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Messaggio: #1
Cari forumisti,

spero di non tediarVi oltre il lecito per un tema che alcuni magari avranno già vissuto, altri avranno conosciuto perchè sfiorati in qualche modo da amici, parenti, conoscenti.
Molti saranno anche assuefatti perchè basta aprire un giornale, o ascoltare un telegiornale per sentire, leggere, vedere.
Oggi è toccato a me. Dal 1 settembre con ogni probabilità io e gli altri 297 lavoratori della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova saremo messi in cassa integrazione in deroga per un bel pò di mesi.
Il Carlo Felice è una delle 13 Fondazioni Liriche in Italia, insieme alla Scala, al Maggio Fiorentino, l'Arena di Verona, la Fenice di Venezia, il San Carlo di Napoli, l'Opera di Roma, il Massimo di Palermo, il Regio di Torino, il Comunale di Bologna, il Lirico di Cagliari, il Verdi di Trieste e il Petruzzelli di Bari, che ha appena riaperto. Il settore è in crisi da anni, per la continua riduzione dei fondi statali, la mala amministrazione, il nuovo decreto di riforma approvato da poco, ecc. ecc.
Per la prima volta nella storia del nostro Paese, una di queste Fondazioni non produrrà nulla per mesi: addio al Barbiere di Siviglia, alla Traviata, all'Opera da tre soldi, ai Balletti Russi in cartellone. Tanto per cominciare.
Un Teatro sta rischiando di chiudere e quasi 300 persone stanno rischiando di perdere il posto di lavoro, senza che a livello nazionale nessuno ne dia informazione, come fosse un semplice fatto di cronaca locale. Eppure non siamo messi peggio di altri, anzi; però oggi tocca a noi.
Forse domani altri si troveranno nella nostra situazione, Bologna è la più accreditata.
Ogni giorno una fabbrica chiude, persone perdono il lavoro, si trovano da un giorno all'altro con una vita da reinventare, una famiglia a cui non si riesce più a provvedere, un affitto che non si riesce più a pagare.
E oggi tocca a noi. Quando un Teatro chiude dovrebbe essere un fallimento per una città. Ma la cultura in questo Paese non conta più niente; la cultura non dà profitti. La cultura è solo un costo, da tagliare. E' più remunerativo produrre il Grande Fratello, l'Isola dei Famosi, il concorso per le veline.
Un Teatro Lirico mette in scena Opere, Balletti; roba antiquata, che ha a che fare solo con la storia, la tradizione, le radici del nostro Paese: ma queste cose oggi non sono più un valore.
Quello che ovunque all'estero è considerato un vanto per l'Italia, dall'Inghilterra alla Germania, dalla Francia agli Usa, persino in Cina, Giappone, Corea; che ci copiano e invidiano; qui da noi è considerato superfluo, uno spreco.
Oggi succede a Genova. Domani toccherà a Bologna, Napoli, Verona ecc.
Però devono saperlo anche loro, avere in anticipo la possibilità di lottare; non come è accaduto a noi che siamo stati informati della cosa dopo che ci hanno mandato in ferie, come un fulmine a ciel sereno, senza possibilità di repliche, di capire, di stupirsi. Una ignobile pugnalata alle spalle.Trattati come fazzoletti sporchi da buttare nella spazzatura.
Questa sarà la mia estate peggiore; alla quale succederà un inverno anche peggiore.
Forse potevano esserci altre soluzioni, anzi, ce ne potrebbero essere quasi sicuramente.
Ma la Sindaco (che è presidente) insieme al CdA, nel quale siede persino un noto petroliere, hanno deciso così. E se rifiutiamo ci sarà la chiusura immediata.
Sipario. Ma questa volta nessun applauso, nessun bis.
Mi scuso con tutti.
Ma oggi è toccato a me.
Grazie a chi vorrà/potrà far conoscere questa storia, soprattutto nelle città dove si trovano gli altri Teatri come il mio. Spero non accada anche a loro quanto sta accadendo qui.
Una volta la chiamavano "La Superba".Ma oggi Genova è questa. Purtroppo.

Alessandro

Messaggio modificato da if65 il Aug 16 2010, 08:06 PM
SkZ
Messaggio: #2
QUOTE(if65 @ Aug 16 2010, 09:03 PM) *
Ma la cultura in questo Paese non conta più niente; la cultura non dà profitti. La cultura è solo un costo, da tagliare. E' più remunerativo produrre il Grande Fratello, l'Isola dei Famosi, il concorso per le veline.

Appunto. Oramai gli Italiani si sono abituati alla bassa cultura.
Bisognerebbe ricominciare a portare le classi a teatro, ma non ci spero.
Un popolo ignorante e' piu' manipolabile e un popolo tele dipendente e' altamente condizionabile.
Si sa. :(
maxbunny
Messaggio: #3
QUOTE(SkZ @ Aug 16 2010, 09:18 PM) *
Appunto. Oramai gli Italiani si sono abituati alla bassa cultura.
Bisognerebbe ricominciare a portare le classi a teatro, ma non ci spero.
Un popolo ignorante e' piu' manipolabile e un popolo tele dipendente e' altamente condizionabile.
Si sa. :(



... soprattutto se le televisioni stanno in mano al capo del governo.
Caro if65, se hai tediato qualcuno con il tuo sfogo ti assicuro, non a me! So quello che provi perchè in passato ho avuto problemi simili, durante il periodo di tangentopoli persi il lavoro. Per fortuna ero giovane all'epoca.
Non sono pratico del suo settore ma mi chiedo: se invece di distribuire compensi così alti agli attori, cantanti, agli artisti in genere, con quello che si risparmia non ne gioverebbero anche gli altri dipendenti come te?
ares80
Messaggio: #4
Io sono in mobilità,come vedi la situazione attuale italiana non è esterna a questo forum.Mi dispiace dirlo in questa sede,ma questo è il governo che hanno votato (io non ci sono andato a votare),non abbiamo opposizione e chi cerca di fare un minimo viene messo alla "gogna mediatica" (vedi Fini).Negli anni '60,per molto ma molto meno di quello che succede oggi, facevano proteste e scioperi veri,oggi al massimo se ne fa un discorso al bar davanti all'ennesimo bicchiere.
Francesco Martini
Messaggio: #5
Ma siamo nel 2010...
ma a che serve la lirica??? Forse qualcuno la conosce??? Ma chi e' il barbiere di Sivilgia???...Nessuno lo sa perche non ha mai partecipato all'isola dei fetusi.... laugh.gif
La Traviata poi???? hmmm.gif E il teatro?????...
Putroppo questa e' la "cultura" del popolo italiano....
Evviva il Grande Fratello!!!!!!!! ph34r.gif
ph34r.gif
Tutta la mia solidarieta' e sperando che quel glorioso teatro non muoia!!!
Francesco Martini
Seestrasse
Messaggio: #6
QUOTE(maxbunny @ Aug 16 2010, 09:35 PM) *
... soprattutto se le televisioni stanno in mano al capo del governo.
Caro if65, se hai tediato qualcuno con il tuo sfogo ti assicuro, non a me! So quello che provi perchè in passato ho avuto problemi simili, durante il periodo di tangentopoli persi il lavoro. Per fortuna ero giovane all'epoca.
Non sono pratico del suo settore ma mi chiedo: se invece di distribuire compensi così alti agli attori, cantanti, agli artisti in genere, con quello che si risparmia non ne gioverebbero anche gli altri dipendenti come te?


E' uno dei maili dei teatri infatti; esistono purtroppo le agenzie, se ne vuoi uno ne devi prendere e pagare tre. Un pò quello che succede nel mondo del calcio con i procuratori.
E' uno degli aspetti da rifondare, indubbiamente. Dovrebbero capirlo anche loro.
Grazie del passaggio, a tutti quanti
giancarlopaglia
Messaggio: #7
Alessandro,per quanto può servire,hai tutta la mia comprensione.
Oggi la cultura viene dopo i tanti spettacolini di varietà,reality e veline.
Al di là di questo,comunque,vedere a rischio il proprio posto di lavoro è sempre un vero dramma.
Con le difficoltà di oggi a trovare altri lavori poi.........



QUOTE(ares80 @ Aug 16 2010, 09:38 PM) *
Io sono in mobilità,come vedi la situazione attuale italiana non è esterna a questo forum.Mi dispiace dirlo in questa sede,ma questo è il governo che hanno votato (io non ci sono andato a votare),non abbiamo opposizione e chi cerca di fare un minimo viene messo alla "gogna mediatica" (vedi Fini).Negli anni '60,per molto ma molto meno di quello che succede oggi, facevano proteste e scioperi veri,oggi al massimo se ne fa un discorso al bar davanti all'ennesimo bicchiere.


Scioperi e proteste da bar,lasciano il tempo che trovano.
Esiste un'arma democratica per cambiare le cose e si chiama "voto".
Chi è contrario ad una forma di governo,può provare a combatterla andando a votare e non disertando le urne.
Con questi presupposti lamentarsi che non esiste l'opposizione........ cerotto.gif

Chiedo comunque scusa,spero di non aver già violato il regolamento del forum.

Giancarlo.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #8
QUOTE(Francesco Martini @ Aug 16 2010, 09:40 PM) *
Ma chi e' il barbiere di Sivilgia???...
La Traviata poi???? hmmm.gif E il teatro?????...
Evviva il Grande Fratello!!!!!!!!

Tutta la mia solidarieta' e sperando che quel glorioso teatro non muoia!!!


Caro Francesco, chi è il Barbiere di Siviglia? Ma è quello che rade la Nazionale Spagnola di calcio, lo sanno tutti!
Chi è la Traviata? E' una di quelle che oggi vengono chiamate "escort" e che, per i potenti, vengono portate a domicilio, e che quando ero più giovane si chiamavano put..ne!
Evviva anche l'Isola dei.... e tutte le altre produzioni che inebetiscono gli Italiani, tanto è vero che non abbiamo più né la forza, né l'orgoglio di incaz...rci e ci limitiamo a protestare non andando a votare, che poi è quello che loro vogliono.
Tutta la mia solidarietà di pensionato (finché me la lasciano, la pensione).

Primo.

Messaggio modificato da primoran il Aug 16 2010, 09:39 PM
Filippo Daltamura
Messaggio: #9
ciao if65,
ti capisco ed hai tutto il mio appoggio per la situazione che stai passando.
Ti capisco e so cosa stai passando perchè io è 1 anno e mezzo che sono in cassa integrazione e dal prossimo
mese di ottobre si prospettano 2 anni di mobilità , se non ci verrà approvato un'altro anno di cassa...
io non sono nel settore dello Spettacolo,quello con la S maiuscola(nel senso più puro della parola, perchè quelle porcate che fanno in tv non sono spettacolo secondo me), ma sono un tecnico informatico...purtroppo da quando l'Iveco ha cominciato a perdere colpi grazie a Elkann,Montezemolo e Marchionne,io ed altri 200 colleghi ,tutti iformatici , ci siamo ritrovati a spasso dall'oggi al domani.
mi permetto di darti un consiglio, vista la mia piccola esperienza... non prendertela perchè altrimenti ti rovini la salute ...non fare come me che non dormivo la notte ed avevo attacchi d'ansia....
vivila day by day e impegnati in qualcosa che ti interessa...io ad esempio collaboro con un'agenzia che fotografa eventi sportivi (calcio,nuoto,atletica) e mi occupa tutti i fine settimana ,oltre a ripagarmi dal lato economico, mi da soddisfazioni anche dal lato fotografico.
In bocca al lupo per il futuro
Filippo.
ares80
Messaggio: #10
Il non andare a votare non è un vanto,ma un modo di dire che non esiste,nell'attuale classe politica,nessuno che mi rappresenti oppure qualcuno che,se viene votato,possa realmente fare qualcosa per il paese.Se vado alle urne,che alternative ho?La differenza tra PD e PDL è solo una lettera nel nome,gli altri partiti sono solo un contorno...la Lega preferisco evitarla,parlano tanto di separare il Sud dal Nord e hanno ricevuto finanziamenti dai Corleonesi (Riina,Provenzano & co.),bella coerenza!
Marco Senn
Messaggio: #11
Ocio ragazzi con le affermazioni che si finisce con una denuncia!

A parte ciò... La politica latita, non c'è dubbio, ma a Trieste ci sono 2 teatri importanti (Verdi e Rossetti) e alcuni minori dove una volta si doveva fare la fila per i biglietti 6 mesi prima e adesso non più. Crisi di pecunia nelle tasche o crisi di cultura? Forse entrambe. Di certo la gente è abbastanza rintronata dalla TV, spendono 400€ all'anno per vedere le partite alla domenica (sabato, martedì, mercoledì, giovedì...) ma non scuciono 30€ per uno spettacolo teatrale. Non dico della lirica, che ormai è di nicchia, ma nemmeno di prosa. La destra ha sempre sostenuto che la cultura era in Italia in mano alla sinistra... se questa è la soluzione al dominio comunista siamo ben messi...
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #12
E' sempre un dispiacere (per me) ed una sconfitta sentire testimonianze di vita quotidiana (o meglio melodrammi) come questa.

Le considerazioni dei commenti precedenti sono all'ordine del giorno, ne parlo e straparlo con amici-conoscenti-familiari,persino col gommaio,purtroppo non mi riesce di capire chi ha votato chi e forse ognuno non sa bene e non sapeva cosa ha votato egli stesso; addirittura a volte penso (e spero) guardando la situazione che l'artefice di questa rovina continui di gran carriera mandando una volta per tutte in malora questo Paese,il più velocemente e in maniera indolore possibile, per poi rimboccarsi le maniche in un'araba fenice. Ma verrò disilluso. Non vedo soluzione se non quella di tener botta il più possibile,rimboccarsi le maniche per quanto si possa fare e impegnarsi a valorizzare la Nostra vita, solo così qualcosa potrà succedere.

Caro Alessandro, non ti sentir solo; per quanto possa essere "effimera" la cosa spero tu abbia la solidarietà di più persone possibile, oltreche cose più materiali come il tuo lavoro.. wink.gif Un abbraccio, pensando (amaramente) all'Articolo I della Costituzione (esatto,quella stessa "cosa" che è sempre sulla bocca dei politici in tivvù).
Bernardo
Attilio PB
Messaggio: #13
Eviterei di virare la discussione sulla politica, sia in rispetto al regolamento, ma soprattutto per una considerazione di ordine sociale: l'attuale governo è stato votato da poco piu' della metà degli italiani, se quella "poco meno della metà" degli italiani andasse a teatro invece che protestare davanti alla TV dei tagli al teatro, basterebbe ed avanzerebbe a far sorgere decine di teatri in qualsiasi regione italiana...
Il fatto è che la cultura non interessa realmente a nessuno, nè di destra nè di sinistra, con mia moglie abbiamo una libreria, vendiamo tanti Vespa e Fede quanti Travaglio e Gomez, il punto è che vendiamo solo quelli e pochi e perché passano in TV, avere tutto Calvino e Dostoevskij, Kafka, Freud, Darwin, Nietzsche, Croce, Marx, non serve a nulla, sono li' a prendere polvere, in sei anni non abbiamo venduto una singola copia di Proust, una sola copia dell'Ulisse di Joice, quando un insegnante a scuola propone un testo di Calvino da leggere a casa abbiamo una processione di mamme arrabbiate che devono spendere 7,80 euro per un libro, molte con la busta del negozio vicino di elettronica con dentro un videogioco da 49,90... e ti aspetti che poi vadano a teatro per la Traviata? Destra o sinistra contano poco, si lamentano tutti del libro di Calvino e nessuno va a teatro, salvo poi correre a vedere "Il gobbo di Notre Dame" di Cocciante perché in TV hanno detto che è tanto bello, la maggior parte pero' non ha idea che sia nato da un testo di Hugo, al piu' possono pensare al cartone di Disney...
Rimane il fatto che Alessandro si ritrova in cassa integrazione, che fare il libraio è un bellissimo hobby ma non certo un lavoro con una remunerazione, che chiunque lavori con la cultura o e ben introdotto (a prescindere dalle capacità) oppure stenta quotidianamente per la sopravvivenza.
E la fotografia non ne è immune, chi pubblica piu' reportage costruiti nei mesi, con uno studio alle spalle, con una preparazione del fotografo? Quattro sgrandangolate ad effetto pescate da un sito di microstock ed il reportage dalla Thailandia è fatto, un redattore che ci è andato in vacanza cinque anni fa, due agenzie, ed hai anche il testo... a prescindere da cosa stia accadendo, se piace alla destra nei media di destra sarà raccontato come bello e da quelli di sinistra come brutto, e viceversa, ma in Tahilandia a capire che sta succedendo non ci è andato nessuno..., questo è davvero spaventoso.
Andateci a teatro, compratelo un libro, andate ad una mostra fotografica e, se una fotografia di un giovane fotografo vi piace, compratela, scrivete alle redazioni dei giornali quando un servizio è scadente, soprattutto se sono i vostri giornali. Con i mille euro risparmiati per cambiare il vecchio TV LCD con il nuovo Led tutte queste cose si possono fare per alcuni anni....
Scusate lo sfogo tongue.gif ma non credo che basti essere di destra o di sinistra per essere a favore o contro la cultura, la cultura è passione, dedizione, va coltivata, personalmente, quotidianamente, in ogni scelta che facciamo, poi con una cultura alle spalle saremo di destra o di sinistra o di centro ma consapevolmente, è l'unica strada che abbiamo per non essere indottrinati dall'imbonitore di turno.
Il nostro problema (mio per primo, capiamoci) è culturale, non politico..., come dicevamo altrove i politici sono quelli che ci meritiamo e ci rispecchiano ahimè, non è un bel vedere/rsi..., io mi lamento dei libri, ma quante volte sono andato a teatro nell'ultimo anno? Troppo poche. Quante mostre dove sarei potuto andare ho disertato? Troppe..., distratto da nulla, da una stupidaggine, da qualcosa di piu' "facile"...
Ciao
Attilio
buzz
Staff
Messaggio: #14
attilio, hai tutta la mia approvazione.
Hai espresso in sintesi il male più grande che attanaglia le famiglie, ovvero le nuove voci di spesa "indispensabile" tra le quali il telefonino, il tv al plasmon e i videogiochi.
Libri?
ne ho già uno, ed è ancora nuovissimo: ha ancora il cellophan attorno!
SkZ
Messaggio: #15
una volta il Topolino faceva un buon servizio rifacendo coi personaggi disney varie storie, come i Miserabili, Il Fantasma di Canterville (questo estremamente fedele), ... Ora non so se continui.
quante scuole elementari/medie portano ancora i ragazzi a teatro?

Messaggio modificato da SkZ il Aug 17 2010, 02:11 AM
tosk
Messaggio: #16
Innanzitutto esprimo la solidarietà personale all'autore del topic e a tutti i lavoratori a rischio posto di lavoro.
Se posso permettermi un consiglio con loro: anni fa ero un lavoratore dipendente altamente scontento del mio lavoro, fui uno dei primi a leggermi il manuale di flash per costruire i siti web, l'ho studiato per parecchie notti per poter poi aprire una mia ditta. A distanza di un decennio mi sento totalmente soddisfatto dei miei sforzi, ho sicuramente passato periodi di vacche magre, ma ora sono abbastanza soddisfatto, con buone prospettive di crescita.
Ora tu, essendo in CI hai tutto il giorno libero per studiare, non posso che consigliarti di seguire qualche tua passione che possa portarti ad un lavoro tutto tuo. Il lvaoro c'è, bisogna sicuramente cercarlo, ma si trova. Certo, se hai un figlio piccolo e un mutuo da pagare non ti consiglio certo di rischiare a metterti in proprio, parlo a tutti quelli che possono ancora rischiare, ai "bamboccioni" che non hanno ancora debiti o responsabilità grandi, invece di prendercela con datori di lavoro e governi (non che non sia giusto lamentarsi, ci mancherebbe) e poi finire la protesta al bar diamoci da fare per liberarci dalla decisioni altrui sulla nostra vita.
Per quanto riguarda la cultura: non trovo che sia in crisi: mi vengomo in mente qui nel veneto le mostre su Palladio e van Gogh, che hanno avuto maree di spettatori e vi assicuro che noi veneti non siamo certo famosi per amare la cultura.
Anche l'Arena di verona è perennemente in crisi, nonostante sia perennemente piena. Ma chi si trova a dirigere l'Arena? Amministratori comunali, provinciali, regionali, qualche paraculo che arriva dal settore, oggi zeffirelli, ieri la Fracci, tutta gente che prende soldi anche se poi l'attività va a rotoli. Poi gli incassi vanno a finire alla casse comunali, che poi aspetta i fondi etc. etc. etc.
La mia personale convinzione è che l'arte debba essere in qualche modo privatizzata e spettacolarizzata, potrebbe più che mantenersi. Certo a quel punto i proprietari cercherebbero di tagliare i costi e precarizzare i lavoratori, e qui si tornerebbe a chiedere la statalizzazione dell'arte...una coda infinita?
falken
Messaggio: #17
Anch'io esprimo la mia solidarietà ad if65 e a tutti quelli che si trovano in situazioni simili.

QUOTE(Attilio PB @ Aug 17 2010, 01:37 AM) *
...
Il fatto è che la cultura non interessa realmente a nessuno, nè di destra nè di sinistra, con mia moglie abbiamo una libreria, vendiamo tanti Vespa e Fede quanti Travaglio e Gomez...


E' vero, ma proprio per questo il problema è quasi totalmente politico.
Ci sono settori che non possono essere ricondotti a logiche aziendali e di mercato. Ci sono servizi che una società sedicente avanzata deve mantenere indipendentemente dalla propria redditività.
Ed è esattamente la Politica che dovrebbe governare questi settori. Agli altri ci pensa sì il mercato.

Prendiamo il digitale terrestre. E' stato super-finanziato, incentivato, promosso e addirittura si è legiferato per obbligarne l'uso (switch-off).
Perchè sforzi simili ed altrettanto determinati non sono profusi per tutti i settori della cultura?
Finanziare la TV e chiudere un teatro? Qual'è la logica sociale e culturale?
E perchè ci ritroviamo a finanziare con palate di milioni giornali che non hanno lettori? Non dovrebbero chiudere anche loro? La risposta è ancora politica. Di autoreferenziaione questa volta.

Siamo in Italia santo cielo! Il fulcro della storia e della civiltà occidentale -e qualcosa di più-. Deteniamo più del 60% di tutto il patrimonio storico e culturale del mondo. Tutti noi dovremmo "vivere di rendita" solo per questo fatto se il tutto fosse gestito con giudizio.

I teatri vanno tenuti aperti. Se sono vuoti bisogna essere in grado di riempirli. E' questo di cui dovremmo discutere, non di casse integrazioni e mobilità.
Il discorso è lunghissimo e parte da tanto prima e cioè dalle scuole... ma non voglio aprire un altro pesantissimo topic.

Speriamo che qualcosa cambi. E in fretta!

f
Mauro Villa
Messaggio: #18
Purtroppo l'Italia è un paese marcio e morto, quando per rispariare si taglia la scuola, la sanità e la cultura è perchè sei morto. Il nostro è un paese che dovrebbe avere un Pil enorme derivato solo dal turismo, abbiamo il più grande patrimonio artistico del mondo tutto racchiuso nel nostro stivale e non siamo capaci a sfruttarlo, non siamo capaci di programmare, non siamo capaci di valorizzarlo e farlo fruttare, vivacchiamo di furberie e interessi personali. Io amo questa terra dalle Alpi a Pantelleria ma se fossi giovane me ne andrei.

Da ex dipendente Fiat, ora in pensione, ti porgo tutta la mia solidarietà a Te e a tutti i tuoi colleghi, conosco benissimo le sensazioni che si provano in questi frangenti, ti possono uccidere mentre qualcuno g.o.d.e perchè incrementa i suoi possedimenti.
Max Lucotti
Messaggio: #19
QUOTE(Attilio PB @ Aug 17 2010, 01:37 AM) *
Eviterei .............facile"...
Ciao
Attilio


Attilio, come non quotare le tue parole ad una ad una?

La Cultura è come una piantina, và alimentata se no muore.

Da noi è un ramo secco.

Solidarietà al mio concittadino, io sono uno di quelli che non vanno a vedere le opere proprio perchè non ne ho la cultura, anche se il teatro e i concerti quando posso non me li faccio mancare.
_Led_
Messaggio: #20
QUOTE(SkZ @ Aug 17 2010, 03:07 AM) *
...
quante scuole elementari/medie portano ancora i ragazzi a teatro?


Mia moglie, insegnante di Educazione Musicale alle medie, porta regolarmente i suoi allievi alle opere liriche, due o tre volte l'anno.

C'é da dire che non è una cosa per tutti: bisogna prepararli sull'autore, sul libretto, così facendo i ragazzi non si annoiano. Anzi molti si appassionano e c'é da dire che quelle poi sono le vere soddisfazioni per l'insegnante.

Immagino che anche il teatro lirico di Genova avesse delle soireé dedicate alle scuole, anche questo sarà per il momento sospeso: spero per il nostro amico e per tutti i genovesi che la situazione si risolva positivamente al più presto.
Marco Senn
Messaggio: #21
QUOTE(Attilio PB @ Aug 17 2010, 01:37 AM) *
l'attuale governo è stato votato da poco piu' della metà degli italiani


Per la precisione da meno della metà dei votanti quindi da circa il 35% degli italiani. La maggioranza parlamentare è dovuta alla legge elettorale. Questo tra l'altro rafforza la tua tesi, non sarebbero la metà ma il 65% smile.gif . Però i numeri quelli sono, anche se la propaganda dice diversamente (anche se vincessero gli altri, ovvio).
F.Giuffra
Messaggio: #22
Il mio vicino di casa era scandalizzato che la visione di alcune partite fosse a pagamento, urlava per le scale che lo stato dovrebbe sovvenzionare la "CULTURA CALCISTICA" degl italiani!
E non esiste rivista o canale televisivo che non pubblichi l'oroscopo!
Già gli antichi avevano capito che per far stare buono il popolo bastava dare pane e giochi circensi dove i gladiatori si massacravano nell'arena, altro che cultura.
ian.arrighi
Messaggio: #23
QUOTE(tosk @ Aug 17 2010, 08:01 AM) *
...
Anche l'Arena di verona è perennemente in crisi, nonostante sia perennemente piena. Ma chi si trova a dirigere l'Arena? Amministratori comunali, provinciali, regionali, qualche paraculo che arriva dal settore, oggi zeffirelli, ieri la Fracci, tutta gente che prende soldi anche se poi l'attività va a rotoli. Poi gli incassi vanno a finire alla casse comunali, che poi aspetta i fondi etc. etc. etc.
La mia personale convinzione è che l'arte debba essere in qualche modo privatizzata e spettacolarizzata, potrebbe più che mantenersi. Certo a quel punto i proprietari cercherebbero di tagliare i costi e precarizzare i lavoratori, e qui si tornerebbe a chiedere la statalizzazione dell'arte...una coda infinita?



Hai tutta la mia solidarietà, l' anno scorso ho avuto la terra che mi ha tremato sotto i piedi a causa della "crisi economica", ho avuto la fortuna di non essere messo in CIG (eravamo 2 persone a lavorare su 23).

Fino a qualche anno fa ho lavorato nell' ambiente dello spettacolo, ero datore luci in un service toscano (assunto come dipendente) e mi è capitato di lavorare spesso nei teatri comunali della zona. I vari CdA si lamentavano sempre della carenza di pecunia, del fatto che i costi fossero più alti dei ricavi (teatri sempre tutti esauriti e con liste di attesa per gli abbonamenti...).

Peccato che quando si trattava di conoscere i compensi dei paperoni ci si trovasse davanti ad un muro. In compenso mi pagavano 5 euri l' ora... LORDI.

Era allucinante anche tutto quello che c'era d'intorno: preventivi gonfiati, prestazioni a compensi da capogiro, laboratori che facevano milioni con i lavori di falegnameria (quando il teatro di L...a aveva la falegnameria interna, ora mi sembra che l' abbiano riaperta).

In bocca al lupo.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #24
Mi unisco agli interventi finora occorsi per esprimere la mia piena solidarietà all'amico Alessandro (peraltro mio omonimo). Per quanto condivida gran parte dei contenuti finora espressi da molti di voi e dallo stesso autore del post eviterò, al contrario, di profondermi con puntualità in considerazioni di carattere personale...
QUOTE(_Led_ @ Aug 17 2010, 09:11 AM) *
Mia moglie, insegnante di Educazione Musicale alle medie, porta regolarmente i suoi allievi alle opere liriche, due o tre volte l'anno.

C'é da dire che non è una cosa per tutti: bisogna prepararli sull'autore, sul libretto, così facendo i ragazzi non si annoiano. Anzi molti si appassionano e c'é da dire che quelle poi sono le vere soddisfazioni per l'insegnante.
[...]

Al contrario vorrei trarre spunto da questo post perché lo reputo emblematico di come venga trattata la cultura e la povera scuola pubblica nel nostro Paese, nonostante vi siano insegnanti capaci, sensibili e preparati alla missione della propria professione come suppongo sia la moglie di _Led_, almeno stando a quanto da lui esposto nel suo intervento.
Infatti, caro _Led_, quello che hai riferito di tua moglie non rappresenta solo l'esercizio della professione di insegnante ma è, più propriamente, fare cultura. Questa è promozione del sapere, ed insieme coscienza civica di un'insegnante per cui si formano i ragazzi del domani secondo un principio che va ben oltre le mere ore di esercizio nelle aule scolastiche. Questi sono i metodi che potrebbero conferire alla nostra scuola un carattere di eccellenza, e non i tagli sul personale e sulle iniziative o, peggio, la mortificazione della Scuola Pubblica a favore di quella privata. Mi sento quindi di unire idealmente i destini di Alessandro, degli operatori culturali che lavorano nelle fondazioni teatrali e quelli di tanti precari della Scuola Pubblica Italiana che, insieme, sono fortemente penalizzati nel loro importante ruolo e nella propria professionalità da scelte gravi ed irresponsabili che il Governo ha posto in essere in questi ultimi due anni.

Messaggio modificato da gattomiro il Aug 17 2010, 11:53 AM
Seestrasse
Messaggio: #25
Vi ringrazio tutti per il passaggio e la solidarietà.
Mi spiacerebbe se l'argomento dovesse virare sulla politica, in senso partitico; non era nelle mie intenzioni e, del resto, l'argomento da me postato mi sembra già stia a fatica anche nell'ambito del sushi-bar. Peraltro dovrei avercela con tutti, sotto questo profilo, perchè se il Governo ha un orientamento di un tipo, in Liguria sia la Regione che il Comune ne hanno uno di segno opposto; ma in determinate circostanze vanno benissimo a braccetto, e anche eventuali prese di posizione, da una parte come dall'altra, nel mio caso, ho toccato con mano che sono dettate unicamente da calcolo e tornaconto politico-elettorale del momento.
Ringrazio Filippo Daltamura per il consiglio, mi rivedo esattamente nel tuo percorso.
Condivido tutto quello che ha aggiunto Attilio; Freud, Jung, Dostoevkskij, Foucault ecc. sono anche nella mia libreria, alcuni li ho consumati. Mia figlia in queste vacanze mi ha chiesto ed ha letto il Cavaliere inesistente e La formica argentina, ora si è buttata su Twain. Andrà in seconda media e già pensa a proseguire con il liceo classico (talis pater...): cosa dovrei dirle?
Ringrazio Falken, che leggo sempre volentieri e apprezzo per il suo equilibrio e ricerca del significato delle cose.


 
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