Ciao
Prima di partire per le vacanze, ho chiesto un po' in giro che cosa fosse meglio portare con me, quanto ad attrezzatura fotografica, per la natura dell'isola che mi accingevo a visitare. Tutti i suggerimenti sono stati utili, ora, a quattro giorni dal rientro, posso dirlo.
Ero indeciso se portare con me la D70 o la D200... alla fine ho portato la D200: non me ne sono pentito. Un giorno a bordo di un traghetto che da un'isola mi portava in un'altra, c'era un mare piuttosto agitato, vento forte e l'aria era tutto un aerosol di goccioline di acqua salata... la fotocamera era bagnatissima, l'obiettivo pure. Meno male che non avevo con me la più vulnerabile D70...
Ho portato tutti i filtri, ma alla fine quello che ho utilizzato, nel 30% delle foto, è stato il polarizzatore, le rocce calcaree di Malta, la luce accecante del Sole, le case tutte di pietra bianca e gialla, il cielo sempre azzurro e il mare onnipresente: viva il polarizzatore!
Ho portato due obiettivi, ilo 18-200 e il 12-24... ma alla fine il 12-24 l'ho utilizzato pochissimo, perchè per la qualità delle foto che cercavo, privilegiando colori e situazioni, il 18-200 era più versatile.
Ho portato il flash... utilizzato in 10-20 fotografie (su un totale di circa 1400). POtevo anche lasciarlo a casa.
Per alleggerire lo zainetto lowepro ho tolto tutto, i cavi, i libretti d'istruzione, l'MB-D200, il caricabatterie, il disco rigido da 60 GB (questi ultimi due lasciati in albergo), e spesso, ho portato con me solo un obiettivo (il 18-200). Non sarebbe stato piacevole andare in giro con 6-8 kg di attrezzatura, ho camminato a piedi anche per 10-12 km al giorno, dovevo restare leggero, e quando facevo il bagno... inorridite, lasciavo lo zainetto in spiaggia nascosto sotto l'asciugamano... brividi, eh?
Voi cosa avete portato di superfluo in vacanza, cioè quale attrezzatura, a saperlo prima, avreste anche potuto lasciare a casa?
ciao
Mauro
Prima di partire per le vacanze, ho chiesto un po' in giro che cosa fosse meglio portare con me, quanto ad attrezzatura fotografica, per la natura dell'isola che mi accingevo a visitare. Tutti i suggerimenti sono stati utili, ora, a quattro giorni dal rientro, posso dirlo.
Ero indeciso se portare con me la D70 o la D200... alla fine ho portato la D200: non me ne sono pentito. Un giorno a bordo di un traghetto che da un'isola mi portava in un'altra, c'era un mare piuttosto agitato, vento forte e l'aria era tutto un aerosol di goccioline di acqua salata... la fotocamera era bagnatissima, l'obiettivo pure. Meno male che non avevo con me la più vulnerabile D70...
Ho portato tutti i filtri, ma alla fine quello che ho utilizzato, nel 30% delle foto, è stato il polarizzatore, le rocce calcaree di Malta, la luce accecante del Sole, le case tutte di pietra bianca e gialla, il cielo sempre azzurro e il mare onnipresente: viva il polarizzatore!
Ho portato due obiettivi, ilo 18-200 e il 12-24... ma alla fine il 12-24 l'ho utilizzato pochissimo, perchè per la qualità delle foto che cercavo, privilegiando colori e situazioni, il 18-200 era più versatile.
Ho portato il flash... utilizzato in 10-20 fotografie (su un totale di circa 1400). POtevo anche lasciarlo a casa.
Per alleggerire lo zainetto lowepro ho tolto tutto, i cavi, i libretti d'istruzione, l'MB-D200, il caricabatterie, il disco rigido da 60 GB (questi ultimi due lasciati in albergo), e spesso, ho portato con me solo un obiettivo (il 18-200). Non sarebbe stato piacevole andare in giro con 6-8 kg di attrezzatura, ho camminato a piedi anche per 10-12 km al giorno, dovevo restare leggero, e quando facevo il bagno... inorridite, lasciavo lo zainetto in spiaggia nascosto sotto l'asciugamano... brividi, eh?
Voi cosa avete portato di superfluo in vacanza, cioè quale attrezzatura, a saperlo prima, avreste anche potuto lasciare a casa?
ciao
Mauro
Ciao, per la vacanza ho portato la D200 con MB che non stacco mai con il 18-70 del kit e la fida F75 con il 70-300G (il plasticone).
Non ho mai fatto il bagno con lo zaino sotto l'asciugamano
, in albergo tenevo tutto in cassaforte (non solo le macchine).
Non ho mai fatto il bagno con lo zaino sotto l'asciugamano
, in albergo tenevo tutto in cassaforte (non solo le macchine).
Mmm... quasi inutile il treppiede: in Islanda capitava spesso di arrampicarsi reggendosi a piante o sassi sporgenti e mi toccava lasciare il treppiede nel 4x4 sperando che con ISO elevati, mi tremassero il meno possibile le mani.
In viaggio, la sola D200 con il 18-200 copre il 95% delle esigenze.
Pazienza per il restante 5%...
Pazienza per il restante 5%...
QUOTE(_Mauro_ @ Aug 19 2007, 06:09 PM) 
Non sarebbe stato piacevole andare in giro con 6-8 kg di attrezzatura, ho camminato a piedi anche per 10-12 km al giorno, dovevo restare leggero,
Come ti capisco, sono partito sette giorni fà e rientrato ieri, mi sono preparato lo zaino di tutto punto, flash (SB800), macchina (D50), accessori vari, obbiettivi (AF-S 80/200-50 1,4 - 18-55 kit), cavalletto manfrotto e altro e alla fine cosa ho usato ?? solo il mitico 50one!!!
Non si finisce mai di imparare....
saluti
antonio
QUOTE(_Mauro_ @ Aug 19 2007, 06:09 PM)
Non sarebbe stato piacevole andare in giro con 6-8 kg di attrezzatura,
Infatti!
Ma dopo vari tentativi inutili di minimizzare il corredo finisco sempre per portarmi dietro quasi tutto: 12-24, 28-70, 70-200, 10,5, pola, ed ammenicoli vari.
Tanto, secondo Murphy, se lascio a casa qualcosa sarà sempre quello di cui ho bisogno.
Beh finché le spalle reggono!
Fotografo da quasi trent'anni, ma è solo da pochissimo che vado in vacanza con uno zainetto fotografico. Per anni l'attrezzatura si limitava alla borsa fotografica, mai troppo pesante, anche perchè le reflex di una volta erano meccaniche, leggere, e così gli obiettivi (almeno, quelli che avevo io). Poi nel '91 è arrivata la Pentax Z1, bella pesante, col flash dedicato, oppure si andava con la P30 e altri 3 obiettivi oltre a quello montato, ma non si superavano i 2-3 kg, ch'io ricordi. Anche in questi anni, con la D70 e il 18-70 e senza flash, me ne andavo in giro con poco peso. Poi, con l'arrivo di altri obiettivi e della D200, e con lo zainetto che invitava a riempirlo... povera schiena!!! Per questo è utile capire cosa è davvero necessario e cosa no. E a parte questo, se è il caso di portarsi sempre dietro lo zainetto anche quando sappiamo che non ci servirà.
I primi giorni in quest'ultima vacanza me ne andavo sempre in giro con lo zainetto, non dico durante il giorno, questo è ovvio, ma anche quando si usciva la sera, e la prima cena, nel ristorante dell'hotel... non mi fidavo... poi ho cominciato col lasciare lo zainetto in camera, la sera, nascosto dietro una poltrona del salottino e una tenda... poi dopo 3-4 giorni ho finito col lasciare lo zainetto in terra a fianco al letto e basta, prima di uscire per 3-4 ore... sino all'estremo: lo zainetto sotto l'asciugamano (per il Sole, non per i ladri) al mare... ci si abitua, a la mia spalla malsopporta quel peso continuo! Il giorno prima della partenza ho girato tutto il giorno, visitando due importantissimi templi megalitici, con la sola compattina digitale.... ah, che sollievo! Mi sono detto: non è che devo stressarmi più di tanto condizionando la mia libertà, e maltrattando la mia schiena più del necessario, in piena vacanza, solo per l'attrezzatura fotografica, per quanto costosa (una vacanza costa quanto un'attrezzatura fotografica completa, è il caso di rovinarsela?)!!! E' andata bene, ma devo dire che quei primi giorni davvero mi sentivo un idiota, a uscire la sera con 40 gradi di temperatura, tutti gli amici leggeri leggeri e io con lo zaino da 5-6 kg!!! Alla fine lo portavo solo nell'uscita "esplorativa" diurna, alleggerito il più possibile... (le cose che non portavo con me le lasciavo chiuse dentro una delle valigie). Insomma, c'è sempre un po' di paranoia, ed è una paranoia da D200, perchè chissà, con la D70 mi fidavo di più... e pensare che qualche mese fa, a Fiumicino, stavo per prendere il treno per Roma quando mi sono accorto di aver lasciato lo zainetto nella sedia del ristorante dove avevamo finito di mangiare dieci minuti prima.... orrore!!! La sera stessa in ristorante, per non dimenticare lo zainetto sotto il tavolo, l'ho legato alla cintura dei pantaloni con il laccetto degli occhiali.... insomma, qualcuno di voi sa se è stato scritto un libro su come gestire l'attrezzatura fotografica in vacanza, senza farsi venire la paranoia?
ciao
Mauro
I primi giorni in quest'ultima vacanza me ne andavo sempre in giro con lo zainetto, non dico durante il giorno, questo è ovvio, ma anche quando si usciva la sera, e la prima cena, nel ristorante dell'hotel... non mi fidavo... poi ho cominciato col lasciare lo zainetto in camera, la sera, nascosto dietro una poltrona del salottino e una tenda... poi dopo 3-4 giorni ho finito col lasciare lo zainetto in terra a fianco al letto e basta, prima di uscire per 3-4 ore... sino all'estremo: lo zainetto sotto l'asciugamano (per il Sole, non per i ladri) al mare... ci si abitua, a la mia spalla malsopporta quel peso continuo! Il giorno prima della partenza ho girato tutto il giorno, visitando due importantissimi templi megalitici, con la sola compattina digitale.... ah, che sollievo! Mi sono detto: non è che devo stressarmi più di tanto condizionando la mia libertà, e maltrattando la mia schiena più del necessario, in piena vacanza, solo per l'attrezzatura fotografica, per quanto costosa (una vacanza costa quanto un'attrezzatura fotografica completa, è il caso di rovinarsela?)!!! E' andata bene, ma devo dire che quei primi giorni davvero mi sentivo un idiota, a uscire la sera con 40 gradi di temperatura, tutti gli amici leggeri leggeri e io con lo zaino da 5-6 kg!!! Alla fine lo portavo solo nell'uscita "esplorativa" diurna, alleggerito il più possibile... (le cose che non portavo con me le lasciavo chiuse dentro una delle valigie). Insomma, c'è sempre un po' di paranoia, ed è una paranoia da D200, perchè chissà, con la D70 mi fidavo di più... e pensare che qualche mese fa, a Fiumicino, stavo per prendere il treno per Roma quando mi sono accorto di aver lasciato lo zainetto nella sedia del ristorante dove avevamo finito di mangiare dieci minuti prima.... orrore!!! La sera stessa in ristorante, per non dimenticare lo zainetto sotto il tavolo, l'ho legato alla cintura dei pantaloni con il laccetto degli occhiali.... insomma, qualcuno di voi sa se è stato scritto un libro su come gestire l'attrezzatura fotografica in vacanza, senza farsi venire la paranoia?
ciao
Mauro
Io in vacanza in Italia (Umbria) porterò oltre alla D200 il 20-35, il 50 e il 105.
Lascio a casa l'80-200 pesantissimo e l'85 (ma potrei portare quello e lasciare 50 e 105).
Luca
Lascio a casa l'80-200 pesantissimo e l'85 (ma potrei portare quello e lasciare 50 e 105).
Luca
Ogni volta che lasci a casa qualcosa, guarda caso, quel qualcosa mi avrebbe fatto la differenza, tant'è che viaggio con lo zaino fotografico e su una spalla pure un invictacon ombrellino, 2 flash e qualcosa per rifocillarmi.
6-8 kg sarebbero già un sogno per me
6-8 kg sarebbero già un sogno per me
Ciao, io solitamente porto con me il classico terzetto composto da un grandangolare, un normale ed un tele. Per la scelta delle singole focali poi, mi baso sulle caratteristiche del posto che vado a visitare. Normalmente :
28, 55micro e 90macro nel caso di scampagnate alla ricerca di fiori e insetti.
20, 35 e 105 per fotografare strade, vicoli, chiese, monumenti, siti archeologici (è il terzetto che porto anche quando viaggio).
35 e 55 1,2 per foto serali e in interni.
55 1,2, 105 e 135 o 200 per i ritratti rubati e non.
Porto solo un obiettivo quando voglio essere leggero al massimo e sono certo, comunque, di poter ritornare sul posto per riprendere qualche particolare. In questi casi porto il 50, ma più spesso il 35 e raramente il 28 o il 55micro.
Questa estate ho fatto una settimana di vacanza a Ponza sfruttando il gommone di mio zio. Essendo gli spazi stretti e la possibilità di cambiare ottica molto limitata, ho preferito portare il mio ultimo acquisto, fatto principalmente in prospettiva di affiancare ai miei corpi a pellicola una d200, lo zoom 15-30. Per il gommone è stato fantastico. Nella cassaforte della stanza, invece, lasciavo per tutto il giorno il 55 1,2 con l quale uscivo la sera. Per completare il tutto ho portato anche il 90macro. Mi sono trovato bene, come sempre del resto. Mai mi è capitato, in nessuna delle mie uscite fotografiche o nei miei viaggi, di rimpiangere qualche cosa lasciata a casa.
Marcello
28, 55micro e 90macro nel caso di scampagnate alla ricerca di fiori e insetti.
20, 35 e 105 per fotografare strade, vicoli, chiese, monumenti, siti archeologici (è il terzetto che porto anche quando viaggio).
35 e 55 1,2 per foto serali e in interni.
55 1,2, 105 e 135 o 200 per i ritratti rubati e non.
Porto solo un obiettivo quando voglio essere leggero al massimo e sono certo, comunque, di poter ritornare sul posto per riprendere qualche particolare. In questi casi porto il 50, ma più spesso il 35 e raramente il 28 o il 55micro.
Questa estate ho fatto una settimana di vacanza a Ponza sfruttando il gommone di mio zio. Essendo gli spazi stretti e la possibilità di cambiare ottica molto limitata, ho preferito portare il mio ultimo acquisto, fatto principalmente in prospettiva di affiancare ai miei corpi a pellicola una d200, lo zoom 15-30. Per il gommone è stato fantastico. Nella cassaforte della stanza, invece, lasciavo per tutto il giorno il 55 1,2 con l quale uscivo la sera. Per completare il tutto ho portato anche il 90macro. Mi sono trovato bene, come sempre del resto. Mai mi è capitato, in nessuna delle mie uscite fotografiche o nei miei viaggi, di rimpiangere qualche cosa lasciata a casa.
Marcello
