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Micro 200
Pro e contro
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Marco Milanesi
Validating
Messaggio: #1
Attualmente possiedo un 60 micro con il quale mi trovo benissimo.
Obbiettivamente a volte sento la necessita di stare più lontano dal seggetto. Alcuni insetti non è semplice avvicinarli. Per questo motivo mi sta venendo la tentazione di acquistare un 200 micro.
Chiaramente il grosso vantaggio sarebbe appunto quello di potermi posizionare più lontano dal soggetto, ma mi domandavo se questo comporta una maggiore difficoltà di esecuzione (non uso quasi mai il trepiede) e più possibilità di micromosso. O se invece la differenza con il 60 è irrisoria.

Giallo
Messaggio: #2
Senza treppiede (e senza flash) non ha senso comperare un'ottica dalla resa strepitosa per affliggerlo perennemente con un micromosso che ne rende irrilevanti le qualità.
Salvo scattare sempre a tutta apertura con tempi dell'ordine di 1/1000" almeno (perchè aumentando il rapporto di riproduzione la regola del reciproco della focale non vale più di tanto, e ciò a maggior ragione in Dx).
Ciao
smile.gif
giannizadra
Messaggio: #3
In macro, a parità di rapporto d'ingrandimento, 60 o 200 la possibilità di micromosso è la stessa: non comprendo il problema.
Per entrambi è consigliabile il treppiede a partire almeno dal rapporto 1:2.
Il 200 Micro è qualitativamente il migliore obiettivo macro di Nikon (e non solo).
Unico svantaggio: l'ingombro.
micro
Messaggio: #4
Random,io uso sempre il 200 micro,ho il vecchio, ma per quanto riguarda il micro mosso non cambia nulla,cavalletto obbligatorio,con un po' di pazienza si riesce a fare ottime macro,bisogna farci l'abitudine,subito sarà dura poi pian pianino
sempre meglio

ciao
micro
Claudio Pia
Messaggio: #5
Ciao,

non se ne parla a massima apertura averesti a questi RR PC pari a zero o quasi, quindi assolutamente cavalletto, il micromosso sarà ben maggiore con il 200 + pesante e + difficile da tenere immobile, a 1:1 ogni respiro o battito di cuore ti frega!!!!

Cavalletto + flash meglio se wireless x posizionarlo anche a mano dove credi, telecomando x scongiurare le ultime vibrazioni e spera che lo specchio non rovini la festa (pagherei x poterlo alzare!!!)

Saluti

Cloude
Marco Milanesi
Validating
Messaggio: #6
Scusate la cavolata, ero convinto che il micromosso fosse influenzato anche dalla lontananza dal soggetto. Invece non è così se a parità di ingrandimenti sia che usi un 60 o 105 o un 200 o che so un 150 sigma? Chiaramente subentra il fattore peso ma quello è un altro discorso…

Quindi quando mi dite tripode obbligatorio si intende sia con il 60 sia che con il 200 giusto?

Per quanto riguarda il trepiede ci riproverò. Attualmente uso una staffa manfrotto per l’sb600. Mi domando voi come capperi facciate ad usarlo… io se devo fotografare un ape ora che mi posiziono con il trepiede quella è già tornata all’alveare… biggrin.gif
giannizadra
Messaggio: #7
A pari rapporto d'ingrandimento la profondità di campo non è apprezzabilmente diversa tra 60 e 200 Micro; attorno all'1:1 si ridurrà comunque a pochi mm.
Obbligatori in ogni caso il treppiede e il flash staccato dalla fotocamera: il primo per evitare il mosso ma anche lo spostamento accidentale del punto di messa a fuoco; il secondo per poter diaframmare.

PS. Leggo ora l'ultimo intervento di Random: è proprio così.
Per l'ape, posiziona il treppiede e aspetta la prossima.. rolleyes.gif
Giallo
Messaggio: #8
QUOTE(giannizadra @ Dec 12 2005, 03:30 PM)
In macro, a parità di rapporto d'ingrandimento, 60 o 200 la possibilità di micromosso è la stessa: non comprendo il problema.
*



Forse mi sono espresso male, ma stiamo dicendo la stessa cosa: in macro non conviene scattare a mano libera. E' quello il problema.
Non consiglierei l'acquisto di questo oneroso obiettivo a chi espressamente ha dichiarato che intende usarlo senza cavalletto per fare macro, perchè il micromosso annullerebbe i vantaggi dell'uso di una focale così prestigiosa.
Spero che così sia più chiaro.
smile.gif
Claudio Pia
Messaggio: #9
QUOTE(Random @ Dec 12 2005, 04:00 PM)
Scusate la cavolata, ero convinto che il micromosso fosse influenzato anche dalla lontananza dal soggetto. Invece non è così se a parità di ingrandimenti sia che usi un 60 o 105 o un 200 o che so un 150 sigma? Chiaramente subentra il fattore peso ma quello è un altro discorso…

Quindi quando mi dite tripode obbligatorio si intende sia con il 60 sia che con il 200 giusto?

Per quanto riguarda il trepiede ci riproverò. Attualmente uso una staffa manfrotto per l’sb600. Mi domando voi come capperi facciate ad usarlo… io se devo fotografare un ape ora che mi posiziono con il trepiede quella è già tornata all’alveare…  biggrin.gif
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I fiori "appetitosi", nella stagione buona sono spesso visitati da api, vespe ecc ecc, se non le becchi al volo posiziona il tutto, metti grossolanalmente a fuoco il fiore e aspetta il prossimo "atterraggio", da quel momento avrai alcuni secondo x rifinire il fuoco ecc ma sò perfettamente che non è facile, per questo tipo di caccia fotografica, allora ti consiglio.....mano libera, staffa flash (attaccata sotto la macchina vero?)preposizionata con la giusta inclinazione e diaframma almeno 22 con tempi + rapidi possibili in modo da congelare il movimento ma sia il tuo che quello dell'ape!!!!!!

messicano.gif

CLOUDE
Marco Milanesi
Validating
Messaggio: #10
Grazie a tutti per le risposte. smile.gif Ora scatto proprio a tempo 500 (il più veloce consentito con il flash) e diaframma bello chiuso. Tutto sommato riesco a fare delle foto decorose, anche se mi avete convinto riguardo l’uso del trepiede. Sicuramente è quella la strada per migliorare la qualità e l’unico modo per fare foto macro di alto livello.

Già che ci sono ne approfitto per chiedervi un altra cosa: attualmente ho un cavalletto del piffero. Avrei deciso di cambiarlo e prendermi un Manfrotto 055 nat con testa 329RC4 (o 501, devo ancora decidere), da abbinare ad un 500 Sigma per foto ad uccelli.
Per macro immagino vada bene pure lui. Oppure esiste qualcosa di più specifico e magari più leggero visto che il 055 più la testa pesa quasi 4kg? Ad esempio il 190 potrebbe andare? Così già che ci sono mi prendo pure quello e non ci penso più... wink.gif
Claudio Pia
Messaggio: #11
QUOTE(Random @ Dec 12 2005, 06:06 PM)
Grazie a tutti per le risposte.  smile.gif  Ora scatto proprio a tempo 500 (il più veloce consentito con il flash) e diaframma bello chiuso. Tutto sommato riesco a fare delle foto decorose, anche se mi avete convinto riguardo l’uso del trepiede. Sicuramente è quella la strada per migliorare la qualità e l’unico modo per fare foto macro di alto livello.

Già che ci sono ne approfitto per chiedervi un altra cosa: attualmente ho un cavalletto del piffero. Avrei deciso di cambiarlo e prendermi un Manfrotto 055 nat con testa 329RC4 (o 501, devo ancora decidere), da abbinare ad un 500 Sigma per foto ad uccelli.
Per macro immagino vada bene pure lui. Oppure esiste qualcosa di più specifico e magari più leggero visto che il 055 più la testa pesa quasi 4kg? Ad esempio il 190 potrebbe andare? Così già che ci sono mi prendo pure quello e non ci penso più...  wink.gif
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Io mi trovo benissimo con il 190 che ha la giusta pesantezza x essere stabile ed essere trasportato.
Come testa uso quella a sfera 322RC2, che con solo una "frizione", mi permette ti eseguire tutti i movimenti sui 3 assi senza dover aprire e chiudere le solite 3 manopole, quindi nelle regolazioni "da inseguimento" è il massimo in fatto di velocità!!!

CLOUDE


Giallo
Messaggio: #12
QUOTE(Random @ Dec 12 2005, 06:06 PM)
Grazie a tutti per le risposte.  smile.gif  Ora scatto proprio a tempo 500 (il più veloce consentito con il flash) e diaframma bello chiuso. Tutto sommato riesco a fare delle foto decorose, anche se mi avete convinto riguardo l’uso del trepiede.
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Forse non ci siamo: se usi il flash, il tempo d'esposizione, ai fini del mosso, diviene (quasi) irrilevante. E' la durata del lampo che determina il tempo d'esposizione.
Ed alle distanze ridottissime della macro, il tempo d'emissione del lampo è brevissimo, molto più del 1/500" in cui rimane aperto il tuo otturatore.

A diaframma tutto chiuso (f:22 o 32) l'influenza del contributo della luce ambiente (che può determinare il rischio di mosso) sarebbe comunque molto molto ridotta, almeno per tempi di scatto da 1/60" e più brevi.

Quindi, quando usi il flash, puoi usare tranquillamente anche a mano libera un tempo d'otturazione di 1/125" o 1/250", perchè il cavalletto serve più che altro a non perdere il punto di focheggiatura esatto ed a comporre meglio l'immagine, ma non ad evitare il mosso.

Il bello, però, è che con il cavalletto ed il flash puoi sfruttare anche i tempi più lenti, che so, 1/30" o più, (sempre che il soggetto non si muova o non oscilli di suo) per aggiungere al lampo del flash il contributo della luce ambiente, che dà evidenza anche allo sfondo, ambientando meglio il tutto.

Se invece non usi il flash, il discorso cambia, nei termini di cui agli interventi precedenti, ed il cavalletto è quasi sempre necessario.

Ciao

G smile.gif
Marco Milanesi
Validating
Messaggio: #13
Grazie Giallo, mi hai spiegato delle cose che ignoravo e che mi saranno sicuramente utili.
Sarà per quello che a me spesso le foto vengono con il fondo nero… non che mi dispiaccia, anzi, ma almeno adesso posso scegliere a seconda di quello che voglio ottenere…

Non ho però capito il discorso del cavalletto che non serve ad evitare il mosso... se non è lui che può evitarlo chi può farlo?
Giallo
Messaggio: #14
QUOTE(Random @ Dec 13 2005, 01:06 PM)
Grazie Giallo, mi hai spiegato delle cose che ignoravo e che mi saranno sicuramente utili.
Sarà per quello che a me spesso le foto vengono con il fondo nero… non che mi dispiaccia, anzi, ma almeno adesso posso scegliere a seconda di quello che voglio ottenere…

Non ho però capito il discorso del cavalletto che non serve ad evitare il mosso... se non è lui che può evitarlo chi può farlo?
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Non estrapolare una frase dal contesto: se la premessa è "sto usando il flash a distanza ravvicinata con un tempo sincro che rende comunque nullo il contributo della luce ambiente", allora il cavalletto, ai fini del mosso, non serve.
Serve ad altro, come ho scritto.
Il ttl flash attiverà - a quelle distanze - un periodo d'emissione (fascio luminoso del lampo) pari a 1/10000" o meno ancora.

E' questo il concetto.
Buona luce
smile.gif
Claudio Pia
Messaggio: #15
QUOTE(Giallo @ Dec 13 2005, 09:02 AM)
Forse non ci siamo: se usi il flash, il tempo d'esposizione, ai fini del mosso, diviene (quasi) irrilevante. E' la durata del lampo che determina il tempo d'esposizione.
Ed alle distanze ridottissime della macro, il tempo d'emissione del lampo è brevissimo, molto più del 1/500" in cui rimane aperto il tuo otturatore.

A diaframma tutto chiuso (f:22 o 32) l'influenza del contributo della luce ambiente (che può determinare il rischio di mosso) sarebbe comunque molto molto ridotta, almeno per tempi di scatto da 1/60" e più brevi.

Quindi, quando usi il flash, puoi usare tranquillamente anche a mano libera un tempo d'otturazione di 1/125" o 1/250", perchè il cavalletto serve più che altro a non perdere il punto di focheggiatura esatto ed a comporre meglio l'immagine, ma non ad evitare il mosso.

Il bello, però, è che con il cavalletto ed il flash puoi sfruttare anche i tempi più lenti, che so, 1/30" o più, (sempre che il soggetto non si muova o non oscilli di suo) per aggiungere al lampo del flash il contributo della luce ambiente, che dà evidenza anche allo sfondo, ambientando meglio il tutto.

Se invece non usi il flash, il discorso cambia, nei termini di cui agli interventi precedenti, ed il cavalletto è quasi sempre necessario.

Ciao

G smile.gif
*



Sai che non sono riuscito a capire il discorso???

Con 1/125 e flash non si rischia il micromosso?
E se il soggetto oscillasse al vento non basterebbe questo tempo "lungo"...ma si rischierebbero doppie esposizioni??

Scusami ma proprio non riesco a capire ed è una cosa che voglio chiarirmi visto che me la posso trovare di fronte tutti i giorni....

Cloude
Giallo
Messaggio: #16
QUOTE(CloudeD70 @ Dec 13 2005, 04:01 PM)
Sai che non sono riuscito a capire il discorso???

Con 1/125 e flash non si rischia il micromosso?
E se il soggetto oscillasse al vento non basterebbe questo tempo "lungo"...ma si rischierebbero doppie esposizioni??

Scusami ma proprio non riesco a capire ed è una cosa che voglio chiarirmi visto che me la posso trovare di fronte tutti i giorni....

Cloude
*



Ossignore! Leggi la risposta precedente.
Più semplice di così non so come esprimerlo...
Va be', proviamo: pensa di essere in una stanza buia; l'otturatore della tua reflex scatta con un tempo lunghissimo, diciamo 3 secondi interi, con diaframma molto chiuso. Quando sviluppi la dia o guardi sul monitor cosa vedi? Nero, perchè era buio pesto e tre secondi non sono bastati ad impressionare nulla.
Se durante i 3 secondi fosse partito un lampo della durata di 1/1000 di secondo, avresti invece potuto vedere un soggetto.
Mosso?
NO, perchè il lampo è quello che ha determinato l'illuminazione, della durata di 1/1000 sec., anche se il tempo dell'otturatore era di 3 secondi.

Ora, allo stesso modo: se scatti con 1/125" a f:22 su un fiore con il flash, NON E' il 1/125" che determina l'esposizione, ma il lampo del flash, che dura molto meno, dato che il ttl rileva il soggetto vicinissimo ed interrompe immediatamente l'erogazoine del lampo.

Così va meglio?

smile.gif
Marco Milanesi
Validating
Messaggio: #17
Ma se la foto la facessi in pieno sole e non in una stanza buia?
In questo caso non potrebbe influire un tempo non eccessivamente veloce?
Marco Milanesi
Validating
Messaggio: #18
Mi correggo, avevi già spiegato. Con i diaframmi molto chiusi non dovrebbe influire. Giusto?
Claudio Pia
Messaggio: #19
QUOTE(Giallo @ Dec 13 2005, 04:39 PM)
Ossignore! Leggi la risposta precedente.
Più semplice di così non so come esprimerlo...
Va be', proviamo: pensa di essere in una stanza buia; l'otturatore della tua reflex scatta con un tempo lunghissimo, diciamo 3 secondi interi, con diaframma molto chiuso. Quando sviluppi la dia o guardi sul monitor cosa vedi? Nero, perchè era buio pesto e tre secondi non sono bastati ad impressionare nulla.
Se durante i 3 secondi fosse partito un lampo della durata di 1/1000 di secondo, avresti invece potuto vedere un soggetto.
Mosso?
NO, perchè il lampo è quello che ha determinato l'illuminazione, della durata di 1/1000 sec., anche se il tempo dell'otturatore era di 3 secondi.

Ora, allo stesso modo: se scatti con 1/125" a f:22 su un fiore con il flash, NON E' il 1/125" che determina l'esposizione, ma il lampo del flash, che dura molto meno, dato che il ttl rileva il soggetto vicinissimo ed interrompe immediatamente l'erogazoine del lampo.

Così va meglio?

smile.gif
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Adesso è chiaro, grazie delle info moolto esplicite biggrin.gif

Ancora una cosa .....ma con quel tempo "lento" a luce ambiente ad almeno f22, sei sicuro che la suddetta non influenzi l'esposizione??

Non come alte luci od ombre ma come micromosso???

Se non uso il flash e setto 1/125 f22, sarà pure sottoesposta ma qualcosa verrà fuori dalla foto no??

Ergo dovrebbe influenzare la qualità della foto???

Quindi se così fosse perchè non mettere il tempo limite del sincroflash???

Grazie



CLOUDE

Giallo
Messaggio: #20
QUOTE(CloudeD70 @ Dec 13 2005, 05:09 PM)
Adesso è chiaro, grazie delle info moolto esplicite biggrin.gif

Quindi se così fosse perchè non mettere il tempo limite del sincroflash???

Grazie
CLOUDE
*



Chiarito il concetto generale, in mezzo ci stanno un mucchio di situazioni intermedie. La luce ambiente che si somma alla luce flash più che il micromosso può generare la c.d. immagine fantasma. Prendiamo l'esempio di un flash sincronizzato su un tempo lento in uno scatto notturno al traffico delle auto che ti passano davanti: avrai qualche auto "congelata" e tante belle striscie luminose orizzontali. Ovviamente l'immagine congelata è quella del flash e le linee rosse sono invece quelle delle luci di posizione dei veicoli in movimento, che hanno impressionato la pellicola o il sensore durante la lunga esposizione.

Nella macro di cui si stiamo occupando, il contributo della luce ambiente in pieno sole può certo esserci, ma in misura molto meno avvertibile dell'esempio di prima: applicando la regola del sole a f:16, abbiamo che a f:22, con ISO 100 l'esposizione corretta è di circa 1/60; quindi, già con 1/125 o 1/250 il contributo della luce ambiente diviene trascurabilissimo, rispetto all'illuminazione flash.
Con ISO 200, ovviamente, il tutto si sposta di uno stop. Quindi il rischio di un mosso da luce ambiente è molto più ridotto rispetto al solito esempio delle auto di notte.
Quanto sopra vale a maggior ragione in riprese NON in pieno sole: in tali casi, anche con tempi più lunghi il contributo luce ambiente non sarebbe avvertibile, e l'esposizione si baserebbe esclusivamente sulla luce flash, mentre lo sfondo rimarrebbe nero o molto molto scuro.

Ma a questo punto la domanda è: perchè non utilizzarla a fini creativi, questa benedetta luce ambiente? E qui entra in gioco il treppiede: invece di scattare al minimo tempo di sincro, si può scattare con tempi calcolati per l'illuminazione ambiente, o appena più brevi, illuminando il soggetto principale con il flash.

Se ne ottengono immagini molto più vive ed ambientate, a gusto mio più "vere" rispetto a quelle a sfondo nero, utili magari per pubblicazioni documentaristiche o scientifiche, ma che mi lasciano alquanto freddino.

Ok?

smile.gif
Claudio Pia
Messaggio: #21
Chiaro.....limpido ed esaustivo.... biggrin.gif

Grazie del tutorial....


Cloude
Marco Milanesi
Validating
Messaggio: #22
QUOTE(CloudeD70 @ Dec 14 2005, 09:11 AM)
Chiaro.....limpido ed esaustivo.... biggrin.gif

Grazie del tutorial....
Cloude
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Grazie anche da parte mia smile.gif
Giallo
Messaggio: #23
QUOTE(Random @ Dec 14 2005, 04:35 PM)
Grazie anche da parte mia  smile.gif
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Grazie a voi per il feed back. In effetti ho pensato di rispondere ad entrambi, perchè il succo della questione era lo stesso.
Buona luce!
GC
 
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