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Neg Vs Dia
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AlexanderFreud
Messaggio: #1
A Marzo ho ritirato il mio primo rullino diapositive (ora sono al terzo); appena ho visto le foto, bellissime, ho pensato "Ma, i negativi che li usano a fare?" blink.gif

La mia paura nell'usare le dia era che sapevo che queste avessero una latitudine di posa inferiore ai negativi, ma in realtà i Kodak Elite Chrome (quelli che uso io e che costano anche meno di negativi professionali) hanno una buona latitudine, amche superiore ai negativi da pochi soldi.
Ho capito di aver buttato 4 anni (i primi due li salvo perché ero agli inizi) a scattare foto in negativi, che hanno dei brutti colori, non si possono visualizzare direttamente ma si devono far stampare o scansionare.

Allora mi chiedo: se esistono le diapositive, con grana più fine, colori migliori, con le immagini in positivo appunto, perché i negativi hanno imperversato nell'amatoriale fino all'avvento del digitale (non considerando i negativi molto sensibili, visto che dia di pari asa non ce ne sono)? hmmm.gif
giannizadra
Messaggio: #2
QUOTE(AlexanderFreud @ May 3 2005, 09:25 PM)
A Marzo ho ritirato il mio primo rullino diapositive (ora sono al terzo); appena ho visto le foto, bellissime, ho pensato "Ma, i negativi che li usano a fare?" blink.gif

La mia paura nell'usare le dia era che sapevo che queste avessero una latitudine di posa inferiore ai negativi, ma in realtà i Kodak Elite Chrome (quelli che uso io e che costano anche meno di negativi professionali) hanno una buona latitudine, amche superiore ai negativi da pochi soldi.
Ho capito di aver buttato 4 anni (i primi due li salvo perché ero agli inizi) a scattare foto in negativi, che hanno dei brutti colori, non si possono visualizzare direttamente ma si devono far stampare o scansionare.

Allora mi chiedo: se esistono le diapositive, con grana più fine, colori migliori, con le immagini in positivo appunto, perché i negativi hanno imperversato nell'amatoriale fino all'avvento del digitale (non considerando i negativi molto sensibili, visto che dia di pari asa non ce ne sono)?    hmmm.gif
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Ho sempre usato esclusivamente diapositive (bianco-nero a parte) e mi stampavo le migliori in Cibachrome (finché c'era, ora sto scansionando il mio archivio di 10.000 dia).
Come hai notato, i colori dell'invertibile sono più saturi e brillanti, non occorre stampare tutto, quelle che stampi (o fai stampare) durano in eterno.
Tuttavia, il procedimento di sviluppo è più complesso, la carta da stampa è più costosa, il contrasto delle stampe è più critico, serve il proiettore, lo schermo, i caricatori, il tavolino da proiezione, l'oscuramento del locale, la sistemazione delle sedie, la selezione e lo scarto...
Tutte cose da amatore, poco adatte ai fotografi della domenica o di ricorrenze familiari, che in un'ora, viaggio compreso, al minilab del supermercato si ritirano le stampine dopo aver fatto la spesa...
In ambito professionale, la diapositiva ha sempre goduto della giusta considerazione, esclusi quei settori in cui l'eccessivo contrasto delle stampe da dia, con difficoltà di recuperare le ombre profonde, fa preferire negativi di alta qualità (es. matrimoni: sposa in bianco e sposo in nero sconsigliano la Velvia...).
Mauro Villa
Messaggio: #3
QUOTE(gianluigizadra @ May 3 2005, 09:46 PM)
QUOTE(AlexanderFreud @ May 3 2005, 09:25 PM)
A Marzo ho ritirato il mio primo rullino diapositive (ora sono al terzo); appena ho visto le foto, bellissime, ho pensato "Ma, i negativi che li usano a fare?" blink.gif

La mia paura nell'usare le dia era che sapevo che queste avessero una latitudine di posa inferiore ai negativi, ma in realtà i Kodak Elite Chrome (quelli che uso io e che costano anche meno di negativi professionali) hanno una buona latitudine, amche superiore ai negativi da pochi soldi.
Ho capito di aver buttato 4 anni (i primi due li salvo perché ero agli inizi) a scattare foto in negativi, che hanno dei brutti colori, non si possono visualizzare direttamente ma si devono far stampare o scansionare.

Allora mi chiedo: se esistono le diapositive, con grana più fine, colori migliori, con le immagini in positivo appunto, perché i negativi hanno imperversato nell'amatoriale fino all'avvento del digitale (non considerando i negativi molto sensibili, visto che dia di pari asa non ce ne sono)?     hmmm.gif
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Ho sempre usato esclusivamente diapositive (bianco-nero a parte) e mi stampavo le migliori in Cibachrome (finché c'era, ora sto scansionando il mio archivio di 10.000 dia).
Come hai notato, i colori dell'invertibile sono più saturi e brillanti, non occorre stampare tutto, quelle che stampi (o fai stampare) durano in eterno.
Tuttavia, il procedimento di sviluppo è più complesso, la carta da stampa è più costosa, il contrasto delle stampe è più critico, serve il proiettore, lo schermo, i caricatori, il tavolino da proiezione, l'oscuramento del locale, la sistemazione delle sedie, la selezione e lo scarto...
Tutte cose da amatore, poco adatte ai fotografi della domenica o di ricorrenze familiari, che in un'ora, viaggio compreso, al minilab del supermercato si ritirano le stampine dopo aver fatto la spesa...
In ambito professionale, la diapositiva ha sempre goduto della giusta considerazione, esclusi quei settori in cui l'eccessivo contrasto delle stampe da dia, con difficoltà di recuperare le ombre profonde, fa preferire negativi di alta qualità (es. matrimoni: sposa in bianco e sposo in nero sconsigliano la Velvia...).
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Siiiiiiii Gianni, peccato per il Ciba. 80% dei fotonaturalisti usa dia compresi quelli di
National Geographic.
botbot
Messaggio: #4
quando occorrono stampe di ottima qualità -chiamiamola fine-art a colori- il negativo a colori rappresenta ancora la scelta migliore. la latitudine di posa, il contrasto non eccessivo, la resa dei colori e non da ultimo le caratteristiche della carta da stampa sono i punti di forza.
vedi kodak portra 160 nc
ciao!

AlexanderFreud
Messaggio: #5
Comunque il Cibachrome c'è ancora, ho fatto stampare 4 dia che mi servivano con questo procedimento che mi ha suggerito sia mio padre sia il fotografo (ma ancora non ho capito in cosa consiste). Certo, a voler sviluppare un rullino da 36 oggi si spendono 50 euro! dry.gif

Le mie prime dia le ho guardate nel proiettore rivolto verso una parete bianca: lo tenevo con una mano a mezz'aria e con l'altra facevo avanzare le diapositive. Ero tranquillo finché mi hanno rimproverato che deve stare fermo quando si usa e finché non si raffredda, per non rischiare che si fulmini la particolare lampadina interna... biggrin.gif
giannizadra
Messaggio: #6
QUOTE(AlexanderFreud @ May 4 2005, 10:40 AM)
Comunque il Cibachrome c'è ancora, ho fatto stampare 4 dia che mi servivano con questo procedimento che mi ha suggerito sia mio padre sia il fotografo (ma ancora non ho capito in cosa consiste). Certo, a voler sviluppare un rullino da 36 oggi si spendono 50 euro!  dry.gif

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Quello che non si trova più è il Cibachrome (poi Ilfochrome) in fogli da stampare in proprio, e nemmeno i chimici dedicati.
L'ultimo pacco l'ho ordinato direttamente alla Ilford un paio d'anni fa, e mi è arrivato dopo due mesi a un prezzo...da collezionista. mad.gif

Il Cibachrome è una particolare carta invertibile, in cui i pigmenti colorati sono disposti su strati sovrapposti.

Messaggio modificato da gianluigizadra il May 4 2005, 10:10 AM
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #7
QUOTE(AlexanderFreud @ May 3 2005, 09:25 PM)


Allora mi chiedo: se esistono le diapositive, con grana più fine, colori migliori, con le immagini in positivo appunto, perché i negativi hanno imperversato nell'amatoriale fino all'avvento del digitale (non considerando i negativi molto sensibili, visto che dia di pari asa non ce ne sono)?    hmmm.gif
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Premettendo che uso esclusivamente dia, capisco comunque che molti, anche amatori evoluti possano preferire il negativo alla dia. Il perchè io lo individuo in una migliore resa se si decide di fare un ingrandimento, anche se io li ho sempre fatti fare da dia. Inoltre molti preferiscono subito il supporto cartaceo, per praticità di visione.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #8
Claudio hai ragione, ma la soddisfazione che ti da una velvia bella carica proiettata sul telo a mio parere la fotogrfia cartacea non te la da!

.oesse.
Mauro Villa
Messaggio: #9
QUOTE(oesse @ May 4 2005, 12:02 PM)
Claudio hai ragione, ma la soddisfazione che ti da una velvia bella carica proiettata sul telo a mio parere la fotogrfia cartacea non te la da!

.oesse.
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Pollice.gif Marco e tanto meno il DX.
Knight
Nikonista
Messaggio: #10
Vorrei dara il pmio piccolo contributo alla discussione.

Da quando mi regalarono la mia prima reflex nel 1982 ho sempre scattato dia.

Inizialmente per un problema economico: ai tempi il costo di sviluppo e stampa di un rullino di 36 foto costava una tombola, mentre lo sviluppo ed il montaggio dello stesso rullino di diapo costava un quarto...

In seguito sono passato ad una fase più cosciente e consapevole... ed ho continuato a scattare diapo, per tutti i motivi esposti negli interventi di chi mi ha preceduto, considerando quelli che scattavano con pellicole negative, quali fotografi dilettanti della domenica.

Premetto che la mia pellicola preferita era il Kodachrome 25 finchè l'ho trovata e poi il 64.

Nel tempo ho accumulato una quantità di diapositive notevole, diciamo sulle seimila, tutte rigorosamente custodite in caricatori da 100, pronti per essere proiettati.

E siamo arrivati al punto dolente: la proiezione.
Non vi è dubbio, ed io ne sono uno strenuo sostenitore, che una dia proiettata renda molto, ma molto di più di una foto di qualunque formato, ma:
1) occorre uno spiegamento di attrezzatura notevole (in termini di tempo intercorrente per il dispiegamento di essa)
2) è preferibile farlo di sera, per evitare di dover chiudere tutte le finestre di casa per evitare la più piccola infiltrazione di luce, che toglierebbe molto alla saturazione dei colori ed alla brillantezza dell'immagine
3) ecc. ecc.

Fino a qualche anno fa ho vissuto il lato negativo della questione (vedi sopra) con serenità ed ineluttabilità, pensando che se volevo ottenere un buon risultato, quello era il prezzo da pagare.

Poi ho scoperto le negative professionali.

Tutto un altro mondo.

Nel mio piccolo ero rimasto alle emulsioni (non professionali) degli anni ottanta: colori slavati o troppo carichi, gfrana elefantiaca ecc. e sono rimasto picevolmente colpito dai progressi della tecnica.

Niente a che vedere con le diapositive, direte voi, e su questo concordo, ma secondo me, sono un onorevolissimo compromesso.

Oltretutto le stampe da negativa sono molto più fruibili (basta prendere l'album dove sono cutodite) e per uno che deve perennemente far vedere le foto dei bambini alla madre, ai nonni, agli zii e via dicendo, è stata una vera manna.

Ragion per cui ho smesso di disprezzare le pellicole negative e le sto usando regolarmente (quelle professionali).

Fermo restando il fatto che se dovessi fotografare dei luoghi particolarmente suggestivi ed esotici, naturalmente caricherei in macchina un bel rullo di diapo!

Scusate la lunghezza e buone foto

Fabrizio



straorso
Nikonista
Messaggio: #11
Io mi sono messo in testa un'idea, su considerazioni puramente teoriche:
la stampa da dia, passando attraverso lo scanner, dovrebbe venire meglio della stampa tradizionale diretta su carta chimica positiva.
E' solo una mia fantasia? (o speranza?)
Flanker78
Messaggio: #12
QUOTE(__Claudio__ @ May 4 2005, 11:50 AM)
...Inoltre molti preferiscono subito il supporto cartaceo, per praticità di visione.



In effetti è ancora per questo motivo che molti (me compreso, lo ammetto) utilizziamo le negative.
Adoro la foto stampata e proiettare le foto agli amici è sempre una procedura non immediata, anche se...ricordo quest'estate, a seguito di un raduno sui Nebrodi ho visualizzato le Elitechrome su un semplice proiettore Leica P150 (molto casalingo) e sono rimasto a bocca aperta.
Non c'è proprio paragone...sembrava di starci dentro. ohmy.gif
cgm66
Messaggio: #13
QUOTE(straorso @ May 4 2005, 09:04 PM)
la stampa da dia, passando attraverso lo scanner, dovrebbe venire meglio della stampa tradizionale diretta su carta chimica positiva.
*


la dia ha comunque una profondità colore, contrasto, superiore. la resa cromatica è sicuramente, a mio modestissimo parere, insuperabile rispetto a un neg. ho sempre ottenuto con Velvia o Provia una realtà d'immagine che non ho riscontrato in stampa da neg.
Poi, in effetti dipende molto anche da chi tratta la pellicola. Ho trovato anche lab che mi han trattato NPH400 o NPS160 in maniere tale da odiare il neg, a fronte di una pellicola consumer. Ma quello dipende, come detto, da chi lavora i tuoi scatti. Una Reala, lavorata male, è inutile, p.es.
In ogni caso, scatti con Velvia 50, p.es., fatti in Egitto (il primo che mi è venuto in mente...) mi han reso una croma a dir poco spettacolare...
n.b.
personalmente preferisco Fuji, come capirai. Nulla è tolto alle altre Case.
g
giannizadra
Messaggio: #14
QUOTE(straorso @ May 4 2005, 09:04 PM)
Io mi sono messo in testa un'idea, su considerazioni puramente teoriche:
la stampa da dia, passando attraverso lo scanner, dovrebbe venire meglio della stampa tradizionale diretta su carta chimica positiva.
E' solo una mia fantasia? (o speranza?)
*



Stampo da dia digitalizzate con lo scanner (Coolscan); fino a un paio d'anni fa le stampavo con ingranditore e Cibachrome/Ilfochrome. 30x40 e A3: formati simili.
Come nitidezza siamo lì. Il vero vantaggio delle scansioni sono gli interventi che si possono effettuare con il software (Nikon Scan, Capture, Photoshop) per recuperare dettaglio in ombra, correggere l'equilibrio cromatico, aumentare la luminosità o la saturazione di singole zone o colori, variare il contrasto.
Tutti interventi pressoché impossibili nella stampa chimica da dia.
Molti invece sono attuabili nel bianco-nero.
Tirate le somme, direi che la tua considerazione è esatta. Nel bianco-nero, invece, i valori si capovolgono a vantaggio del chimico.
Lucabeer
Messaggio: #15
Le negative professionali sono sicuramente ottime, ma il problema e' la stampa.

O te la fai tu (o comunque in un laboratorio che segue le tue indicazioni), o il vantaggio rispetto alle negative amatoriali e' secondo me NULLO.

A questo punto meglio le diapo...
envi12
Messaggio: #16
ciao
io uso la pinza dia 64 asa kodak. provala la trovo eccezionale ( specialmente sottacqua) ciao angelo wink.gif
straorso
Nikonista
Messaggio: #17
QUOTE(gianluigizadra @ May 4 2005, 10:32 PM)
Tirate le somme, direi che la tua considerazione è esatta.
*


grazie per la risposta e soprattutto per il grosso sospiro di sollievo che mi fa tirare... biggrin.gif


QUOTE(gianluigizadra @ May 4 2005, 10:32 PM)
Nel bianco-nero, invece, i valori si capovolgono a vantaggio del chimico.
*


qui invece mi fai male cerotto.gif
Stampando bn su chimico, se sai scegliere la carta e muovere le mani sotto l'ingranditore, si ottengono risultati eccelsi. Se poi prendi la stessa negativa, la tiri su col coolscan facendo qualche aggiustatina se ce n'è bisogno, magari con PS fai ciò che avresti fatto con mani o maschere sotto l'obiettivo, e alla fine la stampi con una buona stampante fotografica su un supporto valido, secondo te cos'è che non riesci ad ottenere?
Ho anche sentito di stampanti che montano 8 cartucce di neri e grigi, ma non ho mai visto i risultati.
AlexanderFreud
Messaggio: #18
QUOTE(Knight @ May 4 2005, 05:05 PM)
...Inizialmente per un problema economico: ai tempi il costo di sviluppo e stampa di un rullino di 36 foto costava una tombola, mentre lo sviluppo ed il montaggio dello stesso rullino di diapo costava un quarto...


Anche per me si trattava di un problema economico: quando mi sono accorto che avevamo speso più di stampe che di ottiche dissi a mio padre che era ora di comprare uno scanner per dia e scattare solo queste.
Adesso non credo di tornare più ai negativi; probabilmente, esauriti gli anni di presunto utilizzo della macchina, per i quali devo ammortizzarne il costo (ho considerato benignamente 30 anni con interesse 1,3%, che fanno circa 36,8 euro l'anno per il solo corpo FM3) passerò al digitale.

E i tre Fuji NPH 400 che mi restano andranno scadendo... wacko.gif
Mauro Villa
Messaggio: #19
QUOTE(AlexanderFreud @ May 6 2005, 12:01 AM)
QUOTE(Knight @ May 4 2005, 05:05 PM)
...Inizialmente per un problema economico: ai tempi il costo di sviluppo e stampa di un rullino di 36 foto costava una tombola, mentre lo sviluppo ed il montaggio dello stesso rullino di diapo costava un quarto...


Anche per me si trattava di un problema economico: quando mi sono accorto che avevamo speso più di stampe che di ottiche dissi a mio padre che era ora di comprare uno scanner per dia e scattare solo queste.
Adesso non credo di tornare più ai negativi; probabilmente, esauriti gli anni di presunto utilizzo della macchina, per i quali devo ammortizzarne il costo (ho considerato benignamente 30 anni con interesse 1,3%, che fanno circa 36,8 euro l'anno per il solo corpo FM3) passerò al digitale.

E i tre Fuji NPH 400 che mi restano andranno scadendo... wacko.gif
*


A questo punto usale dry.gif
giannizadra
Messaggio: #20
QUOTE(straorso @ May 5 2005, 08:04 PM)
QUOTE(gianluigizadra @ May 4 2005, 10:32 PM)
Tirate le somme, direi che la tua considerazione è esatta.
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grazie per la risposta e soprattutto per il grosso sospiro di sollievo che mi fa tirare... biggrin.gif


QUOTE(gianluigizadra @ May 4 2005, 10:32 PM)
Nel bianco-nero, invece, i valori si capovolgono a vantaggio del chimico.
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qui invece mi fai male cerotto.gif
Stampando bn su chimico, se sai scegliere la carta e muovere le mani sotto l'ingranditore, si ottengono risultati eccelsi. Se poi prendi la stessa negativa, la tiri su col coolscan facendo qualche aggiustatina se ce n'è bisogno, magari con PS fai ciò che avresti fatto con mani o maschere sotto l'obiettivo, e alla fine la stampi con una buona stampante fotografica su un supporto valido, secondo te cos'è che non riesci ad ottenere?
Ho anche sentito di stampanti che montano 8 cartucce di neri e grigi, ma non ho mai visto i risultati.
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Quello che non riesci a ottenere, secondo me, sono i neri profondi, la vibrazione dei toni di grigio fino al bianco brillante: ho stampato più volte gli stessi negativi con i due sistemi, e pur provandole tutte (canali, plugins, ecc.) ha sempre vinto la "Galerie". Credo che sul BW, per molto tempo ancora, il match sarà a vantaggio del chimico. Il mio AC707 e i miei Apo-Rodagon lo sperano vivamente...
AlexanderFreud
Messaggio: #21
QUOTE(mauro 54 @ May 6 2005, 08:43 AM)
A questo punto usale dry.gif
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Beh, ho tempo fino a Maggio 2006, magari li metto nella macchina di mio padre, oppure li vendo ad un amico... laugh.gif
Traderfast
Messaggio: #22
E' vero purtroppo il Ciba è defunto mad.gif
Ma trovo comunque di buon livello il "metal" un po' costoso ma le dia più belle le faccio stampare così e mi soddisfano.
Gennaro Ciavarella
Messaggio: #23
QUOTE(envi12 @ May 5 2005, 03:58 PM)
ciao
io uso la pinza dia 64 asa kodak.    provala la trovo eccezionale ( specialmente sottacqua) ciao angelo wink.gif
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i blu sott'acqua sono sicuramente i migliori ma i rossi ed i gialli della velvia sono straordinari
difficile fare meglio sott'acqua
e adesso aspettiamo le nuove velvia 100 ...
Hannibal
Messaggio: #24
Mi piacerebbe scattare in DIA , ma il costo e' troppo elevato, forse lo faro' per occasioni speciali.
ciao
Traderfast
Messaggio: #25
Il costo elevato????? ohmy.gif hmmm.gif
Non so che metro di paragone usi.....ma a me non sembrano poi tanto care le DIA!!!
 
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