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Bilanciamento Del Bianco
Cerco una risposta molto pratica
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gdp2010
Messaggio: #1
Salve a tutti.

volevo una panoramica semplice e soprattutto molto pratica sul Bilanciamento del Bianco. Confesso che non sono alle prime armi, però l'umiltà ancora mi tiene con i piedi per terra.

A parte gli automatismi della reflex, i cartoncini bianco e grigio, il termocolorimetro (che non possiedo e che mi darebbe esattamente il valore della temperatura in gradi Kelvin........ l'ideale), volevo chiedere:

- Photoshop è in grado di darmi il valore esatto della temperatura di una foto ? se si, come si fa, se no, invece, qual'è il programma che fornisce tale informazione;

- praticamente, se ho ben capito, per correggere una foto con dominante blu (pertanto con temperatura alta e quindi con luce "fredda"), in PP devo aggiungere la temperatura bassa e quindi la luce "calda". E viceversa.


All'esterno funziona sempre il cartoncino bianco per stabilire il giusto valore del bianco, e come lo devo posizionare se fotografo un paesaggio o un monumento.

Ho esagerato con le domande ? Spero di essere stato chiaro.

Chiedo solo la gentilezza di non confondermi di più con le risposte.


Grazie.
Antonio Canetti
Messaggio: #2
QUOTE(gdp2010 @ Nov 16 2011, 06:06 PM) *
- Photoshop è in grado di darmi il valore esatto della temperatura di una foto ?
Che io sappia la risposta è no

se si, come si fa, se no, invece, qual'è il programma che fornisce tale informazione;
Anche questo per l'informazioni che ho nei normali programmi di fotoritocco la tempeatura in Kelvin non viene fornita


- praticamente, se ho ben capito, per correggere una foto con dominante blu (pertanto con temperatura alta e quindi con luce "fredda"), in PP devo aggiungere la temperatura bassa e quindi la luce "calda". E viceversa.
Esatto

All'esterno funziona sempre il cartoncino bianco per stabilire il giusto valore del bianco, e come lo devo posizionare se fotografo un paesaggio o un monumento.
non c'è una posizione particolare perchè la fotocamera riprende quella riflessa quella del cartoncino, comunque se c'è un soggetto specifico va messo vicino al soggetto.

Ho esagerato con le domande ? No Spero di essere stato chiaro.SI

Chiedo solo la gentilezza di non confondermi di più con le risposte
Spero io di essere stato chiaro ed esauriente.


Grazie.



Antonio
gdp2010
Messaggio: #3
QUOTE(Antonio Canetti @ Nov 16 2011, 06:20 PM) *
Antonio


Gentilissimo Antonio,

non potevo trovare persona più gentile. Complimenti, sei stato molto esaustivo. Mi hai confortato per quello che già sapevo, condito però da qualche dubbio che tu mi hai tolto.

Spero di potermi rivolgere a te in altre occasioni, quando riterro utile contare sulla tua esperienza.

Grazie e a presto.

Giovanni
49luciano
Nikonista
Messaggio: #4
QUOTE(gdp2010 @ Nov 16 2011, 07:00 PM) *
Gentilissimo Antonio,

non potevo trovare persona più gentile. Complimenti, sei stato molto esaustivo. Mi hai confortato per quello che già sapevo, condito però da qualche dubbio che tu mi hai tolto.

Spero di potermi rivolgere a te in altre occasioni, quando riterro utile contare sulla tua esperienza.

Grazie e a presto.

Giovanni


Antonio è una persona che vincerà il nobel della gentilezza, ma perchè vuoi sapere i gradi kelvin? o vuoi ottenere il bianco esatto della scena?
Se fai un giro sui vari venditori on-line ci sono dei tappi che messi davanti all'ottica, al posto del tappo nero per capirci, ti permettono di fare la misurazione del Bianco in modo eccellente, solito sistema della premisurazione...., ma potresti provare a fare delle prove anteponendo davanti alla lente un ritaglio di quella plastica usata nei bidoncini dei detersivi, quella opalina per capirci, po se vedi che il sistema è quello che vuoi ti cerchi il tappo giusto, (nelle vecchie telecamere professionali, tipo betamax e sVHS davano in dotazione appunto un tappo di polietilene bianco traslucido).
ciao



Messaggio modificato da 49luciano il Nov 16 2011, 07:42 PM
Valejola
Messaggio: #5
QUOTE(gdp2010 @ Nov 16 2011, 06:06 PM) *
- praticamente, se ho ben capito, per correggere una foto con dominante blu (pertanto con temperatura alta e quindi con luce "fredda"), in PP devo aggiungere la temperatura bassa e quindi la luce "calda". E viceversa.

Scusate ma non è il contrario?
Cioè una foto fredda ha una temperatura bassa e una foto calda ha una temperatura alta...
Comunque per essere sicuri che il wb sia corretto bisogna o sapere la temperatura della luce presente, o fotografare qualcosa di bianco che sia illuminato da tale luce così poi, in pp (Capture Nx può farlo), gli si dà l'imput che quello è il bianco.
E per sapere quale temperatura ha basterebbe avere quella corretta automaticamente e confrontarla con una modificata a mano grazie la gradazione dei °K.
No?
FRANCESCOCAL
Iscritto
Messaggio: #6
Considerando che gli amici ti hanno risposto esaustivamente per il resto, aggiungo che con lightroom puoi avere i dati K nella barra del bilanciamento, ma vale solo per i file in raw
Lutz!
Messaggio: #7
QUOTE(Valejola @ Nov 16 2011, 09:03 PM) *
Scusate ma non è il contrario?
Cioè una foto fredda ha una temperatura bassa e una foto calda ha una temperatura alta...
Comunque per essere sicuri che il wb sia corretto bisogna o sapere la temperatura della luce presente, o fotografare qualcosa di bianco che sia illuminato da tale luce così poi, in pp (Capture Nx può farlo), gli si dà l'imput che quello è il bianco.
E per sapere quale temperatura ha basterebbe avere quella corretta automaticamente e confrontarla con una modificata a mano grazie la gradazione dei °K.
No?


Hai ragione, e' una confusione tutta italiana:

Scientificamente: Temperature piu fredde, piu bassi valori di Kelvin, corrispondon a bianchi con maggior frequenze rosse. Temperature piu CALDE, alti valori di kelvin, hanno piu frequenze sull'azzurro.

In italiano, e illuminotecnica, diciamo esattamente il contrario (che e' sbagliato, ma per ragioni storiche, e' cosi) , luci CALDE son luci piu rosse, perche' ci ricordano il fuoco e la candela, son luci che percepiamo piu accoglienti...
luci FREDDE son quelle azzurrate perche ci ricordano le luci dell'inverno e del nuvoloso...

Le lampadine a luce calda dunque... son lampadine che fanno luci piu a punto di bianco piu freddo!!!




Valejola
Messaggio: #8
QUOTE(Lutz! @ Nov 17 2011, 04:05 PM) *
Hai ragione, e' una confusione tutta italiana:

Scientificamente: Temperature piu fredde, piu bassi valori di Kelvin, corrispondon a bianchi con maggior frequenze rosse. Temperature piu CALDE, alti valori di kelvin, hanno piu frequenze sull'azzurro.

In italiano, e illuminotecnica, diciamo esattamente il contrario (che e' sbagliato, ma per ragioni storiche, e' cosi) , luci CALDE son luci piu rosse, perche' ci ricordano il fuoco e la candela, son luci che percepiamo piu accoglienti...
luci FREDDE son quelle azzurrate perche ci ricordano le luci dell'inverno e del nuvoloso...

Le lampadine a luce calda dunque... son lampadine che fanno luci piu a punto di bianco piu freddo!!!

Quindi qual'è la cosa giusta da dire?
Perchè io faccio riferimento basandomi sui programmi per modificare il wb dove appunto abbassando la gradazione Kelvin la foto tende più al blu (quindi più fredda) e viceversa.
Comunque, dato che il discorso è avviato, ne approfitto per chiedere una cosa: come ci si deve comportare nel caso in cui si vanno ad usare le gelatine davanti al flash?
O meglio, la macchina và ovviamente impostata con la gradazione giusta per la luce presente (quindi niente modaità automatica altrimenti la macchina usa la gradazione specifica solo per il flash) ma come faccio a sapere quale gelatina utilizzare?
Sicuramente un fotografo sà valutare ad occhio, ma per chi come me ancora non ci ha fatto la mano come fà a scegliere?
MrFurlox
Messaggio: #9
QUOTE(Valejola @ Nov 17 2011, 07:45 PM) *
Quindi qual'è la cosa giusta da dire?
Perchè io faccio riferimento basandomi sui programmi per modificare il wb dove appunto abbassando la gradazione Kelvin la foto tende più al blu (quindi più fredda) e viceversa.
Comunque, dato che il discorso è avviato, ne approfitto per chiedere una cosa: come ci si deve comportare nel caso in cui si vanno ad usare le gelatine davanti al flash?
O meglio, la macchina và ovviamente impostata con la gradazione giusta per la luce presente (quindi niente modaità automatica altrimenti la macchina usa la gradazione specifica solo per il flash) ma come faccio a sapere quale gelatina utilizzare?
Sicuramente un fotografo sà valutare ad occhio, ma per chi come me ancora non ci ha fatto la mano come fà a scegliere?


per il flash non so come aiutarti comunque in linea di massima 2500 k luce tendente al rosso 5000k "neutra" 8-10.000 luce tendente al blu,
un saluto Marco
Massimo.Novi
Messaggio: #10
QUOTE(Valejola @ Nov 17 2011, 07:45 PM) *
Quindi qual'è la cosa giusta da dire?
...come ci si deve comportare nel caso in cui si vanno ad usare le gelatine davanti al flash?


Il punto è che come noto i gradi K si basano sulla misurazione di un corpo nero ideale che, scaldandosi, cambia colore. Quando lo si scalda poco diventa rosso, mentre aumentando il calore si arriva al bianco (si dice infatti calor bianco spesso per indicare alte temperature).

Quindi il colore della luce è stato assimilato a questa misura di colore percepita scaldando il materiale nero ideale.

Per cui bassi K sono colori sul rosso, alti K sono blu. Questo in misurazione.

Ma nei software si opera per COMPENSAZIONE, quindi per un'immagine "fredda" si deve dare una compensazione calda, per cui ad es. in LR o ACR spostando il cursore a destra i K aumentano ma l'immagine diventa "rossa", dato che stiamo compensando il valore K presunto dell'immagine. Viceversa se si sposta il cursore a sinistra (K bassi) l'immagine diventa "blu" perchè stiamo compensando un'immagine con K presunto basso (calda).

Oltre a questo il reale bilanciamento del punto di bianco considera anche la curva su cui si trovano i valori K e questo spiega perchè è solitamente presente un ulteriore regolazione che sposta finemente da verde a magenta (in NX2 si usano i canali R e B per differenza ma è analogo).

Anche per i gel davanti al flash si opera per compensazione (della luce flash). Devi anteporre un gel (verdastro per fluorescente e aranciato per tungsteno) che renda il flash omogeneo alla luce ambiente ed impostare quella temperatura ambiente in macchina.

Se hai il flash Nikon SB900 ed una D700 o D3 puoi usare Auto o Flash perchè il gel (originale) anteposto al flash ha un codice che ne consente l'identificazione da parte del sistema che compensa automaticamente il WB.

Spero di essere stato chiaro.

Massimo

Messaggio modificato da manovi il Nov 26 2011, 11:17 AM
Valejola
Messaggio: #11
QUOTE(manovi @ Nov 26 2011, 11:12 AM) *
Il punto è che come noto i gradi K si basano sulla misurazione di un corpo nero ideale che, scaldandosi, cambia colore. Quando lo si scalda poco diventa rosso, mentre aumentando il calore si arriva al bianco (si dice infatti calor bianco spesso per indicare alte temperature).

Quindi il colore della luce è stato assimilato a questa misura di colore percepita scaldando il materiale nero ideale.

Per cui bassi K sono colori sul rosso, alti K sono blu. Questo in misurazione.

Ma nei software si opera per COMPENSAZIONE, quindi per un'immagine "fredda" si deve dare una compensazione calda, per cui ad es. in LR o ACR spostando il cursore a destra i K aumentano ma l'immagine diventa "rossa", dato che stiamo compensando il valore K presunto dell'immagine. Viceversa se si sposta il cursore a sinistra (K bassi) l'immagine diventa "blu" perchè stiamo compensando un'immagine con K presunto basso (calda).

Oltre a questo il reale bilanciamento del punto di bianco considera anche la curva su cui si trovano i valori K e questo spiega perchè è solitamente presente un ulteriore regolazione che sposta finemente da verde a magenta (in NX2 si usano i canali R e B per differenza ma è analogo).

Anche per i gel davanti al flash si opera per compensazione (della luce flash). Devi anteporre un gel (verdastro per fluorescente e aranciato per tungsteno) che renda il flash omogeneo alla luce ambiente ed impostare quella temperatura ambiente in macchina.

Se hai il flash Nikon SB900 ed una D700 o D3 puoi usare Auto o Flash perchè il gel (originale) anteposto al flash ha un codice che ne consente l'identificazione da parte del sistema che compensa automaticamente il WB.

Spero di essere stato chiaro.

Massimo

Sei stato chiarissimo sul discorso della compensazione con i sw, ma ahimè mi rimangono i dubbi "pratici" riguardanti l'uso delle gelatine.
Ho un sb600 e una d90, quindi dovrei fare tutto manuale, ma appunto non ho capito come scegliere le gelatine perchè se mi baso sul tipo di luce (tugsteno, fluorescenza, incandescenza ecc ecc) farei solo confusione perchè dovrei riconoscere la fonte e ricordarmi con quale gelatina compensare...
Io invece, se possibile, vorrei agire pensandola in °K giudicando ogni situazione...cioè vorrei premisurare il bianco e ottenendo tale gradazione di wb in fase di scatto, compensare con la gelatina giusta.
Però appunto quando premisuro non mi dice che gradazione usa...
Per cui cosa mi consigli?
E' più facile così oppure è meglio imparare a riconoscere la luce presente e ricordarsi "a tavolino" come compensarla?

Messaggio modificato da Valejola il Nov 26 2011, 12:18 PM
Massimo.Novi
Messaggio: #12
QUOTE(Valejola @ Nov 26 2011, 12:15 PM) *
...dovrei riconoscere la fonte e ricordarmi con quale gelatina compensare...
...


Le fonti possibili in artificiale sono sostanzialmente due: tungsteno o fluorescenza. L'incandescenza è il tungsteno. Esistono gelatine già predefinite per i due tipi (Nikon le fornisce nel SB800 che uso ma esiste anche un kit separato con ulteriori tipi).

Un poco di test e si capisce subito a occhio quali usare nei vari casi. Ovviamente si deve evitare che l'illuminazione ambiente sia mista (tungsteno + fluorescenza).

Alla fine se si scatta in RAW sarà possibile eseguire ulteriori ottimizzazioni minori (se il gel non fornisse l'esatta compensazione) ma almeno si avrà un'illuminazione ambiente + flash già sostanzialmente simile.

massimo

Messaggio modificato da manovi il Nov 26 2011, 07:41 PM
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #13
Buonasera, cari amici del 3D.
Mi riallaccio brevemente a quanto già detto da altri circa la temperatura colore, postando innanzitutto questa prima tabella che è illustrativa della composizione della luce e, a titolo esemplificativo, di come alcuni filtri possono modificarla.

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 199.2 KB

Circa l'uso delle gelatine con i flash, desideravo fare alcune considerazioni.
La prima e più importante è che - in tutti i casi in cui tali gelatine non recano impresso il corrispondente indice di correzione, conversione o compensazione - non è il caso di ritenerle pienamente adatte ad intervenire sulla luce emessa dal flash medesimo nell'esatta misura richiesta dalla scena. Si tratta, in altri termini, di supporti "creativi" che possono aiutare, ma che non consentono un intervento armonico e calibrato.
Preciso tuttavia che non conosco quelle fornite con l'SB800, ma se non recano le corrispondenti indicazioni, non credo siano correttive nella giusta misura.
In secondo luogo, vorrei postare un'altra immagine, che riguarda la composizione della luce.

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 117.9 KB

Come noto, Blu, Red e Green sono gli additivi primari, cioè quelli che - miscelati in eguale misura - compongono il colore bianco.
Cyan, Magenta e Yellow, come noto, sono invece i sottrattivi primari, cioè quelli che si formano miscelando in eguale misura due additivi primari (Blu+Green=Magenta, Grenn+Red=Yellow, Red*Blu=Magenta ... si vede bene nella tabella, no?).
Ora, la scelta del colore della gelatina (o del filtro vero e proprio) è semplicissima, basta solo ricordare che:
"Ciascun filtro lascia passare per intero la luce corrispondente al proprio colore, in gran parte quella dei due colori che gli stano a fianco, in misura minima quella dei due colori immediatamente successivi ed quasi in nessuna misura quella del colore che è gli è opposto nel cerchio"
Se - tuttavia - si desidera graduare il wb in fase di scatto e compensare la luce flash con la giusta gelatina, qualora la temperatura colore della luce ambiente non sia indicata dalla macchina ... sarebbe utile un termocolorimetro.
Buona Nikon a tutti voi
Vincenzo

P.S.: e pensare che, quando il digitale ha iniziato ad affermarsi prepotentemente io, che sono rimasto fermo alla pellicola, ho pensato "Bè ... almeno adesso chi sceglierà il digitale non avrà più problemi di temperatura colore!"
Massimo.Novi
Messaggio: #14
QUOTE(VinMac @ Nov 27 2011, 11:31 PM) *
...Preciso tuttavia che non conosco quelle fornite con l'SB800, ma se non recano le corrispondenti indicazioni, non credo siano correttive nella giusta misura.
...


Per correggere esattamente una specifica temperatura colore sarebbe comunque necessario misurarla nell'ambiente e questo è quasi sempre impossibile (se non in studio).

I gel forniti con i flash Nikon sono già definiti per correzione tungsteno o fluorescenza in base alla temperatura di emissione del flash (5400K). Ovviamente anche l'impostazione del WB della fotocamera prevede una temperatura fissa per entrambi i casi (3000K tungsteno e 4200K fluorescenti se ricordo bene) quindi le compensazioni sono pesate su quei valori.

Ovvio che se la luce ambiente ha temperatura differente la compensazione non è ottimale ma per la maggior parte dei casi è sufficiente per una successiva ottimizzazione via software. Oppure, se si ha un termocolorimetro si può misurare, come detto.

Volendo si può avere una stima delle compensazioni introdotte dai vari gel (che nel tempo si danneggiano comunque) scattando una foto RAW con il gel anteposto al flash al buio verso un pannello per WB apposito (o una tavola x-rite a 24) e misurando la temperatura di WB via software RAW. La misura si ricordi è però relativa a quel software, nel senso che i K visualizzati possono variare a seconda del software usato.

massimo
Rinux.it
Banned
Messaggio: #15
Scusatemi l'intromissione ma non è errato parlare di gradi K?

Che io sappia il sostantivo "gradi" davanti al K non va messo.
Massimo.Novi
Messaggio: #16
QUOTE(Rinux.it @ Nov 28 2011, 06:10 PM) *
Scusatemi l'intromissione ma non è errato parlare di gradi K?

Che io sappia il sostantivo "gradi" davanti al K non va messo.


Vero. I kelvin (che si scrive minuscolo e non maiuscolo) sono una scala assoluta mentre i Celsius e i Fahrenheit sono relative e quindi espresse in gradi.

La K dell'abbreviazione rimane maiuscola però.

Grazie della precisazione. Uno non ci pensa nel discorrere ma è importante essere corretti.

Massimo
Valejola
Messaggio: #17
Di sicuro ipotizzo fantascenza ma chiedo comunque: c'è un modo per sapere su che gradazione (anche se di gradi non si può parlare) si setta la macchina nel momento in cui si và a fare una premisurazione?
Perchè se si vuole una cosa precisa e personalizzata mi sà che la chiave del discorso sta tutta lì...
Perchè altrimenti bisogna andare a naso cercando di capire sia di fonte che la correzione opportuna.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #18
QUOTE(Valejola @ Nov 28 2011, 07:56 PM) *
Di sicuro ipotizzo fantascenza ma chiedo comunque: c'è un modo per sapere su che gradazione (anche se di gradi non si può parlare) si setta la macchina nel momento in cui si và a fare una premisurazione?
Perchè se si vuole una cosa precisa e personalizzata mi sà che la chiave del discorso sta tutta lì...
Perchè altrimenti bisogna andare a naso cercando di capire sia di fonte che la correzione opportuna.

Se ho ben compreso la domanda, la risposta non è semplicissima da dare.
Non ti risponderò in termini di settaggi degli apparecchi, perchè non conosco gli automatismi, ma proverò a farlo più in generale secondo la teoria del colore.
Quando il bianco puro viene illuminato dalla luce solare diurna (che si suppone a 5.500 K) esso viene registrato effettivamente come bianco puro dalle pellicole e dai sensori tarati per luce diurna; tutti gli altri colori saranno di conseguenza riprodotti fedelmente.
Quando la luce ha una temperatura colore diversa da quella solare diurna, essa introduce - a causa della sua diversa composizione - delle dominanti, cioè delle prevalenze di colore diverse rispetto alla composizione che possiede a 5.500 K; di conseguenza, su pellicole e sensori tarati per luce diurna, nè il bianco puro nè gli altri colori saranno riprodotti fedelmente.
Il problema della correzione non sta tanto nel ripristinare la purezza del bianco e degli altri colori quando si lavora con temperature colore diverse da quella solare diurna: per fare questo esistono, in analogico, i filtri di correzione, conversione o compensazione, ed in digitale l'apposita operazione di "taratura del bianco" che riprogramma conseguentemente il software dell'apparecchio.
Il vero problema sorge quando una correzione è ritenuta necessaria od opportuna solo in parte. Cerco di spiegarmi meglio: ripresa in luce artificiale, l'analisi della scena dimostra che molti colori saranno falsati, alcuni addirittura sgradevoli, ma l'operatore ritiene tuttavia che la dominante debba essere ridotta ma non completamente cancellata, per conservare l'atmosfera dell'ambiente (d'altra parte a chi piacerebbe vedere l'immagine di una candela che emette ... luce bianca?)
Noi analogisti facciamo questo usando i termocolorimetri ed i filtri di correzione o compensazione (meglio quelli di compensazione), chi opera in digitale deve affidarsi invece ai "preset" per i vari tipi di luce, che comunque dovrebbero conservare una parte dell'atmosfera della scena facendo una correzione "parziale" del colore.
Non credo, ma qui qualunque digitalista può corregermi se sbaglio, che convenga rifare la taratura del bianco con l'apposito cartoncino, giacchè l'atmosfera particolare della scena andrebbe in questo caso completamente persa.
Spero di esserti stato utile e ti auguro buona Nikon.
Vincenzo
Lutz!
Messaggio: #19
QUOTE(Valejola @ Nov 28 2011, 07:56 PM) *
Di sicuro ipotizzo fantascenza ma chiedo comunque: c'è un modo per sapere su che gradazione (anche se di gradi non si può parlare) si setta la macchina nel momento in cui si và a fare una premisurazione?
Perchè se si vuole una cosa precisa e personalizzata mi sà che la chiave del discorso sta tutta lì...
Perchè altrimenti bisogna andare a naso cercando di capire sia di fonte che la correzione opportuna.



Puoi sapere che temperatura è in un modo molto empirico, fotografi un foglio bianco settando i kelvin manualmente, e guardi l'istogramma RGB, sposti la gradazione finche le tre linee RGB non sono allineate. Leggi il valore, e hai la temperatura a grandi linee.

Valejola
Messaggio: #20
QUOTE(VinMac @ Nov 28 2011, 08:49 PM) *
Se ho ben compreso la domanda, la risposta non è semplicissima da dare.
Non ti risponderò in termini di settaggi degli apparecchi, perchè non conosco gli automatismi, ma proverò a farlo più in generale secondo la teoria del colore.
Quando il bianco puro viene illuminato dalla luce solare diurna (che si suppone a 5.500 K) esso viene registrato effettivamente come bianco puro dalle pellicole e dai sensori tarati per luce diurna; tutti gli altri colori saranno di conseguenza riprodotti fedelmente.
Quando la luce ha una temperatura colore diversa da quella solare diurna, essa introduce - a causa della sua diversa composizione - delle dominanti, cioè delle prevalenze di colore diverse rispetto alla composizione che possiede a 5.500 K; di conseguenza, su pellicole e sensori tarati per luce diurna, nè il bianco puro nè gli altri colori saranno riprodotti fedelmente.
Il problema della correzione non sta tanto nel ripristinare la purezza del bianco e degli altri colori quando si lavora con temperature colore diverse da quella solare diurna: per fare questo esistono, in analogico, i filtri di correzione, conversione o compensazione, ed in digitale l'apposita operazione di "taratura del bianco" che riprogramma conseguentemente il software dell'apparecchio.
Il vero problema sorge quando una correzione è ritenuta necessaria od opportuna solo in parte. Cerco di spiegarmi meglio: ripresa in luce artificiale, l'analisi della scena dimostra che molti colori saranno falsati, alcuni addirittura sgradevoli, ma l'operatore ritiene tuttavia che la dominante debba essere ridotta ma non completamente cancellata, per conservare l'atmosfera dell'ambiente (d'altra parte a chi piacerebbe vedere l'immagine di una candela che emette ... luce bianca?)
Noi analogisti facciamo questo usando i termocolorimetri ed i filtri di correzione o compensazione (meglio quelli di compensazione), chi opera in digitale deve affidarsi invece ai "preset" per i vari tipi di luce, che comunque dovrebbero conservare una parte dell'atmosfera della scena facendo una correzione "parziale" del colore.
Non credo, ma qui qualunque digitalista può corregermi se sbaglio, che convenga rifare la taratura del bianco con l'apposito cartoncino, giacchè l'atmosfera particolare della scena andrebbe in questo caso completamente persa.
Spero di esserti stato utile e ti auguro buona Nikon.
Vincenzo

In effetti non l'avevo mai pensata sotto questo aspetto, e l'esempio della candela fà capire benissimo la situazione!
Ma allora viene da chiedermi: a che serve correggere il wb se alla fine ogni correzione ci scosterebbe dalla realtà?
Alla fine ogni foto eseguita con un wb pensato dalla reflex (wb auto o premisurazione che sia) ci porterebbe ad avere un bianco che è bianco anche quando questo bianco, nella realtà, bianco non è perchè magari illuminato da una fonte che crea una dominante azzurra piuttosto che rossa ecc ecc...
O sbaglio?
O forse semplicemente la reflex "percepisce la reale situazione e, usando gli automatismi, si regola per riprodurre tale situazione?
Boh...il tuo discorso l'ho capito ma mi sà che mi ha messo più confusione perchè complica tutto il discorso.

QUOTE(Lutz! @ Nov 28 2011, 09:17 PM) *
Puoi sapere che temperatura è in un modo molto empirico, fotografi un foglio bianco settando i kelvin manualmente, e guardi l'istogramma RGB, sposti la gradazione finche le tre linee RGB non sono allineate. Leggi il valore, e hai la temperatura a grandi linee.

Questa tecnica manuale l'avevo già ipotizzata anch'io in un post più indietro, ma ora volevo appunto sapere se magari fosse possibile ovviare a questa perdita di tempo, perchè alla fine bisognerebbe fare varie prove (soprattutto io che faccio fatica ad accorgermi e a valutare cambiamenti minimi di gradazioni).
Comunque mi sà tanto che non si può sapere la gradazione di una premisurazione, vero?
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #21
QUOTE(Valejola @ Nov 28 2011, 10:35 PM) *
...
Ma allora viene da chiedermi: a che serve correggere il wb se alla fine ogni correzione ci scosterebbe dalla realtà?
...
Boh...il tuo discorso l'ho capito ma mi sà che mi ha messo più confusione perchè complica tutto il discorso.

Intervenire sulla qualità della luce serve, eccome!
Innanzitutto, se lo scopo è la fedeltà di riproduzione, serve per riportare i colori alla visione naturale dell'occhio umano: un maglione bianco, che noi possediamo da tempo e sappiamo per certo che è bianco, non lo è più alla luce di una candela. Il nostro occhio non lo vede più come bianco, ma il nostro cervello continua a classificarlo come tale!
Se invece lo scopo è la creatività, serve per esaltare, limitare, azzerare o creare effetti sui colori della scena con diversa qualità di luce.
Il problema, per voi digitalisti, è che l'intervento reso possibile dal software, una volta settata la temperatura o rifatto il bilanciamento del bianco, opera indistintamente su tutti i colori.
Noi analogisti, invece, utilizzando i filtri di compensazione siamo liberi di intervenire su ogni singola tonalità (guarda nella tabella 2 del mio precedente intervento come lavora un CC040G e te ne renderai conto)!
Un analizzatore o un termocolorimetro è ovviamente indispensabile.
Ricordiamo infine che, quando la stampa era ancora solo da ingranditore, era possibile stampare il negativo colore proprio grazie all'uso dei filtri, che eliminavano le dominanti. La presenza di queste ultime e la loro arbitraria correzione sui negativi, peraltro, rese poi le diapositive supporto standard di registrazione delle immagini per la stampa tipografica.
Ancora buona Nikon!
Vincenzo

P.S.: sono in procinto di passare in formato elettronico una vecchia pubblicazione tecnica sulla teoria del colore. Appena pronto mi farò risentire e, se ti interessa, te ne farò avere volentieri copia.
Valejola
Messaggio: #22
QUOTE(VinMac @ Nov 28 2011, 10:55 PM) *
P.S.: sono in procinto di passare in formato elettronico una vecchia pubblicazione tecnica sulla teoria del colore. Appena pronto mi farò risentire e, se ti interessa, te ne farò avere volentieri copia.

Ti ringrazio del pensiero, ma mi stai sopravvalutando... biggrin.gif
Mi sembri molto preparato sul tema, quindi posso affermare che io sono il tuo esatto opposto! biggrin.gif
Quindi passarmi una documentazione tecnica di quel tipo, sarebbe come mettere un binbo di 5 anni ai comandi dello shuttle... rolleyes.gif
Comunque il mio problema rimane sempre quello di poter capire quale gelatina usare quando uso il flash e sono in presenza di un'altra fonte di luce.

Messaggio modificato da Valejola il Nov 28 2011, 11:08 PM
Massimo.Novi
Messaggio: #23
QUOTE(Valejola @ Nov 28 2011, 11:07 PM) *
...Comunque il mio problema rimane sempre quello di poter capire quale gelatina usare quando uso il flash e sono in presenza di un'altra fonte di luce.


Se la luce è calda, una gelatina arancio. Se è fredda una gelatina verde. La densità della gelatina di compensazione non può essere prefissata in assoluto perchè non lo è nemmeno la luce che trovi, anche perchè non tutte le lampadine attuali specie quelle da ambiente hanno la stessa temperatura. Per i neon le cose sono leggermente più semplici ma non troppo. Per questo esistono varie tonalità di gel.

Il problema è sempre e solo se trovi differenti tipi di illuminazione ed allora devi scegliere o mascherare anche parte di esse per uniformare le cose.

Ma non c'è altro da ricordare. Solo fare un poco di prove con fotocamera e flash per avere memoria delle principali temperature di luce.

Massimo

PS: Per tornare un poco sul tecnico per la visione del bianco, l'occhio in realtà non vede nulla. I colori ed anche il "bianco" sono unicamente frutto della nostra elaborazione mentale e il colore della luce che noi percepiamo nella mente è difficilmente ricreabile a priori. Anche luci fortemente spostate su una parte dello spettro ci consentono di vedere "bianco" un oggetto. Quello che gli strumenti come i termocolorimetri fanno è fornire una misura su cui operiamo con altri strumenti (filtri, sensori di fotocamere, pellicole) ma non ci dicono esattamente come percepiamo il colore.
Hammerheart
Messaggio: #24
QUOTE(Valejola @ Nov 28 2011, 11:07 PM) *
Comunque il mio problema rimane sempre quello di poter capire quale gelatina usare quando uso il flash e sono in presenza di un'altra fonte di luce.


Un piccolo spunto...

http://www.nationalgeographic.it/fotografi...il_fuoco-45490/
Hammerheart
Messaggio: #25
QUOTE(VinMac @ Nov 28 2011, 10:55 PM) *
P.S.: sono in procinto di passare in formato elettronico una vecchia pubblicazione tecnica sulla teoria del colore. Appena pronto mi farò risentire e, se ti interessa, te ne farò avere volentieri copia.


Puoi scrivere il titolo?
 
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