Quel tempo se ne stava lą... tranquillo... in parte chiuso nei ripostigli della memoria, in parte virato dal tempo ed impastato di ruggini bollite.
Lo riapro, come una pellicola lasciata al sole, dimenticata per trent'anni nella vecchia reflex, a prendere odore d'acido ammuffito e pigmenti andati a male.
Di sicuro un Ektacrome, ma alterata, scaduta da una vita.
Ci ritrovo, in questo vecchio cantiere, il tempo mio passato al porto quando a scuola era troppo sciocco andare. In quel cantiere, che ancora oggi c'č, quasi come allora. Ci son tornato. Qualche fantasma, forse. Ma gli odori erano quelli... di assi al sole, di ruggine rimossa, di pittura, di fiamma e di bitume, di stucchi. E le voci, il rumor di sgorbie, di pialle, di martelli, lo sfrigolar di canapi, il raspo dei verricelli, il frusciar di stoppe incatramate a calatafare le fessure tra un asse e l'altra.
Quando il sole scende, tra gli scafi a secco e l'ombra lunga delle case, non ci sono miraggi sulla linea dell'occaso, nč spazi aperti in cui tacere il cuore, nč sciabordii, nč issare di gomene, nč cigolii di stralli.
Qui, quando il sole scende, tutte le barche, quelle vive e quelle morte, fanno una cosa sola: sognano... e aspettano.
Per me, invece, un po' di magone, e, con gli amici, una partita con le carte.
Messaggio modificato da walter55 il Oct 11 2006, 10:29 AM
Lo riapro, come una pellicola lasciata al sole, dimenticata per trent'anni nella vecchia reflex, a prendere odore d'acido ammuffito e pigmenti andati a male.
Di sicuro un Ektacrome, ma alterata, scaduta da una vita.
Ci ritrovo, in questo vecchio cantiere, il tempo mio passato al porto quando a scuola era troppo sciocco andare. In quel cantiere, che ancora oggi c'č, quasi come allora. Ci son tornato. Qualche fantasma, forse. Ma gli odori erano quelli... di assi al sole, di ruggine rimossa, di pittura, di fiamma e di bitume, di stucchi. E le voci, il rumor di sgorbie, di pialle, di martelli, lo sfrigolar di canapi, il raspo dei verricelli, il frusciar di stoppe incatramate a calatafare le fessure tra un asse e l'altra.
Quando il sole scende, tra gli scafi a secco e l'ombra lunga delle case, non ci sono miraggi sulla linea dell'occaso, nč spazi aperti in cui tacere il cuore, nč sciabordii, nč issare di gomene, nč cigolii di stralli.
Qui, quando il sole scende, tutte le barche, quelle vive e quelle morte, fanno una cosa sola: sognano... e aspettano.
Per me, invece, un po' di magone, e, con gli amici, una partita con le carte.
Messaggio modificato da walter55 il Oct 11 2006, 10:29 AM
Valter vado subito in giro a trovarti altre pellicole scadute
Bellissima sequenza
Bellissima sequenza
e falle scadere no?
Walter...stracomplimenti!!!
Immagini "d'altri tempi"...d'effetto...e piene di emozioni!
Realizzazioni di gran classe (e non mi meraviglia) con tagli e composizione sempre ben equilibrati!!!
Un lavoro bellissimo e piacevolissimo da vedere e rivedere!!!
saluti
giacomo
Che belle, Walter...
Quella d'apertura ha un sapore particolare...
Quella d'apertura ha un sapore particolare...
Eccellenti Walter, una via di mezzo tra colori reali e Cross Processing. Sono immagini forti, come quelle degli uomini ritratti.
Concordo con chi mi ha preceduto!
Immagini molto belle, sia per composizione che per i colori e i contrasti.
Complimenti Walter !
Mirko
Immagini molto belle, sia per composizione che per i colori e i contrasti.
Complimenti Walter !
Mirko
Ti confesso Walter, sono rimasto a guardare la prima per qualche minuto.
Poi ho dovuto scuotermi per passare alle altre.
Immagini dalle quali escono i rumori del cantiere, il vociare degli operai, lodore di vernice e portato dal vento, quello della salsedine.
La pellicola sarą stata anche scaduta, ma la sua carica di sensazioni č rimasta intatta.
Poi ho dovuto scuotermi per passare alle altre.
Immagini dalle quali escono i rumori del cantiere, il vociare degli operai, lodore di vernice e portato dal vento, quello della salsedine.
La pellicola sarą stata anche scaduta, ma la sua carica di sensazioni č rimasta intatta.