Purtroppo, dopo l'acquisto "in tempo reale" dei due nuovi obiettivi zoom Nikon (14-24/2.8 e 24-70/2.8) non ho mai avuto l'occasione di provarli "sul serio".
Per prova "sul serio" intendo dire l'utilizzo in condizioni reali: insomma, tutti noi, all'acquisto di un obiettivo, facciamo o abbiamo fatto dei minitest inquadrando muri, muretti, fogli di giornale appiccicati al muro, edifici con dovizia di particolari, controluce impossibili eccetera.
Ma in fondo qual è l'unica vera cosa che ci interessa (dovrebbe interessarci) quando acquistiamo un nuovo gioiellino? Che funzioni bene nelle situazioni per noi "normali" di rirpesa. Insomma, non compero uno zoom supergrandangolare per riprodurre documenti piani, nè un macro per fare ritratti: potrà capitare che li si usi anche per questo, ma è assurdo valutarne le prestazioni al di fuori di questo contesto.
Ed io quei due zoom li ho comperati (meglio, ottenuti in permuta) perchè mi son reso conto di possedere numerose chicche da specialista, ma che in realtà mi mancavano le ottiche più utili e pratiche per le occasioni di ripresa più comuni, almeno per il sottoscritto.
Finalmente, domenica scorsa ho avuto l'occasione di compiere un breve giretto costeggiando il lato orientale del lago Maggiore, la sponda piemontese per capirci.
Con moglie e (una) figlia, molto tranquillamente, con la sola prospettiva di goderci una bella giornata di sole in pieno inverno.
Quale occasione migliore per liberarsi da muretti e riprese a 1600iso? Ho messo in borsa le mie fidate D200, con 14-24 e 24-70 innestati su entrambe, ed il 70-200VR a far loro compagnia. Il peso complessivo, pur non essendo trascurabile, è tollerabilissimo per una passeggiata non impegnativa, in piano, alternata a spostamenti in automobile per raggiungere i luoghi che ci interessavano.
Così, ecco in breve e senza troppi fronzoli, i risultati dell'impiego dei due zoom (il 70-200 l'ho usato per tre o quattro scatti in tutto, poi scartati dalla selezione operata a casa).
E' evidente che, tra i tre, quello di impiego più generico (e congeniale alle mie personali peculiarità) è il 24-70; il grandangolare copre, soprattutto sul formato Dx, le situazioni in cui occorre enfatizzare il primo piano, o più semplicemente in cui il soggetto "non ci sta" nell'inquadratura standard, ed il 70-200 dismette i panni di ottica da ritratto (in ciò rimpiazzato degnissimamente dal 24-70 sulle focali da 50 a 70) e veste quelli, più propri, di tele mediolungo (sempre sul formato Dx) per isolare particolari del paesaggio e comprimere prospetticamente elementi architettonici e compositivi in genere.
Arona, panorama sul lago nei pressi dell'altura sulla quale si trova la famosa statua del "San Carlone" (sullo sfondo la rocca di Angera, sponda Lombarda del lago)
(24-70)
Una foto a moglie e figlia che rimirano il paesaggio
(24-70)
Qui il lago visto dalla chiesa di S.Carlo; inquadratura con il 14-24 alla minima focale e a f:16. Enfasi sul primo piano a sx
Sul lungolago di Arona, con buona pace delle non eccellenti doti in controluce del 24-70...
Una famigliuola di "sportivi" (24-70, crop da ripresa alla massima focale)
Uno dei miei "tagli minimalisti", col 24-70, sempre lungolago di Arona
Sempre giocando con la prospettiva grandangolare del 14-24, minima focale ed f:16.
Per inquadrare così m'ero sdraiato per terra, mentre moglie e figlia prendevano le distanze dal comportamento anomalo d'un pazzo con borsone e nikon al collo...
nonostante il sole, faceva un freddo becco, ed un ragazzino se ne stava imbacuccato sul muricciolo a pensare ai fatti propri (24-70)
c'è chi viene e c'è chi va (14-24)
una santa (che mi perdoni, non ricordo quale) veglia sul lago e chi ci lavora (14-24)...
...mentre una ragazza si gode il solicello spaparanzata su una panchina vicino alla riva (14-24)
Giunti con l'auto in breve tempo a Stresa, ci imbarchiamo su un battello che ci porta alle Isole Borromee: qui appena sbarcati sull'isola dei pescatori (24-70)
Uno scatto con il 14-24/2,8: è vero, non si può montarci il polarizzatore, ma tutto sommato si arrangia benino anche senza...
...ancora con il 14-24
...poi con il 24-70; l'utilizzo di due corpi macchina è ideale per valorizzare al massimo la complementarietà di queste due ottiche
qui ho atteso il passaggio di uno dei tantissimi felini che - non a caso - popolano l'isola dei pescatori... (24-70)
una difficile situazione di contrasto, ben risolta dal 24-70 e da un leggero d-light in post-produzione
Qui siamo sull'isola bella, dopo un breve trasferimento a mezzo motoscafo; purtroppo il palazzo Borromeo non era visitabile, ma tutto sommato mi sono divertito di più a cercare qualche scorcio panoramico - architettonico. Qui ho giocato con il blu ed il rosso (24-70)
qui invece si apprezzano i vantaggi della ripresa digitale rispetto alla sempre amata Velvia: ho esposto per le luci e recuperato poi a casa con D-Light, recuperando le ombre in maniera a dir poco miracolosa...(14-24)
Una "cartolina" dall'Isola Bella guardando all'Isola dei pescatori lasciata poco prima (24-70)
Il sontuoso palazzo Borromeo si protende sulle acque blu del lago (14-24)
Sempre guardando all'isola dei pescatori (14-24)
ancora un'inquadratura fortemente grandangolare del palazzo Borromeo (14-24)
il piccolo elegante piazzale antistante il Palazzo (14-24)
Un paio di simpatici e sonnacchiosi felini si lasciano immortalare senza batter ciglio; pesante il successivo lavoro in pp per dar loro il necessario risalto.
(24-70)
Il contrasto del 14-24 non è poi così eccessivo, e consente di recuperare bene le ombre senza dover per forza sottoesporre drasticamente le alte luci...
Un altro scatto minimalista, suggeritomi da mia moglie, che ormai ha perso ogni speranza di farsi una "normale" gitarella col marito (14-24)
Un sorriso "rubato" ad Elisa (12) che si atteggia a diva di Hollywood con i suoi occhialoni scuri (24-70)
Ed infine, ripresa l'auto, una foto dei castelli di Cannero, vicino al confine con la Svizzera. Queste fortificazioni, antiche opere di difesa, vennero poi sommerse parzialmente dall'aumentato livello delle acque, e fanno oggi suggestiva mostra di sè. Qui con il 24-70.
Purtroppo (buon per voi) la breve gitarella volge al termine, anche per evitare di rimanere intrappolati nelle code autostradali di rientro per la fine del carnevale amborsiano...
Grazie per la pazienza e buona luce
Per prova "sul serio" intendo dire l'utilizzo in condizioni reali: insomma, tutti noi, all'acquisto di un obiettivo, facciamo o abbiamo fatto dei minitest inquadrando muri, muretti, fogli di giornale appiccicati al muro, edifici con dovizia di particolari, controluce impossibili eccetera.
Ma in fondo qual è l'unica vera cosa che ci interessa (dovrebbe interessarci) quando acquistiamo un nuovo gioiellino? Che funzioni bene nelle situazioni per noi "normali" di rirpesa. Insomma, non compero uno zoom supergrandangolare per riprodurre documenti piani, nè un macro per fare ritratti: potrà capitare che li si usi anche per questo, ma è assurdo valutarne le prestazioni al di fuori di questo contesto.
Ed io quei due zoom li ho comperati (meglio, ottenuti in permuta) perchè mi son reso conto di possedere numerose chicche da specialista, ma che in realtà mi mancavano le ottiche più utili e pratiche per le occasioni di ripresa più comuni, almeno per il sottoscritto.
Finalmente, domenica scorsa ho avuto l'occasione di compiere un breve giretto costeggiando il lato orientale del lago Maggiore, la sponda piemontese per capirci.
Con moglie e (una) figlia, molto tranquillamente, con la sola prospettiva di goderci una bella giornata di sole in pieno inverno.
Quale occasione migliore per liberarsi da muretti e riprese a 1600iso? Ho messo in borsa le mie fidate D200, con 14-24 e 24-70 innestati su entrambe, ed il 70-200VR a far loro compagnia. Il peso complessivo, pur non essendo trascurabile, è tollerabilissimo per una passeggiata non impegnativa, in piano, alternata a spostamenti in automobile per raggiungere i luoghi che ci interessavano.
Così, ecco in breve e senza troppi fronzoli, i risultati dell'impiego dei due zoom (il 70-200 l'ho usato per tre o quattro scatti in tutto, poi scartati dalla selezione operata a casa).
E' evidente che, tra i tre, quello di impiego più generico (e congeniale alle mie personali peculiarità) è il 24-70; il grandangolare copre, soprattutto sul formato Dx, le situazioni in cui occorre enfatizzare il primo piano, o più semplicemente in cui il soggetto "non ci sta" nell'inquadratura standard, ed il 70-200 dismette i panni di ottica da ritratto (in ciò rimpiazzato degnissimamente dal 24-70 sulle focali da 50 a 70) e veste quelli, più propri, di tele mediolungo (sempre sul formato Dx) per isolare particolari del paesaggio e comprimere prospetticamente elementi architettonici e compositivi in genere.
Arona, panorama sul lago nei pressi dell'altura sulla quale si trova la famosa statua del "San Carlone" (sullo sfondo la rocca di Angera, sponda Lombarda del lago)
(24-70)
Una foto a moglie e figlia che rimirano il paesaggio
(24-70)
Qui il lago visto dalla chiesa di S.Carlo; inquadratura con il 14-24 alla minima focale e a f:16. Enfasi sul primo piano a sx
Sul lungolago di Arona, con buona pace delle non eccellenti doti in controluce del 24-70...
Una famigliuola di "sportivi" (24-70, crop da ripresa alla massima focale)
Uno dei miei "tagli minimalisti", col 24-70, sempre lungolago di Arona
Sempre giocando con la prospettiva grandangolare del 14-24, minima focale ed f:16.
Per inquadrare così m'ero sdraiato per terra, mentre moglie e figlia prendevano le distanze dal comportamento anomalo d'un pazzo con borsone e nikon al collo...
nonostante il sole, faceva un freddo becco, ed un ragazzino se ne stava imbacuccato sul muricciolo a pensare ai fatti propri (24-70)
c'è chi viene e c'è chi va (14-24)
una santa (che mi perdoni, non ricordo quale) veglia sul lago e chi ci lavora (14-24)...
...mentre una ragazza si gode il solicello spaparanzata su una panchina vicino alla riva (14-24)
Giunti con l'auto in breve tempo a Stresa, ci imbarchiamo su un battello che ci porta alle Isole Borromee: qui appena sbarcati sull'isola dei pescatori (24-70)
Uno scatto con il 14-24/2,8: è vero, non si può montarci il polarizzatore, ma tutto sommato si arrangia benino anche senza...
...ancora con il 14-24
...poi con il 24-70; l'utilizzo di due corpi macchina è ideale per valorizzare al massimo la complementarietà di queste due ottiche
qui ho atteso il passaggio di uno dei tantissimi felini che - non a caso - popolano l'isola dei pescatori... (24-70)
una difficile situazione di contrasto, ben risolta dal 24-70 e da un leggero d-light in post-produzione
Qui siamo sull'isola bella, dopo un breve trasferimento a mezzo motoscafo; purtroppo il palazzo Borromeo non era visitabile, ma tutto sommato mi sono divertito di più a cercare qualche scorcio panoramico - architettonico. Qui ho giocato con il blu ed il rosso (24-70)
qui invece si apprezzano i vantaggi della ripresa digitale rispetto alla sempre amata Velvia: ho esposto per le luci e recuperato poi a casa con D-Light, recuperando le ombre in maniera a dir poco miracolosa...(14-24)
Una "cartolina" dall'Isola Bella guardando all'Isola dei pescatori lasciata poco prima (24-70)
Il sontuoso palazzo Borromeo si protende sulle acque blu del lago (14-24)
Sempre guardando all'isola dei pescatori (14-24)
ancora un'inquadratura fortemente grandangolare del palazzo Borromeo (14-24)
il piccolo elegante piazzale antistante il Palazzo (14-24)
Un paio di simpatici e sonnacchiosi felini si lasciano immortalare senza batter ciglio; pesante il successivo lavoro in pp per dar loro il necessario risalto.
(24-70)
Il contrasto del 14-24 non è poi così eccessivo, e consente di recuperare bene le ombre senza dover per forza sottoesporre drasticamente le alte luci...
Un altro scatto minimalista, suggeritomi da mia moglie, che ormai ha perso ogni speranza di farsi una "normale" gitarella col marito (14-24)
Un sorriso "rubato" ad Elisa (12) che si atteggia a diva di Hollywood con i suoi occhialoni scuri (24-70)
Ed infine, ripresa l'auto, una foto dei castelli di Cannero, vicino al confine con la Svizzera. Queste fortificazioni, antiche opere di difesa, vennero poi sommerse parzialmente dall'aumentato livello delle acque, e fanno oggi suggestiva mostra di sè. Qui con il 24-70.
Purtroppo (buon per voi) la breve gitarella volge al termine, anche per evitare di rimanere intrappolati nelle code autostradali di rientro per la fine del carnevale amborsiano...
Grazie per la pazienza e buona luce
Una più bella dell'altra!
Veramente una gran bella passeggiata, ottima luce sfruttata magistralmente.
Non ho acquisti in programma, ma apprezzo moltissimo queste tue recensioni sul campo, soprattutto per quanto riguarda il 14-24...
ciao
Alessandro
Veramente una gran bella passeggiata, ottima luce sfruttata magistralmente.
Non ho acquisti in programma, ma apprezzo moltissimo queste tue recensioni sul campo, soprattutto per quanto riguarda il 14-24...
ciao
Alessandro
Veramente delle belle immagini, poi per un Aronese vedere la propria città con altri occhi è un piacere.. sai certe cose per me qui sono scontate, non mi vien neanche voglia di prender la macchina in mano.. Invece tu hai saputo tirar fuori delle belle foto!
Poi gli scorci sulle isole.. Belle foto!
Un unico appunto... Vivo sul lungolago Aronese... Se lo sapevo.. un caffè ve lo potevo offrire!
Ciao Marco
Poi gli scorci sulle isole.. Belle foto!
Un unico appunto... Vivo sul lungolago Aronese... Se lo sapevo.. un caffè ve lo potevo offrire!
Ciao Marco
buongiorno Sig. Giallo la seguo da mesi e la ringrazio per gli svariati post da cui ho imparato molto.
Noto con piacere le ottiche fantastiche.
Mi piacciono in particolare la 11, perche' c'e' una Panchina
e la 12( le sedie), ritengo che la cromia del 24/70 ricordi vagamente quella del 28/70.
Sbaglio o il 14/24 e' un po meno contrastato del 12/24?
a presto
Noto con piacere le ottiche fantastiche.
Mi piacciono in particolare la 11, perche' c'e' una Panchina
e la 12( le sedie), ritengo che la cromia del 24/70 ricordi vagamente quella del 28/70.
Sbaglio o il 14/24 e' un po meno contrastato del 12/24?
a presto
Una serie molto bella.
Tutte ben composte, il mio preferito è lo scorcio con gatto, alquanto raffinato.
Delle ottiche, per quel che si può vedere da immagini "piccole", mi sembra alquanto definito e cromaticamente neutro il 24-70.
A spanne (ma bisognerebbe conoscere i settaggi in macchina e la luce in ripresa) il 28-70 mi sembra più "caldo".
Il 14-24 appare altrettanto nitido, ma più contrastato (meno del 12-24 però, direi).
Tutte ben composte, il mio preferito è lo scorcio con gatto, alquanto raffinato.
Delle ottiche, per quel che si può vedere da immagini "piccole", mi sembra alquanto definito e cromaticamente neutro il 24-70.
A spanne (ma bisognerebbe conoscere i settaggi in macchina e la luce in ripresa) il 28-70 mi sembra più "caldo".
Il 14-24 appare altrettanto nitido, ma più contrastato (meno del 12-24 però, direi).
Il 14-24 appare altrettanto nitido, ma più contrastato (meno del 12-24 però, direi).
Il 14-24 è altrettanto nitido del 24-70, ma con uno stop "di ritardo", diciamo, ad eccezione della focale comune (24mm) dove prevale lo zoom grandangolare.
E', come dici tu, più contrastato del 24-70 (e del 17-35), ma meno del 12-24.
Nulla di drammatico, comunque: m'è bastato settare la D200 su contrasto basso di default e poi eventualmente correggere in pp.
Da questo punto di vista il 12-24 era decisamente più duretto...
Buona luce
Siete stati fortunati a beccare una bella giornata, ottima l'idea della sponda piemontese, dove il lago dà il meglio di sè, io però m'imegno a tirar fuori dei bei scatti anche sulla sponda magra, chissà magari tra 10 anni ce la farò.
Sona tante...tantissime...
Non mi è chiaro però l'intento...se era quello di far vedere la qualità delle ottiche...beh...impossibile dare valutazioni da file così piccoli e addirittura post-prodotti...
Se invece l'intento era quello di mostrare fotografie, allora bene...
Ce ne sono di tutti i tipi, belle, molto molto belle e qualcuna invece da cestinare, perchè raffrontate alle altre molto buone ne escono malconce, ma in fondo in un reportage è giusto che ci stiano anche questi scatti qua. Mi piace molto la tonalità calda di alcuni scatti.
Davide.
Non mi è chiaro però l'intento...se era quello di far vedere la qualità delle ottiche...beh...impossibile dare valutazioni da file così piccoli e addirittura post-prodotti...
Se invece l'intento era quello di mostrare fotografie, allora bene...
Ce ne sono di tutti i tipi, belle, molto molto belle e qualcuna invece da cestinare, perchè raffrontate alle altre molto buone ne escono malconce, ma in fondo in un reportage è giusto che ci stiano anche questi scatti qua. Mi piace molto la tonalità calda di alcuni scatti.
Davide.
Bellissimo reportage con tantissime foto, a me piacciono tutte le trovo ben fatte , non sono in grado di valutare tecnicamente gli aspetti peculiari delle ottiche magistralmente usate da Giallo . Mi piace moltissimo la nitidezza e la PdC di alcuni scatti.
Piace anche a me moltissimo la tonalità calda di certe foto.
Ahhh complimenti per la famiglia hai una moglie e una figlia estrememente pazienti e disponibili vista la quantità di foto che scatti in una semplice gitarella .
Complimenti e grazie per il bel reportage.
Dario
Messaggio modificato da dario- il Feb 19 2008, 03:54 PM
Piace anche a me moltissimo la tonalità calda di certe foto.
Ahhh complimenti per la famiglia hai una moglie e una figlia estrememente pazienti e disponibili vista la quantità di foto che scatti in una semplice gitarella .
Complimenti e grazie per il bel reportage.
Dario
Messaggio modificato da dario- il Feb 19 2008, 03:54 PM
Complimenti per i nuovi acquisti, il bel giro e le foto!
Mi pare che il 24-70 abbia uno sfocato niente male...perchè quasi tutti a contare i peli dei peluche fotografati in casa ma dello sfocato tanti se ne scordano...invece questo mi pare piuttosto morbido...si proprio un buon obiettivo...anche da ritratto magari.
Scusate il turpiloqui sullo sfocato ma è la ''sindrome Leica'' che avanza...
Luca
Mi pare che il 24-70 abbia uno sfocato niente male...perchè quasi tutti a contare i peli dei peluche fotografati in casa ma dello sfocato tanti se ne scordano...invece questo mi pare piuttosto morbido...si proprio un buon obiettivo...anche da ritratto magari.
Scusate il turpiloqui sullo sfocato ma è la ''sindrome Leica'' che avanza...
Luca