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Prove Soffietto
Nikon PB-6
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sanmarco1951
Messaggio: #26
QUOTE(SimoneBaldini @ Oct 28 2006, 08:54 PM) *

E' la prima prova per vedere a quanto ci si puo' spingere, nessuna pretesa anche perchè fatta con luce ambiente da incandescenza

soffietto PB-6 + tubo prolunga (per attaccarlo alla D200 altrimenti non si attacca)
50 1.4 invertito
tempo lungo 20"
focale chiusa a 8 (ma è invertito quindi..)
ISO 100
soffietto tutto allungato

La foto è di un metro a nastro e ogni tacca è un millimetro quindi io vedo circa 4 tacche, facendo il rapporto 36/4=9 rapporto 1:9 di ingrandimento, giusto.
Attendo consigli per poter operare come si deve con questi rapporti d'ingrandimento.

Ciao
Simone

Scusate l' intrusione ma il soffietto PB6 si innesta benissimo sulla mia D200 senza alcun tipo di prolunga aggiuntiva,basta innestarlo con la ghiera ruotata di 90° del soffietto e poi ruotare il corpo macchina una volta innestato.
saluti a tutti sanmarco1951
ringhiobd
Nikonista
Messaggio: #27
QUOTE(giannizadra @ Oct 29 2006, 01:52 PM) *

Che ne direste se il rapporto d'ingrandimento lo intendiamo 6:1 (o 9:1 se preferisci)e non 1:6 ( o 1:9) ? rolleyes.gif

Il calcolo è interessante, ma se invertite il dividendo con il divisore difficlmente approderà a qualcosa.. smile.gif

PS. Cosa significa "Il rapporto di riproduzione con il digitale non ha molto senso " ?
Pensi che con la pellicola non esistesse la possibilità di ingrandire ( in proiezione o in stampa) a piacere ? blink.gif

Colpiti e affondati. Avanti così. Bravo Gianni
SimoneBaldini
Messaggio: #28
E' in qualche modo possibile valutare la profondità di campo? Possiamo per esempio dare due valori per questi due casi:

1) Sensore 36x24 (pellicola) RR 3:1 ottica 150mm

2) Sensore 24x16 (DX aprossimato) RR 2:1 ottica 100mm

Praticamente si dovrebbe avere come risultato la stessa area inquadrata nei due casi, ma possiamo quantificare la PDC, o il cerchio di confusione?

Ciao
SImone

QUOTE(sanmarco1951 @ Oct 31 2006, 05:35 PM) *

Scusate l' intrusione ma il soffietto PB6 si innesta benissimo sulla mia D200 senza alcun tipo di prolunga aggiuntiva,basta innestarlo con la ghiera ruotata di 90° del soffietto e poi ruotare il corpo macchina una volta innestato.
saluti a tutti sanmarco1951

Hai ragione, siccome lo avevo appena ritirato e non avendo le istruzioni (e' quello di Paolo) non mi ero accorto della possibilità di ruotare di 90° l'attacco, solo domenica quando lo ho usato intensamente me ne sono accorto. La mamma Nikon non delude mai (mi sembrava strana la cosa)!

Ciao
Simone
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Messaggio: #29
QUOTE(SimoneBaldini @ Oct 31 2006, 08:35 PM) *

E' in qualche modo possibile valutare la profondità di campo?

A parità di inquadratura e diaframma (nonché di dimensioni finali di stampa su carta) la PDC è maggiore per il sensore più piccolo.
Il perche' l'ho spiegato spiegato qui.
SimoneBaldini
Messaggio: #30
Ma il cerchio di confuzione è un dato ricavato da prove o vi è una correlazione con qualche cosa?
Inoltre nell'esempio che ho fatto prima delle due ottiche per ottenere l'identica inquadratura ma con differente formato la quantità di luce che passa a parità di f è la medesima o cambia?

Ciao
Simone
andreabo
Messaggio: #31
QUOTE(SimoneBaldini @ Oct 31 2006, 10:58 PM) *

Ma il cerchio di confuzione è un dato ricavato da prove o vi è una correlazione con qualche cosa?
Inoltre nell'esempio che ho fatto prima delle due ottiche per ottenere l'identica inquadratura ma con differente formato la quantità di luce che passa a parità di f è la medesima o cambia?

Ciao
Simone



Sul cerchio di confusione ho molta ... confusione smile.gif
Mi sembra che la quantità di luce a parità di diaframma sia sempre la stessa, anche se più un obiettivo si allunga la luce sche arriva sul sensore o pellicola a parità di "foro" diminuisce; questo viene ovviato dall' aumento delle dimensioni del"foro" negli obiettivi in relazione alla focale.

Ciao

Andrea
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Messaggio: #32
QUOTE(SimoneBaldini @ Oct 31 2006, 10:58 PM) *

Ma il cerchio di confuzione è un dato ricavato da prove o vi è una correlazione con qualche cosa?




QUOTE(andreabo @ Nov 1 2006, 12:10 AM) *

Sul cerchio di confusione ho molta ... confusione smile.gif


Utente cancellato
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Messaggio: #33
QUOTE(SimoneBaldini @ Oct 31 2006, 10:58 PM) *

Ma il cerchio di confuzione è un dato ricavato da prove o vi è una correlazione con qualche cosa?


QUOTE(andreabo @ Nov 1 2006, 12:10 AM) *

Sul cerchio di confusione ho molta ... confusione smile.gif

La profondità di campo (PDC) dipende dal diaframma (f), dal rapporto di ingrandimento ( R) e dal diametro del cerchio di confusione ("delta" nella formula seguente):

Per nitidezza si intende la riproduzione con contorni ben definiti anche dei particolari più minuti. Un punto, ad esempio, è riprodotto come un punto solo sul piano di messa a fuoco. A mano a mano che i punti se ne allontanano, ossia cadono avanti o dietro il piano di messa a fuoco, l’obiettivo li riproduce come circoletti di diametro via via crescente; il diametro del cerchio di confusione rappresenta dunque il diametro limite dei circoletti al disotto del quale il nostro occhio, osservando una stampa a distanza normale, percepisce i circoletti ancora come “punti”. E, pertanto, come se fossero “a fuoco”.
Il valore del diametro del cerchio di confusione normalmente accettato per il formato 24x36 è di 0,025 mm. Tale valore cambia (si riduce) per formati più piccoli, quali quelli delle reflex digitali APS-C e ancor più piccoli per una compatta digitale, il cui sensore è molto più piccolo.
Una regola "empirica" consente di stimare una valore di "delta" pari a 1/1400 del lato lungo del supporto (pellicola o sensore). Ne ho dato una motivazione qui.
Ripeto: l'obiettivo proietta "sempre" una immagine dietro di sè. Questa immagine ha delle dimensioni fisiche.
Il fatto che il supporto su cui l'immagine vada poi a cadere sia chimico (pellicola) o elettronico (sensore) non cambia le leggi dell'ottica. Si ha sempre e comunque una "memorizzazione" di un'immagine "latente", che va poi sviluppata (mediante procedimento chimico o mediante trattamento elettronico del segnale originato sul sensore). Chi insiste a dire che sul digitale parlare di RR non ha senso, dovrebbe comprendere che sta dicendo cose che non hanno senso texano.gif

Un caro saluto,

Riccardo

Messaggio modificato da Tramonto il Nov 1 2006, 11:54 AM
SimoneBaldini
Messaggio: #34
Non ho colto la risposta in nessun intervento o link riportato, quindi riformulo meglio il dubbio:

Avendo questi due fotogrammi,

1) Sensore 36x24 (pellicola) RR 3:1 ottica 150mm

2) Sensore 24x16 (DX aprossimato) RR 2:1 ottica 100mm

quindi medesima distanza dal soggetto e medesima area inquadrata, la PDC e il cerchio di confusione che valori assumono?

Nel tutorial pdf ho visto la prova del metro a 45° ma in quel caso si aveva la medesima ottica e quindi per inquadrare la medesima area si doveva cambiare la distanza dal soggetto, poichè la dimensione del sensore era differente (FF - APS-C).

Ciao
Simone
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #35
QUOTE(SimoneBaldini @ Nov 1 2006, 01:17 PM) *

Non ho colto la risposta in nessun intervento o link riportato, quindi riformulo meglio il dubbio:
Avendo questi due fotogrammi,
1) Sensore 36x24 (pellicola) RR 3:1 ottica 150mm
2) Sensore 24x16 (DX aprossimato) RR 2:1 ottica 100mm
quindi medesima distanza dal soggetto e medesima area inquadrata, la PDC e il cerchio di confusione che valori assumono?


Caso 1)

Stai riprendendo un soggetto con RR = 3 su 24x36.
Il valore del cerchio di confusione sia 0,025 mm.
Il diaframma qual è! (se non lo indichi come faccio a risponderti sulla PDC rolleyes.gif )? supponiamo f/11.

PDC = [2x11x0,025x(3+1)]/(3x3) = 0,24 mm

Caso 2)
Stai riprendendo un soggetto con RR = 2 su APS-C: il valore del cerchio di confusione scende a 0,017 mm (ossia 0,025 diviso il fattore di crop dell'APS-C).
A parità di diaframma (f/11), abbiamo:

PDC = [2x11x0,017x(2+1)]/(2x2) = 0,28 mm

Pertanto, con la medesima area inquadrata, con l'APS-C hai una maggiore (di poco ... ma maggiore) PDC. Spero che ora sia più chiaro.

Ciao,

Riccardo

Messaggio modificato da Tramonto il Nov 1 2006, 01:57 PM
SimoneBaldini
Messaggio: #36
Ok.

Le esposizioni ottenute con le due ottiche, di differente lunghezza focale montate su dufferenti macchine per ottenere la medesima inquadratura alla medesima distanza dal soggetto, sono identiche a parità di diaframma (cioè passa la stessa luce lelo stesso tempo d'esposizione oppure no)?

Ciao
Simone
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #37
Se il diaframma impostato sui due obiettivi è lo stesso, la risposta è no.
Se il diaframma effettivo (ossia il diaframma impostato sull'obiettivo corretto per RR) è lo stesso, allora la risposta è sì.
Il diaframma effettivo di un obiettivo montato su sistemi di allungamento del tiraggio (tubi o soffietto) è dato dal diaframma impostato sull'obiettivo moltiplicato per (RR + 1).
andreabo
Messaggio: #38
QUOTE(Tramonto @ Nov 1 2006, 06:49 PM) *

Se il diaframma impostato sui due obiettivi è lo stesso, la risposta è no.
Se il diaframma effettivo (ossia il diaframma impostato sull'obiettivo corretto per RR) è lo stesso, allora la risposta è sì.
Il diaframma effettivo di un obiettivo montato su sistemi di allungamento del tiraggio (tubi o soffietto) è dato dal diaframma impostato sull'obiettivo moltiplicato per (RR + 1).


Ma se non si utilizzano tubi o soffietti a parità di diaframma la luce è la stessa vero?
La domanda a cui ho risposto non riportava il R.R., quindi pensavo a due obiettivi senza aggiuntivi.

Ciao

Andrea
Utente cancellato
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Messaggio: #39
QUOTE(andreabo @ Nov 2 2006, 01:27 AM) *

Ma se non si utilizzano tubi o soffietti a parità di diaframma la luce è la stessa vero?

A parità di diaframma la luce che esce dall'elemento posteriore dell'obiettivo è la stessa. Se si usa lo stesso tempo di esposizione, anche la luce che incide sulla pellicola/sensore sarà la medesima.

NOTA: Anche quando si usano i tubi (o il soffietto) la luce che esce dall'elemento posteriore dell'obiettivo dipende solo dal diaframma impostato. Ma la luce, prima di giungere sulla pellicola, deve "camminare" dentro i tubi e così facendo perde di intensità. Tanto più cammina (tanto maggiore dunque è l'allungamento del tiraggio), tanto più perde intensità. Questo spiega la correzione dell'apertura di un fattore (RR+1) di cui al mio precedente post.

Ciao,

Riccardo
 
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