Il teatro - d'altro canto - è uno scenario vivo, e pieno di possibilità, per colui che vive da attore o spettatore, a seconda se ti trovi, al di qua, o al di là del palcoscenico. Uno che assume molte forme possibili: la commedia, la tragedia e nel dopoguerra con l'avanspettacolo, la rivista e il varietà; per cui si potrebbe dire che è anche un lavoro rituale 'sociale' che si esprime diversamente da qualsiasi altra cosa. Complimenti per l'ottimo lavoro. Un caro saluto, Paolo.
Concordo pienamente! Del resto, il teatro (partendo dalle forme più classiche) è nato con l'Uomo. Da "attrazione", o "satira" od opera lirica, classica insomma c'è molto da dire. Per quanto riguarda il teatro "locale" (a Marsala) con fortune alterne, una scuola "classica" siciliana ma, a mio modo di vedere, poco interessata da parte dei cittadini. Un cugino di mio padre ha una compagnia teatrale locale, e con mille difficoltà propone qualcosa di "diverso" pur rispettando il canone classico, un pò Pirandello un pò De Filippo (Eduardo), un pò qualche altro. Personalmente seguo poco, ma il teatro "Napoletano", ma anche della tradizione siciliana - intimamente connessa a quella partenopea - dovrebbe riproporre sì dei "classici" ma anche cose "innovative" e questo è purtroppo per una stretta cerchia di persone. Non mi piace molto la riproposizione di temi come ad esempio sui musical, ma capisco che il teatro è un'Arte variegata: c'è chi lo fa per passione, c'è chi lo fa anche per lavoro. L'opera lirica o quella classica greca non mi piace molto, non ho fatto studi classici, ma se devo vederli mi piace con calma in TV su qualche canale dedicato.
Per quanto riguarda la fotografia, l'avevo inserita dopo alcuni giorni dallo scatto, ma poi ho voluto riorganizzare tutte le fotografie, eliminando altre. Poi ho scoperto che si possono "sistemare" sul Nikon Club senza per forza eliminarle, ma fa niente! Voglio razionalizzare e ridurre le fotografie...
Oltre a questa possibilità che stai dicendo, credo che oggi ci sia un netto distacco da ciò che si definisce teatro “classico” e le opere che sono proposte in chiave più “moderna”. Solo per farti un esempio, la comicità che trovi in ‘Godot’ troppo spesso ignorata dalla critica cui fanno più gola sulle possibili interpretazioni dell’opera Beckettiana non vuole sostenere che si tratti di un piacevole “scherzo”. Le ragioni sono varie e non sto a elencartele, anzitutto si tratta di gioco delle parti che per avere forza espressiva richiede un estremo rigore. Prendere Samuel Beckett sul serio sull’esistenza, ci si divertirà o no ai suoi giochi di parole, ma oramai hai capito il trucco è Beckett lo fa apposta.
Il teatro - d'altro canto - è uno scenario vivo, e pieno di possibilità, per colui che vive da attore o spettatore, a seconda se ti trovi, al di qua, o al di là del palcoscenico. Uno che assume molte forme possibili: la commedia, la tragedia e nel dopoguerra con l'avanspettacolo, la rivista e il varietà; per cui si potrebbe dire che è anche un lavoro rituale 'sociale' che si esprime diversamente da qualsiasi altra cosa. Complimenti per l'ottimo lavoro. Un caro saluto, Paolo.
Concordo pienamente! Del resto, il teatro (partendo dalle forme più classiche) è nato con l'Uomo. Da "attrazione", o "satira" od opera lirica, classica insomma c'è molto da dire. Per quanto riguarda il teatro "locale" (a Marsala) con fortune alterne, una scuola "classica" siciliana ma, a mio modo di vedere, poco interessata da parte dei cittadini. Un cugino di mio padre ha una compagnia teatrale locale, e con mille difficoltà propone qualcosa di "diverso" pur rispettando il canone classico, un pò Pirandello un pò De Filippo (Eduardo), un pò qualche altro. Personalmente seguo poco, ma il teatro "Napoletano", ma anche della tradizione siciliana - intimamente connessa a quella partenopea - dovrebbe riproporre sì dei "classici" ma anche cose "innovative" e questo è purtroppo per una stretta cerchia di persone. Non mi piace molto la riproposizione di temi come ad esempio sui musical, ma capisco che il teatro è un'Arte variegata: c'è chi lo fa per passione, c'è chi lo fa anche per lavoro. L'opera lirica o quella classica greca non mi piace molto, non ho fatto studi classici, ma se devo vederli mi piace con calma in TV su qualche canale dedicato.
Per quanto riguarda la fotografia, l'avevo inserita dopo alcuni giorni dallo scatto, ma poi ho voluto riorganizzare tutte le fotografie, eliminando altre. Poi ho scoperto che si possono "sistemare" sul Nikon Club senza per forza eliminarle, ma fa niente! Voglio razionalizzare e ridurre le fotografie...
Il teatro - d'altro canto - è uno scenario vivo, e pieno di possibilità, per colui che vive da attore o spettatore, a seconda se ti trovi, al di qua, o al di là del palcoscenico. Uno che assume molte forme possibili: la commedia, la tragedia e nel dopoguerra con l'avanspettacolo, la rivista e il varietà; per cui si potrebbe dire che è anche un lavoro rituale 'sociale' che si esprime diversamente da qualsiasi altra cosa. Complimenti per l'ottimo lavoro. Un caro saluto, Paolo.
Il teatro in questione è un "Cineteatro" sito in una piazza in Marsala. Lo stile sobrio all'esterno, periodo liberty o forse fascista (non conosco la storia) ma negli anni '60 e '70 ospitava la parte più popolare della città, in contrasto con un altro teatro (Eliodoro Sollima o Comunale) a Marsala che invece ha uno stile novecentesco. Questo teatro "Impero" era sempre chiuso ed abbandonato (almeno dai miei ricordi) e a più riprese ripristinato ad alterne fortune, fino ai primi anni novanta (se non ricordo male) in cui decisero finalmente di restaurarlo. Ora fanno perlopiù stagioni teatrali dì compagnie locali marsalesi o provinciali.
Questa foto scattata forse con zoom-Nikkor 35-70mm f/3.3-4.5 AIs, perché ancora non avevo comprato gli altri obiettivi manuali. Forse anche con Nikkor 28mm f/3.5 AI (comprato in quel periodo).
Concordo pienamente! Del resto, il teatro (partendo dalle forme più classiche) è nato con l'Uomo. Da "attrazione", o "satira" od opera lirica, classica insomma c'è molto da dire. Per quanto riguarda il teatro "locale" (a Marsala) con fortune alterne, una scuola "classica" siciliana ma, a mio modo di vedere, poco interessata da parte dei cittadini. Un cugino di mio padre ha una compagnia teatrale locale, e con mille difficoltà propone qualcosa di "diverso" pur rispettando il canone classico, un pò Pirandello un pò De Filippo (Eduardo), un pò qualche altro. Personalmente seguo poco, ma il teatro "Napoletano", ma anche della tradizione siciliana - intimamente connessa a quella partenopea - dovrebbe riproporre sì dei "classici" ma anche cose "innovative" e questo è purtroppo per una stretta cerchia di persone. Non mi piace molto la riproposizione di temi come ad esempio sui musical, ma capisco che il teatro è un'Arte variegata: c'è chi lo fa per passione, c'è chi lo fa anche per lavoro. L'opera lirica o quella classica greca non mi piace molto, non ho fatto studi classici, ma se devo vederli mi piace con calma in TV su qualche canale dedicato.
Per quanto riguarda la fotografia, l'avevo inserita dopo alcuni giorni dallo scatto, ma poi ho voluto riorganizzare tutte le fotografie, eliminando altre. Poi ho scoperto che si possono "sistemare" sul Nikon Club senza per forza eliminarle, ma fa niente! Voglio razionalizzare e ridurre le fotografie...
Oltre a questa possibilità che stai dicendo, credo che oggi ci sia un netto distacco da ciò che si definisce teatro “classico” e le opere che sono proposte in chiave più “moderna”. Solo per farti un esempio, la comicità che trovi in ‘Godot’ troppo spesso ignorata dalla critica cui fanno più gola sulle possibili interpretazioni dell’opera Beckettiana non vuole sostenere che si tratti di un piacevole “scherzo”. Le ragioni sono varie e non sto a elencartele, anzitutto si tratta di gioco delle parti che per avere forza espressiva richiede un estremo rigore. Prendere Samuel Beckett sul serio sull’esistenza, ci si divertirà o no ai suoi giochi di parole, ma oramai hai capito il trucco è Beckett lo fa apposta.
Concordo pienamente! Del resto, il teatro (partendo dalle forme più classiche) è nato con l'Uomo. Da "attrazione", o "satira" od opera lirica, classica insomma c'è molto da dire. Per quanto riguarda il teatro "locale" (a Marsala) con fortune alterne, una scuola "classica" siciliana ma, a mio modo di vedere, poco interessata da parte dei cittadini. Un cugino di mio padre ha una compagnia teatrale locale, e con mille difficoltà propone qualcosa di "diverso" pur rispettando il canone classico, un pò Pirandello un pò De Filippo (Eduardo), un pò qualche altro. Personalmente seguo poco, ma il teatro "Napoletano", ma anche della tradizione siciliana - intimamente connessa a quella partenopea - dovrebbe riproporre sì dei "classici" ma anche cose "innovative" e questo è purtroppo per una stretta cerchia di persone. Non mi piace molto la riproposizione di temi come ad esempio sui musical, ma capisco che il teatro è un'Arte variegata: c'è chi lo fa per passione, c'è chi lo fa anche per lavoro. L'opera lirica o quella classica greca non mi piace molto, non ho fatto studi classici, ma se devo vederli mi piace con calma in TV su qualche canale dedicato.
Per quanto riguarda la fotografia, l'avevo inserita dopo alcuni giorni dallo scatto, ma poi ho voluto riorganizzare tutte le fotografie, eliminando altre. Poi ho scoperto che si possono "sistemare" sul Nikon Club senza per forza eliminarle, ma fa niente! Voglio razionalizzare e ridurre le fotografie...
Questa foto scattata forse con zoom-Nikkor 35-70mm f/3.3-4.5 AIs, perché ancora non avevo comprato gli altri obiettivi manuali. Forse anche con Nikkor 28mm f/3.5 AI (comprato in quel periodo).