Non si deve mai frequentare il forum prima di acquistare una reflex...non ci siamo proprio...non riesco ad andare avanti.Dopo mesi di occhi doloranti davanti al video, fino alle ore piccole, ero arrivato a una conclusione :corpo D90, tutti daccordo sul forum...e l'obiettivo?

Io ho preso una d90 in kit col 18-105vr e ora avrei preferito fare una scelta diversa, prendendo il corpo da solo e un 70-300vr. Ho rimediato in corsa, ma mi avrebbe fatto piacere risparmiare quei 200€...
A parte questo finora non ho avuto nessuno problema con quell'obiettivo.

...Fidati, da possessore di ben due famigerate ottiche PRO "G" posso dirti che costruttivamente il 24-70mm f2.8, ed il 105mm Micro VR sono costruttivamente ben fatti, solidi come ci si aspetta da lenti di questa categoria....

Non ne dubito. Le mie, e non solo mie, critiche al "G" sono di altra natura, le conosci e non mi ripeto.
Si, effettivamente lo "entry level" attuale di Nikon è un entry level dalla porta di servizio. In parte la logica intrinseca dei sistemi digitali (inutile dare sempiterna solidità ad oggetti le cui prestazioni sono destinate ad essere surclassate nel giro di anni se non di mesi), in parte la logica di mercato hanno sottratto a Nikon il primato qualitativo che deteneva tra i produttori giapponesi.
Naturalmente a mio modo di vedere.
Ma tant'è.
Ciao.

...ebbene sì... mi sono deciso...grazie anche a voi...udite! udite! D90 eeeeeeeee...16-85vr

Da fruitore soddisfatto dell'ottica che hai acquistato, ritengo che tu abbia fatto la scelta migliore...
Non te ne pentirai

Condivido completamente le considerazioni di "Voglio il tredici". Anche se apprezzo meno il suo nickname, che credo sia una parte o comunque un sintomo, del problema che lui stesso pone.
Vorrei aggiungere alcune considerazioni.
Si dice, o lui dice, che saremmo una minoranza a pensarla così. Chiunque abbia cominciato a fotografare almeno venti o trenta anni fa, non può non rendersi conto della degenerazione (costruttiva?) in atto. Ma la domanda da porsi non è, e qui calmiamo i nikonisti più sfegatati: "Dove sta andando Nikon?"; bensì: "Dove sta andando il mercato?"; o, ancora meglio - come Pasolini faceva dire a un giornalista che intervistava Mao Ze Dong in "Uccellacci e uccellini": "Dove sta andando il mondo?".
Vent'anni fa (ne avevo una che un ladro, poi, si è portata via), una FE2, usabile e usata dai professionisti, costava un terzo dello stipendio mensile di un metalmeccanico. Meccanica ed elettronica (otturatore "al titanio" e "al quarzo"; 1/4000 di secondo; sincro flash 1/250; funzionava anche senza batterie), era una macchina fantastica; e, attaccata ad un tele abbastanza lungo a mo' di manico, poteva fungere da zappa, tanto era robusta.
Oggi, ci vuole più di un terzo di stipendio mensile di metalmeccanico, per comprare una D3000 (che fa vomitare qualsiasi appassionato, figuriamoci un professionista!), poco più di un giocattolo (anche se farà, suppongo, se c'è il "manico", ottime foto... finché non si rompe), prodotta, in plastichetta, nel sud-est asiatico per sfruttare mano d'opera semischiavizzata a basso costo.
Sono le regole del mercato, direte voi. Il mercato ha regole sbagliate, dico io.
E la qualità di ciò che compriamo è solo una conseguenza, nemmeno la più inquietante (ci sono anche la fame, le guerre, il tracollo ambientale del pianeta, tra le conseguenze) di questa mutazione antropologica, dell'evoluzione suicida (a furia di distruggere risorse - un obiettivo 50/1,4 AI dura cent'anni, un 18-55 AFS ne dura due, e se ne dovranno costruire milioni per compensare - rimarremo senza aria respirabile, acqua bevibile, suolo non inquinato, eccetera eccetera) della "società dei consumi".
Chi costruiva materiale fotografico (ma il discorso va bene per qualsiasi "merce"), prima, lo faceva per passione e, certo, anche per guadagnarci (magari poco). Faceva cose (magari poche) che funzionavano bene e non si rompevano.
Chi lo fa ora, lo fa esclusivamente per straguadagnarci e, siccome, nelle multinazionali di oggi, "la proprietà" è perfettamente svincolata dalla "produzione", e vuole semplicemente (e miopemente) trarre il maggior profitto producendo (troppo) e vendendo a basso costo infischiandosene di tutto, si produce in enormi quantità (devastando l'ambiente e sprecando risorse, schiavizzando i lavoratori) quel che si dovrà rompere subito, in modo da indurre "il consumatore" a comprare di nuovo, di più, sempre...
E il consumatore, compra compra compra. Perché la televisione gli ha detto che così bisogna fare.
Occorrerebbe una rivoluzione.
Una rivoluzione culturale.
Io, tra una foto e l'altra (20/2,8 - 24/2,8 - 28/2,8 - 28/3,5 - 35/2 - 50/1,4 - 55/3,5 micro - 75-150/3,5 - 85/1,4 - 135/3,5; tutti pre AI, AI, o AI-S), ci lavoro.

Bye bye

Condivido completamente le considerazioni di "Voglio il tredici". Anche se apprezzo meno il suo nickname, che credo sia una parte o comunque un sintomo, del problema che lui stesso pone.
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Mi ero ripromesso di non intervenire nuovamente alla discussione per evitare ridondanze e per non annoiare gli utenti del forum con le mie solite considerazioni da "nostalgico noioso".
Volevo solo chiarire il perchè del mio nick name: semplicemente adoro i supergrandangolari, posseggo infatti un 15mm che incomincia a starmi stretto...la pace dei sensi sarebbe l'acquisto insperato di un Nikkor 13 f1:5,6 possibilmente Pre-ai (pochi pochi), tutto li :-)
Ho un fish eye, un 7,5mm, ma non è la stessa cosa...sono fissazioni lo so, ma senza un obiettivo ( scopo da raggiungere :-) )sai che noia la vita!!!
Per quanto riguarda l'altro discorso, quello più serio, credo che l'argomento sia troppo complesso per poter essere condensato in poche righe, per simpatia ricambio pienamente quanto Lei scrive senza niente aggiungere, il mio augurio più sincero è che molti intuiscano quanto da Lei scritto per essere consapevoli che il mercato non si deve subire passivamente.
Fotografando
Amedeo-La Spezia

Volevo solo chiarire il perchè del mio nick name: semplicemente adoro i supergrandangolari, posseggo infatti un 15mm che incomincia a starmi stretto...la pace dei sensi sarebbe l'acquisto insperato di un Nikkor 13 f1:5,6 possibilmente Pre-ai (pochi pochi), tutto li :-)

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Mi perdoni. Avevo equivocato sul nickname. Pensavo volesse... il tredici al totocalcio! :-))))
Per il resto, come già detto, apprezzo e condivido quanto scrive.

Saluti

S.

Non sono d'accordo sul fatto che la D3000 (o una qualunque reflex digitale, sia pure entry-level), sia "poca roba". La D3000 fa cose che una Nikon FE2 "si sogna la notte": ti svincola dai costi del rullino e della stampa, ti consente di visualizzare immediatamente il risultato degli scatti, ti permette di scattare in RAW e, con l'ausilio del computer, di modificare i parametri fondamentali della foto DOPO averla scattata (bilanciamento del bianco, esposizione, recupero alte luci e ombre, nitidezza), ti consente persino di ritoccare un'immagine on-camera...
Non credo nemmeno che la D3000 (o macchina analoga) sia un oggetto così fragile da durare due/tre anni per poi rompersi: se usato con cura (come penso facciano tutti gli appassionati di fotografia) è uno strumento in grado di funzionare per un bel po' di tempo... e poi, che faccia addirittura "vomitare" mi sembra davvero un'esagerazione.

Ciao
Massimiliano

Messaggio modificato da hobsbawm il Nov 7 2009, 08:38 PM

eh ' sti ragazzi so' abituati troppo bene.

secondo me:
16-85, grande VR ( il mio va bene dopo 5 mesi di uso regolare )
ciao, Marco

Non sono d'accordo sul fatto che la D3000 (o una qualunque reflex digitale, sia pure entry-level), sia "poca roba". La D3000 fa cose che una Nikon FE2 "si sogna la notte": ......................cut

Ma una Fe2 l'hai mai avuta? Perchè secondo me fai paragoni che non esistono proprio!
Casomai fai una sintesi delle cose che fa in piu'...ma non fermarti agli aspetti funzionali...perchè i vantaggi che dici c'è l'ho con la mia compatta Casio da 6 MPx
Marcello

Messaggio modificato da marce956 il Nov 7 2009, 09:56 PM

Ma una Fe2 l'hai mai avuta? Perchè secondo me fai paragoni che non esistono proprio!
Casomai fai una sintesi delle cose che fa in piu'...ma non fermarti agli aspetti funzionali...perchè i vantaggi che dici c'è l'ho con la mia compatta Casio da 6 MPx
Marcello

A mio avviso c'è una equivoco, peraltro ricorrente.
Un conto è la qualità costruttiva, un conto le prestazioni offerte dalla tecnologia digitale.
Ma visto che parliamo di prezzi...
Alla fine degli anni 70 la mia F2 (che io ho potuto comprare usata solo molto dopo e che tutt'oggi adopero con enorme soddisfazione), costava circa 600,000 Lire, che moltiplicato per 4,4160 (indice ISTAT di rivalutazione dall'anno 1980 ad oggi) fa 2.650.000 milioni di lire, pari circa a 1340 euro. La "erede" della F2 è, converrete, la D3: provate un po a chiedere "quanta" D3 vi danno con questa cifra...
Più nel merito, diciamo pure che forse è inutile profondere un'elevata qualità costruttiva in oggetti intrinsecamente obbligati (anzi, pensati) ad essere surclassati in breve tempo.
Forse si, siamo abituati male e non riusciamo ad adeguarci.

Messaggio modificato da giosanta il Nov 8 2009, 12:29 AM

il mio 18-105 su D90 ha passato i 4000 scatti!

perfetto come sempre

Io ce ne ho fatti 18mila finora.