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Al Lupo, Al Lupo
Consigli per "caccia" fotografica
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michelesala75
Messaggio: #1
Questa settimana i media hanno divulgato l'eccezionale filmato che ufficializza la presenza del lupo a Torgnon in Valtournenche, che posso definire la mia seconda casa; l'eccezionalita' e' che attualmente si tratta di un branco di 11 esemplari, di cui quattro cuccioli (l'inverno provvedera' a ridurne il numero di molto). La notizia non mi giunge totalmente inaspettata, considerando gli avvistamenti avvenuti nell'adiacente valle di San Bartlemy e ai ritrovamenti dei resti di un paio di esemplari deceduti ad Antey in primavera. Io stesso ad inizio estate ho potuto osservarne le inequivocabili tracce (feci) sulla strada sterrata per il Col de Bornes, oltre al ritrovamento di un paio di carcasse di ungulati, "sospette".

Mi pongo quindi la domanda, come mi dovrei muovere se volessi portare a casa qualche scatto di questi magnifici, e schivi, predatori?
Che tecnica conviene usare? Appostamento in punti "strategici", con ottica lunghissima? Oppure aspettare la neve e seguirne le tracce? In sostanza: treppiede, super tele (qualche suggerimento in abbinamento ad una D610?) e giorni/settimane di appostamento in mimetica oppure attrezzatura leggera (70-200, magari con moltiplicatore di focale) ed inseguimento?

Saluti,

MIchele

IPB Immagine

dbertin
Messaggio: #2
Ti stai impegolando in uno degli animali italiani più difficili da fotografare bene (non come nell'articolo della Stampa), per prima cosa ti consiglio vivamente due libri, uno in inglese "Wolves: Behavior, Ecology, And Conservation" di David Mech e "Il lupo. Biologia e gestione nelle Alpi ed in Europa" della piemontese Marucco. Se non conosci a fondo il comportamento di questi animali rischi un inseguimento senza fine, loro ti vedranno sempre prima e si paleseranno soltanto su loro volontà. In alcuni luoghi sono anche riusciti ad avvertire la presenza delle fototrappole e le evitano accuratamente. Certo l'inverno con le tracce sulla neve facilità un po' i compiti ma rimane sempre uno dei più schivi animali delle nostre montagne. Poi ti può anche capitare di vederli a bordo strada come è successo a me, ma di solito sono cose che succedono di notte e senza la macchina fotografica appresso.
In bocca al lupo!!!
Daniele
sarogriso
Messaggio: #3
QUOTE(michelesala75 @ Oct 2 2016, 09:22 PM) *
Che tecnica conviene usare? Appostamento in punti "strategici", con ottica lunghissima? Oppure aspettare la neve e seguirne le tracce? In sostanza: treppiede, super tele (qualche suggerimento in abbinamento ad una D610?) e giorni/settimane di appostamento in mimetica oppure attrezzatura leggera (70-200, magari con moltiplicatore di focale) ed inseguimento?


Ma sulla "D610" che mostri in foto che ottica ci monti? 308-W o 6-Br, biggrin.gif

Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #4
QUOTE(michelesala75 @ Oct 2 2016, 09:22 PM) *
... come mi dovrei muovere se volessi portare a casa qualche scatto di questi magnifici, e schivi, predatori?

Ti consiglio il miglior libro fotografico, con racconto, sulla ripresa del lupo in natura in Italia. E' di Bruno D'Amicis, sicuramente tra i migliori fotografi naturalisti che abbiamo in Italia e in Europa (ha vinto il primo premio nella sezione Natura-scatto singolo del World Press Photo del 2014): "Tempo da lupi", con la Prefazione di Jim Brandenburg, acquistabile sul suo sito o on-line.
Si tratta di un lavoro pluriennale, reso possibile da una attenta osservazione e comprensione del comportamento dei branchi, e sfuggendo al loro olfatto con metodi anche poco piacevoli, per quanto efficaci. In queste cose bisogna anche fare attenzione a non fare più danni dell'inverno.
Fotograficamente, 500 mm e 2X sono indispensabili.
Sul suo sito trovi i contatti e potresti chiedere ulteriori informazioni a lui direttamente. Nessuno è più qualificato.

P.S.: trovo l'immagine di pessimo gusto dry.gif

Messaggio modificato da RPolini il Oct 3 2016, 09:21 AM
dbertin
Messaggio: #5
QUOTE(RPolini @ Oct 3 2016, 10:19 AM) *
Ti consiglio il miglior libro fotografico, con racconto, sulla ripresa del lupo in natura in Italia.


Grazie per il consiglio.


QUOTE(RPolini @ Oct 3 2016, 10:19 AM) *
P.S.: trovo l'immagine di pessimo gusto dry.gif


Sicuramente!!!
michelesala75
Messaggio: #6
Grazie a tutti per le informazioni e le preziose dritte bibliografiche.

Io mi auguro che gli enti preposti riescano ad indirizzare quanto prima la gestione di una presenza cosi' importante su un territorio fortemente antropizzato al fine di assicurare una possibile coesistenza uomo-lupo, perche' il forte nervosismo degli allevatori era palpabile gia' qualche mese fa'.

“Il mondo ha bisogno del sentimento di orizzonti inesplorati, dei misteri degli spazi selvaggi. Ha bisogno di un luogo dove i lupi compaiono al margine del bosco, non appena cala la sera, perché un ambiente capace di produrre un lupo è un ambiente sano, forte, perfetto.”
George Weeden, 1958
sarogriso
Messaggio: #7
QUOTE(RPolini @ Oct 3 2016, 10:19 AM) *
P.S.: trovo l'immagine di pessimo gusto dry.gif


Forse ha sbagliato collegamento o altro, infatti poco sopra avevo fatto un'accenno alla sua foto ma ho visto che non ha commentato il mio ne il tuo intervento,

in tutti i casi l'arma raffigurata calza ben poco a qualsiasi attività venatoria, è una articolo per praticare la specialità di Bench Rest, attività sportiva assolutamente innocua sotto tutti gli aspetti. smile.gif
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #8
QUOTE(sarogriso @ Oct 3 2016, 02:44 PM) *
in tutti i casi l'arma raffigurata calza ben poco a qualsiasi attività venatoria, è una articolo per praticare la specialità di Bench Rest, attività sportiva assolutamente innocua sotto tutti gli aspetti. smile.gif

A maggior ragione, che c'entra? blink.gif
Comunque sono orgoglioso di avere competenze nulle sulle armi.
sarogriso
Messaggio: #9
QUOTE(RPolini @ Oct 3 2016, 03:36 PM) *
A maggior ragione, che c'entra? blink.gif
Comunque sono orgoglioso di avere competenze nulle sulle armi.

Ora però scatta il rischio di finire fuori tema rolleyes.gif

rispetto senza alcun dubbio la tua posizione a patto che non si vada a domonizzare le cose innocue, già poco fa in periodo olimpionico un baldo giornalista consigliava la cancellazione delle specialità olimpiche comprendenti armi e affini per una sorta di dimostrazione anti violenza🤕, soluzione ridicola è dettata da un totale "non so una cippa in tema", ma nonostante tutto sono d'accordo che parlando di foto ai lupi una foto di un fucile anche ad uso sportivo proprio non ci sta👍
michelesala75
Messaggio: #10
Non mi soprende che commentando con l'anziana P.M., che ha passato una vita in alpeggio, l'avvistamento di tre lupi che pasteggiavano con un capriolo la scorsa primavera poco sopra Verrayes, la sua posizione fosse: " i lupi sono pericolosi, ti mangiano tutte le mucche, qui non ci devono stare", o che un paio di settimane fa' S.M. , reduce dal salvataggio di una sua capra da un attacco, affermasse: "Da allora non sono più salito in quella zona. Anche perché come pastore ho con me solo il bastone".

Quello che mi ha invece preso alla sprovvista e' che in queste settimane piu' di una persona, civilissimi cittadini acculturati e benestanti, sapendomi assiduo frequentatore di quella montagna, mi venissero fuori con : "ma ti fidi ancora ad andare da quelle parti?".
Questo sentimento popolare che ha in comune la paura alimentata dall'ignoranza, puo' portare solo a cose funeste.

E se sicuramente nessun fucile da benchrest verra' mai puntato contro un lupo (perche' le scellerate azioni di "auto difesa" sono i bocconi avvelenati), in questo post la foto e' li' a ricordare come il lupo sia ancora ben lungi dal poter dormire sonni tranquilli.
sarogriso
Messaggio: #11
QUOTE(michelesala75 @ Oct 4 2016, 09:09 AM) *
Non mi soprende che commentando con l'anziana P.M., che ha passato una vita in alpeggio, l'avvistamento di tre lupi che pasteggiavano con un capriolo la scorsa primavera poco sopra Verrayes, la sua posizione fosse: " i lupi sono pericolosi, ti mangiano tutte le mucche, qui non ci devono stare", o che un paio di settimane fa' S.M. , reduce dal salvataggio di una sua capra da un attacco, affermasse: "Da allora non sono più salito in quella zona. Anche perché come pastore ho con me solo il bastone".


La "storia" del lupo è identica a quella dell'orso che da qualche anno si è più che ambientato dalle mie parti e prendere le difese dell'animale piuttosto che del pastore diventa assai difficoltoso, mettersi nel mezzo ancora peggio perché assente da soluzioni logiche e la colpa non è di nessuno, il nostro territorio per certi contesti è troppo piccolo e colpito da naturale antropizzazione, sfruttare il terreno per agricoltura e pastorizia rientra nella normale evoluzione dell'uomo ma entra in contrasto con il fabbisogno di certe specie animali e tutto fa parte di un meccanismo inarrestabile, per alcuni animali selvatici tipo lepre/capriolo/cervo e anche alcune specie di uccelli l'uso agricolo del territorio anche in forme di mono coltura ha portato degli indubbi vantaggi: maggiore pascolo disponibile, territori meglio adatti allo svernamento e forte calo dei pesticidi e diserbanti hanno migliorato quei tipi di habitat, chi ne segue il corso ha potuto poi notare il graduale calo di diffidenza in quei tipi di animale che piano piano si stanno abituando alle attività umane oltre ad associarle a sostentamento, perfino l'attività venatoria ne sta seguendo l'andamento,

per i carnivori "scomodi" quali lupo e orso il discorso cambia molto visto che sono diretti antagonisti con le attività zootecniche e l'allevatore che era abituato a poter far crescere i propri animali negli spazi aperti non accetta i loro attacchi, e qui da noi da parte dell'orso ne sono accaduti purtroppo parecchi perché "l'amico plantigrado" non gli garba molto mettersi a correre dietro a veloci animali selvatici ma ha trovato che asini, pecore, capre e galline rinchiusi in recinti sono molto facili da predare ma ripeto che questo al loro proprietario la cosa non piace per niente,

e allora che facciamo? Se mettiamo in atto una totale protezione di queste specie significa metterli in posizione di leadership, se invece in testa alla piramide alimentare ci vogliamo mettere noi le azioni da mettere in atto sarebbero ben chiare.

Tutto dipende da come si legge la cosa, paradossalmente si potrebbe interpretare il dominio dell'uomo come un fase evolutiva logica quanto inevitabile se anche lui conglobato nel regno animale smile.gif

se invece "pensato" come specie a se stante e "creata per altri scopi" avanti con le varie opzioni,

spero di non innescare un vespaio laugh.gif
brata
Messaggio: #12
L'eliminazione del non io implica quella dell'io.
 
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