Photodigitalexpo' ... un sabato pomeriggio.
Overdose da CCD, bit, software.

Ho perso di vista i compagni di viaggio, e mi aggiro tra gli stands senza una mèta precisa, quando mi torna in mente la prima volta al Sicof ... tanti anni fa.

Mi ricordo che al ritorno, passammo un sacco di ore in camera oscura a stampare e ristampare, provando tagli ed ingrandimenti impossibili, su una serie di foto in B/W di una splendida ragazza di colore, che inconsapevolmente lasciò traccia indelebile in un gruppo di studenti adolescenti del corso di fotografia.

Ad un tratto una certa nostalgia ... astinenza da idrochinone ... mancanza di luce gialloverde ... dello scricchiolìo della carta smaltata dalla calandra rovente.

Questo non c'è più ... almeno per me.
Nel tempo le autosmaltanti prima, le inkjet dopo hanno fagogitato quel mondo.

E' giusto che sia così intendiamoci, ma il gioco delle ombre cinesi per mascherare la luce dell'ingranditore ... tenere in bagno solo una parte della stampa per annerirla un po' di più , proprio in quel determinato punto ...
Si può ancora penso .
Non sarà più uguale ma si può ancora "lavorare" con quel metodo di progettare, "pesare il gesto" per rivelare l'immagine che è nata prima nella nostra mente.

Poco importa se è muovere un mouse piuttosto che un cartoncino sagomato o una mano chiusa.
L'importante è che il risultato sia il frutto di un gesto preciso pianificato dalla mente e non frutto del caso ... di un filtrino automatico.

Non posso riallestire una camera oscura come quella di mio padre, quando le vasche verticali dei chimici sembravano piscine e con i "rocchetti" scarichi del medio formato potevi costruirci una casa, ma oggi voglio usare la tecnologia disponibile, con quel minimo di "etica", parola grossa perdonatemi, che non ti permette di strafare, stravolgere, snaturare lo scatto pensato.

Decido quindi che questi scatti diverranno un bel B/W ... bello secondo me, con meno elaborazione possibile.

Pochi passaggi di software ... veramente pochi, compiuti come se invece mi trovassi davanti un ingranditore ed una bacinella: scelgo il taglio ... così va bene ... no! Un po' più a sinistra ... OK ora va bene! Salviamo due versioni: una più brillante ed una morbida ed un po' sottoesposta.
Accoppio i due files ... e sgommo le zone indesiderate in prossimità del viso per accentuare il passaggio di luce tra una zona giustoesposta ed una di nero profondo.

Sotto l'ingranditore avrei mascherato la zona del viso per fargli avere meno posa rispetto alla zona desiderata più scura.
E magari per avere un nero ancora più profondo, dopo aver sciacquato via lo sviluppo avrei reimmerso i bordi del foglio per un po'.

Stop!

Questo è il risultato ... a voi il giudizio.

Fabio

Squisito il gioco di rimando al passato, vissuto in un corretto equilibrio tra ricordi e consapevolezza di cose che non ritornano.

Fortunatamente libero da una certa nostalgia che attanaglia chi dice che si stava meglio prima.

I risultati - le foto - a mio avviso esprimono questo concetto.

Bella testimonianza Fabio.

Saluti
Francesco

e come non concordare con Francesco? Ha espresso, in maniera egregia, anche il mio pensiero...

grazie a Franceso e complimenti a Fabio!

Ottimo intento e altrettanto il risultato
Davide.

Operare come se si fosse in camera oscura, mantenendone parte del corredo di sensazioni e cercando di perseguire gli stessi risultati.
E’ questo che mi affascina del tuo lavoro oltre alle immagini che ha prodotto, indubbiamente suggestive.
Complimenti!

Un Life che è come un invito rivolto a chi, come me, ama ancora passare il suo tempo alla fioca luce di una lampada giallo-verde facendo strane mosse con le mani che ora si intrecciano ora si sciolgono come in un belletto sensuale.
Bello e intenso il testo che lascia poche scappatoie a coloro i quali vengono definiti con bonario divertimento "nostalgici".
I risultati certo, sono ottimi e credo lo siano anche in virtù delle conoscenze aquisite proprio per quella manualità e ricerca affinata fra i fumi della Camera Oscura. Il senso delle cose sta proprio nel sapere fin dove siano utili o siano frutto del solo piacere personale nel farle. In questo caso particolare credo ancora che il senso profondo di certi gesti sia da attibuire più a passione per il percorso più che all'utilità di compierlo. Tutto sommato sono ancora del parere che il fine giustifichi il mezzo e se il mezzo stesso è quello che ci dona piacere e soddisfazione nel compierlo mi chiedo: perchè privarmene? Per finire questo lungo commento direi che la passione è ciò che spinge un amatore e se la passione è ancora viva e ci dà il piacere che si trasforma in soddisfazione, è giusto percorrerla fino a quando non ci accorgeremo che il piacere è svanito e ci resta solo il "dovere di farlo".
Per me questa è per ora la strada del B.N. Il colore è altra storia, non l'ho mai stampato e mai lo farò. Ho sempre preferito la diapositiva ma ora è venuto il tempo di passare oltre.
Bellissime le foto; ben trattate. Proprio come si conviene ad un ex stampatore.

Il passaggio dalla camera oscura a quella chiara in un gioco di incroci tra presente e passato. Bel lavoro e ottimo il risultato finale!
Complimenti

Gianluca

che ti chiederò di intervenire anche sui miei files

e che vuoi dire, bel lavoro

Gennaro

Ottimo Fabio...Belle foto... superba la conversione.
Come non avere nostalgia delle emozioni della camera oscura
..odori ..sensazioni...e l'attesa per il risultato finale..e via che si riprova.
Risultati simili ma soddisfazioni diverse a mio parere.


Ciao Davide

Bellissimo l'approccio col quale hai voluto introdurre queste foto.

Questo, a mio avviso, è il modo corretto di ..."sfruttare" la tecnologia a nostra disposizione.
Si tratta, in fondo, solo di strumenti, di "accrocchi" diversi ma lo spirito col quale si affronta un lavoro, il progetto che lo supporta, devono essere gli stessi.

Che sia la Maschera di Livello di Photoshop invece che la mano che rotea sotto l'ingranditore durante la posa, non cambia il senso del lavoro e nemmeno ne diminuisce il valore.

Fabio, l'ho già detto, vorrei averti come vicino di casa!

Fabio, l'ho già detto, vorrei averti come vicino di casa!

Io, per fortuna non ci abito troppo lontano...

Complimenti per il testo e per le immagini, come sempre!

P.S. Per tutti i convenuti al Tuscany organizzeremo una lotteria: "Un pomeriggio con Fabio e il suo Mac"... Sono convinto che i biglietti andrebbero a ruba... (Con il ricavato me lo compro io il Mac... il PC in questo momento mi sta facendo impazzire... - Scusate l'OT)

Fabio, io, di solito, guardo e non commento; questo lo sai.

Faccio un'eccezione per il ricordo che mi hai fatto riaffluire del "rumore" della smaltatrice, il rullo di gomma, gli incredibili ultimi lavaggi per ottenere la "smaltatura perfetta"....una specie di araba fenice della fotografia degli anni 70!

Il bagnetto con l'acqua distillata, le due goccie di glicerina....la schifo della volta che, seguendo le indicazioni di un "guru" lavai con acqua e...fiele di bue e poi la smaltatrice sembrava un barbecue

Ultima cosa: le foto sono bellissime e ti invidio la padronanza di PS...io potrei smanettare un mese ma o eccedo o ....manco si vede che mi sono applicato.

Mi prenoto una mazzetta dei biglietti di Andrea

Carlo

Grazie ragazzacci ... veramente grazie.

Sinceramente ci speravo di essere compreso e non freinteso.

Vi quoterei tutti, perché ognuno di Voi ha colto e sottolineato un aspetto del percorso fotografico che mi ha portato fin qua.

Nessun innamoramento e nessuna demonizzazione. Nessun nostalgico rifiuto delle nuove tecnologie.
Ma solo nuove cose da apprendere e adoperare, per porre così un altro strato sottile di conoscienza.
Non per coprire, dimenticare, rinnegare ma per crescere e consolidare quello appreso molto tempo fa.

Le foto sono "solo" la conseguenza di questo percorso ... una conseguenza che avete gradito a quanto leggo.

Grazie.

Beh.. riguardo al risultato non c'è che dire, teoria applicata alla tecnica.... e di certo non ti mancano
Molto bello poi il tuo ritorno al futuro, con la consapevolezza del passato.
Bravo Fabio.
Saluti

.... a me la " nostalgia " viene ripensando ai vari Sicof e Arles ...... che momenti indimenticabili , li si che la fotografia era padrona.
Oggi sta cambiando il mezzo per raggiungere lo scopo .... ma io purtroppo non ho più l'entusiasmo di quei tempi.

ciao.

Luca

E' questo un Life che parla di Fotografia del Post-Moderno...
accettare i cambiamenti rende l'arte Viva ed in Moto Perpetuo!!!!

...beh, so com'è fatta una camera oscura perché Gianni qualche tempo fa mi ha fatto vedere la sua.
Beh dalla passione con la quale mi descriveva i vari passaggi ho percepito nettamente l'emozione di un rito, e la trepidazione del momento in cui l'immagine si materializza pian piano sulla carta...


Fabio riesce con semplicità a riversare questa passione e sensibilità sul suo fidato mouse.....

Grazie......

P.s.

Le foto sono bellissime......

...
Molto bello poi  il tuo ritorno al futuro, con la consapevolezza del passato.
...

Bella definizione ... mi pice.

.... a me la " nostalgia " viene ripensando ai vari Sicof e Arles ...... che momenti indimenticabili , li si che la fotografia era padrona.
Oggi sta cambiando il mezzo per raggiungere lo scopo .... ma io purtroppo non ho più l'entusiasmo di quei tempi.
...

Anche oggi il fotografo è "padrone" ... cambiano i mezzi a disposizione.

E' questo un Life che parla di Fotografia del Post-Moderno...
...

Fotografia del post-moderno ... bella anche questa.

...
Fabio riesce con semplicità a riversare questa passione e sensibilità sul suo fidato mouse.....
...

Troppo buono Francesco ...

Grazie a Voi per l'attenzione.

Bello il parallelismo tecnico, e bello il risultato, molto "credibile" e non plasticoso.
A gusto mio, manca solo l'applicazione di un plugin per simulare la grana della Tri-X.
Io in camera oscura torno spesso (il mio BW è tuttora rigorosamente chimico) e Fabio ha descritto benissimo emozioni, ragionamenti e interventi; con la consapevolezza che cambiano gli strumenti, ma la "meraviglia" del ricreare lo scatto e del fermare un istante esattamente come lo si era percepito è sempre la stessa.
Dell'approccio di molti al digitale non mi piace l'impazienza: un pericolo che tu, Kurtz, hai del tutto scongiurato. Complimenti !

Grazie anche a te Gianni.
L'impazienza si scongiura con l'età lo sai bene, anche se sei un ragazzo ...
E, come in montagna, non conta tanto arrivare al rifugio quanto "vivere" il percorso che ti porterà ad esso.

La grana l'avrei potuta aggiungere facilmente lo sai benissimo, con il risultato di una buona emulazione.
Ma, come hai capito, è l'approccio ed il percorso "verso" un risultato e non il risultato fine a se stesso, che mi interessava mettere in evidenza.

Proverò a stamparle. Non escludo che una certa "astinenza da grana", ed in seguito al tuo consiglio, mi convinca ad applicare quel "trucco".

Ehiii Fabio…Tu pubblichi queste chicche ed io nel mio marasma, me le faccio sfuggire?

Ma veniamo subito al dunque….

Quoto le proverbiali parole di Ludovico in cui sostiene il valore della finalità qualsiasi sia il mezzo strumentale per arrivare all’ opera compiuta.
Non posso comunque neppure negare l’ espressa volontà del Nostro grande Gianni sulla necessità di “emulare” le straordinarie condizioni che alcune procedure di un tempo passato ma non molto lontano! portavano a straordinari risultati qualitativi.
Mi piace il tuo intento Fabio, la Tua volontà nel ravvicinare questi due stati d’ arte, uno prettamente manuale e dettato da grandi esperienze e l’ altro apparentemente improvvisato ed alla portata di tutti ma all’ occhio del Professionista ma anche dell’ amatore evoluto la cosa non è proprio così!
Scopriremo insieme che la trattazione digitale con tutti i suoi processi di post produzione non è esattamente H2O di rose, anzì… è una relazione ancor più complessa e tortuosa in cui oltre alla manualità ed esperienza servono anche altre doti, la conoscenza del mezzo con cui sostituire la gestualità de

la mano che rotea sotto l’ ingranditore...

Quindi sarà questione solo di tempo, di metodo, credo fermamente che i Nostri posteri poco o nulla ricorderanno delle belle procedure di camera oscura e di maleodoranti esalazioni di bagni, ma alla stessa misura avranno approfondito tecniche e metodi ancor più validi per arrivare alla or mancante tecnologia

per simulare la grana della Tri-X.

Fabio…uno squisito Life, BRAVO veramente.

Un saluto, marco

molto bello il bn, morbido e sinuoso come ilcorpo della modella...
ciao!