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Nuova Legge Anti Libera Fotografia?
Fate attenzione
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sinclair_gio
Messaggio: #51
QUOTE(nikosimone @ May 18 2014, 08:32 AM) *
Vedo che ragioni in modo molto altalenante, quando ti gira bisogna normare e invece quando ti gira nel modo opposto c'è il buonsenso.

Oltre al ruolo della Maestrina con la matita rossa ti conferisco anche quello dell'analizzatore dei miei ragionamenti.
Boh: cosa ci sarà di tanto sbagliato nell'affiancare Norma a Buon Senso (quando non arriva una, interviene l'altra, e le due cose non si escludono a vicenda)?
L'importante è che ci sia al mondo chi si ritiene detentore del Pensiero Coerente ed è sempre pronto ad imputare agli altri la loro presunta incongruenza.

E' una così bella giornata.

Messaggio modificato da sinclair_gio il May 18 2014, 08:33 AM
F.Giuffra
Messaggio: #52
QUOTE(sinclair_gio @ May 18 2014, 08:25 AM) *
E ben venga questa libertà di espressione che non vedo in nessun modo limitata anche in presenza di codici deontologici di autoregolamentazione e leggi di tutela della privacy che è un bene che ci siano.

Perché? Mi spieghi cosa succederebbe se non ci fosse una legge delle privacy per ciò che succede in luogo pubblico, non privato, dove non c'è privacy ma appunto "pubblicity"? Cosa succedeva quando eravamo più giovani e non c'erano questi assurdi retaggi repressivi, proprio come in Spagna? Che ferite ci facevano le fotocamere quando ci sparavano contro? Io non ricordo...

Che beneficio ti dà questa limitazione della libertà? Come fanno negli altri paesi dove non hanno l'ordine dei giornalisti, dove hanno meno burocrazia, dove aprire una ditta è un attimo, dove ci sono poche migliaia di leggi invece di 200.000 ma i tribunali subito condannano chi si comporta male?

Spiegami, tu che sai che "è un bene che ci siano", elencami che vantaggi ci danno tutte queste limitazioni nella libertà, nella informazione pubblica e queste burocrazie, per favore.
sinclair_gio
Messaggio: #53
QUOTE(F.Giuffra @ May 18 2014, 09:35 AM) *
Perché? Mi spieghi cosa succederebbe se non ci fosse una legge delle privacy per ciò che succede in luogo pubblico, non privato, dove non c'è privacy ma appunto "pubblicity"? Cosa succedeva quando eravamo più giovani e non c'erano questi assurdi retaggi repressivi, proprio come in Spagna? Che ferite ci facevano le fotocamere quando ci sparavano contro? Io non ricordo...

Che beneficio ti dà questa limitazione della libertà? Come fanno negli altri paesi dove non hanno l'ordine dei giornalisti, dove hanno meno burocrazia, dove aprire una ditta è un attimo, dove ci sono poche migliaia di leggi invece di 200.000 ma i tribunali subito condannano chi si comporta male?

Spiegami, tu che sai che "è un bene che ci siano", elencami che vantaggi ci danno tutte queste limitazioni nella libertà, nella informazione pubblica e queste burocrazie, per favore.

Sull'abolizione degli Ordini, retaggio dell'epoca fascista, sfondi una porta aperta; le Corporazioni non hanno più nessun motivo di esistere. La domanda è: riusciremo mai a liberacene visto il loro ruolo di interfacciamento con i poteri di ogni tipo (politico, giudiziario, etc.) e di pressione lobbistica a difesa dei loro interessi?

Secondo te la Legge sulla Privacy è sintomo di un retaggio repressivo? Bene, allora c'è poco da discutere visto che la pensiamo in modo diametralmente opposto: per me è un segno di maturità della civiltà giuridica di un Paese, per te è altro, ma rispetto la tua opinione.

Solo un punto: perchè essendo a favore di una determinata norma si viene subito associati a chi vuole limitare la libertà, a chi pretende uno stato burocratico, repressivo, oppressore dei cittadini? Disegni o ti immagini una persona che non esiste, cioè me, che vuole quanto te essere un cittadino libero e vivere in uno Stato che lo sia altrettanto.
nikosimone
Messaggio: #54
QUOTE(sinclair_gio @ May 18 2014, 09:29 AM) *
Oltre al ruolo della Maestrina con la matita rossa ti conferisco anche quello dell'analizzatore dei miei ragionamenti.
Boh: cosa ci sarà di tanto sbagliato nell'affiancare Norma a Buon Senso (quando non arriva una, interviene l'altra, e le due cose non si escludono a vicenda)?
L'importante è che ci sia al mondo chi si ritiene detentore del Pensiero Coerente ed è sempre pronto ad imputare agli altri la loro presunta incongruenza.

E' una così bella giornata.





non faccio né il maestro (maestrina lo vai a dire a tua sorella) nè l'analista:

mi irrita l'ipocrisia e fino a prova contraria sei tu che ti sei erto a paladino dei repressi accusando di razzismo e sopruso che invece non la pensa come te...
sei tu che ci hai insegnato quanto noi che la pensiamo diversamente facciamo schi fo e ti sei lanciato in prosopopee sul rispetto degli altri (che tu hai e noi no), dei diritti della rava e della xxx.

...ed ora fai pure la vittima.


RIPETO: ma mi facci il piacere!!!!


E come ho detto all'inizio è molto più semplice dire "ho detto una stupidaggine" che non continuare ad arrampicarsi su di un specchio sempre più scivoloso e continuare a fare una figura sempre più barbina.


Con questo ho veramente chiuso e come al solito mi dimentico:

'Never argue with a fool, onlookers may not be able to tell the difference.'
gargasecca
Messaggio: #55
QUOTE(F.Giuffra @ May 18 2014, 09:35 AM) *
Perché? Mi spieghi cosa succederebbe se non ci fosse una legge delle privacy per ciò che succede in luogo pubblico, non privato, dove non c'è privacy ma appunto "pubblicity"? Cosa succedeva quando eravamo più giovani e non c'erano questi assurdi retaggi repressivi, proprio come in Spagna? Che ferite ci facevano le fotocamere quando ci sparavano contro? Io non ricordo...

Che beneficio ti dà questa limitazione della libertà? Come fanno negli altri paesi dove non hanno l'ordine dei giornalisti, dove hanno meno burocrazia, dove aprire una ditta è un attimo, dove ci sono poche migliaia di leggi invece di 200.000 ma i tribunali subito condannano chi si comporta male?

Spiegami, tu che sai che "è un bene che ci siano", elencami che vantaggi ci danno tutte queste limitazioni nella libertà, nella informazione pubblica e queste burocrazie, per favore.



Ti chiedo scusa...ma mi sembra che tu passi di palo in frasca...mettendo nel calderone ogni tipo di problema prettamente italiano.
Che ci siano problemi, limitazioni, cose + "uniche" che rare SOLO in Italia...questo ahimè non ci piove...ma l' inizio del 3d NON era questo...e sui forum NON è permesso fare politica ecc.
Cmq a parte la burocrazia e il carrozzone prettamente e SOLO italiano...di cui NON ne verranno fuori neppure i nostri figli perchè non gliene frega niente a nessuno...tutte queste "limitazioni della libertà" sinceramente nel mio-nostro quotidiano familiare non l' ho MAI visto.
Buona domenica.


Messaggio modificato da gargasecca il May 18 2014, 09:17 AM
sinclair_gio
Messaggio: #56
QUOTE(nikosimone @ May 18 2014, 10:06 AM) *
'Never argue with a fool, onlookers may not be able to tell the difference.'

Ti ringrazio per avermi dato dell'imbecille.
Gli insulti ti qualificano.
nikosimone
Messaggio: #57
QUOTE(sinclair_gio @ May 18 2014, 10:19 AM) *
Ti ringrazio per avermi dato dell'imbecille.
Gli insulti ti qualificano.


hai ragione. ho sbagliato: sei un troll
sinclair_gio
Messaggio: #58
QUOTE(nikosimone @ May 18 2014, 10:31 AM) *
hai ragione. ho sbagliato: sei un troll

Ma va la, dai. laugh.gif
Fai un bel respiro e pensa ad altro: pensavi di passare questa bella giornata a colpi di insulti reciproci con un obiettivo che ti eri prefissato, ma da parte mia hai trovato e sempre troverai la sponda sbagliata. wink.gif
E poi essere considerato imbecille, idiota, o colui che fa la vittima non è proprio una così cattiva condizione, tutto considerato.

Buona Domenica
F.Giuffra
Messaggio: #59
Intanto vorrei pregarvi di restare nei contenuti, di parlare delle idee, dei concetti senza degenerare negli insulti.
QUOTE(sinclair_gio @ May 18 2014, 10:05 AM) *
Secondo te la Legge sulla Privacy è sintomo di un retaggio repressivo? Bene, allora c'è poco da discutere visto che la pensiamo in modo diametralmente opposto: per me è un segno di maturità della civiltà giuridica di un Paese, per te è altro, ma rispetto la tua opinione.

Grazie, ma io non voglio che tu rispetti la mia opinione, io vorrei, per favore, che tu mi spiegassi dove sbaglio, cosa succederebbe se, oltre all'ordine dei giornalisti, non ci fossero leggi a proteggerci quando siamo in luoghi pubblici, come già succede in altri paesi più liberi, civili, semplici.

Ho capito che ti piacciono i divieti, ma non capisco perché, da cosa ci proteggono. Voglio capire quali orribili sofferenze stanno soffrendo in Spagna, Barcellona è il primo porto europeo per sbarchi turistici, la gente accorre là a fare foto liberamente, qui vengono sempre meno a godere della protezione della nostra burocrazia.

Perché?
sinclair_gio
Messaggio: #60
QUOTE(F.Giuffra @ May 18 2014, 12:27 PM) *
Ho capito che ti piacciono i divieti, ma non capisco perché, da cosa ci proteggono.

Non mi piacciono i divieti, ma ritengo siano necessarie delle regole, giuste, sensate e applicabili in quanto democratiche.
L'Italia è soffocata dalla burocrazia, di questo stiamo morendo, ma non lo ritengo un Paese dove non è possibile esercitare ampiamente i diritti civili di ognuno in quanto insieme delle libertà e delle prerogative garantite alle persone fisiche. Se non fosse così, credimi, non avrei problemi a cambiare Nazione o a combattere civilmente per sovvertire uno Stato che considero autoritario e antidemocratico.
Tutto bene, allora? Viviamo nel migliore dei mondi possibili? Non è così, naturalmente, e non vedo contraddizione in questo. Ma se tu ed io abbiamo la facoltà di manifestare apertamente il nostro dissenso, cosa che, non c'è bisogno che te lo ricordi, non è possibile in molte altre parti del mondo, ed esiste una Carta che lo garantisce e ci tutela, la Costituzione intendo, allora mi sento e dovremmo sentirci tutti molto più al sicuro riguardo le nostre Libertà.

Posso farti uno stupidissimo esempio riguardo la mia professione? Fra il 1994 e il 1997 la signora Thatcher decise la liberalizzazione della British Rail che fu privatizzata in più fasi cominciando proprio dalla rete ferroviaria, il settore che mi vede impiegato nelle FS S.p.A. In sostanza un intervento di stampo liberale e liberista proprio per liberalizzare un settore pubblico dalla burocrazia statale con il suo retaggio di norme, regolamenti e potere di controllo.
Sai cosa accadde? Una serie spaventosa di incidenti ferroviari dovuto oggettivamente al decadimento della sicurezza per concludersi, il 5 ottobre 1999, con il più sanguinoso della storia britannica: 40 morti e 160 feriti a Paddington, nello scontro frontale tra due convogli passeggeri. Semplicemente perchè ogni Impresa ferroviaria che cominciò ad operare nel settore, secondo i criteri economici di ogni impresa privata, cominciò a razionalizzare sui costi della manutenzione, spese del personale, su tutto ciò dove era possibile tagliare e risparmiare, ma, soprattutto, sullo snellimento delle procedure (che hanno anche un loro costo, ma garantiscono il livello necessario di sicurezza), e sull'addestramento, vigilanza e formazione del personale operativo.
Questo per dire cosa? In maniera molto sommaria e semplicistica: che allentare oltre misura il potere burocratico delle norme porta a degli svantaggi ai cittadini superiori ai benefici che si pensa di ottenere.

E' lecito concludere che di troppa burocrazia si muore, ma che di troppo poca non si va da nessuna parte?
Come vedi e come sempre la verità sta sempre nel mezzo.

Ciao
F.Giuffra
Messaggio: #61
Gio, non cambiare discorso, non portarmi per i vicoli, per favore, dimmi cosa accadrebbe se andassi a vivere in Spagna dove in pubblico tutti possono fotografare e pubblicare tutto.
sinclair_gio
Messaggio: #62
QUOTE(F.Giuffra @ May 18 2014, 03:03 PM) *
Gio, non cambiare discorso, non portarmi per i vicoli, per favore, dimmi cosa accadrebbe se andassi a vivere in Spagna dove in pubblico tutti possono fotografare e pubblicare tutto.

Scusami, ma perchè mai dovrei cercare di smontare un tuo profondo convincimento?
Ho cercato di dimostrare, con uno stupidissimo esempio, a cosa servono le regole quando queste sono necessarie. Nella vita normale sono abituato ad argomentare ciò in cui credo secondo quello che conosco, e non a contestare le idee altrui provando a tirarle con la forza della mia parte.
Ti potrei solo dire: se non ti senti a tuo agio in Italia, allora vai a vivere in Spagna, ma lo riterrei un insulto e un offesa, applicando alla lettera il precetto cristiano di non fare agli altri ciò che non vorresti venisse fatto a te. Dico soltanto: io mi sento libero di fotografare e pubblicare di tutto in Italia così come lo sarei in ogni altra nazione civile.

Non considero questo un dialogo tra sordi, anche se mi si continua ad accusare di cambiare discorsi, di portare per i vicoli, di essere un ipocrita, imbecille, di accusare gli altri di fare schifo, di essere un troll che fomenta gli animi. Considero, anzi, ogni scambio di opinioni un arricchimento reciproco tra le parti anche quando si utilizzano toni sopra le righe.
Non sono un ultras delle idee e sono sempre pronto a metterle in discussione o a modificarle, nei casi estremi, se qualcuno mi dimostra il contrario.
marce956
Messaggio: #63
QUOTE(F.Giuffra @ May 18 2014, 03:03 PM) *
.......................dimmi cosa accadrebbe se andassi a vivere in Spagna dove in pubblico tutti possono fotografare e pubblicare tutto.


Non credo sia il posto migliore dove vivere (tanto per dirne una ha una disoccupazione superiore a quella Italiana e la classe politica non so se si puo' citare esempio di integrità ...), ed in ogni caso nessuno impedisce di andarci a vivere ...

Non so neppure l'evasione fiscale, forse lì la contrastano davvero dry.gif ...

F.Giuffra
Messaggio: #64
Non voglio contestare il fatto che alcune regole siano giuste, alcuno lo sono ma altre no, assolutamente. Non voglio dire che la Spagna sia un bel o brutto paese.

Voglio solo sapere come facevamo a sopravvivere prima di tutte queste leggi che vietano di fare foto in pubblico e pubblicarle, cosa ci succederebbe se non ci fossero più di nuovo! Chiedo troppo? C'è qualcuno in grado di rispondermi o no?

Grazie.
mama62
Messaggio: #65
QUOTE(ang84 @ May 16 2014, 10:35 AM) *
Io lavoro per la stampa e credo fermamente che le immagini riprese di queste povere persone debbano esistere per mostrare a tutti in che condizioni vivono e da cosa fuggono. Sono i giornalisti in genere e la stampa che poi divergono e manipolano le immagini come meglio credono. Altrimenti la foto parla chiaro! Ben vengano quindi immagini di estrema durezza perchè le persone aprano gli occhi e si rendano conto delle tragedie che ci circondano


Pollice.gif
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #66
QUOTE(F.Giuffra @ May 18 2014, 03:03 PM) *
...
dimmi cosa accadrebbe se andassi a vivere in Spagna dove in pubblico tutti possono fotografare e pubblicare tutto.
...


L'Autore del 3D non me ne vorrà se riparto da questa considerazione ... non è per polemizzare con lui, ma solo perché questa affermazione mi è utile per esprimere meglio il mio pensiero.
1. norme e divieti
Ho una formazione culturale di tipo classico, poi evolutasi in formazione giuridica. Riguardo le "regole" mi hanno sempre molto preoccupato due "correnti di pensiero": la prima, che vede nelle "regole" l'esercizio intrusivo di un potere che gli è estraneo e vorrebbe ridurle al minimo; la seconda, che vede nelle "regole" entità immutate ed immutabili, alle quali ricondurre ogni aspetto della vita sociale, civile ed economica. Ovviamente le norme non svolgono e non devono svolgere, in un Paese civile e democratico, nessuna di queste due funzioni. Compito delle "regole" è accompagnare l'evoluzione di un popolo, cristallizzandone i valori condivisi, e, in alcuni casi, se il legislatore è particolarmente "illuminato", anticipandone l'evoluzione. Niente di più e niente di meno di questo: se cambiano i valori o le necessità di un popolo, le "regole" devono cambiare. Io faccio parte di quella che oggi tutti chiamano, spesso con disprezzo, "burocrazia" (e pensare che 25 anni fa, quando ho cominciato, ero felice di essere diventato un pubblico funzionario - tale mi sento tutt'ora, ma nessuno oramai mi chiama più così) e nemmeno io sono particolarmente soddisfatto di dover lavorare con un'infinità di norme frantumate in un'infinità di leggi diverse. Ma quello della sovrapproduzione normativa è un altro aspetto, completamente diverso, che scaturisce dal convincimento tutto italiano di poter risolvere i problemi solo e soltanto lavorando sulle regole, e non sui "valori". Un chiaro esempio: in oltre la metà degli Stati Uniti d'America la diffamazione non costituisce reato; qualcuno penserà: "Ma allora passano il tempo ad offendersi?". Nossignori ... è un illecito civile e come tale viene perseguito con diritto al risarcimento del danno. E siccome lì i processi si svolgono in tempi brevi e l'entità dei risarcimenti costituisce un forte deterrente, tutti, prima di offendere qualcuno, ci pensano su un bel po (e qui si arriva al cuore del problema ... tante regole ... nessuna sanzione ... come può funzionare bene questo Paese?).
2. La fotografia e la privacy
Non credo che oggi possa essere messo in discussione il diritto di ognuno di poter disporre liberamente della propria immagine. Soprattutto se, contrariamente ad epoche meno recenti, la possibilità di produrre immagini e di condividerle aumenta esponenzialmente. Io sono appassionato di fotografia, molti utenti del Forum della fotografia hanno fatto una professione, ma sono anche consapevole che la sensibilità di molti altri cittadini "pretende" il rispetto del diritto all'immagine. La normativa sulla privacy, peraltro, è la stessa che ci tutela nella gestione degli ormai diffusissimi sistemi di videosorveglianza pubblici e privati, che impedisce la diffusione di dei dati relativi alle nostre telefonate o alle nostre "navigate" sul web e che previene tanti altri aspetti negativi nella trattazione delle informazioni. Io, in un Paese che non tutela la mia immagine, non ci vivrei tanto volentieri!
3. L'argomento del 3D
Non capisco più - e vi prego di spiegarmelo, se ne avete voglia - quale sia l'attinenza tra gli interventi che si sono succeduti di recente e l'argomento del 3D. E' stato già chiarito che non si tratta di divieto, ma di Codice di Autoregolamentazione, che il suggerimento è rivolto ai giornalisti quando intervistano migranti che accettano di rilasciare dichiarazioni e che quindi tutto questo non ha nulla a che vedere né con la fotografia, né con i fotoreporter ... quindi? Dov'è l'attentato alla libertà? Dov'è la censura? Le immagini continueranno ad essere diffuse, come è giusto che sia, in ossequio alla libertà di stampa ed al diritto di cronaca. Vi prego, non commentate come se la situazione in Italia, già preoccupante, fosse molto più grave di quella che è in realtà.

Buona Nikon a tutti
Vincenzo
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #67
QUOTE(ang84 @ May 16 2014, 10:35 AM) *
Io lavoro per la stampa e credo fermamente che le immagini riprese di queste povere persone debbano esistere per mostrare a tutti in che condizioni vivono e da cosa fuggono. Sono i giornalisti in genere e la stampa che poi divergono e manipolano le immagini come meglio credono. Altrimenti la foto parla chiaro! Ben vengano quindi immagini di estrema durezza perchè le persone aprano gli occhi e si rendano conto delle tragedie che ci circondano

Con il primo periodo concordo ... e concordo così tanto che sostengo - ogni volta che posso - Reporters sens Frotieres. Se i moderatori mi censureranno comprenderò, ma ritengo sia giusto farlo e sia giusto, soprattutto in un 3D come questo, anche dirlo.
Vincenzo
F.Giuffra
Messaggio: #68
Ciao Vincenzo,
mi spieghi perché non vivresti volentieri in uno dei paesi dove, IN LUOGO PUBBLICO, non privato, dove non c'è privacy ma "pubblicity", tutti possono fotografare e pubblicare liberamente? Cosa ci succederebbe? Vedere come siamo veramente ci ferirebbe mortalmente? Perché abbiamo bisogno di essere difesi, nascosti da cotanta burocrazia? Perché chi vive in questi paesi liberi non mostra né segni né sintomi ma mi sembra più libera e felice di noi?

Perché non vi piace la libertà? Cosa dobbiamo nascondere in luogo pubblico? Cosa ci può succedere?

Grazie.
Gian Carlo F
Messaggio: #69
facciamo così:
- proibiamo di fotografare in pubblico
- proibiamo di scrivere quello che succede in pubblico (è tanto diverso....?)
- proibiamo internet
insomma proibiamo tutto e facciamo sì che ci sia solo l'informazione televisiva controllata dalla censura politica perchè possa essere rispettata la riservatezza (non usiamo parole inglesi poco chiare per favore...), insomma se, nel diritto di informazione, vogliamo superare certi regimi autoritari ed antidemocratici siamo sulla buona strada......
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #70
Ti ringrazio per avermi offerto la possibilità di esprimere meglio il mio pensiero e sono veramente felice di fare parte di una Community dove il confronto va anche oltre i temi tecnici ed estetici legati alle immagini.

QUOTE(F.Giuffra @ May 19 2014, 09:02 AM) *
Ciao Vincenzo,
mi spieghi perché non vivresti volentieri in uno dei paesi dove, IN LUOGO PUBBLICO, non privato, dove non c'è privacy ma "pubblicity", tutti possono fotografare e pubblicare liberamente? Cosa ci succederebbe? Vedere come siamo veramente ci ferirebbe mortalmente?
...


Perché ritengo sia giusto che ciascuno, anche in un luogo pubblico, possa disporre della propria immagine. L’esistenza o meno di una norma e l’abuso che se ne può fare nella vita quotidiana sono due cose completamente diverse: io non mi sono mai sognato di dire ad un fotografo: “Non scatti … invoco la privacy”, né per me, né per i miei figli quando erano minorenni. Ciò non toglie che agli altri debba essere data la possibilità di scegliere e che chi sceglie debba farlo civilmente e consapevolmente, non per petizione di principio.
Credo comunque, come ho già detto in un mio precedente intervento, che in questo comportamento e nelle scelte normative che sono state operate pesi molto anche il livello oggi raggiunto dalla tecnologia, che consente di ricavare e condividere immagini molto più semplicemente e rapidamente che non in passato.

QUOTE(F.Giuffra @ May 19 2014, 09:02 AM) *
...
Perché abbiamo bisogno di essere difesi, nascosti da cotanta burocrazia? Perché chi vive in questi paesi liberi non mostra né segni né sintomi ma mi sembra più libera e felice di noi?

Perché non vi piace la libertà? Cosa dobbiamo nascondere in luogo pubblico? Cosa ci può succedere?

Grazie.


Non sono un sociologo, ma provo ad abbozzare una risposta.
Forse perché hanno una cultura ed una storia diverse dalle nostre? La Spagna è un Paese che ha molto sofferto sino a tempi recentissimi, ha riacquistato libertà e democrazia da qualche decennio e, almeno una volta (il tentativo di golpe con occupazione del loro Parlamento), ha anche dovuto battersi per mantenerla.
Forse perché hanno tuttora una scala di valori condivisi che noi abbiamo perso?
Forse perché da loro alcuni meccanismi sociali e civili funzionano meglio?
Non so se mi sono almeno avvicinato alla vera risposta, ma di sicuro le esigenze del popolo spagnolo sono diverse da quelle di noi Italiani.
Non sono un “proibizionista”, non lo sono mai stato e mi auguro di non diventarlo mai, ma sono certo che un insieme di regole, create con equilibrio e con equilibrio invocate possano migliorare la qualità della vita, anziché peggiorarla, se con equilibrio applicate.
Così come sono altrettanto certo che molto spesso, come la storia insegna, il progresso di una nazione è stato stimolato e favorito da coloro che, con straordinaria forza morale, civile, politica e sociale, le “regole del gioco” hanno saputo cambiarle.
Con stima.
Vincenzo

F.Giuffra
Messaggio: #71
Scusami Vincenzo, ma allora queste persone, come dice giustamente Gian Carlo, non dovrebbero avere anche il diritto, IN LUOGO PUBBLICO, a chiedere di non guardarli, non memorizzare, non scrivere o raccontare a nessuno di averli visti, magari perché stavano girando con l'amante minorenne o su una moto rubata?

Se gli italiani perdessero tutta questa protezione burocratica cosa succerebbe loro di così nefasto? Sarebbero costretti a cambiare mentalità, ad adottare quella della libertà, del decoro in luogo pubblico, dovrebbero prendere coscienza di come sono veramente e di come la gente li vede, magari con la pancetta perché mangiano come maiali, i denti gialli perché fumano come il tubo di scappamento di un camion? Si renderebbero conto che il re è nudo e che la gente per strada lo vede così come è? Dovrebbero togliere la testa dalla sabbia e scoprire che il culone sempre rimasto fuori in bella vista?

A me sembrano solo effetti positivi, sopratutto quelli che porta la LIBERTA' e una mentalità nuova, più onesta con noi stessi e con gli altri... che a noi qui oggi farebbe tanto bene!
Gian Carlo F
Messaggio: #72
ragazzi..... noi siamo tutti nati nella "repubblica", prima le cose erano un pochetto diverse.....
la libertà e la Costituzione ce la hanno data i nostri padri e qualcuno ha pagato con la vita per averla!

Stiamo molto attenti a non perderla di nuovo.

In questi ultimi anni infausti siamo tornati indietro anche troppo! Inutile descrivere cosa sia successo e perchè.
Usando termini inglesi (quindi mai chiari ma di effetto) tipo outsoursing, welfare, job act, spending review, privacy, ecc. questi "galantuomini" che ci governano ci hanno messi nel sacco con leggi regressive e ci hanno portati a fondo in tutti i sensi.

A casa mia, se non si vuole far vedere cosa succede nelle strade, questo si chiama "censura", se poi la si vuol mascherare con uno stupido termine inglese tipo privacy questa censura diventa ancora più odiosa.

Nel nord europa vivono sostanzialmente come in "case di vetro", dove tutti sanno tutto di tutti (redditi, tasse, movimenti, tenore di vita, ecc.) altro che privacy!
Questo è il modo per scoprire i furbetti che da noi abbondano, quando si diventa omertosi è perchè si vogliono nascondere cose poco pulite che, ovviamente, convengono ai mafiosi, tangentari e disonesti vari. Se la "privacy" tutela loro allora ci meritiamo di essere nella situazione in cui siamo.
_FeliX_
Messaggio: #73
QUOTE(F.Giuffra @ May 19 2014, 01:06 PM) *
Scusami Vincenzo, ma allora queste persone, come dice giustamente Gian Carlo, non dovrebbero avere anche il diritto, IN LUOGO PUBBLICO, a chiedere di non guardarli, non memorizzare, non scrivere o raccontare a nessuno di averli visti, magari perché stavano girando con l'amante minorenne o su una moto rubata?

Se gli italiani perdessero tutta questa protezione burocratica cosa succerebbe loro di così nefasto? Sarebbero costretti a cambiare mentalità, ad adottare quella della libertà, del decoro in luogo pubblico, dovrebbero prendere coscienza di come sono veramente e di come la gente li vede, magari con la pancetta perché mangiano come maiali, i denti gialli perché fumano come il tubo di scappamento di un camion? Si renderebbero conto che il re è nudo e che la gente per strada lo vede così come è? Dovrebbero togliere la testa dalla sabbia e scoprire che il culone sempre rimasto fuori in bella vista?

A me sembrano solo effetti positivi, sopratutto quelli che porta la LIBERTA' e una mentalità nuova, più onesta con noi stessi e con gli altri... che a noi qui oggi farebbe tanto bene!



QUOTE(Gian Carlo F @ May 19 2014, 01:30 PM) *
ragazzi..... noi siamo tutti nati nella "repubblica", prima le cose erano un pochetto diverse.....
la libertà e la Costituzione ce la hanno data i nostri padri e qualcuno ha pagato con la vita per averla!

Stiamo molto attenti a non perderla di nuovo.

In questi ultimi anni infausti siamo tornati indietro anche troppo! Inutile descrivere cosa sia successo e perchè.
Usando termini inglesi (quindi mai chiari ma di effetto) tipo outsoursing, welfare, job act, spending review, privacy, ecc. questi "galantuomini" che ci governano ci hanno messi nel sacco con leggi regressive e ci hanno portati a fondo in tutti i sensi.

A casa mia, se non si vuole far vedere cosa succede nelle strade, questo si chiama "censura", se poi la si vuol mascherare con uno stupido termine inglese tipo privacy questa censura diventa ancora più odiosa.

Nel nord europa vivono sostanzialmente come in "case di vetro", dove tutti sanno tutto di tutti (redditi, tasse, movimenti, tenore di vita, ecc.) altro che privacy!
Questo è il modo per scoprire i furbetti che da noi abbondano, quando si diventa omertosi è perchè si vogliono nascondere cose poco pulite che, ovviamente, convengono ai mafiosi, tangentari e disonesti vari. Se la "privacy" tutela loro allora ci meritiamo di essere nella situazione in cui siamo.



Ragazzi d'accordo, però vediamo le questione a 360°: se sto al parco con la famiglia e i bambini e arrivi tu col tuo cannone Nikon, vai in estasi perchè vedi il nostro pic-nic come l'occasione per immortalare e poter pubblicare sul forum il tuo street-reportage sulla "domenica dell'italiano medio in tempo di crisi" e inizi a farci foto a gogo'... ok, forse legalmente puoi farlo, ma permetti che a me girano i cosiddetti e ti mando affanc in malo modo? Ho il diritto di NON voler essere fotografato anche se sono al parco pubblico? Prenditela pure, offenditi, vai dove ca@@o vuoi ma tu col tuo cannone giri alla larga da me e dai miei figli.
Buon senso, rispetto, coscienza e sensibilità, con questi pochi ingredienti non avrebbereo senso leggi, censure e burocrazie.
maurizio angelin
Messaggio: #74
Dal vocabolario on line della Treccani:

Immigrato: immigrato agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di immigrare]. – Che, o chi, si è trasferito in un altro paese: operai i., famiglie i. nel Nord; in senso specifico, riferendosi ai soli spostamenti determinati da dislivelli nelle condizioni economiche dei varî paesi, chi si è stabilito temporaneamente o definitivamente per ragioni di lavoro in un territorio diverso da quello d’origine: i. regolari; i. irregolari (o clandestini), privi di permesso di soggiorno; i. stagionali, quelli che emigrano in un paese straniero sostandovi per brevi periodi, limitatamente alla durata del contratto lavorativo che li lega all’azienda che li ha richiesti.

Migrante: migrante agg. [part. pres. di migrare].
1. Che migra, che si sposta verso nuove sedi: popoli, gruppi etnici m.; animali, uccelli migranti.

Mi fermo all'etimologia del termine ma mi sembra che, da qualche anno, si usi impropriamente l'uno al posto dell'altro.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #75
QUOTE(F.Giuffra @ May 19 2014, 01:06 PM) *
Scusami Vincenzo, ma allora queste persone, come dice giustamente Gian Carlo, non dovrebbero avere anche il diritto, IN LUOGO PUBBLICO, a chiedere di non guardarli, non memorizzare, non scrivere o raccontare a nessuno di averli visti, magari perché stavano girando con l'amante minorenne o su una moto rubata?

No, questa è solo l'estremizzazione del concetto, che viceversa dal punto di vista giuridico mi sembra ben calibrato.
Peraltro, la normativa sulla privacy non "vieta" lo scatto, ma riconosce al titolare del diritto all'immagine la facoltà di "agire" affinché lo scatto non sia diffuso.
L'insieme delle regole è un po più complesso di come appare a prima vista.
Dal sito Treccani.it, della nota Enciclopedia:

"Diritto all'immagine
Il diritto all’immagine è un diritto della personalità (v. Diritto soggettivo) tutelato sia dal Codice civile (art. 10) sia dalla l. 22 aprile 1941, n. 633 sulla protezione del diritto d’autore (artt. 96-97). L’immagine di un soggetto può essere esposta o pubblicata soltanto con il suo consenso, salvi i casi in cui l’esposizione o la pubblicazione sia consentita dalla legge (quando la riproduzione dell’immagine è giustificata dalla notorietà della persona, dall’ufficio pubblico ricoperto, da necessità di giustizia o di polizia, da scopi scientifici, didattici o culturali, o quando la riproduzione è collegata a fatti, avvenimenti, cerimonie di interesse pubblico o svoltisi in pubblico) e purché l’esposizione non rechi pregiudizio all’onore, alla reputazione od anche al decoro della persona. In caso di lesione del diritto all’immagine di una persona, del coniuge, dei suoi genitori o dei suoi figli, l’interessato può chiedere all’autorità giudiziaria che disponga la cessazione dell’abuso, salvo il risarcimento di ogni pregiudizio patito.
L’art. 147 d.lgs. 28 luglio 1989, n. 271, dispone che il giudice può autorizzare in tutto o in parte le riprese audiovisive ovvero la trasmissione radiotelevisiva del dibattimento penale anche senza il consenso delle parti, quando sussiste un interesse sociale particolarmente rilevante alla conoscenza del dibattimento. È tenuto, tuttavia, a vietare la ripresa dell’immagine del soggetto processuale che non vi consenta.
"

Come vedete, le norme risalgono a qualche anno fa ... mi stupisce che il problema si sia acuito nel terzo millennio wink.gif !
QUOTE(F.Giuffra @ May 19 2014, 01:06 PM) *
Se gli italiani perdessero tutta questa protezione burocratica cosa succerebbe loro di così nefasto? Sarebbero costretti a cambiare mentalità, ad adottare quella della libertà, del decoro in luogo pubblico, dovrebbero prendere coscienza di come sono veramente e di come la gente li vede, magari con la pancetta perché mangiano come maiali, i denti gialli perché fumano come il tubo di scappamento di un camion? Si renderebbero conto che il re è nudo e che la gente per strada lo vede così come è? Dovrebbero togliere la testa dalla sabbia e scoprire che il culone sempre rimasto fuori in bella vista?

A me sembrano solo effetti positivi, sopratutto quelli che porta la LIBERTA' e una mentalità nuova, più onesta con noi stessi e con gli altri... che a noi qui oggi farebbe tanto bene!

Se si trattasse di dare un contributo alla crescita della nostra società, lo giuro solennemente, rinuncerei da subito ad ogni regola e formalità.
Purtroppo la velocità di un meccanismo dipende dal suo ingranaggio più lento; in altri termini: so bene che esistono persone che rispettano il prossimo a prescindere dagli obblighi o dai divieti, ma l'esperienza mi insegna che non tutti siamo fatti alla stessa maniera e siamo animati dagli stessi sani principi. In questa linea di grigio le "regole" fanno la differenza!
Buona Nikon a tutti.
Vincenzo

P.S.: la libertà di scegliere, ed impedire che altri scelgano per noi, è veramente importante. Questo a prescindere dal danno concreto che può o non può scaturire dall'uso dell'immagine. Pensa a questo paradosso: se un figlio maggiorenne si allontana dal domicilio familiare ed il fatto viene denunziato per timore di possibili disgrazie, le Forze dell'Ordine, qualora lo rintraccino, possono solo dare assicurazione ai familiari che è stato rintracciato e che sta bene. Non possono viceversa comunicare ad un genitore addolorato dove il loro figlio si trova in quanto tocca al figlio, e solo a lui, decidere se desidera parlare loro o incontrarli. Le scene sono spesso strazianti, ma questo non sposta la questione di un millimetro: è diritto di un maggiorenne allontanarsi da casa ed interrompere, se lo ritiene, ogni contatto con i familiari. Anche questa è "privacy".
 
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