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PAS
Messaggio: #26
Premessa:

Un po’ di storia:
Tempo fa (neanche tanto) nel forum vi era un’unica sezione per il w/nw: il problema non si poneva.
Il forum è cresciuto e si è ritenuto opportuno suddividere l’ambito di discussione fotografica in sezioni tematiche con il solo scopo di migliorare la leggibilità generale ed anche consentire a coloro che lo desiderassero di seguire meglio fotografia specializzata di loro interesse.

Un'ovvia considerazione:
Per quanto ci si sforzi di razionalizzare la suddivisione delle sezioni, questa non potrà mai essere esaustiva. Vi saranno sempre immagini di problematica o dubbia collocazione, per le quali la scelta avrà forti componenti soggettive. Esempio: quella postata da tide.

La mia opinione:
Premesso che in un forum a larga partecipazione coma il Nital, affinché si mantenga leggibile è indispensabile una suddivisione tematica, penso che a chi interessa realmente parlare di fotografia, rilevare incongruenze nell’attribuzione della sezione sia argomento di second’ordine.
Coloro che invece fanno della collocazione in sezioni tematiche la principale ragione della partecipazione alle discussioni hanno, in genere, altri obiettivi

Conclusa la premessa vengo agli spunti proposti da Roberto.
QUOTE(tide @ Oct 20 2007, 02:22 AM) *

È proprio così indispensabile classificare una fantasia?


Fatta salva la premessa di cui sopra ribalto la frittata:
biggrin.gif

Ma non sarà che lo stesso autore desideri spesso (anche inconsciamente) una classificazione?
Già il solo attribuire un titolo ad un’opera è classificarla.
Ed il titolo va oltre la grossolana suddivisione imposta da un forum. Con il titolo si integra l’immagine con la parola, se ne indirizza la lettura, anzi lo stesso autore ne fornisce le chiavi.

Quindi spesso è lo stesso autore che ha necessità di classificare la propria fantasia.

Venendo alla foto proposta da Roberto:
Roberto che titolo daresti alla tua foto?
smile.gif

Per chi desidera approfondire segnalo questa discussione

Messaggio modificato da PAS il Oct 21 2007, 11:07 AM
alcarbo
Messaggio: #27
QUOTE(gciraso @ Oct 21 2007, 11:11 AM) *
Sono in pidi da ieri mattina e stanotte ero in viaggio.

Sauti

Giovanni


Voglio essere in pidi anche io ! Che cosa è però ?

Slauti

NonnoGG niente titoli se no passiamo agli epiteti messicano.gif (voglio aggirarmi per il forum con il burka)

E poi fotograficamente "so di non sapere" ma non socraticamente (falsa modestia) sono proprio ignorante, anzi peggio ............ NEGATO
(non ne imbrocco una e non provocatemi se non vi bombardo di "post" di foto orrende e incacellabili).

Quanto al tema ora sono troppo pidi per contribuire
(come mi piace essere pidi senza sapere che cosa è)

Messaggio modificato da alcarbo il Oct 21 2007, 10:52 AM
alcarbo
Messaggio: #28
messicano.gif 1 ho indovinato pidi vuol dire piedi
anche io sono in piedi dalle 5

2 sauti slauti saluti

3 non ora ma prima di sera prometto un intervento serio non OT

p.s Giovanni è ovvio che scherzo (ci provo) ciao messicano.gif

Messaggio modificato da alcarbo il Oct 21 2007, 10:58 AM
alcarbo
Messaggio: #29
QUOTE(tide @ Oct 21 2007, 08:15 AM) *
Cominciamo con il leggere che, a rigor di logica, dovrebbe venire prima dell'interpretare...

Non so voi ma io ho iniziato a leggere imparando l'alfabeto, ovvero imparando a decodificare dei segni convenzionali.
Convenzionali, non individuali.
Se io mi fossi creato il mio personalissimo alfabeto non mi sarebbe servito a molto. In primo luogo non avrei trovato nulla da leggere per imparare ad usarlo e, in secondo luogo, anche se fossi riuscito a trovare un sistema per imparare ad usarlo nessuno avrebbe potuto leggere ciò che io scrivevo.
Convenzionale, però, non significa neanche universale.
Ho infatti scoperto, molto tempo dopo, che altri usano o hanno usato codifiche molto diverse da quella che è stata insegnata a me, ma altrettanto efficaci.

A ben leggere la storia delle arti figurative (che inizia con qualche sputo colorato sulle pareti di una caverna) sembrerebbe proprio che anche in questo campo il "segno convenzionale" sia un particolare di non trascurabile importanza.
Gli alfabeti stessi, inoltre, altro non sono che una derivazione dei segni figurati, ottenuti attraverso un processo di estrema consunzione che ha lo scopo di favorire la circolazione della convenzione, rendendola più facilmente distribuibile e assimilabile.

Non credo di allontanarmi molto dalla verità dunque se penso che per leggere una fotografia sia necessario prima di tutto conoscere l'alfabeto con cui è stata scritta e che per "scrivere" una fotografia leggibile non si possa inventarsi di sana pianta un alfabeto.

R.



QUOTE(gciraso @ Oct 21 2007, 11:11 AM) *
Prima ancora del leggere c'è il guardare, dopo il vedere e forse dopo ancora il leggere. Secondo me non è possibile scindere la fotografia dal senso della vista. Un testo va letto per interpretarlo, ma non vi sono altri stimoli che la parola. In una foto, secondo me, vi è un passaggio attraverso quanto percepito dalla vista che ha ben poco di verbale. In altre parole prima viene la sensazione e poi la razionalizzazione di quanto visto.

Faccio un esempio, scusandomi della banalizzazione. Il soggetto che ha una allucinazione visiva interpreta una immagine in assenza di stimoli visivi. In altre parole il suo cervello ricostruisce una immagine che non è recepita dai recettori visivi. Anche nel cosiddetto sano funziona questa interpretazione, ma essa è conseguente di uno stimolo visivo, che viene letto attraverso le proprie esperienze, le proprie sensazioni che quell'immagine evoca, in altre parole sulla base delle condizioni emotive-affettive. Da ciò ne consegue che una stessa immagine può essere interpretata dallo stesso soggetto in modi diversi a seconda del momento, della situazione emotiva, dell'esperienza, del ricordo, ecc..
A questo punto i segni convenzionali possono non essere bastevoli, in quanto anch'essi interpretati, ancorchè, tra soggetti di una stessa cultura, dovrebbero essere letti in modo univoco.
In questo concordo con te, nel senso che nell'ambito di una stessa cultura ci dovrebbero essere strumenti univocamente intesi. E qui passiamo al problema della definizione di cultura. Per tagliare corto prendiamo per buona quella dell'UNESCO: «La cultura in senso lato può essere considerata come l’insieme degli aspetti spirituali, materiali, intellettuali ed emozionali unici nel loro genere che contraddistinguono una società o un gruppo sociale. Essa non comprende solo l’arte e la letteratura, ma anche i modi di vita, i diritti fondamentali degli esseri umani, i sistemi di valori, le tradizioni e le credenze.»

Secondo tale definizione, quindi, l'alfabeto comune dovrebbe essere quello culturale e nell'ambito di esso ci dovrebbero essere degli strumenti condivisi per la valutazione dell'esperienza sensoriale e quindi del vedere, ma l'interpretare resta patrimonio del singolo soggetto.

Scusate la eccessiva banalizzazione del problema e la confusione espositiva. Sono in piedi da ieri mattina e stanotte ero in viaggio.

Saluti

Giovanni



QUOTE(PAS @ Oct 21 2007, 11:44 AM) *
Premessa:

Un po’ di storia:
Tempo fa (neanche tanto) nel forum vi era un’unica sezione per il w/nw: il problema non si poneva.
Il forum è cresciuto e si è ritenuto opportuno suddividere l’ambito di discussione fotografica in sezioni tematiche con il solo scopo di migliorare la leggibilità generale ed anche consentire a coloro che lo desiderassero di seguire meglio fotografia specializzata di loro interesse.

Un'ovvia considerazione:
Per quanto ci si sforzi di razionalizzare la suddivisione delle sezioni, questa non potrà mai essere esaustiva. Vi saranno sempre immagini di problematica o dubbia collocazione, per le quali la scelta avrà forti componenti soggettive. Esempio: quella postata da tide.

La mia opinione:
Premesso che in un forum a larga partecipazione coma il Nital, affinché si mantenga leggibile è indispensabile una suddivisione tematica, penso che a chi interessa realmente parlare di fotografia, rilevare incongruenze nell’attribuzione della sezione sia argomento di second’ordine.
Coloro che invece fanno della collocazione in sezioni tematiche la principale ragione della partecipazione alle discussioni hanno, in genere, altri obiettivi

Conclusa la premessa vengo agli spunti proposti da Roberto.
Fatta salva la premessa di cui sopra ribalto la frittata:
biggrin.gif

Ma non sarà che lo stesso autore desideri spesso (anche inconsciamente) una classificazione?
Già il solo attribuire un titolo ad un’opera è classificarla.
Ed il titolo va oltre la grossolana suddivisione imposta da un forum. Con il titolo si integra l’immagine con la parola, se ne indirizza la lettura, anzi lo stesso autore ne fornisce le chiavi.

Quindi spesso è lo stesso autore che ha necessità di classificare la propria fantasia.

Venendo alla foto proposta da Roberto:
Roberto che titolo daresti alla tua foto?
smile.gif

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Pollice.gif

Messaggio modificato da alcarbo il Oct 21 2007, 12:21 PM
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #30
Oh finalmente...
Dovevo scollegarmi per un po' perché intervenisse qualcun'altro...
grazie.

Sorvolo sugli aspetti di organizzazione del forum citati da Valerio. Mi pare che su questo nessuno fra coloro che sono intervenuti abbia nulla da ridire.

Prendo il primo interessante spunto da Giovanni che, giustamente, fa notare come successivamente alla lettura scatti, almeno da un certo punto dello sviluppo in poi, l'interpretazione.
Aggiungo solo che, visto dalla prospettiva dela comunicazione, non esiste differenza fra la lettura di un'immagine, di un testo, l'ascolto di parole o di musica. Sempre di lettura si tratta in quanto sempre di ricezione dall'esterno di stimoli codificati si tratta; stimoli che raggiungendo l'immaginario innescano, appunto, il processo di interpretazione. (per quanto riguarda l'allucinazione il discorso è da considerare a parte in quanto lo stimolo è autoprodotto fisiologicamente, a volte distorcendo uno stimolo esterno di diversa natura)
Ma, ancora una volta giustamente, Giovanni fa notare come l'interpretazione sia condizionata da fattori che, per semplicità, potremmo definire culturali.
Mi riallaccio infatti a quanto diceva nonnoGG a proposito del fatto che la mia foto/esperimento sarebbe stata accolta diversamente nei diversi forum che lui citava.
Se ne deduce quindi, in modo quasi ovvio, che esistano differenti culture.

Ma proprio qui sta l'inghippo.
Si può dire che esista una cultura che interpreta in modo giusto?
Probabilmente se per leggere bisogna conoscere la lingua, per interpretare bisogna conoscere il ceppo culturale di provenienza dell'autore. Conoscere non solo i segni, ma questa volta i simboli adottati.
Altrimenti si rischia di incorrere in gravi fraintendimenti.
Il cane ti corre incontro e agita la coda in modo forsennato per farti le feste, il gatto agita la coda in segno di minaccia. Ecco spiegato perché cani e gatti non vanno d'accordo.
Uno stupidissimo problema di simbolo, chiamato in scienze della comunicazione inadeguatezza del codice.

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.
Utilizzando un codice di interpretazione inadeguato, coerentemente con il suo atteggiamento nei confronti del nudo maschile che porterebbe a sanzionare la mia foto/porcheria, dprview probabilmente sanzionerebbe anche questo ritratto di Keith Haring eseguito da Annie Leibovitz e (almeno sino a qualche tempo fa) in esposizione al MOMA di New York.
Un autore e una foto che qualsiasi forum dovrebbe essere onorato di ospitare verrebbero cancellati perché non compresi. Anche se, confesso, io non la appenderei nel mio ufficio laugh.gif

Si giunge quindi al momento topico della classificazione e qui mi riallaccio all'intervento di Valerio che molto intelligentemente accenna ad un "desiderio inconscio di classificare".
Certo che è così, perché per quanto sembrerà strano la nostra memoria non funziona in modo poi tanto diverso dagli hard disk della Nital: abbiamo bisogno di organizzare le informazioni per poterle andare a recuperare.
Solo che ognuno si crea, in modo più o meno conscio, le proprie personali cartelle e questa organizzazione, assolutamente individuale, è indiscutibile.
Inutile cercare degli accordi o arrabbiarsi se qualcun'altro non la condivide.

Tutto questo per concludere: la comunicazione è un meccanismo, nè più nè meno come una macchina fotografica.
E se qualora dovessi affermare che "secondo me la d300 ha un sensore catalitico trapezoidale da 49 milioni di pixel" direi una bestialità, direi una bestialità di pari grandezza se affermassi che "secondo me la foto di Leibovitz etc. etc. etc..."
Tuttalpiù posso descrivere l'effetto che mi fa la foto di Leibovitz, tenendo ben presente che questo effetto dipende dalla mia capacità di leggere i suoi segni e di interpretarli attraverso il filtro simbolico della mia appartenenza culturale.
Posso al limite sforzarmi di imparare altri segni, di condividere altri simboli, di conoscere altre culture. Ma per fare questo devo essere disponibile a confrontarmi, senza pregiudizi e preconcetti luterani, con la differenza.
Senza nascondermi dietro alle questioni di gusto personale, perché anche il gusto personale è fortemente condizionato dal ceppo culturale di appartenenza.
E senza nascondermi dietro ai "secondo me" o alla "libertà di espressione".
La libertà di espressione è un'altra cosa. È la possibilità per chiunque di poter esprimere il proprio pensiero indipendentemente dai segni e dai simboli che usa per farlo.

Roberto

PS Valerio... la foto si intitola "autoritratto" wink.gif
buzz
Staff
Messaggio: #31
Mantenendo come impressa a fuoco la premessa di Valerio, che non sarei stato capace di esporre in maniera più chiara, non ti è passato per la mente che , al di fuori di ciò, se qualcuno non commenta, o commenta "male" (ched poi male che significa? che non la pensa come te?) è perchè non sa leggere la foto? Oppure ha una visione ristretta? Magari non ha voglia o non è capace di filosofare su una immagine.
Esistono dei limiti in ognuno di noi, e non tutti hanno l'onestà di riconoscerlo davanti agli altri.

Per rispondere allìultimpo post: ci sono delle verità oggettive e dei pareri soggettivi.
Un numero finito di pixel è verità oggettiva, e dichiarare che il sensore è trapezoidale (mantenendo il significato comune di trapezio!) è una bestialità.
Al contrario dichiarare che la foto dell'artista esposto al MOMA (ma avete idea di quante schifezze ci sono al MOMA?) non piace o esprimere la propria chiave di lettura, è un parere soggettivo, quindi da rispettare, non condividere, contestare, ma non è una bestialità.
Io la foto che hai allegato non solo non la esporrei in casa mia, ma non la capisco, e l'unica cosa che mi viene in mente guardandola è che l'autore è statoi spinto da una fantasia e da una abnegazione per realizzarla non indifferente. Ma non me la sento di apprezzarla artisticamente solo per il lavoro che c'è stato dietro.
Non la capisco e quindi non mi interessa.
Come ascoltare una poesia in turco.
Magari per loro sarà bellissima ma io il turco non lo capisco e per me è una sequenza di suoni incomprensibili.
Perfettamente soggettivo, e non mi sognerò mai di dire che la foto "fa schifo" ma al limite dirò che "a me fa schifo" ed essendo la mia opinione, e la mia personale sensazione, nessuno può dirne il contrario.
Del resto io non mangio le cavallette, i ragni, le lucertole e gli scarafaggi, ma in cina garantiscono che sono buonissimi.....

Questione di cultura e di abitudini,
Del resto il mondo è nello perchè avariato, quindi quello che piace a te può non piacere a me e viceversa.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #32
Ho riletto il mio post precedente, scritto quasi dormendo. Vanno fatte alcune precisazioni. In genere nello stesso gruppo culturale abbiamo tutti uguali codici di comunicazione, che però agsicono tutti su base simbolica. Il nostro cervello non interpreta solo le parole, ma i simboli e se questa interpretazione è distorta nasce la non comunicazione. Un solo esempio: nel forum si scrive solo e l'interlocutore (al di là degli emoticons) non è in grado di interpretare tutti quegli aspetti non verbali della comunicazione (tono della voce, atteggiamento generale, postura, gestualità, ecc.) a cui è abituato a reagire: da qui la facilità del fraintendimento.
Sono d'accordo che per tutte le forme d'arte si può parlare si lettura, ma gli strumenti per leggere differiscono ed anche di molto (codici diversi).

Non entro nel merito della classificazione, in generale può essere utile od inutile (basti pensare alla classificazione delle specie in biologia od alle categorie merceologiche, oppure ai disturbi mentali in psichiatria), quello che contesto è la necessità della classificazione, in termini assoluti. In termini particolari è assolutamente indispensabile, a meno di non avere tutti una memoria eidetica, se non altro per normale organizzazione della nostra vita. Forse, quindi, ma dico solo forse, la richiesta, conscia o meno di una classificazione, è una personale barriera al disordine della nostra mente.
"Leggere" può essere un problema anche temporaneo: non capisco quale sia il messaggio perchè manca lo stumento condiviso, o, come dice Buzz, perchè non ho voglia o, aggiungo io, perchè ho altre cose in mente.
Buzz dice: non la capisco e quindi non mi interessa. La locuzione a mio avviso può essere ribaltata: non mi interessa e quindi non la capisco. Il tutto sulla base della personale interpretazione che può dare il singolo soggetto (non è mica una cosa ch richiede ore, talora è istantanea).

Saluti

Giovanni


PS: il tutto indipendentemente da dove una foto viene postata.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #33
Perdonami Buzz ma non capisco le contestazioni, in quanto non riesco a capire dove stanno le differenze fra quello che dici tu e quello che sostengo io.
Tu dici (perdonami se taglio):
QUOTE(buzz @ Oct 21 2007, 03:27 PM) *
ci sono delle verità oggettive e dei pareri soggettivi...
Al contrario dichiarare che la foto dell'artista esposto al MOMA non piace o esprimere la propria chiave di lettura, è un parere soggettivo, quindi da rispettare, non condividere, contestare...
Io la foto che hai allegato non la esporrei in casa mia...
Magari per loro sarà bellissima ma io il turco non lo capisco e per me è una sequenza di suoni incomprensibili...
Perfettamente soggettivo, e non mi sognerò mai di dire che la foto "fa schifo" ma al limite dirò che "a me fa schifo" ed essendo la mia opinione, e la mia personale sensazione, nessuno può dirne il contrario...
Del resto io non mangio le cavallette, i ragni, le lucertole e gli scarafaggi, ma in cina garantiscono che sono buonissimi...
Questione di cultura e di abitudini...

Che è esattamente quello che, esprimendolo in termini diversi e magari in un ordine diverso, ho sostenuto io.

La bestialità a cui mi riferisco io è, per usare l'esempio che hai usato tu, approcciare quasiasi poesia partendo dal presupposto che sia scritta in italiano e che, di conseguenza si sia sempre in grado di leggerla e non porsi il problema che, forse, potrebbe essere scritta in un'altra lingua.
Converrai con me che, qualora la poesia dovesse essere scritta in turco, questo atteggiamento non può che portare a una lettura sbagliata.
La FIAT ha prodotto un'automobile chiamata "Marea": per poterla vendere nei paesi in cui si parla spagnolo avranno dovuto cambiarle nome perché in spagnolo "marea" significa "nausea". Riesci a immaginare l'effetto?
Se per quanto riguarda le lingue naturali questo esempio è ovviamente paradossale, perché è difficile trovarsi di fronte a una poesia scritta in turco senza rendersene conto, per quanto riguarda le arti figurative questo tipo di superficialità è molto più diffusa.
Magari tutti facessero come te che commenti la foto di Leibovitz dicendo "la foto non mi piace perché....","...non la capisco perché..." e così via, in quanto descrivere l'effetto che ti fa nel rispetto della differenza (esattamente come faccio io, se rileggi sopra) mette a confronto le diverse chiavi di lettura, le diverse provenienze culturali e favorisce lo scambio e la crescita.
Il fatto è che atteggiamenti come il tuo sono rari e tu che, svolgendo la funzione di moderatore, leggi moltissimi post avrai sicuramente avuto modo di rendertene conto.

Su chi non commenta (qualsiasi sia il motivo per cui sceglie di non commentare) non mi pare di aver espresso opinioni quindi non comprendo cosa tu possa contestare.

Sul fatto poi che insinui che io ritenga che chi non la pensa come me commenta male...
beh, la considero una simpatica battuta smile.gif

QUOTE(gciraso @ Oct 21 2007, 05:31 PM) *
In termini particolari è assolutamente indispensabile, a meno di non avere tutti una memoria eidetica, se non altro per normale organizzazione della nostra vita. Forse, quindi, ma dico solo forse, la richiesta, conscia o meno di una classificazione, è una personale barriera al disordine della nostra mente.

Mi viene sin troppo facile quotare smile.gif
Sei uno specialista del campo e, come è già successo in altra occasione, hai chiarito alla perfezione il concetto che volevo esprimere. Grazie.

Roberto

Messaggio modificato da tide il Oct 21 2007, 09:38 PM
buzz
Staff
Messaggio: #34
Infatti, Tide, non contestavo tutto ciò che dicevi, ma cercavo di fare qualche precisazione su ciò che non condividevo.

Convengo con il discorso della lingua, quando si parla di parole, ma la fotografia, la pittura, la scultura così come la musica, hanno il vantaggiodi non dover essere tradotte per poterne godere.
Che poi una musica non si comprenda per mancanza di cultura specifica, così come la fotografia, porta ad un disinteresse (o viceversa, come dici, la pigrizia porta a non interessarsi per non sforzarsi).

L'approccio che contesti tu è spiegato nelle parole di Valerio, forse in maniera sottile, ma c'è tutto:- Chi invece di essere interessato alla foto è più interessato all'autore (capisci a mmè) non approfondirà il motivo della contestazione.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #35
Allora comincio a comprendere il fraintendimento.

QUOTE(buzz @ Oct 21 2007, 11:25 PM) *
la fotografia, la pittura, la scultura così come la musica, hanno il vantaggiodi non dover essere tradotte per poterne godere

Per poterne godere forse no, ma per essere comprese si.
Ti faccio un esempio:
immagina di voler fare un regalo ala tua fidanzata per san valentino, vai in studio e realizzi un fantastico still-life con un mazzo di rose.
peccato che se la tua fidanzata fosse giapponese avresti dovuto fotografare dei crisantemi, cosa che a un italiano non passerebbe mai per la mente in un occasione del genere.
quello che voglio dire è che la carica emozionale di un immagine dipende dai simboli che la composizione contiene e i simboli non sono universali. anch'essi, nel passaggio fra diverse culture, hanno bisogno di essere tradotti.
quindi se io guardo una foto di crisantemi che si intitola "regalo di san valentino" posso dire "a me fa venire in mente i morti" ma non posso dire, se non ne conosco la provenienza culturale e la corrispettiva simbologia, "l'autore ha voluto rappresentare la strage di san valentino" o peggio ancora "l'autore ha sbagliato nel suo tentativo di rappresentare l'amore", perché se l'autore fosse giapponese sarei io quello che si sta sbagliando.
Ovviamente estremizzo nei termini di paragone, ma le differenze sono reali e non solo su distanze macroscopiche come quelle fra Italia e Giappone. In tempi e stili di vita che corrono così veloci simili differenze di simbologia si notano già solo spostandosi dalle metropoli alla provincia.

Per quanto riguarda poi chi fa un uso improprio del forum, ahimé probabilmente continuerà a farlo indipendentemente dagli strumenti che ha in mano per leggere una foto. Solo che, anche se capisco che per i moderatori possa essere un argomento spinoso, io ho specificato dall'inizio che in questo 3d mi sarebbe piaciuto parlare serenamente d'altro. Per questo ho chiesto ai moderatori di cancellare il 3d se prendeva una brutta piega e per questo continuo a sorvolare sull'argomento.
Capisci ancheammé wink.gif
Robi
buzz
Staff
Messaggio: #36
Siamo arrivati al punto.
Il tuo esempio è reale ma non mi convince molto e ti spiego il perchè.
Se tu guardi la foto con un intendimento preciso, come messaggio univoco, allora hai perfettamente ragione. Il messaggio diretto potrebbe arrivare distorto, se non esattamente opposto.

Ma qui parliamo di emozione. La ragazza che vedrà la foto delle rose, magari non capirà che sono un simbolo d'amore, ma non potrà fare a meno di notare che lo still life è eseguito bene (se lo è) che i fiori rappresentati sono belli, colorati, nitidi e freschi. E che rappresentano qualcosa che sarà intendimento soggettivo.

Altrimenti quella foto che tu hai mostrato non verrà analizzata per il messaggio, nè per la realizzazione, ma sarà solo una buona foto di una brutta pancia (senza offesa!).

Così come per me quel capolavoro zebrato, è ben realizzato, luminoso, nitido, ma il soggetto non mi dice niente, non mi emoziona, non mi arriva alcun messaggio e quindi la scarto.

Veniamo al dunque: Il giudizio sulla composizione, sulla nitidezza, sul cromatismo, sui contrasti e leggibilità ha un valore oggettivo. Esistono determinati canoni che possono benissimo essere infranti, ma non possiamo esimerci dal riconoscere che esistano, che tuttavia possono essere discussi perchè dettati dal gusto personale.
Il significato o il contenuto della foto genera una sensazione prettamente soggettiva, causata dai motivi sopra descritti (cultura innanzitutto), e per questo non è discutibile allo stesso modo.
Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace, e se a qualcuno non piace, non glie lo farai piacere per forza solo perchè l'ha scattata berengo giardin o la leiboviz.

PS qualcuno sostiene che è vera arte quando il messaggio arriva chiaro. Non è che secondo me sbagli poi tanto...
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #37
QUOTE(buzz @ Oct 22 2007, 12:34 AM) *
qualcuno sostiene che è vera arte quando il messaggio arriva chiaro

Ah questa per me è Bibbia guru.gif
anche se una volta mi sono sentito dire da qualcuno che se avesse voluto mandare dei messaggi avrebbe spedito dei telegrammi blink.gif

Sull'importanza della tecnica e sull'oggettività dei canoni non ci sono dubbi...
La tecnica, ovvero la proprietà di linguaggio, è quella che ti permette di esprimerti. Più ne possiedi, più sei efficace nel comunicare.
Ed è forse anche vero che chi pratica una tecnica la percepisce in modo differente.
Ma resta il fatto che per costruire un messaggio non è sufficiente il linguaggio, ci vuole un contenuto. Altrimenti il messaggio risulterebbe essere una sequenza di parole, magari belle e difficili, però senza un senso compiuto.
E credo anche che la nostra fidanzatina giapponese (facciamo metà per uno wink.gif ) messa di fronte alle rose vedrebbe una bella foto, ma messa di fronte ai crisantemi vedrebbe una bella foto che parla d'amore.

Robi

PS Perché tutti ce l'hanno con la mia pancia? unsure.gif

Messaggio modificato da tide il Oct 22 2007, 12:01 AM
nano70
Messaggio: #38
QUOTE(buzz @ Oct 22 2007, 12:34 AM) *
qualcuno sostiene che è vera arte quando il messaggio arriva chiaro.

Difficile però accontentare tutti... hmmm.gif
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #39
QUOTE(nano70 @ Oct 22 2007, 01:08 AM) *
Difficile però accontentare tutti... hmmm.gif

Impossibile direi.
Però in questo tipo di accezione dell'arte si parte dal presupposto che tu, prima di inviare il messaggio, abbia scelto uno o più destinatari e di conseguenza tu abbia adeguato il tuo codice comunicativo al loro.

R.

Messaggio modificato da tide il Oct 22 2007, 12:16 AM
buzz
Staff
Messaggio: #40
Sarebbe interessante ampliare il dibattito. Sapere cosa ne pensano altri che siano "profani" o intenditori d'arte.
Avrei un paio di nomi sottomano, ma preferisco che si facciano vivi spontaneamente.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #41
Magari domani però...
ho visto adesso che ora è blink.gif

Buonanotte a tutti...
Robi
carlo.dainese
Messaggio: #42
QUOTE(tide @ Oct 22 2007, 01:15 AM) *
[..]Però in questo tipo di accezione dell'arte si parte dal presupposto che tu, prima di inviare il messaggio, abbia scelto uno o più destinatari e di conseguenza tu abbia adeguato il tuo codice comunicativo al loro.
[..]


questo 3d che trovo molto interessante (non ho usato il "cerca" per vedere se ci sono analoghi nel passato, pazienza rolleyes.gif ) mi ha fatto riflettere su alcuni punti:
1)dunque nella frase quotata non capisco "questo tipo di accezione dell'arte ". Dico non capisco perchè vedo la fotografia come complemento della pittura e della scultura che adottando tecniche diverse (ma poi neanche tanto) permettono all'artista di esprimere un sentimento, un ragionamento, una sua visione della realtà.
2)L'adeguare il codice comunicativo al target trovo che sia effettivamente una condizione quasi sempre messa in atto, ma non sempre (almeno che non s'intenda per destinatari i "sognatori", i "romantici", i "realisti", i sensibili ad un certo tipo di discorso).

Concordo poi con chi ha già fatto notare che il titolo dell'opera è già di per sè un canale comunicativo che indirizza nelle intenzioni dell'autore la riflessione o l'ascolto dei propri sentimenti, così come pure il non titolarla affatto ("cosa suscita in voi quest'opera?").

continuate dai, che il discorso merita!
alcarbo
Messaggio: #43
QUOTE(gciraso @ Oct 21 2007, 05:31 PM) *
"Leggere" può essere un problema anche temporaneo: non capisco quale sia il messaggio perchè manca lo stumento condiviso, o, come dice Buzz, perchè non ho voglia o, aggiungo io, perchè ho altre cose in mente.
Buzz dice: non la capisco e quindi non mi interessa. La locuzione a mio avviso può essere ribaltata: non mi interessa e quindi non la capisco. Il tutto sulla base della personale interpretazione che può dare il singolo soggetto (non è mica una cosa ch richiede ore, talora è istantanea).

Saluti

Giovanni


Io per ora mi muovo in questo dilemma o vortice............... quindi faccio fatica a seguirvi.
Perciò taccio !
E' una comunicazione od espressione anche questa vero ?

Messaggio modificato da alcarbo il Oct 22 2007, 01:04 PM
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #44
QUOTE(alcarbo @ Oct 22 2007, 02:03 PM) *
Io per ora mi muovo in questo dilemma o vortice............... quindi faccio fatica a seguirvi.
Perciò taccio !
E' una comunicazione od espressione anche questa vero ?

Alfredo, se non interessa è perchè l'immagine è comunque mediata dalla tua esperienza emotivo-affettiva, può essere che in altre condizioni, o in altri momenti, dica cose diverse, oppure che ti crei altre sensazioni, ecc., ecc.. C'è anche la possibilità che studiando il percorso di un artista riesca a trovare linee di interesse tue proprie. L'esperienza sensoriale è sempre una cosa complessa.

Diverso l'aspetto tecnico, qui si può fare una valutazione più "oggettiva" su esposizione, utilizzo dell'ottica, ecc..

Saluti

Giovanni

Messaggio modificato da gciraso il Oct 22 2007, 01:13 PM
PAS
Messaggio: #45
Roberto, Giovanni, Alfredo….
La discussione è decisamente interessante, che dite, la spostiamo in Temi?
smile.gif
buzz
Staff
Messaggio: #46
io lo volevo proporre qualche post fa, ma mi hai anticipato.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #47
Troppo onore rolleyes.gif

Giovanni
nonnoGG
Messaggio: #48
In effetti, in TEMI la vedevo già bene.

Apro un sondaggio, vogliamo votare pro o contro lo spostamento?

Lascio aperte le urne fino alle 7.00 di domani mattina, ma qualche ritardatario è ammesso! biggrin.gif

nonnoGG

PS: per votare andate in cima alla pagina ^

Messaggio modificato da nonnoGG il Oct 22 2007, 09:30 PM
alcarbo
Messaggio: #49
Nel mio bioritmo a quest'ora sono groggy.
In genere sono più frizzante, a volte persino pimpante, nelle primissime ore del mattino.
E' però un pò di tempo che sono groggy anche alla mattina.
Godo di momenti di lucidità perciò solo pochi minuti durante la giornata, anzi durante l'anno.
In tali momenti (quando e se arrivano) però sono geniale.
Speriamo che tornino presto... anzi speriamo che non siano finiti per sempre quei momenti.

Insomma se domattina sono meno addormentato, torno a darvi un mio (modesto) contributo.
Ora non sono in grado.!!!!

===============
Sullo spostamento ??? No problem !!!! Sono favorevole !!!!

Ma scusate non eravamo al bar e siamo rimasti al bar ????
Non mi pare di essere in TEMI ???

p.s. Scusate mi è sfuggito il punto interrogativo di Valerio PAS !!!!

No è meglio il bar !!! E' più frequentato !!! E poi non già il refugium pecatorum il bar !!!!
Non è il sito più infimo sì ma anche più libero ???
Ho capito !!! Il bar è il Purgatorio e Temi è l'Inferno !!! Ma dov'è temi ??? Lo vado a cercare !

Messaggio modificato da alcarbo il Oct 22 2007, 09:36 PM
alcarbo
Messaggio: #50
Senza avere la pretesa di fare delle sintesi (ci mancherebbe .... non mi competono in tutti i sensi....) mi pare che si parli in sostanza del rapporto fra lettura-comprensione e classificazione.
Buzz in proposito, fra l'altro, dice che ci sono verità oggettive e opinioni soggettive.
Ebbene per quanto mi riguarda (sperando di non finire fuori strada) ritengo che la lettura di un'opera sia sempre un'attività con risvolti inevitabilmente soggettivi e che, anche per questo, una verità oggettiva non possa esistere o almeno, in generale del resto, non sia raggiungibile in modo sicuro e certo dall'uomo.
Per lo stesso motivo (impossibilità di avere in tasca verità oggettive) ritengo che un'attività di classificazione delle opere sia utile ma non possa avere la presunzione di divenire categorica, oggettiva, valida sempre e comunque per tutti.

Sotto il profilo pratico perciò la divisione in sezioni è utile, se non indispensabile, per non vagare in un mare magnum nella ricerca, ma essa si troverà sempre davanti delle eccezioni che non possono essere classificate, ingabbiate.

Ecco perchè hanno inventato le "varie ed eventuali" (ti pareva se potevo cercare di star serio fino in fondo).

Messaggio modificato da alcarbo il Oct 23 2007, 05:31 AM
 
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