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Iperfocale!
una volta per tutte.....
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Trioroby
Messaggio: #1
Ciao a tutti,

posseggo già da qualche anno una d90 in coppia con un 18-200mm e con il mitico 50ino...........
Leggendo su vari forum e facendo varie prove con corpi macchina e obiettivi di tutte le case costruttive, a parte qualche lamentela sull'autofocus, (non sempre impeccabile)sono giunto alla conclusione che la scale delle distanze è molto relativa, infatti capita spesso di mettere a fuoco un soggetto che teoricamente dovrebbe essere all'infinito, mentre la messa a fuoco ottimale risulta essere a 3 metri o poco più, questo capita spesso quando si usano focali grandangolari su panorami rendendo le foto in questione poco nitide, quasi sfocate....

ultimamente leggevo sull'iperfocale, guardando nel nostro forum non ho trovato una sezione che parlasse esclusivamente di questa... quello che mi chiedo...
funziona davvero??
l'avete mai usata??
sarei interessato ai pareri di chi effettivamente l'ha provata per sfatare un pò il mito....e poi...
che ne pensato di quanto ho scritto relativamente alla scala delle distanze.
vi è mai capitato di scattare a 3 metri un panorama che dovrebbe essere all'infinito??

sperando di ricevere un vostro parere, ringrazio tutti anticipatamente, augurandovi una buona domenica...
ciao
roberto

Messaggio modificato da Trioroby il Nov 1 2009, 06:37 PM
cuomonat
Messaggio: #2
QUOTE(Trioroby @ Nov 1 2009, 06:36 PM) *
Ciao a tutti,

posseggo già da qualche anno una d90 in coppia con un 18-200mm e con il mitico 50ino...........
...
ciao
roberto


L'iperfocale è la distanza a partire dalla quale si estende la zona di nitidezza: quest'ultima sarà sempre più estesa nella zona "dopo" il punto iperfocale che in quella "prima". Sembra complicato ma non lo è.

La profondità di campo sarà tanto maggiore quanto:

1- minore è la focale;
2- più chiuso il diaframma;
3- più piccolo il sensore;
4- più distante il soggetto.

Pe rapprofondire puoi leggere qua e ci sono illustrazioni chiare. Puoi anche scaricare il programma e ricavarti le scale che ti servono. C'è anche la versione per palmare.

http://www.dofmaster.com/dofjs.html
buzz
Staff
Messaggio: #3
Non so dove tu abbia cercato, o come.
Io digitando la parola iperfocale nel cempo "cerca" e limitando ai soli titoli delle dicussioni ne ho trovate 40.

Se chiedi precisione tra quanto riportato sul barilotto di un obiettivo di quella escursione e la realtà fai uno sbaglio.
La scala delle dostamze riportata su un autofocus è indicativa, non è un telemetro, e varia a secondo la focale impostata.
decarolisalfredo
Messaggio: #4
Penso che sia così come dici tu, attraverso la scala delle distanze non mi è mai venuto in mente di calcolare con precisione la distanza tra il soggetto ed il piano pellicola/sensore.

Poi con uno zoom di grande escursione per giunta, ma neanche con le macchine a telemetro!

Anche per quanto riguarda l' iperfocale, non ho mai preteso che il calcolo di desse i mm di precisione, anche perchè di solito la trovavo sulle indicazioni della scala delle distanze degli obiettivi a focale fissa e lì non c'è la possibilità di avere una distanza superprecisa, mi è sempre bastato che la cosa funzionasse.

-missing
Messaggio: #5
Non capisco quale sia il mito da sfatare. Che vuoi dire?
Certo che si usa, certo che funziona. Facilissima da impostare con gli obiettivi di qualche tempo fa, molto meno con quelli attuali. Oggi bisogna misurare la distanza a occhio (ammesso che la si ricordi) e bloccare l'AF su di essa. Oppure usare il solito sistema empirico di mettere a fuoco sul terzo vicino della scena (di solito funziona).
Trioroby
Messaggio: #6
Ciao ragazzi e grazie per il passaggio.....diciamo che sono ancora un pò confuso, vi porgo ancora una domanda approfittando della vostra pazienza.,.,..... appurato che l'iperfocale funziona e si usa..... ma voi credete che sia determinante'?? se ne può fare a meno??
credete che in alcune situazioni possa essere insostituibile??
ciao
maurizio angelin
Messaggio: #7
QUOTE(cuomonat @ Nov 1 2009, 06:59 PM) *
L'iperfocale è la distanza a partire dalla quale si estende la zona di nitidezza...


Direi piuttosto che l'iperfocale é la distanza che mi permette, con la lunghezza focale dell'ottica montata e con il diaframma scelto, di avere a fuoco fino all'infinito.
Nei "vecchi" obiettivi era sufficiente posizionare il simbolo di infinito sulle tacche dei diaframmi per il controllo della profondità di campo.
Per quelli quelli più "moderni", se non si vogliono fare calcoli, si può usare il tasto di controllo della profondità di campo posto sul corpo macchina.
Non comprendo appieno il senso della domanda iniziale però.
Cosa significa funziona, é determinante, se ne può fare a meno, é insostituibile?
Non é mica una caratteristica "hardware".
Ciao

Maurizio
Trioroby
Messaggio: #8
QUOTE(maurizio angelin @ Nov 1 2009, 10:50 PM) *
Direi piuttosto che l'iperfocale é la distanza che mi permette, con la lunghezza focale dell'ottica montata e con il diaframma scelto, di avere a fuoco fino all'infinito.
Nei "vecchi" obiettivi era sufficiente posizionare il simbolo di infinito sulle tacche dei diaframmi per il controllo della profondità di campo.
Per quelli quelli più "moderni", se non si vogliono fare calcoli, si può usare il tasto di controllo della profondità di campo posto sul corpo macchina.
Non comprendo appieno il senso della domanda iniziale però.
Cosa significa funziona, é determinante, se ne può fare a meno, é insostituibile?
Non é mica una caratteristica "hardware".
Ciao

Maurizio

ciao maurizio, siccome nonostante abbia molta passione orami da molti anni, non ne avevo mai sentito parlare....mi chiedevo se valeva la pena cimentarsi un pò nello studio di questa tecnica oppure se potrei vivere anche senza sapere dell'iperfocale.... ecco tutto!!!;-)
ciao
maurizioricceri
Messaggio: #9
tutto è utile e niente è indispensabile.Una volta capito il meccanismo si fà qualche prova per affinare la tecnica aiutandosi con delle tabelline personali ( da portare in tasca o nella borsa ) che riportano l'iperfocale delle lenti in nostro possesso e poi si continua a vivere pur non usando l'iperfocale tutti i giorni !!!!
Domenico1
Messaggio: #10
Vivi tranquillo, lavorare sull'iperfocale è una libera scelta. Al limite usa la regola empirica che ti ha suggerito paolodes.

Ciao.
maxmax
Messaggio: #11
QUOTE(maurizioricceri @ Nov 1 2009, 11:06 PM) *
tutto è utile e niente è indispensabile.Una volta capito il meccanismo si fà qualche prova per affinare la tecnica aiutandosi con delle tabelline personali ( da portare in tasca o nella borsa ) che riportano l'iperfocale delle lenti in nostro possesso e poi si continua a vivere pur non usando l'iperfocale tutti i giorni !!!!

Pollice.gif
buzz
Staff
Messaggio: #12
QUOTE(Trioroby @ Nov 1 2009, 10:37 PM) *
Ciao ragazzi e grazie per il passaggio.....diciamo che sono ancora un pò confuso, vi porgo ancora una domanda approfittando della vostra pazienza.,.,..... appurato che l'iperfocale funziona e si usa..... ma voi credete che sia determinante'?? se ne può fare a meno??
credete che in alcune situazioni possa essere insostituibile??
ciao



Appurato che più di chiude il diaframma e maggiore è la zona apparentemente a fuoco, è stato scoperto, sfruttando quantitativamente questa profondità di campo a fuoco, che, dal momento che questa si setende per due terzi dietro il piano unico di fuoco e un terzo avanti, bastaprendere opportunamente questa distanza, chiudendo opportunamente il diaframma, per ottenere una sensazione di "tutto a fuoco".

Non si tratta di arrivare all'infinito, perchè il compromesso esiste sempre. Si tratta di scegliere cosa ci inetressa di più, e quali sono i punti in profondità che ci occorra essere nitidi abbastanza.

Non si tratta di uhna cosa determinante se non è determinante nella foto che vai a fare.
Io faccio un ritratto, e se non mi interessa lo sfondo, faccio l'esatto contrario: apro al massimo per sfocarlo.
Ma se il ritratto è ambientato, allora mi interessa che il mio soggetto si integri con lo sfondo, e allora chiudo quanto possibile e metto a fuoco in maniera da ottenere sia il soggetto che lo sfondo nitidi.
Se lo sfondo è all'infinito calcolerò per questo, ma se lo sfondo è un monumento posto a 40 metri, farò il calcolo per fare rientrare l'iperfocale entro questo "range".

Detto questo, comunico che in 40 anni di fotografia non ho mai usato calcoli o tabelline e nemmeno guardato il barilotto dell'ottica per ottenere questi risultati
rolubich
Messaggio: #13
QUOTE(buzz @ Nov 1 2009, 11:39 PM) *
....dal momento che questa si setende per due terzi dietro il piano unico di fuoco e un terzo avanti......


Sembrerebbe che questa sia un'approssimazione un po' troppo spinta:

http://toothwalker.org/optics/misconceptions.html

(vedi punto 2) e che non sia valida per molti tipi di fotografia (macro, ritratto, paesaggi).

Le pagine dello stesso autore sulla DOF sono fatte molto bene anche se purtroppo in inglese.

Saluti

Messaggio modificato da rolubich il Nov 2 2009, 09:46 AM
buzz
Staff
Messaggio: #14
QUOTE(rolubich @ Nov 2 2009, 09:44 AM) *
Sembrerebbe che questa sia un'approssimazione un po' troppo spinta:
-----
Saluti



Lo è, ma tutto il trattato che riporti in link, cozza con il mio ragionamento.
Se vuoi camminare con il regolo calcolatore, il goniometroi telemetro e strumenti vari, allora impari i calcoli per stabilire al centimetro (o al decimo di millimetro in caso di macro).
Io fotografo di istinto. Probabilmente qualche scatto mi verrà sbagliato, ma almeno non devo portarmi il pc dappresso! smile.gif
rolubich
Messaggio: #15
QUOTE(buzz @ Nov 2 2009, 10:32 AM) *
Lo è, ma tutto il trattato che riporti in link, cozza con il mio ragionamento.
Se vuoi camminare con il regolo calcolatore, il goniometroi telemetro e strumenti vari, allora impari i calcoli per stabilire al centimetro (o al decimo di millimetro in caso di macro).
Io fotografo di istinto. Probabilmente qualche scatto mi verrà sbagliato, ma almeno non devo portarmi il pc dappresso! smile.gif


Anch'io ritengo che sia meglio pensare alla composizione che alle formule. Volevo solo informare correttamente chi a posto la domanda, sarà lui poi a decidere come adattare la regola precisa al suo modo di fotografare.



Trioroby
Messaggio: #16
Ciao ragazzi,
vi ringrazio tutti per avermi chiarito le idee, anche io sono daccordo con chi sostiene che è meglio scattare tenendo conto delle composizioni e quant'altro, più che uscir pazzo con conti e calcoli matematici, perchè la fotografia molto spesso è cogliere l'istante, però, sono anche daccordissimo con mio nonno che mi dice sempre che nella vita un uomo più sa e più vale, e siccome io cerco da carpire sempre i suggerimenti dei vecchi saggi, volevo sapere di cosa si trattava, di modo che se un giorno mi dovessi relazionare con qualcuno sull'oggetto in questione............grazie a voi....saprei cosa dire....

un saluto....dalla Sicilia.......... qui giornata fantastica, tra un post e l'altro cerco di organizzarmi per il tramonto di stasera..... rolleyes.gif
ciao
cridemichel
Messaggio: #17
QUOTE(cuomonat @ Nov 1 2009, 06:59 PM) *
L'iperfocale è la distanza a partire dalla quale si estende la zona di nitidezza: quest'ultima sarà sempre più estesa nella zona "dopo" il punto iperfocale che in quella "prima". Sembra complicato ma non lo è.

La profondità di campo sarà tanto maggiore quanto:

1- minore è la focale;
2- più chiuso il diaframma;
3- più piccolo il sensore;
4- più distante il soggetto.

Pe rapprofondire puoi leggere qua e ci sono illustrazioni chiare. Puoi anche scaricare il programma e ricavarti le scale che ti servono. C'è anche la versione per palmare.

http://www.dofmaster.com/dofjs.html

piccola precisazione: se il sensore è più piccolo a parità di distanza, focale e apertura la profondità di campo (DOF) diminuisce poiché il cerchio di confusione è più piccolo tuttavia, a parità di focale, apertura e campo inquadrato (quindi ad una distanza più grande) la DOF è più grande (di un fattore pari al fattore di crop) con sensori più piccoli,
ciao C.


QUOTE(Trioroby @ Nov 2 2009, 11:10 AM) *
Ciao ragazzi,
vi ringrazio tutti per avermi chiarito le idee, anche io sono daccordo con chi sostiene che è meglio scattare tenendo conto delle composizioni e quant'altro, più che uscir pazzo con conti e calcoli matematici, perchè la fotografia molto spesso è cogliere l'istante, però, sono anche daccordissimo con mio nonno che mi dice sempre che nella vita un uomo più sa e più vale, e siccome io cerco da carpire sempre i suggerimenti dei vecchi saggi, volevo sapere di cosa si trattava, di modo che se un giorno mi dovessi relazionare con qualcuno sull'oggetto in questione............grazie a voi....saprei cosa dire....

un saluto....dalla Sicilia.......... qui giornata fantastica, tra un post e l'altro cerco di organizzarmi per il tramonto di stasera..... rolleyes.gif
ciao

beh la distanza iperfocale è semplicemente

H = f^2/ (N*c)

dove c è il diametro del cerchio di confusione
N l'apertura e f la focale,

ciao Cristiano
cridemichel
Messaggio: #18
QUOTE(buzz @ Nov 2 2009, 10:32 AM) *
Lo è, ma tutto il trattato che riporti in link, cozza con il mio ragionamento.
Se vuoi camminare con il regolo calcolatore, il goniometroi telemetro e strumenti vari, allora impari i calcoli per stabilire al centimetro (o al decimo di millimetro in caso di macro).
Io fotografo di istinto. Probabilmente qualche scatto mi verrà sbagliato, ma almeno non devo portarmi il pc dappresso! smile.gif


"When the subject is at the hyperfocal distance or beyond, the far DOF is infinite, and the near:far ratio is zero. It’s commonly stated that approximately 1/3 of the DOF is in front of the subject and approximately 2/3 is beyond; however, this is true only when s is approximately H/3"
(fonte: http://en.wikipedia.org/wiki/Depth_of_field)

ossia 1/3 della DOF è di fronte e 2/3 dietro solo se la distanza è H/3 dove H è la distanza
iperfocale, in effetti utilizzando le formule per la DOF si vede che tale regola
dell'1/3 davanti e dei 2/3 dietro non ha alcun fondamento in generale, anzi
di norma, se f è molto minore di H, ho circa la stessa profondità di campo davanti e dietro il soggetto,

ciao Cristiano
cuomonat
Messaggio: #19
QUOTE(cridemichel @ Nov 2 2009, 12:31 PM) *
piccola precisazione: ...
...
ciao Cristiano


QUOTE(cridemichel @ Nov 2 2009, 12:43 PM) *
ossia 1/3 della DOF è di fronte e 2/3 dietro solo se la distanza è H/3 ...
ciao Cristiano

Giuste precisazioni che dimostrano come possa essere utile scaricare il programma o personalizzarsi delle "schedine" utili all'abbisogna.

Il suggerimento "generico" generale di considerare a fuoco 1/3 prima e 2/3 dopo il punto prescelto resta tuttavia condivisibile nella maggioranza dei casi (grandangolari e generi ad ampio raggio come panorami e street).
F.Giuffra
Messaggio: #20
Puoi trovare una formuletta rapida in questo intervento. Se hai un foglio elettronico nel cellulare puoi impostarlo.

A me non piace la filosofia Nikon che rende difficile l'uso di questa funzione matematica. La macchina intanto sa sempre, con le nuove ottiche che la comunicano, la distanza a cui focheggia, ma non la notifica, chissà perché. E poi l'ottica sul barilotto ha pochissime indicazioni, quindi è difficile puntare ad una distanza precisa.

Basterebbe mettere un menù IPERFOCALE e la macchina, con i suoi potenti processori di bordo, potrebbe mettere a fuoco alla giusta posizione indicando che da una certa distanza in poi è tutto a fuoco. Lo so, sarebbe chiedere troppo, forse bisogna aspettare che prima lo implementi la concorrenza, ma almeno indicare la distanza a cui si sta lavorando permetterebbe di farselo manualmente!

Abbiamo compattine che proiettano le foto e poi non abbiamo funzioni più utili, direi indispensabili...
Lutz!
Messaggio: #21
QUOTE(cuomonat @ Nov 1 2009, 07:59 PM) *
1- minore è la focale;
2- più chiuso il diaframma;
3- più piccolo il sensore;
4- più distante il soggetto.

http://www.dofmaster.com/dofjs.html



Per esperienza concordo, ma le tabelle che ho trovato in rete sembrano affermare il contrario del punto 3.
guardiamo questo ad esempio http://www.dofmaster.com/doftable.html
FX D3x 50mm apertura 2.8 fuoco a 3m near 2.73 far 3.33 Coc 0.03mm
DX D2 50mm aperutra 2.8 fuoco a 3m near 2.81 far 3.21 Coc 0.02mm

Da queste tabelle sembra che ci sia MAGGIOR profondita di campo nei sensori piu grandi, Ma non mi torna proprio.
Anche la tabella di Nikonians sulle distanza iperfocali sembra dire la stessa cosa.
fabco77
Messaggio: #22
QUOTE(Lutz! @ Jun 23 2010, 03:00 PM) *
Per esperienza concordo, ma le tabelle che ho trovato in rete sembrano affermare il contrario del punto 3.
guardiamo questo ad esempio http://www.dofmaster.com/doftable.html
FX D3x 50mm apertura 2.8 fuoco a 3m near 2.73 far 3.33 Coc 0.03mm
DX D2 50mm aperutra 2.8 fuoco a 3m near 2.81 far 3.21 Coc 0.02mm

Da queste tabelle sembra che ci sia MAGGIOR profondita di campo nei sensori piu grandi, Ma non mi torna proprio.
Anche la tabella di Nikonians sulle distanza iperfocali sembra dire la stessa cosa.



Boh non torna nemmeno a me. Le compattine hanno sensori piccoli e profondità di campo leggendarie.

Dato il sensore piccolo, montano obiettivi con focali "impossibili" come un 4mm o un 6mm. Dato che H= ((Fmm)^2)/(f*c) lo vedi da te il perchè.
F è la focale in mm, f il diaframma, c il circolo di confusione.
Il sensore nell'iperfocale non c'entra un fico secco, ma la relazione è direttamente proporzionale al quadrato della focale in mm divisa per il prodotto tra f (diaframma) per il circolo di confusione. E' il quadrato che fa la differenza.

Sicchè è la possibilità di usare un 6 mm (nelle compattine tutt'altro che raro) che fa la differenza.

Stessa cosa per le APS-C. Qui il 18mm è comune è non un grandangolare spinto. Quindi la distanza iperfocale è minore che nel FX e la DOF aumenta.

La DOF aumenta man mano che il sensore rimpicciolisce non per la dimensione del sensore in sè, che nella relazione non compare, per lo meno in prima approx, ma per la possibilità di usare grandangoli sempre più spinti.

E allora dove sta la fregatura?

Messaggio modificato da fabco77 il Jun 23 2010, 02:42 PM
buzz
Staff
Messaggio: #23
fabco, io non li chiamerei grandangoli, ma ottiche di corta focale.
l'effetto di grande angolo è relativo alle dimensioni del sensore, non al valore assoluto dell'ottica! smile.gif
fabco77
Messaggio: #24
QUOTE(buzz @ Jun 24 2010, 04:24 AM) *
fabco, io non li chiamerei grandangoli, ma ottiche di corta focale.
l'effetto di grande angolo è relativo alle dimensioni del sensore, non al valore assoluto dell'ottica! smile.gif



Si hai ragione, tra l'altro proprio ieri guardavo una foto recente fatta con Nikon L5. Foto normalissima, angolo di campo decisamente non grandangolare e dai dati exif leggo : 6, qualcosa mm!

Comunque io mi associo a Lutz, non capisco l'errore del ragionamento che ho postato. Anche perchè o sbagliano le tabelle, o io (e Lutz che mi pare concordi con me... messicano.gif Lutz scusa ma ti trascino nel baratro.... messicano.gif )
-missing
Messaggio: #25
QUOTE(Lutz! @ Jun 23 2010, 03:00 PM) *
... sembra che ci sia MAGGIOR profondita di campo nei sensori piu grandi ...

Vero alla stessa distanza di ripresa. Ma se si fa la stessa inquadratura è vero il contrario.
 
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