La fotografia è circoscritta da ciò che si trova davanti alla fotocamera. Mentre la sua più grande forza potrebbe essere una resa ragionevolmente vera della "realtà", questa potrebbe essere, viceversa, vista come una debolezza. Il poeta, come il pittore, può scegliere di eliminare tutto ciò che non desidera inquadrare. Noi fotografi siamo in lotta costante con il mirino della fotocamera. La fotografia può essere la cattura di un momento di verità, ma non è mai definitiva. Ogni scena può essere vista da più punti di vista e prospettive. Complimenti per l'ottimo lavoro. Un caro saluto, Paolo.
Caro Paolo, in quel “ragionevolmente vera” si racchiude, a mio modo di vedere, il senso artistico della espressività fotografica. La fotografia è si un grande medium per descrivere, per rappresentare “facilmente” ciò che è davanti all’obiettivo, ma è anche e per me soprattutto (almeno nelle intenzioni) un fantastico mezzo per raccontare il “sentire” del fotografo, e qui entra in gioco la realtà, quale? Quella oggettiva, descrittiva, oppure quella percepita, sentita, mediata da un pensiero, una sensazione, prima ancora che da uno sguardo….. grazie, grazie per i tuoi stimolanti e ribadisco, mai banali commenti e grazie per gli apprezzatissimi complimenti, Un caro saluto
La fotografia è circoscritta da ciò che si trova davanti alla fotocamera. Mentre la sua più grande forza potrebbe essere una resa ragionevolmente vera della "realtà", questa potrebbe essere, viceversa, vista come una debolezza. Il poeta, come il pittore, può scegliere di eliminare tutto ciò che non desidera inquadrare. Noi fotografi siamo in lotta costante con il mirino della fotocamera. La fotografia può essere la cattura di un momento di verità, ma non è mai definitiva. Ogni scena può essere vista da più punti di vista e prospettive. Complimenti per l'ottimo lavoro. Un caro saluto, Paolo.
Caro Paolo, in quel “ragionevolmente vera” si racchiude, a mio modo di vedere, il senso artistico della espressività fotografica. La fotografia è si un grande medium per descrivere, per rappresentare “facilmente” ciò che è davanti all’obiettivo, ma è anche e per me soprattutto (almeno nelle intenzioni) un fantastico mezzo per raccontare il “sentire” del fotografo, e qui entra in gioco la realtà, quale? Quella oggettiva, descrittiva, oppure quella percepita, sentita, mediata da un pensiero, una sensazione, prima ancora che da uno sguardo….. grazie, grazie per i tuoi stimolanti e ribadisco, mai banali commenti e grazie per gli apprezzatissimi complimenti, Un caro saluto