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Esposizione Corretta Ma Foto Sottoesposta.
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nikelaos
Messaggio: #1
Salve a tutti.
Chiedo scusa se apro un post su un argomento che non so se sia stato già trattato - io sul Forum non sono riuscito a trovare la risposta che mi serve - e anche per la mia domanda da pivelli.

Ho notato che sia sulla mia vecchia D50 con il 18-55 che sulla nuova D90 con il 18-200 VR anche se il valore dell'esposimetro è zero la foto, in assenza di una buona luminosità (foto in ambienti chiusi senza uso di flash o con cielo molto cupo), tende ad essere leggermente sottoesposta (sottoesposizione verificata con gli istogrammi).
Il bilanciamento del bianco lo setto manualmente a seconda delle condizioni così come le ISO.
Dove sbaglio?

Grazie.
antonio briganti
Messaggio: #2
Così senza una fotografia "incriminata"è difficile, prova a postare qualche scatto
ciao
antonio
raffer
Messaggio: #3
Se non posti qualche immagine esemplificativa del problema (possibilmente corredata dei dati Exif) l'unica cosa che si capisce dal tuo quesito è che sei un appassionato del "manuale". rolleyes.gif

Raffaele

Messaggio modificato da raffer il Sep 11 2009, 05:57 PM
nikelaos
Messaggio: #4
QUOTE(raffer @ Sep 11 2009, 06:56 PM) *
Se non posti qualche immagine esemplificativa del problema (possibilmente corredata dei dati Exif) l'unica cosa che si capisce dal tuo quesito è che sei un appassionato del "manuale". rolleyes.gif

Raffaele



Si, in effetti sono un appassionato del "manuale".
La foto ve la posto appena possibile (adesso sono a lavoro).
Comunque grazie mille per l'interessamento.

Nicola
nippokid (was here)
Messaggio: #5
...la collimazione "a zero" dei riferimenti esposimetrici a mirino non è garanzia di esposizione "corretta".

L'esposimetro, a seconda del tipo di misurazione scelta (matrix, media, spot), produce una lettura della luce incidente e fornisce un'indicazione (o comanda un automatismo..) dei parametri di scatto adatti ad assecondare "quella" misurazione, non a fornire un risultato "corretto" tout-court..

La misurazione (e quindi il "suggerimento esposimetrico" della fotocamera) è sottoposta a numerose variabili. Nel caso del Matrix c'è una valutazione dell'intera scena, cosa che dovrebbe comportare la "migliore" esposizione possibile per l'inquadratura scelta, ma è sufficiente un blocco della messa a fuoco e conseguente ricomposizione per "cambiare le carte in tavola" e - ad esempio - ostacolare il riconoscimento del soggetto all'interno della scena con il conseguente diverso "peso" attribuito in fase di calcolo dell'esposizione al punto AF attivo...

Spot e Media Ponderata sono letture più oggettive, ma anch'esse sottoposte a variabili di "puntamento" dato che tenderanno a fornire un suggerimento di esposizione tale da ricondurre la zona di misurazione (più o meno selettiva e mediata..) ad un grigio medio di riferimento, cosa che ovviamente comporta risultati diametralmente opposti se relative ad un soggetto scuro piuttosto che ad un soggetto chiaro...

In ogni caso la lettura esposimetrica in genere non può essere considerata "oggettiva" ai fini del risultato, ma "solo" uno strumento per maturare le proprie scelte, collimazione a zero o meno.

Non so se era necessaria tale precisazione, ma ormai l'ho scritta... mellow.gif

bye.

nikelaos
Messaggio: #6
grazie.gif per la spiegazione esaustiva. Pensavo potesse essere qualcosa del genere anche se ad un linguaggio così tecnico non ci sarei mai arrivato.
Nel caso che dici tu può essere utile fare riferimento all'istogramma subito dopo la foto o c'è qualche altro "sistema" per avere certezza della corretta esposizione?

Nicola

nippokid (was here)
Messaggio: #7
E' giusto far riferimento all'esperienza prima dello scatto e agli istogrammi RGB, dopo. smile.gif

Con la necessaria "accortezza" di considerare che gli istogrammi della fotocamera fanno sempre riferimento ad un Jpeg (incorporato nel NEF) e sottoposti alla "influenza" tanto del bilanciamento del bianco in uso, quanto dello spazio colore impostato on-camera (sebbene poi entrambi non siano vincolanti sul RAW)
Considerare quindi che - ad esempio - un canale del rosso che appare sovraesposto con un errato bilanciamento del bianco (poniamo tungsteno in luce diurna) in realtà, sul RAW, non lo è, dato che il rosso necessiterà di meno "moltiplicazione" con il WB "corretto" di quanto appaia dagli istogrammi..
Anche la visualizzazione delle alte luci (lampeggianti) è espressione degli istogrammi quindi sottoposta alle medesime variabili e oltretutto abbastanza "pessimista" a causa di un "allerta-sovraesposizione" regolato in maniera conservativa, attorno ai 248/255 livelli...

Comunque si, considerando bene tutte le variabili in fase di interpretazione degli istogrammi, questi restano lo strumento migliore per quantificare l'esposizione.

Ovvio che poi andrebbe anche considerata la personale idea o esigenza di "corretta esposizione".
In alcuni casi un'esposizione visivamente corretta non rappresenta la migliore scelta possibile da un punto di vista "elettronico" per il funzionamento del sensore e la sua capacità di cattura e di sfruttare un rapporto segnale/rumore vantaggioso...
Altre volte coincidono, altre volte ancora non c'è spazio per considerare il sensore, ma è necessario "finire" lo scatto già on-camera..

Insomma, la questione si amplia ulteriormente...ed è ancora più comprensibile il concetto che non esiste la corretta esposizione, ma esiste l'uso corretto che facciamo delle informazioni che la fotocamera ci fornisce, in funzione delle personali esigenze e preferenze.
Sennò noi che ci stiamo a fare??! cool.gif

Pollice.gif





Messaggio modificato da npkd il Sep 11 2009, 07:17 PM
-missing
Messaggio: #8
Se sei in spot azzerare l'esposimetro su un tono medio "verace" è una buona garanzia di successo.
Poi, controllare l'istogramma non costa nulla.
nippokid (was here)
Messaggio: #9
QUOTE(npkd @ Sep 11 2009, 07:43 PM) *
...
L'esposimetro, a seconda del tipo di misurazione scelta (matrix, media, spot), produce una lettura della luce incidente ....

Aaaaargh!!!!! ph34r.gif ph34r.gif ph34r.gif

...riflessa, ovviamente...

mellow.gif



Messaggio modificato da npkd il Sep 11 2009, 07:29 PM
lucaagati
Messaggio: #10
QUOTE(npkd @ Sep 11 2009, 08:27 PM) *
Aaaaargh!!!!! ph34r.gif ph34r.gif ph34r.gif

...riflessa, ovviamente...

IPB Immagine

E se fai un bel controluce pieno come va di moda ora???è incidente o riflessa?? messicano.gif

L'eposimetro secondo me, va interpretato solo ed esclusivamente come strumento di lettura.. poi con l'istogramma e l'anteprima della foto impostata sulle alte-luci (clipping, credo si chiami così se non sbaglio..) vai a preservare le alte luci.. almeno io faccio così..

Luca
edate7
Messaggio: #11
Bella discussione. Io, quando sono in difficoltà, uso misurare la luce con l'esposizione "media", così come faceva la mia Olympus OM2-n. Sono abituato a quel tipo di esposizione, so come "pilotarla", faccio una misurazione un pò conservativa sulle alte luci, tanto scattando in RAW posso recuperare un pò sulle ombre, aprendole, confidando sulla cifra di rumore molto bassa della D3. Il matrix va interpretato, nei casi difficili, nei casi semplici garantisce quasi sempre una esposizione corretta. Certo che un esposimetro esterno che misura la luce incidente sul soggetto rimane sempre a mio avviso la scelta migliore.
Ciao
-missing
Messaggio: #12
QUOTE(edate7 @ Sep 11 2009, 08:52 PM) *
Bella discussione.

Condivido. Avrebbe potuto essere bella ed anche utile a molti, penso.
Ma evidentemente queste piccolezze non interessano più di tanto. Amen.
Rientriamo nei ranghi e torniamo ai vari club...

Messaggio modificato da paolodes il Sep 12 2009, 07:53 PM
Lucabeer
Messaggio: #13
Il trucco è capire come si vuole rendere la scena. I modelli più vecchi di fotocamere Nikon espongono in modo che una scena scura venga resa... scura. I modelli più recenti tendono a schiarirla (a favore della leggibilità e dell'ottimizzazione della resa del sensore in termini di rapporto segnale/rumore), lasciando poi eventualmente l'onere di scurirla in postproduzione se veramente la si desiderava scura.

Entrambi gli approcci sono "corretti", è solo una questione di preferenza.
nikelaos
Messaggio: #14
In sostanza - mi pare di capire, che, entro determinati limiti, l'esposizione è un fatto di interpretazione, di gusto, di ciò che si vuole ottenere.
Certo che se la foto è eccessivamente scura o troppo sovraesposta diventa "illeggibile".
In questo l'esposimetro ci dà una grossissima mano, salvo poi valutare l'effetto a scatto effettuato.

Grazie a tutti per l'aiuto e l'interessamento. guru.gif

Nicola
 
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