
DanieleBoffelli
Dopo un’ora che eravamo appostati per il tramonto la mia ragazza decide che ha troppo freddo e che vuole tornare alla macchina. Il tramonto aveva fatto abbastanza pena quindi prendo le cose e inizio a camminare. Ovviamente per la legge di Murphy è stato in quel momento che i colori sono usciti infiammando le nuvole sopra l’Alpe di Siusi. Mi sono guardato intorno in cerca di una composizione carina e ho visto subito queste due casette di legno (ok, l’Alpe di Siusi ne è piena ma facciamo finta che queste fossero le uniche in tutta la montagna). Ovviamente la mai ragazza ha dovuto aspettare un’altra mezz’ora al freddo prima che decidessi di arrendermi e iniziare a scendere nel buio. Questo è uno dei posti sulle Dolomiti che amo di più. Foto realizzata con doppia esposizione, una per il cielo e una per il terreno.
LadyGi
È in corso alla Triennale di Milano una mostra di fotografie di Raymond Depardon. Questa immagine illustra le condizioni di vita all'interno dei manicomi italiani prima della legge di riforma del 1978 (legge Basaglia).
jekill
Nella parte nord della Piana di Marcesina si trova una piccola chiesetta dedicata a San Lorenzo. La chiesetta è dedicata al Santo che, secondo un’antica leggenda, scese sulla Piana per difendere i pastori locali dagli usurpatori della Valsugana: tutta la Piana è infatti disseminata di pietre (di origine morenica, la cui asportazione è peraltro vietata da un Decreto del Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali) che secondo la leggenda sarebbero le stelle cadenti scagliate dal Santo per spaventare i valsuganotti. Questa chiesetta venne ricostruita, nel 1925, dopo che i bombardamenti della guerra la distrussero quasi completamente. Al suo interno si possono osservare le varie fasi storiche riprodotte in interessantissime fotografie d’epoca.
nikonexodus
I Principi-vescovi avevano emendato una legge che impediva ai cittadini di Bamberga di erigere un municipio sul territorio. Così venne eretto nel 1387 su un'isoletta artificiale nel mezzo del corso del fiume Regnitz
fab_des
“La non-violenza è la più grande forza a disposizione dell\'umanità. È più potente della più potente arma di distruzione che l\'ingegno dell\'uomo abbia mai escogitato. Quella della distruzione non è la legge degli umani.” (Mahatma Gandhi)
tizian0
Espressione in un ritratto di chi legge per la prima volta la descrizione dell\'espressione Principale dell\'universo.
phylos68
In questo luogo di serenità claustrale nacque la famosa sfogliatella "Santarosa". Le monache non capirono subito la straordinaria invenzione dolciaria che avevano fatto e che sarebbe diventata tipica della tradizione napoletana. Immediatamente la sua bontà fu apprezzata e le suore, visto il successo, le diedero il nome della loro protettrice. A causa della legge del 1866, la casa religiosa fu soppressa e le monache che vi abitavano vi rimasero fino alla morte. L'ultima suora morì nel 1912 e lasciò tutti i beni al comune. Seguirono dodici anni di incuria finché nel 1924 un albergatore romano, Massimiliano Marcucci, che insieme con il fratello ed un altro socio, gestiva alberghi di lusso come il San Domenico Palace Hotel a Taormina e l'hotel de la Ville a Roma acquistò la struttura[1]. Il luogo fu ristrutturato come hotel, ma preservandone l'aspetto originale; tra gli ospiti noti che vi hanno dimorato, l'attore Eduardo De Filippo ne rimase entusiasta, lasciando nel libro degli ospiti la seguente frase[1]: (NAP) « Io ccà me sento monaco, me sento nato monaco, vulesse murì monaco. » (IT) « Io qui mi sento monaco, mi sento nato monaco, vorrei morire monaco. »
Ottavia3
Sorgenti del Kupa, all'interno del Parco Nazionale del Risnjak, in Croazia.