prima di aprire questa discussione ho cercato nel forum una specifica risposta al mio quesito, ma, forse per mia imperizia, non sono stato in grado di trovare una risposta deguata.
Allora spiego il caso.
Ieri, trovandomi a San Marino, la mia attenzione è stata catturata da una sfera di vetro soffiato, appesa all'interno della vetrina di un pubblico esercizio, che rifletteva in maniera davvero magica un magnifico edificio di quella località.
Ho fatto per riprendere l'immagine con la mia fotocamera, quando un mio amico che mi accompagnava, mi ha fatto desistere dai preparativi in quanto c'era un tizio, all'interno del negozio, che - alquanto nervosamente - con chiari ed inequivocabili gesti, indicava un cartello plurilungue sul quale era riportato il "divieto" di fotografare gli oggetti esposti....
Ovviamente, visto il conteso, ho desistito dal fotografare la sfera... per veitare incidenti "...diplomatici..." visto che ero all'estero... e non mi andava di andare a proseguire il mio soggiorno in un ufficio di polizia...
Ma ora che sono in Patria, il dubbio mi assale e mi ripropongo la domanda: esiste una norma di legge che precluda a chicchesia la possibilità di fotografare quello che è "pubblicamente esposto" sulla pubblica via ? (fatti ovviamente salvi i divieti legali che assistoo talune zone militari, che attengono alla difesa nazionale eccetera eccetera)
ed ancora. se io fotografo una vetrina senza che utilizzzi quella foto per fini commerciali non sono altrettanto libero di poterlo fare?
Mi piacerebbe conoscere il vostro pensiero, se possibile, "tecnico" e "giuridicamente sosteninile" in ordine alla materia.
grazie dei suggerimenti ed un cordiale saluto a tutti.
Allora spiego il caso.
Ieri, trovandomi a San Marino, la mia attenzione è stata catturata da una sfera di vetro soffiato, appesa all'interno della vetrina di un pubblico esercizio, che rifletteva in maniera davvero magica un magnifico edificio di quella località.
Ho fatto per riprendere l'immagine con la mia fotocamera, quando un mio amico che mi accompagnava, mi ha fatto desistere dai preparativi in quanto c'era un tizio, all'interno del negozio, che - alquanto nervosamente - con chiari ed inequivocabili gesti, indicava un cartello plurilungue sul quale era riportato il "divieto" di fotografare gli oggetti esposti....
Ovviamente, visto il conteso, ho desistito dal fotografare la sfera... per veitare incidenti "...diplomatici..." visto che ero all'estero... e non mi andava di andare a proseguire il mio soggiorno in un ufficio di polizia...
Ma ora che sono in Patria, il dubbio mi assale e mi ripropongo la domanda: esiste una norma di legge che precluda a chicchesia la possibilità di fotografare quello che è "pubblicamente esposto" sulla pubblica via ? (fatti ovviamente salvi i divieti legali che assistoo talune zone militari, che attengono alla difesa nazionale eccetera eccetera)
ed ancora. se io fotografo una vetrina senza che utilizzzi quella foto per fini commerciali non sono altrettanto libero di poterlo fare?
Mi piacerebbe conoscere il vostro pensiero, se possibile, "tecnico" e "giuridicamente sosteninile" in ordine alla materia.
grazie dei suggerimenti ed un cordiale saluto a tutti.
Penso che trattandosi di nazione estera (e SanMarino lo è a tutti gli effetti) valga la legislazione di quel Paese,quindi ogni parallelo con la vigente legislazione italiana non ha senso.
non è il caso specifico ,ma ti potrebbe essere utile leggere anche ..QUI
Maurizio
Maurizio
....non è il caso specifico ...
Maurizio
grazie per la partecipazione, ma come tu stesso hai notato non si tratta del caso che a me interessa.
qui non parliamo di "pubblicabilità" della foto che non era neppure il più remoto dei miei pensieri...
ma soltato di libertà di poter ritrarre ciò che è PUBBLICAMENTE ESPOSTO sulla pubblica via. Ed una vetrina non credo che si possa avere la pretesa di sottrarsi a questa regola.
Nella legislazione italiana non mi risulta vi siano vincoli nella fotografia di oggetti esposti al pubblico.
Diverso invece il caso di oggetti all’interno di locali privati ad accesso pubblico. In questi la proprietà può imporre il divieto di fotografare.
Continuiamo a parlarne al bar.
Diverso invece il caso di oggetti all’interno di locali privati ad accesso pubblico. In questi la proprietà può imporre il divieto di fotografare.
Continuiamo a parlarne al bar.
Penso che trattandosi di nazione estera (e SanMarino lo è a tutti gli effetti) valga la legislazione di quel Paese,quindi ogni parallelo con la vigente legislazione italiana non ha senso.
... anche se i miei modesti studi di diritto mi porterebbero a ritenere assai interessante consultare qualche esperto di diritto comparato
come pensi di risolvere il quesito ?
grazie per l'intervento
Nella legislazione italiana non mi risulta vi siano vincoli nella fotografia di oggetti esposti al pubblico.
Diverso invece il caso di oggetti all’interno di locali privati ad accesso pubblico. In questi la proprietà può imporre il divieto di fotografare.
Continuiamo a parlarne al bar.
grazie e mi scuso per l'errata collocazione della discussione.
possiamo disquisire su "pubblico" ed "aperto al pubblico" e la vetrina, come già annotato non mi pare possa essere un luiogo privato, fermo restando la possibilità per il suo proprietario di "OSCURARLA"....
E' capitato anche a me.... in una città italiana. volevo fare una foto ad un manichino di una vetrina d'abbigliamento...
esce la commessa alquanto alterata e mi dice che è vietato fotografare le vetrine Per non discutere nemmeno rispondo e proseguo il cammino ( dopo aver comunque scattato una foto al manichino in questione)
Anche io vorrei saperne di piu'.
Manu
esce la commessa alquanto alterata e mi dice che è vietato fotografare le vetrine Per non discutere nemmeno rispondo e proseguo il cammino ( dopo aver comunque scattato una foto al manichino in questione)
Anche io vorrei saperne di piu'.
Manu
il punto è che con sempre maggiore frequenza ci troviamo dinanzi a vere e proprie (...arbitraie...?) limitazioni delle nostra libertà costituzionali.
un esempio ulteriore per rimanere sullo stesso tema (nazionale... senza scomodare il diritto internazionale?): il divieto di fare fotografie all'interno di un CENTRO COMMERCIALE come puà essere l'Outlet di Valmontone piuttosto che quello di Castel Romano (Pomezia) o di Molfetta (Bari)
Su quali presupposti giuridici si fonda?
Bada bene!... non parliamo di fotografare l'interno di uno specifico "ESERCIZIO" commeciale rispondente all'insegna di Tizio o di Caio che forse hanno il diritto di far valere il divieto così come ciascuno di moi può farlo valere in casa propria, ma di spazi pubblici a tutti gli effetti o comunque aperti al pubblico e dai singoli pienamente fruibili senza alcuna limitazione.
E' capitato anche a me....
esce la commessa alquanto alterata e ...
Per non discutere nemmeno ...dopo aver comunque scattato una foto al manichino in questione)
Manu
Evviva! vedo che non sono il solo!
orbene... poichè non trovo per nulla comodo e partico andarmene in giro per il mondo con
una macchina fotografica a tracolla o nella mano destra, le dotazioni tecniche nello zaino sulle spalle ed ...un randello nodoso ... nella mano sinistra per persuadere le commesse (o i commessi...) isteriche....,
spero di trovare nel forum validi argomenti anche di valenza tecnico-giuridica da poter opporre ai prepotenti...
un esempio ulteriore per rimanere sullo stesso tema (nazionale... senza scomodare il diritto internazionale?): il divieto di fare fotografie all'interno di un CENTRO COMMERCIALE come puà essere l'Outlet di Valmontone piuttosto che quello di Castel Romano (Pomezia) o di Molfetta (Bari)
Su quali presupposti giuridici si fonda?
Bada bene!... non parliamo di fotografare l'interno di uno specifico "ESERCIZIO" commeciale rispondente all'insegna di Tizio o di Caio che forse hanno il diritto di far valere il divieto così come ciascuno di moi può farlo valere in casa propria, ma di spazi pubblici a tutti gli effetti o comunque aperti al pubblico e dai singoli pienamente fruibili senza alcuna limitazione.
E' capitato anche a me....
esce la commessa alquanto alterata e ...
Per non discutere nemmeno ...dopo aver comunque scattato una foto al manichino in questione)
Manu
Evviva! vedo che non sono il solo!
orbene... poichè non trovo per nulla comodo e partico andarmene in giro per il mondo con
una macchina fotografica a tracolla o nella mano destra, le dotazioni tecniche nello zaino sulle spalle ed ...un randello nodoso ... nella mano sinistra per persuadere le commesse (o i commessi...) isteriche....,
spero di trovare nel forum validi argomenti anche di valenza tecnico-giuridica da poter opporre ai prepotenti...
Domenico, risparmiati la spesa del randello !
1) Disposizioni di P.S. per la protezione della popolazione presente nei siti classificati obiettivi sensibili (centri commerciali inclusi) .
2) Google -> Divieto di Fotografare -> Sito dei CC -> Legge Ronchey : una chiave di lettura appena più ampia e si comprende perché è giusto che siano protette anche opere esposte in vetrina, creazioni di moda ed accezioni simili incluse .
3) Protezione della Privacy : fotografando una vetrina si intravede la clientela ? Astenersi ...
4) Cosa fotografare all'aperto in aree urbane ? A Roma ci restano le pantegane del Tevere, ma non sotto i ponti (obiettivi sensibili anche loro), allora le z..., loro parenti fognarie ( ) o forse nemmeno queste ?
Autoritratti, autoritratti, autoritratti e poi ancora autoritratti, ma firmiamoci la liberatoria, hai visto mai ?
nonnoGG, nikonista!
1) Disposizioni di P.S. per la protezione della popolazione presente nei siti classificati obiettivi sensibili (centri commerciali inclusi) .
2) Google -> Divieto di Fotografare -> Sito dei CC -> Legge Ronchey : una chiave di lettura appena più ampia e si comprende perché è giusto che siano protette anche opere esposte in vetrina, creazioni di moda ed accezioni simili incluse .
3) Protezione della Privacy : fotografando una vetrina si intravede la clientela ? Astenersi ...
4) Cosa fotografare all'aperto in aree urbane ? A Roma ci restano le pantegane del Tevere, ma non sotto i ponti (obiettivi sensibili anche loro), allora le z..., loro parenti fognarie ( ) o forse nemmeno queste ?
Autoritratti, autoritratti, autoritratti e poi ancora autoritratti, ma firmiamoci la liberatoria, hai visto mai ?
nonnoGG, nikonista!
visto che siamo in tema vi sconsiglio vivamente di fotografare la sede milanese di radiomontecarlo....pena trovarsi dei mitra puntati addosso.
io l'ho fatto è ho passato la giornata circondato dalla polizia...ma le foto me le sono portate a casa.
a voi scoprire il perchè
io l'ho fatto è ho passato la giornata circondato dalla polizia...ma le foto me le sono portate a casa.
a voi scoprire il perchè
il divieto di fare fotografie all'interno di un CENTRO COMMERCIALE come puà essere l'Outlet di Valmontone piuttosto che quello di Castel Romano (Pomezia) o di Molfetta (Bari)
Su quali presupposti giuridici si fonda?
È per il tuo bene: l'outlet di valmontone è talmente brutto che ti si incrinerebbe il filtro lowpass
A me quella più assurda successe a Buenos Aires: fotografavo un palazzo e mi arrivano due poliziotti: documenti prego. Perché fotografa quel palazzo? Li guardo ottuso: perché mi piaceva la foto, qual'è il problema? il problema è che quella è l'ambasciata israeliana. E io che ne so scusi? Non c'è bandiera, insegna, nulla. Non ci sono per misure antiterrorismo. Aaaah, beh grazie adesso che me l'avete detto telefono al mio amico Bin Laden
Un'altra volta ero a Fiumicino: bande di giapponesi che si flashavano con la compattina di fronte a qualsiasi cosa inclusi il chiosco dei giornali ed i cestini dei rifiuti. Io ero lì che fotografavo con la D200, e mi arriva da dietro questa impiegata: guardi che è vietato fotografare negli aereoporti. Scusi ma a me non risulta. A me sì. Son contento per lei, vado a dirlo ai 10000 giapponesi, che secondo LEI non si può. Delirio.
Come regola generale comunque, se qualcuno NON vuole che gli faccia una foto, o che la faccia alle sue proprietà, desisto e mi scuso. Il mio scopo è fare delle foto, non comportarmi da rompiscatole col prossimo. Non è un problema legale, in questi casi, ma puramente di educazione.
Ciao
L.
È per il tuo bene: l'outlet di valmontone è talmente brutto che ti si incrinerebbe il filtro lowpass
... su questo punto non c'è ombra di dubbio, ma la citazione era meramente esemplificativa
...Non è un problema legale, in questi casi, ma puramente di educazione.
anche in questo caso il riferimento al "legale" è volutamente provocatorio nel senso che non è trovo affatto giusto subire dei suprusi
quanto al desistere dall'effettuazione della foto, anch'io mi lascio condurre per mano dal buonsenso e della buona educazione
....A Roma ci restano le pantegane del Tevere, ma non sotto i ponti (obiettivi sensibili anche loro), allora le z..., loro parenti fognarie ( ) o forse nemmeno queste ?
pienamente d'accordo, anche perchè c'è il rischio di imbattersi in qualche barbone per così dire "nervoso" che equivoca sulle tue buone intenzioni...
quanto agli altri spunti, delle indicazioni puntuali.
anche in questo caso il riferimento al "legale" è volutamente provocatorio nel senso che non è trovo affatto giusto subire dei suprusi
Ma sai, è anche una questione di atteggiamento dei "soggetto". Io ho diritto (legale) di fotografare tizio mentre passa per la strada. Tizio ha diritto (naturale se non legale) di non aver voglia di essere fotografato. Se tizio mi dice gentilmente di non fotografarlo, perché mai dovrei fare io il cafone. Se tizio fa il cafone, a maggior ragione di cafone ce n'è già uno e non ne servono 2.
Il punto è che il Italia c'è poca abitudine a rispettare i diritti, i doveri e la buona creanza, per cui per lo più la gente reagisce eccessivamente ad ogni cosa, convinta di doversi trincerare dietro a qualche scudo legale (salvo poi fregarsene a sua volta quando è di fronte a quealche proibizione). Avete mai notato che in italia le cose sono sempre "severamente" vietate? che senso ha? se una cosa è vietata, è vietata, se è permessa, è permessa. È un po' come dire che ci sono divieti di serie A (severi) e divietucci, che sì, son lì ma chissenefrega.
In Francia, i divieti di parcheggio hanno su scritto "si prega di non parcheggiare qui". Poi se parcheggi ti becchi il multone, ma intanto te l'han chiesto gentilmente
Ciao
L.
A me fanno ridere, per non piangere, sopratto i divieti di fotografare obiettivi sensibili. A parte che tutto può essere un obiettivo, a parte che un vero malintenzionato trova su Google map e affini tutto quello che vuole (anche gli aereoporti militari con gli aerei in bella vista) con la foto dall'alto e strade da percorrere per arrivarci, ma sopratutto come fa una persona a capire cosa si può nascondere in un normale paesaggio? Ho letto di un appassionato di farfalle finito nei guai perché nello sfondo c'era una diga. Io in un paese fotografavo il paesaggio e in una fiorita villetta c'era una caserma, mi hanno chiesto cosa riprendevo.
In America tra deliri di privacy e forti interessi di chi produce armi ormai conviene puntare una pistola che una fotocamera, e qui quanto ci manca, quando andremo a comprare la Nikon dal armaiolo?
In America tra deliri di privacy e forti interessi di chi produce armi ormai conviene puntare una pistola che una fotocamera, e qui quanto ci manca, quando andremo a comprare la Nikon dal armaiolo?
secondo me la cosa più semplice da fare è chiedere se non si è sicuri! in questo modo anche il proprietario del negozio (per esempio) capisce che non si sta "rubando" nulla, ma si sta solo FOTOGRAFANDO!
Giorni fa.... il porto.
Tre amici nikosti (io, Senale e Musampa) con la loro bella Nikon tra le mani, passeggiando per il porto in cerca di obiettivi interessanti quali gabbiani, pescherecci... dettagli vari.
Si avvicina un tipo (forze dell'ordine) in borghese e ci chiede:
'Chi siete?'
Rispondo:
'Tre amici fotografi'
Ma che domanda è 'chi siete?'
Comunque gli è bastato
mah....
Saluti,
manu
Tre amici nikosti (io, Senale e Musampa) con la loro bella Nikon tra le mani, passeggiando per il porto in cerca di obiettivi interessanti quali gabbiani, pescherecci... dettagli vari.
Si avvicina un tipo (forze dell'ordine) in borghese e ci chiede:
'Chi siete?'
Rispondo:
'Tre amici fotografi'
Ma che domanda è 'chi siete?'
Comunque gli è bastato
mah....
Saluti,
manu
Giorni fa.... il porto.
Tre amici nikosti (io, Senale e Musampa) con la loro bella Nikon tra le mani, passeggiando per il porto in cerca di obiettivi interessanti quali gabbiani, pescherecci... dettagli vari.
Si avvicina un tipo (forze dell'ordine) in borghese e ci chiede:
'Chi siete?'
...Quanti siete?
Dove andate?
UN FIORINO!
...Quanti siete?
Dove andate?
UN FIORINO!
... ma non era uno SCUDO?? (che poi potrebbe essere come la differenza tra la lira e l'euro?)
A parte questo, vorrei un attimo riportare in un alveo più aderente alla realtà la fonte d'innesco della mia domanda ed evitare di allontanarsi dal tema ispiratore:
Per questo mi scuso in anticipo con tutti per qualche ovvia ripetizione .
Premesso che non si trattava di alcun obiettivo sensibile nè assistito da normativa specifica di tutela (privacy, diritto d'autore, copyright, opera d'arte, legge Ronkey e chi più ne ha più ne metta ... circostanza di cui mi sare reso sicuramente conto come operatore di un corpo di polizia...);
premesso che in ASSOLUTA BUONA FEDE non mi ero neppure accorto di un cartellino posizianato lì in fondo alla vetrina con la consueta immagine di una macchina fotografica con sopra tanto di X rossa;
premesso che quello che volevo fotografare non era una particolarissima opera dell'ingegno prodotta in via esclusiva per qualche nota firma o come pezzo unico al mondo,
ma SOLTANTO una normalissima (a pare mio, si intende!) sfera di vetro (neppure lontanamente paragonabile alle pregevoli e numerose palline di natale che abbiamo potuto ammirare sul forum nei giorni scorsi),
premesso che l'unica PARTICOLARITA' di quella sfera era quella di riflettere in quelle uniche e per me non ripetibili condizioni di soleggiamento una parte della facciata di un quasi dirimpettaio palazzo antico, mi ero soffermato per fare la foto, operazione dalla quale ho desistito senza particolari rimostranze, ma rimanendo pur sempre intimamente convinto di aver forse subito un inutile e assai gratuito sopruso.
Va da sè che in un siffatto contesto e memore di un antico detto (..."a lavare la capa al ciuccio, si perde acqua e sapone" )
ho ritenuto che del tutto inutile tentare di far capire al mio "nervoso" interlocutore che si "smanicava" dall'interno della vetrina le mie reali intenzioni.
questo è quanto e vi ringrazio della pazienza e degli interventi, sperando di aver potuto fornire una risposta sufficientemente plausibile anche al passaggio "... Il punto è che il Italia c'è poca abitudine a rispettare i diritti, i doveri e la buona creanza, per cui per lo più la gente reagisce eccessivamente ad ogni cosa, convinta di doversi trincerare dietro a qualche scudo legale ..." leggibile nell'intervento del nostro amico acarodp@yahoo.it.
guarda io ti posso dire, per mia esperienza (sono un operatore televisivo che lavora con rai mediaset e sky), che quando vai a fare delle interviste o roba simile con la telecamera, la gente automaticamente si spaventa.
questo perchè? Perchè vede una cosa che non conosce, ovvero una telecamera enorme sulla spalla piena di pulsanti e fili.....!
Si mettono subito paura anche di essere ripresi, figuriamoci se gli vai a "toccare" il privato!
così se giri con una compattanessuno ti dici nulla, se ti presenti con una macchina più grande allora metti paura......
è la mentalità che è sbagliata!
questo perchè? Perchè vede una cosa che non conosce, ovvero una telecamera enorme sulla spalla piena di pulsanti e fili.....!
Si mettono subito paura anche di essere ripresi, figuriamoci se gli vai a "toccare" il privato!
così se giri con una compattanessuno ti dici nulla, se ti presenti con una macchina più grande allora metti paura......
è la mentalità che è sbagliata!
sarà senz'altro così
in chiusura della fiera, come si suol dire, ho pensato che alla fine della mia trasferta all'estero ( ) l'unica cosa che mi rimaneva da fotografare era questa innocua ragnatela sotto un tavolino di un bar, resa evidente solo dalle goccioline di rugiada.
Ho provveduto a richiedere al suo legittimo proprietario (...il ragno ) la rituale liberatoria e, se ho ben inteso il suo idioma, lui mi ha risposto:
la libberatoria dde cchè? ma nun lo vedi che è tutta frascica e l'ho dovuta lascià da tempo pe' fammene n'antra più asciutta?.... ma vatte affà bbenedì tu e la tua libberatoria...
ciao, ciao
in chiusura della fiera, come si suol dire, ho pensato che alla fine della mia trasferta all'estero ( ) l'unica cosa che mi rimaneva da fotografare era questa innocua ragnatela sotto un tavolino di un bar, resa evidente solo dalle goccioline di rugiada.
Ho provveduto a richiedere al suo legittimo proprietario (...il ragno ) la rituale liberatoria e, se ho ben inteso il suo idioma, lui mi ha risposto:
la libberatoria dde cchè? ma nun lo vedi che è tutta frascica e l'ho dovuta lascià da tempo pe' fammene n'antra più asciutta?.... ma vatte affà bbenedì tu e la tua libberatoria...
ciao, ciao
questo è quanto e vi ringrazio della pazienza e degli interventi, sperando di aver potuto fornire una risposta sufficientemente plausibile anche al passaggio "... Il punto è che il Italia c'è poca abitudine a rispettare i diritti, i doveri e la buona creanza, per cui per lo più la gente reagisce eccessivamente ad ogni cosa, convinta di doversi trincerare dietro a qualche scudo legale ..." leggibile nell'intervento del nostro amico acarodp@yahoo.it.
Io non mi riferivo a te veramente, ma alla gente che s'incavola. Una persona civile, se non vuol essere fotografata, mi dice "per favore non mi fotografi" e tutto finisce tranquillamente. La forma mentis italiana è tendenzialmente più litigiosa: non è che mi chiedi per favore, confidando che io abbia la cortesia di non fare qualcosa che palesemente ti disturba. No, bisogna sempre invocare un Divieto, un Diritto o una Legge, vera o presunta che sia. Ripeto: in francia, per una cosa che è espressamente proibita, ti chiedono per favore di non farla. In italia, per una cosa che è di per sè magari permessa, ti attaccano il cartello di Severamente Vietato. Gli anglofoni lo chiamano "overreacting".
In un certo senso si presume che la convivenza civile non esista di per sè ma debba essere puntellata da tutti i lati da regolamenti che impediscano alla gente di comportarsi come dei cafoni. Il che è un'illusione.
la convivenza civile è ampiamente dimostrato non appartenere alla nostra società, ci sono mentalità sbagliate in campi molto più importanti che non la fotografia...
solo una precisazione:non guardate solo il vostro punto di vista di fotografo, chi ha una fotocamera non ha tutti i diritti del mondo, il fatto che una cosa non sia espressamente vietata non significa che sia un proprio diritto farla. una persona può chiedere di non essere fotografata, ma un fotografo potrebbe anche chiedere prima di fotografare una persona...
solo una precisazione:non guardate solo il vostro punto di vista di fotografo, chi ha una fotocamera non ha tutti i diritti del mondo, il fatto che una cosa non sia espressamente vietata non significa che sia un proprio diritto farla. una persona può chiedere di non essere fotografata, ma un fotografo potrebbe anche chiedere prima di fotografare una persona...
Io non mi riferivo a te veramente, ma alla gente che ...
ne prendo atto e mi scuso per il fraintendimento.
1) ...chi ha una fotocamera non ha tutti i diritti del mondo,
2) ...il fatto che una cosa non sia espressamente vietata non significa che sia un proprio diritto farla....
quanto al primo punto, ho come l'impressione che il lungo racconto contenuto in un precedente mio intervento (che per questo invito a rileggere ) non è stato sufficientemente chiaro. pazienza.
quanto al secondo aspetto, ritenevo di vivere in una democrazia che, si dice, sia caratterizzata da quelle che si chiamano "libertà" essendo altresì ben consapevole del fatto che la mia libertà di fare termina lì dove ha inizio la libertà dell'altro che mi sta a fianco.
ma far discendere da questo la conseguenza che "... un fotografo potrebbe anche chiedere prima di fotografare ..." (e nel mio caso NON si trattava di una persona come più volte sottolineato) il passo mi sembra un tantinello più lungo
Messaggio modificato da di.a.di200 il Feb 13 2007, 07:40 PM
Secondo me, questi ultimi due interventi dimostrano ancora quello che vado dicendo: il problema della fotografia non è (di solito) un fatto legale, è un problema di civile convivenza, e quindi per definizione non può essere risolto con una regola a priori. Deve dirmelo lui se non vuole? devo chedergli io? Dipende dalla circostanza.
Un fotografo può essere visto (ed è talvolta visto) come una presenza sgradita ed invasiva, a prescindere dalle sue intenzioni effettive. Non è un caso che i bravi fotografi di reportage siano di solito persone capaci di avvicinarsi ai loro "bersagli" con un sorriso, di entrare in un ambiente umano anche piccolo in maniera non intrusiva. Il che non solo permette di non venir bastonati, ma soprattutto permette di fare davvero le foto che van fatte.
I timidi come me invidiano molto queste persone... ma questo sarebbe un lungo discorso.
Ciao
L.
Un fotografo può essere visto (ed è talvolta visto) come una presenza sgradita ed invasiva, a prescindere dalle sue intenzioni effettive. Non è un caso che i bravi fotografi di reportage siano di solito persone capaci di avvicinarsi ai loro "bersagli" con un sorriso, di entrare in un ambiente umano anche piccolo in maniera non intrusiva. Il che non solo permette di non venir bastonati, ma soprattutto permette di fare davvero le foto che van fatte.
I timidi come me invidiano molto queste persone... ma questo sarebbe un lungo discorso.
Ciao
L.