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Screen Che Tradisce
quando la foto non è quello che ti aspetti.
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ziorma
Messaggio: #1
ciao a tutti. ho bisogno di un consiglio. ho fatto delle foto che sullo schermo della macchina (tarato a livello 0) sembravano belle e ricche di contrasti. le ho messe su computer (tarato bene) e sono terribili, veramente buie. come si fa e vitare di venire traditi dallo schermo?

vi aggiungo una delle foto che mi sembravano venute bene e che riguardandola ora mi dà solo dispiacere. sono proprio una schiappa!!

io non so, non riesco a gestire né contrasti, nè luci basse. lo so, colpa mia che non sono buono. (sto imparando, sono un beginner) ma non è anche con il 18-55 in dotazione alla nikon d40 non si possa osare più di tanto?

qualche buon'anima mi dà giusto quella dritta per non abbattermi troppo?

ciao a tutti e grzie

Anteprima(e) allegate
Immagine Allegata

 
meialex1
Messaggio: #2
Per tarato bene cosa intendi ??

Tarato con sonda o con "occhimetro" (Adobe gamma ecc.) ?

ziorma
Messaggio: #3
QUOTE(meialex1 @ Dec 26 2007, 07:08 PM) *
Per tarato bene cosa intendi ??

Tarato con sonda o con "occhimetro" (Adobe gamma ecc.) ?


ciao, tarato intendo che la luminosità dello schermo non è alzata o diminuita rispetto alla posizione centrale. e per questo io pensavo ottimale. ma in realtà mi fa vedere immagini meno luminose di quello che sono in realtà.

riesco a farmi capire?
bm2-964
Nikonista
Messaggio: #4
Salve ziorma, che tipo di esposizione hai usato per questa foto?
hai fatto una correzione esposimetrica?
ziorma
Messaggio: #5
QUOTE(bm2-964 @ Dec 26 2007, 07:16 PM) *
Salve ziorma, che tipo di esposizione hai usato per questa foto?
hai fatto una correzione esposimetrica?


ciao, ho usato la selezione matrix. credo si chiami così. non non ho fatto correzioni esposimetre, nulla. ho fotografato e basta.
bm2-964
Nikonista
Messaggio: #6
Mi leggo le caratteristiche della D40 che non conosco e ti rispondo
meialex1
Messaggio: #7
Ti sei quasi risposto da solo.....

Il Tuo monitor non è per niente tarato....

Per taratura si intende " eliminare tutte le possibili dominanti "

Che non vuol dire quello che vedo è la stampa, ma significa avere un "monitor" neutro".....


Proverei a vedere i file in un altro monitor, e già li sono sicuro che alcuni colori già sono diversi, poi proverei a vedere i file in un monitor TARATO.....


smile.gif
bm2-964
Nikonista
Messaggio: #8
Il mio modo di esporre per le foto con illuminazione critica e' il MANUALE
e lo puoi fare anche con la D40
usando l'esposimetro della D40 in SPOT se punti con obiettivo a 55mm il
cielo in una zona di media luce, l'esposizione che ne risulta ti fa venire bene il cielo,
se punti le case a lato del fiume ti viene il cielo sovraesposto e le case esposte bene,
la cosa piu' corretta e' fare una media,
es: luci alte nel cielo 1/60 f16, luci basse citta' 1/60 f4, la media e' 1/60 f8
ma non basta, per avere una foto il piu'piacevole possibile devi
scattare piu' foto seguendo le variazioni di luce e per ogni foto doppiarla
sotto e sovraesponendola.
(dopo aver scelto il tempo e il diaframma inpostali in manuale inquadra e scatta)
spero di essere stato chiaro ciao
nippokid (was here)
Messaggio: #9
Ciao, a parte il monitor del CPU tarato a "casacciometro" blink.gif e i sempre validi suggerimenti sull'esposizione Fotocamera.gif , penso che all'amico ziorma possa tornare utile impostare a -2 la luminosità del monitor della fotocamera.
Credo ci sia stato un fraintendimento sulle tarature...

'notte

NPKD cool.gif
kausmedia
Messaggio: #10
QUOTE(ziorma @ Dec 26 2007, 07:00 PM) *
come si fa e vitare di venire traditi dallo schermo?


non giudicare ad occhio, usa l'istogramma, che ti potra' dire molte cose sull'esposizione della tua foto. Lo puoi visualizzare a schermo subito dopo aver scattato, dai un'occhiata al manuale.

Enrico
totti68
Messaggio: #11
ciao volevo solo dirti che per quanto sui contrasti sono d'accordo con te lo scatto secondo me è gradevole trasmette a pieno l'atmosfera di quel momento e poi per il resto puoi sempre intervenire in post facendo tutte le modifiche del caso. messicano.gif
giuromano
Messaggio: #12
Ciao, pur non essendo un "esperto" ti dico anche la mia.

Ho visto la tua foto e non mi sembra affatto male, forse occorrerebbe ruotarla leggermente per rendere "dritto" l'orizzonte.

Per quanto riguarda la taratura credo che il problema sia infinito.
Credo comunque che questa attività sia importantissima per riuscire a vedere correttamente quello che poi realmente stampi o che idealmente hai ripreso.

Ma ti faccio una domanda diversa. Tutto il resto che esiste sul tuo PC come lo vedi?
Foto di altri ed anche applicativi vari, come li vedi?

Mi spiego meglio probabilmente il tuo monitor non sarà perfettamente calibrato però non penso che la tua lamentela si riferisca al fatto che il rosso sia perfetto o meno.

Poi se vuoi tagliare la testa al toro copia le tue immagini su un'altro PC e vedi come vanno. Se anche li non ti piacciono allora vuol dire che non è un problema di PC.

Io, se mi permetti, ti consiglierei anche di lanciarti con l'uso di qualche buon software di editing. Fanno miracoli e rappresentano quello che per i veterani erano le camere oscure.

Non sottovalutare anche il software che utilizzi per "leggere" i file NEF. Ad esempio io non sono stato affatto soddisfatto dal lavoro svolto da ACDSEE.

In ultimo di dico che posseggo una D50 con 15-55, probabilmente non sarà eccellente ma personalmente ne sono soddisfatto.

Ciao e tanti auguri.

ziorma
Messaggio: #13
grazie a tutti per le risposte. col vostro aiuto sicuramente risolverò il problema.

grazie grazie grazie


non giudicare ad occhio, usa l'istogramma, che ti potra' dire molte cose sull'esposizione della tua foto. Lo puoi visualizzare a schermo subito dopo aver scattato, dai un'occhiata al manuale.

Enrico

ciao, l'istogramma deve avere il picco a forma di guglia vero? cioè essere centrale, giusto? se è troppo a sinistra, o a destra, significa che la foto non è esposta correttamente, è così?

grazie mille per il suggerimento

QUOTE(bm2-964 @ Dec 26 2007, 07:58 PM) *
Il mio modo di esporre per le foto con illuminazione critica e' il MANUALE
e lo puoi fare anche con la D40
usando l'esposimetro della D40 in SPOT se punti con obiettivo a 55mm il
cielo in una zona di media luce, l'esposizione che ne risulta ti fa venire bene il cielo,
se punti le case a lato del fiume ti viene il cielo sovraesposto e le case esposte bene,
la cosa piu' corretta e' fare una media,
es: luci alte nel cielo 1/60 f16, luci basse citta' 1/60 f4, la media e' 1/60 f8
ma non basta, per avere una foto il piu'piacevole possibile devi
scattare piu' foto seguendo le variazioni di luce e per ogni foto doppiarla
sotto e sovraesponendola.
(dopo aver scelto il tempo e il diaframma inpostali in manuale inquadra e scatta)
spero di essere stato chiaro ciao


ciao, grazie per il suggerimento. è un po' complicato, ma cercherò di capirci un po' di più. si tratta di fare il bracjketing con più foto, giusto?
Moua
Messaggio: #14
QUOTE(ziorma @ Dec 28 2007, 05:43 PM) *
grazie a tutti per le risposte. col vostro aiuto sicuramente risolverò il problema.

ciao, l'istogramma deve avere il picco a forma di guglia vero? cioè essere centrale, giusto? se è troppo a sinistra, o a destra, significa che la foto non è esposta correttamente, è così?


In generale l'istogramma si "sposta" nella direzione della luminosità della foto. Mi spiego:
se fotografi un paesaggio notturno, quindi fondamentalmente buio, l'istogramma sarà spostato verso la parte sinistra, perchè non dovrebbero esserci zone di luce forte. Se fotografando un notturno l'istogramma è spostato verso destra è molto probabile che la foto sia sovraespsota. Con questo voglio trasmetterti il fatto che l'istogramma è la risposta a quello che già ci aspettiamo dalla scena inquadrata, è una conferma e non una "impostazione" della fotocamera.

La forma poi dell'istogramma è poi anch'essa dipendente dalla quantità di luci, ombre e toni intermedi presenti nella scena. Sempre in linea generale, una foto che copre l'intero campo con prevalenza al centro, quello che tu chiami guglia immagino, è sicuramente un buon istogramma ma va visto sempre in relazione alla scena inquadrata.

Ti lascio un link interessante dove puoi farti un'idea.

Ciao


capire gli istogrammi

Messaggio modificato da Moua il Dec 28 2007, 07:23 PM
ziorma
Messaggio: #15
[quote name='Moua' date='Dec 28 2007, 07:22 PM' post='1090191']
In generale l'istogramma si "sposta" nella direzione della luminosità della foto. Mi spiego:
se fotografi un paesaggio notturno, quindi fondamentalmente buio, l'istogramma sarà spostato verso la parte sinistra, perchè non dovrebbero esserci zone di luce forte. Se fotografando un notturno l'istogramma è spostato verso destra è molto probabile che la foto sia sovraespsota. Con questo voglio trasmetterti il fatto che l'istogramma è la risposta a quello che già ci aspettiamo dalla scena inquadrata, è una conferma e non una "impostazione" della fotocamera.

La forma poi dell'istogramma è poi anch'essa dipendente dalla quantità di luci, ombre e toni intermedi presenti nella scena. Sempre in linea generale, una foto che copre l'intero campo con prevalenza al centro, quello che tu chiami guglia immagino, è sicuramente un buon istogramma ma va visto sempre in relazione alla scena inquadrata.

Ti lascio un link interessante dove puoi farti un'idea.

Ciao


ora me lo vado subito a vedere, gentilissimo. ciao
nisant
Messaggio: #16
QUOTE(ziorma @ Dec 26 2007, 07:20 PM) *
ciao, ho usato la selezione matrix. credo si chiami così. non non ho fatto correzioni esposimetre, nulla. ho fotografato e basta.

Il problema, fondamentalmente è questo wink.gif

Ci sono scene con una dinamica estrema e ci lamentiamo che il nostro sensore è una fetenzia perché brucia tutto il bruciabile nelle alte luci e chiude tutte le ombre.
Oppure scene in cui c'è così poco contrasto (il tramonto è l'apoteosi di queste situazioni) in cui il nostro stramaledetto sensore ha una latitudine tanto estesa che non "espande" luci ed ombre e li confina in un deprimente grigio generalizzato ...
... e stiamo parlando sempre dello stesso sensore della stessa fotocamera ... rolleyes.gif

Il fabbricante deve necessariamente scegliere un giusto compromesso.
Le situazioni che sono molto distanti da quelle medie evidenziano i limiti della scelta, ma chiameremmo una Ferrari una ciofeca di autovettura per i deprimenti risultati che ne ricaviamo nel guado dei fiumi?

Torniamo al problema fondamentale, data una situazione come quella, non c'è da stupirsi del basso contrasto, né del fatto che, magari, nel monitorino della fotocamera si vedesse meglio (presumo che il tutto sia tarato per aumentare il contrasto e facilitare la visione dell'LCD in condizioni di visione all'aperto).
Ma nulla è perduto, anzi, a te resta solo il compito di fare quello che fà la fotocamera, vale a dire aumentare il contrasto. Fatto da te, poi, hai la possibilità di modulare ad hoc l'intervento ed ottenere il risultato che ritieni ottimale.

Qui un esempio di cosa potresti ottenere:
Immagine Allegata


Ricorda che la PP è l'altra metà del processo di produzione di un'immagine, in alcuni casi può essere davvero limitata nell'impatto, in altri aiuta a rendere l'immagine davvero simile a quella che desideri, quando le condizioni di ripresa sono lontane dai parametri principali con cui è stata progettata la tua fotocamera.

Ciao.
Antonio
Massimiliano_S
Messaggio: #17
Ciao a tutti, ho leggiucchiato la discussione anche se, appena vista la foto, mi è venuto subito in mente di rispondere di getto. Si perchè, come già segnalato sopra, anche a me la foto piace a patto di ruotarla. Una volta ruotata sia la composizione che l'esposizione mi sembrano molto buone.

Immagine Allegata


Si è parlato spesso in questo forum della necessità di avere un monitor calibrato, della quasi impossibilità di avere una piena coincidenza tra stampa e monitor, del fatto che l'LCD posteriore serve come guida ma è molto meglio l'istogramma per giudicare un'esposizione ecc... Ebbene, volevo soffermarmi un po' sul concetto di esposizione poichè secondo me avvolte si trascura il fatto che l'esposizione non è una cosa "matematica" giudicabile univocamente e solamente dai valori letti su un istogramma. Mi spiego meglio, ogni tanto in rete leggo che una guida sicura per giudicare l'esposizione è l'istogramma ma, sinceramente, a me è capitato di scattare delle foto serali che per l'esposimetro erano "correttamente esposte" ma che riviste sul monitor erano chiaramente esposte "matematicamente" e si perdeva la sensazione di sera, la drammaticità della scena (sembrava di stare in piena luce anche se avevo scattato ben oltre il crepuscolo). Secondo il mio parere, la giusta esposizine non è quella dell'istogramma ben bilanciato al centro, ma varia secondo quello che noi che scattiamo vogliamo comunicare. E' solo l'esperienza di anni e la profonda conoscenza dell'attrezzatura che si usa a suggerire al fotografo se dare retta all'esposimetro o sottoesporre o sovraesporre e di quanto per comunicare una data sensazione. D'altronde, chi scatta a pellicola o a lastre non ha l'LCD dietro che gli fa "vedere" come è uscita la foto e non ha istogrammi: ha la sua esperienza. L'esposizione è fondamentale ed imparare ad esporre è necessario quanto imparare a comporre secondo me. Un piccolo pensiero che spero stimoli la discussione wink.gif . A presto,
Max
nippokid (was here)
Messaggio: #18
QUOTE(Massimiliano_S @ Dec 29 2007, 07:46 PM) *
cut.....a me è capitato di scattare delle foto serali che per l'esposimetro erano "correttamente esposte" ma che riviste sul monitor erano chiaramente esposte "matematicamente" e si perdeva la sensazione di sera, la drammaticità della scena (sembrava di stare in piena luce anche se avevo scattato ben oltre il crepuscolo). Secondo il mio parere, la giusta esposizine non è quella dell'istogramma ben bilanciato al centro, ma varia secondo quello che noi che scattiamo vogliamo comunicare. E' solo l'esperienza di anni e la profonda conoscenza dell'attrezzatura che si usa a suggerire al fotografo se dare retta all'esposimetro o sottoesporre o sovraesporre e di quanto per comunicare una data sensazione. D'altronde, chi scatta a pellicola o a lastre non ha l'LCD dietro che gli fa "vedere" come è uscita la foto e non ha istogrammi: ha la sua esperienza. L'esposizione è fondamentale ed imparare ad esporre è necessario quanto imparare a comporre secondo me. Un piccolo pensiero che spero stimoli la discussione wink.gif . A presto,
Max


Ciao Massimiliano_S, condivido la tua visione "romantica" dell'esposizione, l'importanza dell'esperienza e della sensibilità del fotografo che si traduce nella capacità di comunicare un'atmosfera, un'emozione.
Tutto questo era ed è indispensabile quando c'è la necessità di realizzare uno scatto finito in ripresa, utilizzando supporti tradizionali, soprattutto con formati e metodologie di scatto più lente e ragionate.
Indiscutibile che una diapositiva, dal piccolo al grande formato, necessiti e si avvantaggi di tali attenzioni.

Permettimi però di dissentire almeno in parte con la tua riflessione, in riferimento non solo al digitale, ma anche al negativo colore e, soprattutto, al b/n, che venivano e vengono valorizzati da un'esposizione mirata ad ottimizzare la densità del negativo e sfruttarne quindi le migliori caratteristiche in ripresa, lasciando alla fase di stampa il compito di rappresentare l'atmosfera voluta e pertinente la scena.
Mi riferisco, ovviamente, ad un flusso di lavoro spiccatamente professionale/fine art con un totale controllo delle fasi di produzione dell'immagine, non certo a procedimenti automatizzati.

Nella fotografia digitale, allo stesso modo, un'esposizione bilanciata da un punto di vista matematico (che non prevede necessariamente un istogramma bilanciato al centro - ci sono varie "dottrine" di esposizione), producendo un file in grado di riprodurre il maggior numero di informazioni e sfumature di colore, permette alla fase di postproduzione, ormai imprescindibile e legata intrisecamente alla fase di ripresa, di poter operare al meglio, lavorando sull'immagine con la minima perdita possibile.

In fase di finalizzazione del lavoro, poi, l'immagine sarà portata all'intonazione/atmosfera desiderata anche in funzione dell'output scelto, generalmente una stampa.
In questo caso mi riferisco ad un workflow di qualità a partire da un file RAW 12/14bit.

L'accezione "romantica" dell'esposizione torna in gioco -a mio modo di vedere- scattando in Jpeg, che per sue caratteristiche mal-sopporta la postproduzione e necessita quindi di attenzioni da....diapositiva.

Spero di essere stato chiaro...e di aver dato uno spunto ulteriore smile.gif

bye.

NPKD cool.gif

Massimiliano_S
Messaggio: #19
QUOTE(nippokid @ Dec 30 2007, 01:11 AM) *
...cut...

Ok, capisco il tuo punto di vista. In effetti la mia impostazione è sempre stata riuscire ad ottenere tutto quello che posso al momento dello scatto e cercare di limitare le correzioni in post produzione. Questo mi permette non soltanto di "passare meno tempo davanti al PC e più tempo davanti all'obiettivo" ma di migliorare anche la qualità della mia fotografia ed imparare a conoscere di più l'accopiata macchina-obiettivo nelle varie condizioni. Inoltre, in una sessione di 300 - 400 scatti mi viene molto comodo avere un buon risultato on camera. Queste sono opinioni personali, tuttavia, certe modifiche alle foto sono deleterie anche sui raw. Per esempio l'esposizione. Se si sottoespone troppo e si cerca di recuperare via software ad esempio si noterà un incremento del rumore. Inoltre, il range di esposizione su cui si può recuperare è generalmente limitato. E' vero che viene in aiuto photoshop e con le maschere di livello puoi regolarti a piacere l'esposizione in maniera selettiva e fare un capolavoro ma siamo punto e a capo: troppo tempo davanti al PC (e non ha la stessa magia della camera oscura...).
Moua
Messaggio: #20
Il concetto di corretta esposizione a mio parere esiste solo per il grigio 18% messicano.gif
Infatti a seconda della scena inquadrata sarà molto difficile avere tutto ben esposto, se esponiamo sulle luci avremo le ombre scure e viceversa. L'esposizione e di conseguenza l'istogramma come ho avuto modo già di dire, è una verifica di ciò che ci aspettiamo dalla scena inquadrata e ci consente di capire, a livello qualitativo e no matematico, se le cose sono andate bene o meno, ma sempre con una certa alea di incertezza. Sarà poi la stampa finale (non il monitor a mio parere) a dirci come è quella o quell'altra foto.

nippokid (was here)
Messaggio: #21
QUOTE(Massimiliano_S @ Dec 30 2007, 11:09 PM) *
Ok, capisco il tuo punto di vista. In effetti la mia impostazione è sempre stata riuscire ad ottenere tutto quello che posso al momento dello scatto e cercare di limitare le correzioni in post produzione. Questo mi permette non soltanto di "passare meno tempo davanti al PC e più tempo davanti all'obiettivo" ma di migliorare anche la qualità della mia fotografia ed imparare a conoscere di più l'accopiata macchina-obiettivo nelle varie condizioni. Inoltre, in una sessione di 300 - 400 scatti mi viene molto comodo avere un buon risultato on camera. Queste sono opinioni personali, tuttavia, certe modifiche alle foto sono deleterie anche sui raw. Per esempio l'esposizione. Se si sottoespone troppo e si cerca di recuperare via software ad esempio si noterà un incremento del rumore. Inoltre, il range di esposizione su cui si può recuperare è generalmente limitato. E' vero che viene in aiuto photoshop e con le maschere di livello puoi regolarti a piacere l'esposizione in maniera selettiva e fare un capolavoro ma siamo punto e a capo: troppo tempo davanti al PC (e non ha la stessa magia della camera oscura...).


Capisco l'esigenza di passare meno tempo davanti al PC...io ormai ho gli occhi a risoluzione 1600x1200 laugh.gif .
Tuttavia ci sono lavori che non possono prescindere dalla postproduzione "profonda" prevista, come dicevo, già dalla fase di ripresa.
E' verissimo che non c'è intervento di postproduzione non deleterio, anche con bit-depth elevate, però un conto è correggere un errore come una sottoesposizione del tuo esempio, un conto è lavorare su di un'esposizione calibrata appositamente per esaltare le possibilità del sensore e sfruttare al massimo il range dinamico dello stesso.
Lo stimolo a stare al CPU è anche economico, per intenderci. Quando le mie capacità di postproduzione ed il tempo a disposizione me lo consentono, non c'è motivo di mollare tutto ad un postproducer esterno.
Per quanto riguarda l'esposizione "on camera", legata ad altre situazioni, allora si che la tecnica e l'esperienza tradizionale torna fondamentale. Nel mio caso, però, entrano in gioco in situazioni "estreme". Quando uso il banco ottico 10x12 con la massima lentezza da un lato e quando più volte l'anno in una settimana produco 25-30.000 scatti con la massima frenesia e con cadenze incompatibili con qualsiasi tipo di PP.

La magia della camera oscura, in effetti era (ogni tanto è) tutta un'altra storia.

bye

NPKD cool.gif
mascian
Messaggio: #22
Considerando la domanda iniziale dell'autore del 3d, spero di non andare troppo OT con un dubbio circa gli istogrammi:
premetto che anch'io ho "regolato" il monitor della D300 a -2 per rendere più simile la luminosità dello scatto con quanto visibile a monitor (Lacie Calibrato), però ho un dubbio circa la veridicità degli istogrammi...
Questa sera ho fatto alcune prove in casa, con parti della foto volutamente bruciate (piccole parti ma non piccolissime): beh, l'istogramma RGB non indica le parti bruciate.
L'estremità a dx arriva a "fondo scala", ma questo non significa per forza di cose una bruciatura (il grafico, dopo aver toccato il "fondo scala", dovrebbe più verosimilmente proseguire verso l'alto ad indicare le evidenti bruciature, più d'una).

Voi l'avete notato?
Grazie.
Moua
Messaggio: #23
QUOTE(mascian @ Jan 2 2008, 03:18 AM) *
Considerando la domanda iniziale dell'autore del 3d, spero di non andare troppo OT con un dubbio circa gli istogrammi:
premetto che anch'io ho "regolato" il monitor della D300 a -2 per rendere più simile la luminosità dello scatto con quanto visibile a monitor (Lacie Calibrato), però ho un dubbio circa la veridicità degli istogrammi...
Questa sera ho fatto alcune prove in casa, con parti della foto volutamente bruciate (piccole parti ma non piccolissime): beh, l'istogramma RGB non indica le parti bruciate.
L'estremità a dx arriva a "fondo scala", ma questo non significa per forza di cose una bruciatura (il grafico, dopo aver toccato il "fondo scala", dovrebbe più verosimilmente proseguire verso l'alto ad indicare le evidenti bruciature, più d'una).

Voi l'avete notato?
Grazie.


A me non è mai capitato sinceramente, però rifacendomi un po al sistema zonale di Adams, le zone di perdita di dettaglio sulle alte luci (chiamiamole bruciature) non si hanno solo con valori pari a 255 ma in tutta una certa zona vicina al 255 che è il bianco puro (zona X). Quindi anche con un istogramma che arriva puntualmente al 255 ci possono essere zone di perdita di dettaglio.

P.S. E' una mia interpretazione dell'istogramma quindi potrebbe anche essere sbagliata.

Messaggio modificato da Moua il Jan 2 2008, 10:29 AM
mascian
Messaggio: #24
QUOTE(Moua @ Jan 2 2008, 11:26 AM) *
A me non è mai capitato sinceramente, però rifacendomi un po al sistema zonale di Adams, le zone di perdita di dettaglio sulle alte luci (chiamiamole bruciature) non si hanno solo con valori pari a 255 ma in tutta una certa zona vicina al 255 che è il bianco puro (zona X). Quindi anche con un istogramma che arriva puntualmente al 255 ci possono essere zone di perdita di dettaglio.

P.S. E' una mia interpretazione dell'istogramma quindi potrebbe anche essere sbagliata.



Potrebbge Moua...; forse la cosa è stata interpretata in questo modo dal progettista (ero abituato agli istogrammi Canon che "ragionano" nella maniera classica, come d'altronde fanno i programmi di editing).

Grazie.
nippokid (was here)
Messaggio: #25
QUOTE(mascian @ Jan 2 2008, 03:18 AM) *
cut.......Questa sera ho fatto alcune prove in casa, con parti della foto volutamente bruciate (piccole parti ma non piccolissime): beh, l'istogramma RGB non indica le parti bruciate.
L'estremità a dx arriva a "fondo scala", ma questo non significa per forza di cose una bruciatura (il grafico, dopo aver toccato il "fondo scala", dovrebbe più verosimilmente proseguire verso l'alto ad indicare le evidenti bruciature, più d'una).

Voi l'avete notato?
Grazie.


Hai provato a visionare gli istogrammi separati per ogni canale colore?
In nessun canale hai la rappresentazione "sperata" della bruciatura?

bye.
 
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