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Foto Di Viaggio: Faq
Ovvero, qualche consiglio spicciolo
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DEREGISTRATO
Messaggio: #1
Spesso nelle varie sezioni del forum ricorrono quesiti su accorgimenti (tecnici e burocratici) riguardanti l’uso e l’esportazione temporanea della propria attrezzatura fotografica all’estero, soprattutto verso quei Paesi che, per varie ragioni, sembrano presentare ai più incognite di varia natura, legati alle condizioni politiche, economiche e ambientali.
Per questo motivo ho pensato di fare cosa utile, soprattutto in questo periodo in cui parecchi (beati loro) si apprestano a fare le valige e a far rotta verso lidi lontani, condividendo le esperienze in materia maturate in più di una ventina di viaggi in Africa. Senza alcuna pretesa ovviamente di essere esaustivo, ma col solo intento di rispondere ad alcune delle domande che più frequentemente ci si pone programmando un viaggio in un’area sconosciuta.[/I]
Reperibilità pellicole, batterie & CF 35mm.gif
Varia ovviamente da Paese a Paese. Di norma si trovano ovunque negativi colore non professionali, per lo più Kodak o Fuji, a prezzi simili o di poco superiori a quelli praticati in Italia. Questo tanto nei negozi di articoli fotografici, quanto nelle boutiques di lodge e alberghi. Più problematica la reperibilità di diapositive, pellicole negative professionali e film bianconero. La reperibilità di questi articoli è di solito limitata alle grandi città. Personalmente ho trovato negozi ben forniti in Kenya a Mombasa e a Nairobi (dove, dalle parti di Uhuru Park, c’è anche qualche negozio che noleggia attrezzatura a prezzi interessanti: opportunità interessante per chi non vuole partire dall’Italia carico come un cammello, o non vuole arrischiare qualche “pezzo” particolarmente prezioso); in Tanzania a Dar Es Salaam ma soprattutto ad Arusha, base di partenza per praticamente tutti i parchi Selous escluso. In entrambi i Paesi la reperibilità di batterie e supporti di memoria segue di norma quanto detto per le pellicole professionali, tenendo presente che più i centri sono piccoli, più la disponibilità sarà scarsa e più elevato il rischio di trovare materiale scaduto o mal conservato.Nei pressi della Clock Tower, nel centro della città, ci sono un paio di negozi dove ritrovano Provia conservate in frigorifero! In Sudafrica , Botswana e Namibia ci sono molti meno problemi di reperibilità e disponibilità di materiale, anche se i prezzi sono abbastanza alti. Ho trovato un negozio fornitissimo nell’enorme centro commerciale del Waterfront, a Città del Capo. In Senegal l’unico posto dove si trova di tutto è la capitale, Dakar: vedere in negozi del centro, attorno a Place de l’Indipendence. In Gambia si trovano pellicole, batterie e cf con qualche difficoltà nella capitale Banjul, se si cerca qualcosa di particolare: ovunque le classiche Kodak Gold e le batterie più diffuse. Situazione abbastanza simile per tutti i paesi del Maghreb, ossia Marocco, Tunisia, Algeria, Libia. Ampia reperibilità di materiale nelle grande città, limitata agli articoli più “commerciali” nei piccoli centri e nei villaggi turistici. A Marrakech buoni negozi nella città nuova o Gueliz, solo materiale per tutisti nella Medina. Lo stesso vale un po’ per tutte le capitali o le grandi città dell’area, con l’esclusione di Tunisi dove anche la Medina ospita negozi molto forniti e non solo “per turisti”. Ad Algeri l’ultima volta che ci sono stato la situazione era un po’ più problematica, ma molto dipende dal livello di “tensione” politica legato alle attività terroristiche, che influenza anche i rifornimenti. In Etiopia e nel resto del Corno d’Africa le uniche speranze di trovare materiale che vada oltre le stilo da 1,5v e le Kodak Gold si limitano alle capitali, Addis Ababa in primis. Scordatevi il duty free dell’aeroporto…
Problemi alla dogana Police.gif
In Algeria, all’ingresso, vi sarà sequestrato (lo riavrete al ritorno, presentando la ricevuta) qualsiasi oggetto che in qualche modo possa apparire “militare”. Rientrano nella categoria anche i binocoli, ma teleobiettivi particolarmente appariscenti, per esempio, potrebbero portare a lunghe discussioni che di solito si risolvono con l’elargizione discreta di una mancia…vedete voi…In Libia stanno puntando molto sul turismo, e di conseguenza l’atteggiamento dei poliziotti è generalmente “friendly”. In Kenya e Tanzania non ci sono problemi, sono abituati a vedersi arrivare gente coi più incredibili “cannoni”, così come in Sudafrica e nel resto dell’Africa Australe. Occhio che per fotografare e/o videoriprendere con fini professionali occorre di solito un costoso permesso ministeriale da richiedere con considerevole anticipo, per cui, per quanto appaia “professionale” la vostra attrezzatura, insistete sulla vostra qualità di turisti-fotografi dilettanti. Nessun problema in Senegal, così come in Marocco e Tunisia. In Etiopia spesso i controlli aeroportuali sono svolti da giovani militari di leva, che potrebbero insospettirsi per qualche componente “strana” dell’attrezzatura. A me un soldato ha smontato una torcia Maglite, temendo che fosse un’arma…
Che cosa non si può fotografare Police.gif
Distinguiamo: che cosa non si può per legge fotografare, e che cosa, per una serie di motivi, non è opportuno fotografare. Praticamente ovunque non si possono fotografare residenze presidenziali (fa eccezione il palazzo presidenziale di Dakar, dove le guardie d’onore in giubba rossa si fanno volentieri fotografare a fianco dei turisti, e soprattutto delle turiste), personale e mezzi militari e della polizia, caserme, antenne, ponti, depositi, stazioni, aeroporti, carceri…La lista è lunga e varia da zona a zona: in Kenya non si può fotografare la bandiera, in Gambia il traghetto che attraversa l’omonimo fiume e che costituisce praticamente (a meno di non compiere un giro di circa 700 km) l’unico mezzo per raggiungere la regione meridionale del Senegal, la Casamance, dal Nord del Paese. In Casamance potreste trovare, a causa della guerriglia indipendentista peraltro moltro soft, una maggiore rigidezza nei confronti delle cose fotografabili rispetto al resto del tollerantissimo Senegal. Mai, comunque, puntare l’obiettivo contro un posto di blocco militare. Perché potrebbe capitarvi d’immortalare anche un baldo esponente della Legione Straniera, e questo fa imbufalire i militari senegalesi ma soprattutto i francesi che, a rigore, quel tipo di servizio non dovrebbero farlo.
E’ meglio non fotografare, in genere, la gente che dimostra chiaramente di non gradirlo, donne velate in zone musulmane, luoghi di culto chiusi ai non praticanti la religione. Una legge del Kenya proibisce di fotografare i Maasai, in pratica è un modo per lucrare copiose mance alle comitive di turisti. Che in genere vengono utilizzate dalla comunità per opere d’interesse comune, per esempio per mantenere la scuola del villaggio, quindi è un obolo che - vedete voi – si può anche versare a cuor leggero.
Problemi “energetici”
Detto della reperibilità delle batterie, resta il problema di ricaricare gli accumulatori delle digitali e delle videocamere. Due gli scogli: la disponibilità di energia elettrica, il tipo di spine da utilizzare.
In Nordafrica, Africa Occidentale e Centrale si usano le spine uguali alle nostre, eredità coloniale francese; lo stesso accade, ma per le prese di tipo inglese, in Kenya e Tanzania, anche se la maggior parte delle infrastrutture turistiche adotta ormai le prese di tipo europeo, o almeno una di queste per camera. Meglio, comunque, portarsi un adattatore universale. Che non vi servirà assolutamente in Sudafrica, dove s’usano prese gigantesche. E’ vero che in molte strutture ricettive si trovano gli adattatori, ma per sette-otto euro vale la pena di procurarsene, all’arrivo, uno personale.
Manutenzione e puliziaIn Africa, qualsiasi battaglia ingaggiata contro la polvere è da considerarsi persa in partenza. La soluzione migliore che ho potuto finora trovare è una valigetta in Abs antisfondamento, con guarnizioni o-ring e igrometro, piuttosto cara e prodotta in Italia. Ha il grosso svantaggio di essere pesante e ingombrante. Oltre alle solite cartine Kodak e alla pompetta con pennellino (non molto utile) vale la pena di portare una polpetta di dimensioni più generose e un pennello. Questo per la pulizia esterna di corpi e ottiche, alle quali è bene dedicare quotidiane attenzioni la sera, quando si rientra alla base. Non mi avventurerei, in queste condizioni, in perigliose operazioni dalle parti del filtro passa-basso, o dell’otturatore. Per chi usa film, controllare sempre bene il dorso pressapellicola: basta un minuscolo granello a rigare l’intero rullino.
Cavalletti, monopiede & surrogati
Un buon cavalletto è ovviamente l’ideale, ma se vi accingete a partire per un safari non vi servirà. Impossibile aprirlo nel fuoristrada o nel pulmino, e di scendere proprio non si parla. Meglio un monopiede, abbastanza lungo perché poggi a terra tenendo l’ottica fuori dal tetto apribile. In alternativa, potrà posarsi sul pavimento del mezzo. Utilissimo un “sacchetto di lenticchie”, che potrete ovviamente riempire anche con altre cose, purchè piccole, leggere e arrotondate. Appoggiato sul tetto della vettura è un ottimo appoggio per il tele.
Buon viaggio!
Diego
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #2
Altre domande?......... laugh.gif
Falcon58
Messaggio: #3
Ciao Diego,

Ottime spiegazioni.

Grazie

Luciano
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #4
QUOTE (tembokidogo @ Dec 16 2004, 05:47 PM)
vale la pena di portare una polpetta

No, non chiamate la Croce verde, ovviamente volevo dire pompetta!
Se poi avete fame, vabbè, portatevi anche la polpetta! laugh.gif
Diego
Luca Moi
Messaggio: #5
Grazie Diego, hai reso un servizio molto utile a tutti quelli che, beati loro !!, avranno l'opportunità di partire in quei bellissimi paesi.
Per noi che rimaniamo a casa, in ogni caso è sempre bello sognare questi viaggi.....
nf100
Messaggio: #6
Ottime spiegazioni grazie.gif grazie.gif

Spero un giorno di poterle applicare rolleyes.gif
Fabio Blanco
Messaggio: #7
Ecco che torna alla riscossa il Diego che conosco: grande servizio per il Forum guru.gif
Andrea Lapi
Messaggio: #8
Grazie mille! Salvato e stampato... adesso me lo leggo con calma! Pollice.gif Pollice.gif Pollice.gif
Pierpaolo69
Messaggio: #9
Ciao,
sono Pierpaolo e ho letto con attenzione tutte le info di tembokidogo che sottoscrivo in pieno.
mi permetto solo un'osservazione:
di porre un'attenzione superiore alla media circa i colpi che può subire la nostra preziosa attrezzatura.
Io sono riuscito a rompere l'attacco di uno zoom 17-35, e in un'altra occasione, un filtro UV messo a protezione della lente frontale di un obiettivo.

La mia esperienza africana si limita alla Tunisia e più recentemente all'Etiopia. Entrambe con una F401x da battaglia e ottiche amatoriali.
Concordo che la lotta con la polvere è persa in partenza ma ho sentito parlare di un accessorio:
una specie di busta di cellophane con filtro UV e attacco a vite in modo da chiudere il corpo macchina in queste specie di busta e preservarla dalla polvere.
Vorrei capire se è una bufala oppure esiste veramente!

Ho bisogno di un consiglio:
ho comprato la D70 e sono indeciso se affrontare il prossimo viaggio in Mauritania (Feb. 2005) con la Reflex analogica da battaglia oppure rischiare la digitale con tutto quello che comporta in termini di rischio per il sensore e quant'altro.

Certo dei Vs. suggerimenti.

Grazie e ciao
Pierpaolo
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #10
QUOTE (Pierpaolo69 @ Dec 17 2004, 10:20 AM)
Ciao,
sono Pierpaolo e ho letto con attenzione tutte le info di tembokidogo che sottoscrivo in pieno.
mi permetto solo un'osservazione:
di porre un'attenzione superiore alla media circa i colpi che può subire la nostra preziosa attrezzatura.
Io sono riuscito a rompere l'attacco di uno zoom 17-35, e in un'altra occasione, un filtro UV messo a protezione della lente frontale di un obiettivo.

La mia esperienza africana si limita alla Tunisia e più recentemente all'Etiopia. Entrambe con una F401x da battaglia e ottiche amatoriali.
Concordo che la lotta con la polvere è persa in partenza ma ho sentito parlare di un accessorio:
una specie di busta di cellophane con filtro UV e attacco a vite in modo da chiudere il corpo macchina in queste specie di busta e preservarla dalla polvere.
Vorrei capire se è una bufala oppure esiste veramente!

Ho bisogno di un consiglio:
ho comprato la D70 e sono indeciso se affrontare il prossimo viaggio in Mauritania (Feb. 2005) con la Reflex analogica da battaglia oppure rischiare la digitale con tutto quello che comporta in termini di rischio per il sensore e quant'altro.

Certo dei Vs. suggerimenti.

Grazie e ciao
Pierpaolo

ma ho sentito parlare di un accessorio:
una specie di busta di cellophane con filtro UV e attacco a vite in modo da chiudere il corpo macchina in queste specie di busta e preservarla dalla polvere.
Vorrei capire se è una bufala oppure esiste veramente.
Puoi pensare ad una custodia Ewa Marine, oppure costruirti il tutto artigianalmente, ma attenzione: risolvi il problema della polvere ma si apre quello, altrettanto importante, della condensa! A mio parere, la soluzione migliore è ancora quella della pulizia serale quotidiana, e se necessario di una "passata" in laboratorio al rientro!
ho comprato la D70 e sono indeciso se affrontare il prossimo viaggio in Mauritania (Feb. 2005) con la Reflex analogica da battaglia oppure rischiare la digitale con tutto quello che comporta in termini di rischio per il sensore e quant'altro.

Sono alle prese col tuo stesso problema, da neofita della Dslr: ma quando ho deciso di acquistarla (anche dopo aver parlato con un Nps che lavora abitualmente in digitale in situazioni-limite) mi sono detto che, pur conservando le mie adorate FM£ e Fe, non avrei mai accettato una macchina a mezzo servizio. Per quanto riguarda sensore e manutenzione generale direi che bastano le normali attenzioni che già immagino dedicherai alla 401, magari un po' più accentuate; piuttosto bada di assicurarti la possibilità di avere sempre l'alimentazione, adottando batterie di scorta, portandoti l'utile adattatore per le CR2 al litio e, magari, comprando il multicharger che ha anche una presa per l'accendisigari dell'auto.
Ciao
e buon viaggio!
Diego
praticus
Messaggio: #11
QUOTE (tembokidogo @ Dec 16 2004, 05:47 PM)
Spesso nelle varie sezioni del forum ricorrono quesiti su accorgimenti (tecnici e burocratici) riguardanti l’uso e l’esportazione temporanea della propria attrezzatura fotografica all’estero, ...........

Pollice.gif Pollice.gif
Ottimo ed utilissimo intervento Diego.....

grazie.gif
carmelogenovesi
Messaggio: #12
grazie.gif dei consigli.

Spero di averne presto bisogno.

Ciao.
Pierpaolo69
Messaggio: #13
Grazie Diego,
credo che mi orienterò verso la custodia magari facendo 'sfiatare' la macchina frequentemente!!
Se poi questa soluzione mi creerà più problemi che altro si tornerà al caro vecchio pennellino.
Per il corpo alla fine cederò alla tentazione del digitale con tutti gli accorgimenti di cui si è già discusso.

Ciao
Pierpaolo
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #14
QUOTE (Pierpaolo69 @ Dec 17 2004, 01:52 PM)
Grazie Diego,
credo che mi orienterò verso la custodia magari facendo 'sfiatare' la macchina frequentemente!!
Se poi questa soluzione mi creerà più problemi che altro si tornerà al caro vecchio pennellino.
Per il corpo alla fine cederò alla tentazione del digitale con tutti gli accorgimenti di cui si è già discusso.

Ciao
Pierpaolo

Mah, sinceramente io la custodia la vedo meglio per climi molto umidi: tieni conto che a febbraio dovrai fare i conti con una notevole escursione termica, con temperature che nel deserto possono sfiorare i 40° di giorno e scendere vicino allo 0° di notte. Con un tasso d'umidità bassissimo, anche sulla costa dove, in questo periodo, soffiano gli Alisei. A mio avviso faresti meglio a tenere la macchina nella custodia (zaino, borsa, bauletto...) il più possibile, estraendola solo al momento dello scatto per poi riporla...e magari tenendoti a portata di mano un pezzo di tela (meglio bianca, per dissipare meglio il calore) per proteggere reflex e obiettivo quando magari, per comodità, decidi di lasciarla sul sedile....
Diego
Pierpaolo69
Messaggio: #15
Intendevo usare la custodia durante il giorno e in auto durante i trasferimenti perchè capità sempre di fare degli scatti al volo ed estrarre la macchina dalla borsa in tempi brevi non è mai facile in queste condizioni.
quindi speravo di poter limitare l'uso dello zaino imbottito solo per custodire la macchina per la notte.
Da queste discussioni emergono più perplessità che certezze circa l'uso di questa custodia (progettata più per l'acqua che per la sabbia).
Seguirò il tuo consiglio e tutto al sicuro nello zaino.
Grazie e ciao
Pierpaolo
elwood67
Messaggio: #16
Pollice.gif Grande Diego! da salvare e tenere!

Complimenti per i consigli e -se sei stato in tutti questi splendidi posti- per i viaggi! Isola.gif

Stefano

PS ma qualche foto? tongue.gif



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Messaggio: #17
QUOTE (elwood67 @ Dec 20 2004, 02:40 PM)
Pollice.gif Grande Diego! da salvare e tenere!

Complimenti per i consigli e -se sei stato in tutti questi splendidi posti- per i viaggi! Isola.gif

Stefano

PS ma qualche foto? tongue.gif

...Qlacosa s'è già visto, comunque...

Maasai, zona di Ol Tukai, Amboseli National Park, Kenya
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Messaggio: #18
...Tempesta sulle Loita Hills, Masaai Mara National Reserve, Kenya
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Messaggio: #19
...Alba nel Tarangire National Park, Tanzania
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Messaggio: #20
...Pride di leoni nella zona di Kerook, Masai Mara Nationa Reserve, Kenya
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DEREGISTRATO
Messaggio: #21
...Saline nella zona di Palmarin, regione del Sine Saloum, Senegal
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Messaggio: #22
...Mezzi di trasporto locali nella zona di palmarin, Sine Saloum, Senegal
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Messaggio: #23
...costruzione di una piroga nel villaggio di Fimela, Senegal
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DEREGISTRATO
Messaggio: #24
Le ultime due non le conoscevo... Pollice.gif Belle come le altre.

Quella della tempesta ce l'ho come desktop tongue.gif quella delle saline....E' STORTA DIEGO! laugh.gif
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #25
QUOTE (Claudio Orlando @ Dec 20 2004, 07:25 PM)
Le ultime due non le conoscevo... Pollice.gif  Belle come le altre.

Quella della tempesta ce l'ho come desktop tongue.gif  quella delle saline....E' STORTA DIEGO! laugh.gif

texano.gif Claudio l'implacabile wink.gif
Ciao Cla', auguroni!
Diego
 
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