Evidentemente non ti sei mai trovato nelle condizioni di doverlo necessariamente usare.
A parte le ormai viste e riviste cascatelle setose, o bagnasciuga dall'aspetto ovattato, ci sono anche delle situazioni nelle quali è necessaria una esposizione lunga, al di la del diaframma o dell'effetto.
Pensa per fare sparire persone e traffico dalle piazze: imposti la macchina con una esposizione di 30 minuti e filtro scurissimo (noi usavamo due polarizzatori in controfase) e avrai una bella piazza illuminata con poche strane ombre (nel frattempo il sole si muove) e priva di "popolazione"
A parte le ormai viste e riviste cascatelle setose, o bagnasciuga dall'aspetto ovattato, ci sono anche delle situazioni nelle quali è necessaria una esposizione lunga, al di la del diaframma o dell'effetto.
Pensa per fare sparire persone e traffico dalle piazze: imposti la macchina con una esposizione di 30 minuti e filtro scurissimo (noi usavamo due polarizzatori in controfase) e avrai una bella piazza illuminata con poche strane ombre (nel frattempo il sole si muove) e priva di "popolazione"
QUOTE(mperdomi @ May 25 2015, 09:13 PM) 
La mia è stata una domanda provocatoria e precisamente perché non vedo l'utilità di usare dei filtri ND di valore alto.
A mio modesto parere preferisco ridurre la sensibilità (iso) al minimo, poi eventualmente aggiungere un filtro, di modesta attenuazione,per ottenere lo scopo desiderato.
Per avere un diaframma completamente aperto in modo che la profondità di campo sia la minima possibile anche con intensità di luce particolarmente alta non è necessario
montare filtri con coefficiente di attenuazione esagerata anche perché una pur minima PdC ci deve essere.
Ieri ho eseguito qualche scatto di prova con un filtro Nikon ND 4X montato su un 24mm 2,8 AI.
L'esposizione è stata affidata all'esposimetro della D 800. Sensibilità a 800 iso. fuoco manuale. Diaframma bloccato a f 11
Nell' esposizione senza filtro avevo i seguenti valori: 1/800"
Nell' esposizione CON filtro 1/200"
A mio modesto parere preferisco ridurre la sensibilità (iso) al minimo, poi eventualmente aggiungere un filtro, di modesta attenuazione,per ottenere lo scopo desiderato.
Per avere un diaframma completamente aperto in modo che la profondità di campo sia la minima possibile anche con intensità di luce particolarmente alta non è necessario
montare filtri con coefficiente di attenuazione esagerata anche perché una pur minima PdC ci deve essere.
Ieri ho eseguito qualche scatto di prova con un filtro Nikon ND 4X montato su un 24mm 2,8 AI.
L'esposizione è stata affidata all'esposimetro della D 800. Sensibilità a 800 iso. fuoco manuale. Diaframma bloccato a f 11
Nell' esposizione senza filtro avevo i seguenti valori: 1/800"
Nell' esposizione CON filtro 1/200"
non ho esperienza di filtri ND, avendo visto foto di panorami ottenuti con filtri ND di varia gradazione ho voluto tentare questa tecnica, dovendo scattare foto di panorami ho pensato di impostare diaframmi da f/16 in su e ISO100 e sperimentare così il mondo dei lunghi tempi mantenendo integra esposizione e nitidezza degli elementi immobili (profili montuosi edifici alberi ecc.) . Le prove, sebbene eseguite senza curarmi troppo della stabilità della fotocamera, hanno avuto un esito accettabile, ma migliorabile, a patto però di allungare di molto i tempi indicati nella tabella oppure calcolati con metodo delle divisioni in successione per due a partire dal tempo indicato dall'esposimetro prima di montare il filtro. Appena mi sarà possibile farò delle prove con un filtro di densità pari a quello che tu hai indicato nelle tue prove, ma sempre ad aperture su valori da f/16 in su e ISO100 + cavalletto ben saldo, le foto che intendo fare d'altra parte richiedono una grande PdC e più che buona nitidezza, userò in questo caso il 10-24mm nikkor.
QUOTE(buzz @ May 25 2015, 09:41 PM)
Evidentemente non ti sei mai trovato nelle condizioni di doverlo necessariamente usare.
A parte le ormai viste e riviste cascatelle setose, o bagnasciuga dall'aspetto ovattato, ci sono anche delle situazioni nelle quali è necessaria una esposizione lunga, al di la del diaframma o dell'effetto.
Pensa per fare sparire persone e traffico dalle piazze: imposti la macchina con una esposizione di 30 minuti e filtro scurissimo (noi usavamo due polarizzatori in controfase) e avrai una bella piazza illuminata con poche strane ombre (nel frattempo il sole si muove) e priva di "popolazione"
A parte le ormai viste e riviste cascatelle setose, o bagnasciuga dall'aspetto ovattato, ci sono anche delle situazioni nelle quali è necessaria una esposizione lunga, al di la del diaframma o dell'effetto.
Pensa per fare sparire persone e traffico dalle piazze: imposti la macchina con una esposizione di 30 minuti e filtro scurissimo (noi usavamo due polarizzatori in controfase) e avrai una bella piazza illuminata con poche strane ombre (nel frattempo il sole si muove) e priva di "popolazione"
Non mi sono mai trovato perché non ho voluto provare un tal genere di foto.
Piazzare una fotocamera su un cavalletto sotto un sole cocente e stressare il sensore per una trentina di minuti, poi ancora altrettanti per salvare l'immagine e non essere certi del risultato, non mi convince.
Sul forum ci sono molte discussioni in merito alle lunghe esposizioni e agli effetti negativi correlati.
Questo dal lato tecnico, mentre dal lato composizione una piazza completamente vuota mi ricorda "Azzurro" di Celentano o una scena di "Don Camillo" quando nella processione cerca di scacciare il cane e il Crocefisso lo consiglia di lasciarlo.
A mio avviso una piazza completamente deserta mi sembra un luogo senza vita. Ma è solo la mia opinione, siamo liberi di fare quello che riteniamo più corretto.
FRASPE:
Gli obiettivi a diaframma chiuso presentano il fenomeno della diffrazione per cui non è opportuno utilizzare un diaframma impostato alla massima chiusura.
Per panorami normalmente si impiegano ottiche a corta focale che anche ad aperture medie/chiuse offrono una notevole profondità di campo. Vedo più attinente puntare su una ottica di qualità superiore (meglio se fissa) e impiegare un solido
cavalletto in modo che non vi sia assolutamente del micromosso. Utile in certi casi un calcolatore di PdC specialmente se dovrai trovare l' iperfocale.
