«Ho detto una volta e forse con ragione: la civiltà passata diventerà un mucchio di rovine e alla fine un mucchio di cenere, ma sulla cenere aleggeranno spiriti». Ludwig Wittgenstein... Ma, la fotografia, è il regno della documentazione e dell’oggettività (presunte) in questo caso diventa il regno della fantasia, dell’invenzione e della soggettività, compiendo l’ultima decisiva evoluzione della sua storia, o la storia di un disastro ambientale? Allo spettatore è chiesto di riflettere, di colmare alcune lacune lasciate tra le righe di un racconto ideale. Lo scrittore Umberto Eco avrebbe descritto la fotografia come un’opera aperta che avrebbe permesso allo spettatore di interpretare o di svelarne la storia. Complimenti per l'ottimo lavoro. Un caro saluto, Paolo.