Premessa:
ero indeciso sul taglio da dare a questo “Life”, più topic per dividere i momenti molto diversi del viaggio, o il racconto di un viaggio fatto di scoperte ed emozioni, spesso contrastanti?
Ho optato per la seconda anche se molti luoghi significano molte, forse troppe, foto.
NORMANDIA, AGOSTO 2011
Da molto avevamo voglia di questo viaggio.
La passione per la storia e il cinema, la splendida serie di Spielberg “Band of brothers”, ti portano in Normandia; ovviamente!
Così, questa volta, ci siamo decisi: “andiamo!”
Poche informazioni, giusto l'indirizzo di qualche hotel, un itinerario pressoché improvvisato, una puntata di “Passepartout” in cui inciampo su Youtube.
La Normandia è luogo di natura e cultura secolare, basta poco per scoprirlo sin dal primo giorno.
La prima meta si chiama LeHavre, città portuale a nord della Normandia, nota per una ricostruzione degna di renderla il primo sito di architettura moderna protetto dall'UNESCO.
Cemento armato e prefabbricati riempiono sapientemente gli spazi “liberati” dalla guerra; bisogna essere un po' conoscitori di urbanistica per apprezzare, queste architetture non si giovano ancora del fascino dell'antico, piuttosto appaiono vecchie.
Ci allontaniamo giusto una trentina di chilometri verso nord, per arrivare ad Etretat.
Qui è lo spettacolo della natura a farla da padrone: le falesie sono una meraviglia, una magia, un'emozione unica.
Ed è anche un luogo dove si inganna il tempo semplicemente.
Passiamo la notte di nuovo a LeHavre, rientrando ne approfittiamo per percorrere il Pont de Normandie, spettacolare esempio di ingegneria.
La mattina si riparte coi bagagli; destinazione il parco della Senna, l'abbazia di Jumièges, Rouen.
L'abbazia di Jumièges è uno spettacolare esempio di architettura romanica del 600, purtroppo in parete demolita dai successivi conquistatori della regione che ne hanno sfruttato il granito per realizzare altri edifici e trasformarla in polveriera.
Arriviamo a Rouen, città che meriterebbe ben più della mezza giornata che gli dedichiamo.
Ricca di storia e architettura, mostra tutta la “grandeur” di un tempo con le sue splendidamente decorate chiese gotiche, il palazzo di giustizia e, sebbene più recente, il municipio.
... prima parte ....
ero indeciso sul taglio da dare a questo “Life”, più topic per dividere i momenti molto diversi del viaggio, o il racconto di un viaggio fatto di scoperte ed emozioni, spesso contrastanti?
Ho optato per la seconda anche se molti luoghi significano molte, forse troppe, foto.
NORMANDIA, AGOSTO 2011
Da molto avevamo voglia di questo viaggio.
La passione per la storia e il cinema, la splendida serie di Spielberg “Band of brothers”, ti portano in Normandia; ovviamente!
Così, questa volta, ci siamo decisi: “andiamo!”
Poche informazioni, giusto l'indirizzo di qualche hotel, un itinerario pressoché improvvisato, una puntata di “Passepartout” in cui inciampo su Youtube.
La Normandia è luogo di natura e cultura secolare, basta poco per scoprirlo sin dal primo giorno.
La prima meta si chiama LeHavre, città portuale a nord della Normandia, nota per una ricostruzione degna di renderla il primo sito di architettura moderna protetto dall'UNESCO.
Cemento armato e prefabbricati riempiono sapientemente gli spazi “liberati” dalla guerra; bisogna essere un po' conoscitori di urbanistica per apprezzare, queste architetture non si giovano ancora del fascino dell'antico, piuttosto appaiono vecchie.
Ci allontaniamo giusto una trentina di chilometri verso nord, per arrivare ad Etretat.
Qui è lo spettacolo della natura a farla da padrone: le falesie sono una meraviglia, una magia, un'emozione unica.
Ed è anche un luogo dove si inganna il tempo semplicemente.
Passiamo la notte di nuovo a LeHavre, rientrando ne approfittiamo per percorrere il Pont de Normandie, spettacolare esempio di ingegneria.
La mattina si riparte coi bagagli; destinazione il parco della Senna, l'abbazia di Jumièges, Rouen.
L'abbazia di Jumièges è uno spettacolare esempio di architettura romanica del 600, purtroppo in parete demolita dai successivi conquistatori della regione che ne hanno sfruttato il granito per realizzare altri edifici e trasformarla in polveriera.
Arriviamo a Rouen, città che meriterebbe ben più della mezza giornata che gli dedichiamo.
Ricca di storia e architettura, mostra tutta la “grandeur” di un tempo con le sue splendidamente decorate chiese gotiche, il palazzo di giustizia e, sebbene più recente, il municipio.
... prima parte ....
.... seconda parte ....
Prima di sera ripartiamo, abbiamo deciso di dormire a Caen, città dalla quale è facile raggiungere le spiagge dello sbarco, dove è allestito il più importante e completo museo della grande guerra, dove la storia antica è ancora ben presente.
Dedichiamo la mattina alla città.
L'Habbaye aux Hommes svetta per importanza e imponenza, qui è sepolto Guglielmo I il Conquistatore.
Sorprendente, intelligente e interessante la capacità di volere all'interno del castello un museo d'arte moderna.
Il pomeriggio tocca al museo della Seconda Guerra Mondiale, toccante, a tratti terrificante, uno specchio drammatico di momenti che ho avuto la fortuna di non vivere, ma è necessario non dimenticare.
La giornata seguente la dedichiamo alle spiagge dello sbarco.
Oggi meta di turismo anche balneare, costellate di monumenti e lapidi in ricordo di momenti drammatici; la meraviglia della natura, i giochi dei bambini, stridono col dolore che quei luoghi riportano alla memoria, ma anche sottolineano la gioia di una libertà che pareva perduta.
La visita al Cimitero Americano riporta i pensieri ai drammatici momenti di quei giorni, uscire da quella distesa di croci e guardare la spiaggia non è più come prima, quella sabbia cristallina, adesso, è un po' meno bella.
Il primo giorno sulle spiagge termina a St. Mere Eglise, dopo un rapido passaggio da Carentan.
Carentan, luogo di una delle più cruente battaglie dello sbarco, impressiona per l'assenza di monumenti e ricordi di quei momenti. La semplicità del paese pare abbia cancellato per sempre il male.
Ci alziamo molto presto, lo sbarco fu all'alba, e all'alba vogliamo essere sulla spiaggia di Utah.
Ancora più forte ci schiaffeggia il contrasto: lo stupore di un'alba meravigliosa che si specchia vanitosa sulle calme acque dell'oceano e colora di se la spiaggia, un luogo dove migliaia di vite umane hanno perso la vita, correndo su quel bagnasciuga, cercando di raggiungere la terra ferma.
Lasciamo la spiaggia per spostarci nella penisola normanna.
Incontriamo, lungo la costa, la città di St. Vaast la Hougue, seguiamo le indicazioni per il forte di epoca medievale e decidiamo che “si certo che si entra a visitarloâ€. Una sbarra, la guardiola in cemento armato e il cartello “caserma della marina militareâ€, ci consigliano un più quieto giro all'esterno.
Cap Goury è luogo d'altri tempi, di una natura selvaggia, di un clima ostile, di spazi sconfinati.
Ci spostiamo ad un altro luogo di natura meravigliosa, Cap de Carteret; ancora una volta le meraviglie della natura ci sorprendono, e con esse la scoperta della Normandia
Qualche scorcio sulle belle ville che adornano la collina, mi ricordano le tele di Edward Hopper.
Seleziono le foto, sistemo le prescelte e rivivo il mio, il nostro viaggio.
Paesaggi meravigliosi, sconfinati, senso di libertà.
Il dramma, la guerra, il sangue, il dolore che questa libertà significa.
Uomini che per questa libertà hanno vissuto e sono morti.
Al loro esempio mi aggrappo per divenire una persona migliore, per cercare un mondo migliore, per crescere una società migliore; il mio piccolo mattoncino lo dovrò mettere anch'io.
Ambrogio
Critiche e consigli sempre graditi
P.S. Le immagini sono su Picasa a questo indirizzo https://picasaweb.google.com/69andbros/Normandia# la scarsa funzionalità di Clikon mi ha esaurito
Messaggio modificato da 69andbros il Oct 25 2011, 02:06 PM
Prima di sera ripartiamo, abbiamo deciso di dormire a Caen, città dalla quale è facile raggiungere le spiagge dello sbarco, dove è allestito il più importante e completo museo della grande guerra, dove la storia antica è ancora ben presente.
Dedichiamo la mattina alla città.
L'Habbaye aux Hommes svetta per importanza e imponenza, qui è sepolto Guglielmo I il Conquistatore.
Sorprendente, intelligente e interessante la capacità di volere all'interno del castello un museo d'arte moderna.
Il pomeriggio tocca al museo della Seconda Guerra Mondiale, toccante, a tratti terrificante, uno specchio drammatico di momenti che ho avuto la fortuna di non vivere, ma è necessario non dimenticare.
La giornata seguente la dedichiamo alle spiagge dello sbarco.
Oggi meta di turismo anche balneare, costellate di monumenti e lapidi in ricordo di momenti drammatici; la meraviglia della natura, i giochi dei bambini, stridono col dolore che quei luoghi riportano alla memoria, ma anche sottolineano la gioia di una libertà che pareva perduta.
La visita al Cimitero Americano riporta i pensieri ai drammatici momenti di quei giorni, uscire da quella distesa di croci e guardare la spiaggia non è più come prima, quella sabbia cristallina, adesso, è un po' meno bella.
Il primo giorno sulle spiagge termina a St. Mere Eglise, dopo un rapido passaggio da Carentan.
Carentan, luogo di una delle più cruente battaglie dello sbarco, impressiona per l'assenza di monumenti e ricordi di quei momenti. La semplicità del paese pare abbia cancellato per sempre il male.
Ci alziamo molto presto, lo sbarco fu all'alba, e all'alba vogliamo essere sulla spiaggia di Utah.
Ancora più forte ci schiaffeggia il contrasto: lo stupore di un'alba meravigliosa che si specchia vanitosa sulle calme acque dell'oceano e colora di se la spiaggia, un luogo dove migliaia di vite umane hanno perso la vita, correndo su quel bagnasciuga, cercando di raggiungere la terra ferma.
Lasciamo la spiaggia per spostarci nella penisola normanna.
Incontriamo, lungo la costa, la città di St. Vaast la Hougue, seguiamo le indicazioni per il forte di epoca medievale e decidiamo che “si certo che si entra a visitarloâ€. Una sbarra, la guardiola in cemento armato e il cartello “caserma della marina militareâ€, ci consigliano un più quieto giro all'esterno.
Cap Goury è luogo d'altri tempi, di una natura selvaggia, di un clima ostile, di spazi sconfinati.
Ci spostiamo ad un altro luogo di natura meravigliosa, Cap de Carteret; ancora una volta le meraviglie della natura ci sorprendono, e con esse la scoperta della Normandia
Qualche scorcio sulle belle ville che adornano la collina, mi ricordano le tele di Edward Hopper.
Seleziono le foto, sistemo le prescelte e rivivo il mio, il nostro viaggio.
Paesaggi meravigliosi, sconfinati, senso di libertà.
Il dramma, la guerra, il sangue, il dolore che questa libertà significa.
Uomini che per questa libertà hanno vissuto e sono morti.
Al loro esempio mi aggrappo per divenire una persona migliore, per cercare un mondo migliore, per crescere una società migliore; il mio piccolo mattoncino lo dovrò mettere anch'io.
Ambrogio
Critiche e consigli sempre graditi
P.S. Le immagini sono su Picasa a questo indirizzo https://picasaweb.google.com/69andbros/Normandia# la scarsa funzionalità di Clikon mi ha esaurito
Messaggio modificato da 69andbros il Oct 25 2011, 02:06 PM
Davvero un bel reportage del tuo viaggio Ambrogio, complimenti
Scatti che mi hanno fatto entrare nella realtà di questa Normandia che non avevo mai visto, ora quasi posso dire di esserci stato per merito delle tue immagini.
aggiungo anche i miei complimenti.
aggiungo anche i miei complimenti.
Ciao Ambrogio,c'è poco da criticare,solo riflettere.
E invece abbiamo idioti che investono risorse e uomini non per
evitarla ma per crearla la guerra.
Il tuo reportage ha fatto conoscere posti che non conosco e che mi
riprometto di visitare quanto prima.
Davvero complimenti.
Francesco
E invece abbiamo idioti che investono risorse e uomini non per
evitarla ma per crearla la guerra.
Il tuo reportage ha fatto conoscere posti che non conosco e che mi
riprometto di visitare quanto prima.
Davvero complimenti.
Francesco
Ambrogio, controlla il link a PICASA, non mi si apre e non lo vedo nella tua galleria. ciao ciao
Ciao Ambrogio, ho viaggiato anch'io tramite questo tuo Life e, di questo ti ringrazio.
Le foto sono in gran parte molto piacevoli e, la luce ti è stata amica cosa che, in quella zona non è così facile.
Molto bella l'alba che mi piace pensare sia stata un rosso omaggio alle migliaia di ragazzi che hanno dedicato le loro giovani vite per la Nostra Libertà.
Libertà che dobbiamo conservare e trasmettere ai nostri figli con grande cura, anche per rispetto a questi eroi.
Bruno
Le foto sono in gran parte molto piacevoli e, la luce ti è stata amica cosa che, in quella zona non è così facile.
Molto bella l'alba che mi piace pensare sia stata un rosso omaggio alle migliaia di ragazzi che hanno dedicato le loro giovani vite per la Nostra Libertà.
Libertà che dobbiamo conservare e trasmettere ai nostri figli con grande cura, anche per rispetto a questi eroi.
Bruno
Grazie Bruno.
Sì, abbiamo avuto molta fortuna considerato il luogo, pensa che all'alba, dove l'arrivo delle nuvole mi hanno fatto da ottimo soffitto, dopo poco più di un'ora il cielo era completamente coperto ed ha iniziato a piovere! (ma alle 14 era di nuovo sereno e avevamo 32 gradi .... in Normandia!!!!)
Sì, abbiamo avuto molta fortuna considerato il luogo, pensa che all'alba, dove l'arrivo delle nuvole mi hanno fatto da ottimo soffitto, dopo poco più di un'ora il cielo era completamente coperto ed ha iniziato a piovere! (ma alle 14 era di nuovo sereno e avevamo 32 gradi .... in Normandia!!!!)
Ciao Ambrogio
Un Life-Documento reso esaustivo dalla tua cronistoria essenziale, raccontata al presente che ci accompagna e coinvolge come fossimo compagni di viaggio.
Le foto sono molte, d’altronde difficile raccontare la Normandia senza presentarne gli innumerevoli volti.
Mi piace l’intercalare della fotografia che documenta a scatti resi quasi immersivi dall’uso del grandangolo.
Un gran bel lavoro meritevole di rilievo
Complimenti
Valerio
Un Life-Documento reso esaustivo dalla tua cronistoria essenziale, raccontata al presente che ci accompagna e coinvolge come fossimo compagni di viaggio.
Le foto sono molte, d’altronde difficile raccontare la Normandia senza presentarne gli innumerevoli volti.
Mi piace l’intercalare della fotografia che documenta a scatti resi quasi immersivi dall’uso del grandangolo.
Un gran bel lavoro meritevole di rilievo
Complimenti
Valerio
Grazie mille Valerio.
Volevo provare a "portarvi con me", ho dovuto scartare scatti tecnicamente migliori, in favore di scatti di stampo più documentaristico, più adatti al mio intento.
Mi fa molto piacere leggere i vostri commenti, che mi fanno credere d'esserci riuscito.
Volevo provare a "portarvi con me", ho dovuto scartare scatti tecnicamente migliori, in favore di scatti di stampo più documentaristico, più adatti al mio intento.
Mi fa molto piacere leggere i vostri commenti, che mi fanno credere d'esserci riuscito.
Complimenti, scatti suggestivi e bellissimo commento
Go visitato anch'io la Normandia quanche anno or sono e vedendo le tue foto ho avuto un lampo di ricordi
Serca, Macromicro, grazie anche a voi.