Di recente ho fatto qualche esperimento di focus-stacking e, tra le varie cose che ho trovato in rete, ho letto che è una tecnica che viene usata anche per le foto paesaggistiche allo scopo di ridurre gli effetti della diffrazione verso le aree periferiche dell'immagine.
Con questa idea in testa mi sono piazzato sul Monte dei Cappuccini di Torino e ho iniziato a scattare la mia bella serie di foto con messe a fuoco via via differenti (regolazione manuale) per un totale di 10 immagini, caricate quindi su photoshop ho ottenuto l'immagine con tutti i livelli e relative maschere.
A questo punto ho iniziato a rendermi conto che la quantità di zone fuori fuoco sfuggite alla correzione automatica era davvero enorme, quindi ho preso solo 3 immagini e questo è il risultato, con pochissime correzioni necessarie:
Il problema che però ho riscontrato è che, svelando alcune parti mascherate, queste hanno una luminosità diversa rispetto a quelle già visibili. Come posso correggerle senza fare pasticci?
Questo è il motivo per cui non ho corretto le luci sfuocate alla destra della mole che si vedono ai piedi delle montagne, mi usciva un'area più scura molto visibile.
Vorrei anche arrivare a capire, a seconda del soggetto, la quantità di scatti che è meglio fare per catturare tutti i dettagli, ma senza impazzire in pp.
Messaggio modificato da FabioGRL il Jan 24 2014, 02:49 PM
Con questa idea in testa mi sono piazzato sul Monte dei Cappuccini di Torino e ho iniziato a scattare la mia bella serie di foto con messe a fuoco via via differenti (regolazione manuale) per un totale di 10 immagini, caricate quindi su photoshop ho ottenuto l'immagine con tutti i livelli e relative maschere.
A questo punto ho iniziato a rendermi conto che la quantità di zone fuori fuoco sfuggite alla correzione automatica era davvero enorme, quindi ho preso solo 3 immagini e questo è il risultato, con pochissime correzioni necessarie:
Il problema che però ho riscontrato è che, svelando alcune parti mascherate, queste hanno una luminosità diversa rispetto a quelle già visibili. Come posso correggerle senza fare pasticci?
Questo è il motivo per cui non ho corretto le luci sfuocate alla destra della mole che si vedono ai piedi delle montagne, mi usciva un'area più scura molto visibile.
Vorrei anche arrivare a capire, a seconda del soggetto, la quantità di scatti che è meglio fare per catturare tutti i dettagli, ma senza impazzire in pp.
Messaggio modificato da FabioGRL il Jan 24 2014, 02:49 PM
Di recente ho fatto qualche esperimento di focus-stacking e, tra le varie cose che ho trovato in rete, ho letto che è una tecnica che viene usata anche per le foto paesaggistiche allo scopo di ridurre gli effetti della diffrazione verso le aree periferiche dell'immagine.
Con questa idea in testa mi sono piazzato sul Monte dei Cappuccini di Torino e ho iniziato a scattare la mia bella serie di foto con messe a fuoco via via differenti (regolazione manuale) per un totale di 10 immagini, caricate quindi su photoshop ho ottenuto l'immagine con tutti i livelli e relative maschere.
A questo punto ho iniziato a rendermi conto che la quantità di zone fuori fuoco sfuggite alla correzione automatica era davvero enorme, quindi ho preso solo 3 immagini e questo è il risultato, con pochissime correzioni necessarie:
Il problema che però ho riscontrato è che, svelando alcune parti mascherate, queste hanno una luminosità diversa rispetto a quelle già visibili. Come posso correggerle senza fare pasticci?
Questo è il motivo per cui non ho corretto le luci sfuocate alla destra della mole che si vedono ai piedi delle montagne, mi usciva un'area più scura molto visibile.
Vorrei anche arrivare a capire, a seconda del soggetto, la quantità di scatti che è meglio fare per catturare tutti i dettagli, ma senza impazzire in pp.
Con questa idea in testa mi sono piazzato sul Monte dei Cappuccini di Torino e ho iniziato a scattare la mia bella serie di foto con messe a fuoco via via differenti (regolazione manuale) per un totale di 10 immagini, caricate quindi su photoshop ho ottenuto l'immagine con tutti i livelli e relative maschere.
A questo punto ho iniziato a rendermi conto che la quantità di zone fuori fuoco sfuggite alla correzione automatica era davvero enorme, quindi ho preso solo 3 immagini e questo è il risultato, con pochissime correzioni necessarie:
Il problema che però ho riscontrato è che, svelando alcune parti mascherate, queste hanno una luminosità diversa rispetto a quelle già visibili. Come posso correggerle senza fare pasticci?
Questo è il motivo per cui non ho corretto le luci sfuocate alla destra della mole che si vedono ai piedi delle montagne, mi usciva un'area più scura molto visibile.
Vorrei anche arrivare a capire, a seconda del soggetto, la quantità di scatti che è meglio fare per catturare tutti i dettagli, ma senza impazzire in pp.
L'immagine è fantastica.
Sono di Torino. Per salire sul colle bisogna lasciare l'auto sotto o si può salire in auto?
Complimenti.
Direi che è ottima
L'immagine è fantastica.
Sono di Torino. Per salire sul colle bisogna lasciare l'auto sotto o si può salire in auto?
Complimenti.
Sono di Torino. Per salire sul colle bisogna lasciare l'auto sotto o si può salire in auto?
Complimenti.
Non sono sicuro che il parcheggio sia effettivamente consentito, ma fatto sta che ci sono sempre un sacco di macchine, forse rischi di più a parcheggiare lungo la salita. I posti più sicuri sono vicino al semaforo da cui partono i tornanti.
Più che altro lì il problema è costituito dalle piante, troppo alte per il punto panoramico!!!
Mah, usare il FS nei panorami è proprio esagerato, con i grandangoli fino a f/14 i si può spingere tranquillamente e con le impostazioni su infinito si dovrebbe avere tutto a fuoco.
Mah, usare il FS nei panorami è proprio esagerato, con i grandangoli fino a f/14 i si può spingere tranquillamente e con le impostazioni su infinito si dovrebbe avere tutto a fuoco.
Ciao Fabio, mi chiedo anch'io come facessi ad avere zone fuori fuoco a f10 come risulta dagli exif.
Per quanto riguarda la foto anche secondo me è ottima....anche se secondo me hai tardato di un quarto d'ora ed è un po' buia, sia la città che le montagne.
Daniele
ciao daniele
bellissimo scatto.. complimenti
Andrea
bellissimo scatto.. complimenti
Andrea
Ciao Fabio, un'ottima realizzazione ma anche secondo me inutile il FS in questo contesto.
Non avendo un primo piano, ad f10 secondo me avevi a fuoco tutto con un singolo scatto.
Hai notato differenze di messa a fuoco nei singoli scatti?? Intendo da avere a fuoco o la Mole o i primi palazzi?? Differenze apprezzabili intendo... Per me un'ottimo scatto a prescindere dal FS. Concordo con Daniele per l'orario e a me (problema mio probabilmente :() infastidiscono troppo le fronde degli alberi.
Ciao Fabio
Non avendo un primo piano, ad f10 secondo me avevi a fuoco tutto con un singolo scatto.
Hai notato differenze di messa a fuoco nei singoli scatti?? Intendo da avere a fuoco o la Mole o i primi palazzi?? Differenze apprezzabili intendo... Per me un'ottimo scatto a prescindere dal FS. Concordo con Daniele per l'orario e a me (problema mio probabilmente :() infastidiscono troppo le fronde degli alberi.
Ciao Fabio
Ciao Fabio, bella foto, anche io però sono uno di quelli a cui gli alberi danno molto fastidio ma so che non potevi fare di + e togliere il verde in quei pochi posti dove è rimasto non è il caso, hehe, perfettamente d'accordo con gli altri sull'orario, poco prima in piena ora blu la foto avrebbe avuto un altro impatto.
Per quanto riguarda il fs io sono uno dei pazzi che sta iniziando ad utilizzarlo frequentemente nei paesaggi ma in un caso simile (come ha detto Fabio) ha poco senso, se hai un primo piano molto ravvicinato anche a f/16 e infinito non è mai nitido come se mettessi a fuoco proprio nel punto in basso (e solitamente se hai un primo piano interessante quell'area + nitida si nota) e quindi il fs può essere utile, notai la cosa in alcune immagini di Andrea Meneghel, la qualità era sbalorditiva e allora gli chiesi info e mi spiegò che a volte usava questa tecnica (oltre al manico che sicuramente nel suo caso fa la differenza).
L'ideale sarebbe usare diaframmi ancora + aperti di quello a cui noi paesaggisti siamo abituati per ottenere il meglio dalle nostre lenti, poi logicamente saremo costretti ad un lavoro maggiore in fase di postproduzione, tutto dipende logicamente dalla nitidezza che si cerca e da quanto saremo bravi poi a lavorare i files perchè io sto pensando di fare così ma non è detto che ci riesca senza problemi
Ciao,
Fab
Per quanto riguarda il fs io sono uno dei pazzi che sta iniziando ad utilizzarlo frequentemente nei paesaggi ma in un caso simile (come ha detto Fabio) ha poco senso, se hai un primo piano molto ravvicinato anche a f/16 e infinito non è mai nitido come se mettessi a fuoco proprio nel punto in basso (e solitamente se hai un primo piano interessante quell'area + nitida si nota) e quindi il fs può essere utile, notai la cosa in alcune immagini di Andrea Meneghel, la qualità era sbalorditiva e allora gli chiesi info e mi spiegò che a volte usava questa tecnica (oltre al manico che sicuramente nel suo caso fa la differenza).
L'ideale sarebbe usare diaframmi ancora + aperti di quello a cui noi paesaggisti siamo abituati per ottenere il meglio dalle nostre lenti, poi logicamente saremo costretti ad un lavoro maggiore in fase di postproduzione, tutto dipende logicamente dalla nitidezza che si cerca e da quanto saremo bravi poi a lavorare i files perchè io sto pensando di fare così ma non è detto che ci riesca senza problemi
Ciao,
Fab
Nei vari scatti si, ci sono differenze apprezzabili di messa a fuoco, ma non molto marcate. Nello scatto "centrale" c'è un'impressione di tutto a fuoco (centrato sulla Mole), ma ingrandendo e confrontando con le altre immagini si nota una minore messa a fuoco sulle montagne e sulla zona del fiume.
In un'altra prova fatta con specchio e pila, avevo unito 7-8 scatti senza avere così tante zone da correggere come qui al primo tentativo. Mi consigliate di usare diaframmi più chiusi e meno scatti se il soggetto è molto complesso? Oppure il contrario?
Il problema più grande per me però è la mia attuale incapacità di correggere la diversa luminosità delle zone che vado a scoprire dalla maschera di contrasto, come si sistema?
Messaggio modificato da FabioGRL il Jan 27 2014, 07:47 AM
In un'altra prova fatta con specchio e pila, avevo unito 7-8 scatti senza avere così tante zone da correggere come qui al primo tentativo. Mi consigliate di usare diaframmi più chiusi e meno scatti se il soggetto è molto complesso? Oppure il contrario?
Il problema più grande per me però è la mia attuale incapacità di correggere la diversa luminosità delle zone che vado a scoprire dalla maschera di contrasto, come si sistema?
Messaggio modificato da FabioGRL il Jan 27 2014, 07:47 AM
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Riguardandola, anche a me!
Idee su come correggere le diverse luminosità tra le zone "a vista" e quelle coperte dalle maschere di livello?
Idee su come correggere le diverse luminosità tra le zone "a vista" e quelle coperte dalle maschere di livello?
Per me in una foto così basterebbe scattare a f/5.6 (su FX magari a f/7,1) ed è già tutto a fuoco, evitando la diffrazione.
Il focus stacking su una foto così è inutile, serve quando ci sono tanti dettagli in primissimo piano e per non scattare a f/22.
Il focus stacking su una foto così è inutile, serve quando ci sono tanti dettagli in primissimo piano e per non scattare a f/22.