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Laugavegurinn
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Andras.Gyorosi
Messaggio: #1
Laugavegurinn è il nome del sentiero più famoso dell’ Islanda ed è considerato uno dei più belli del mondo. Il suo nome in lingua originale vuol dire ‘il sentiero delle sorgenti calde’. Esso si snoda proprio nel mezzo della più grande area geotermale e vulcanica di tutta l’isola. Questa zona selvaggia e primordiale offre una grande varietà di paesaggi: montagne di quasi tutti colori dell’arcobaleno, enormi ghiacciai, deserti con la sabbia nera, ruggenti sorgenti caldi, fiumi grandi, vulcani. E’ un posto così diverso dall’usuale che sembra di essere su un altro pianeta. È un luogo in cui ci si sente liberi e ci si commuove facilmente davanti alle emozionanti meraviglie della natura incontaminata.
Quest’estate ho trascorso 10 giorni in questa zona, percorrendo 188 km sui sentieri battuti dagli escursionisti di tutti i Paesi del mondo. Il mio reportage vi farà conoscere le bellezze di questa fantastica terra, che oramai appartiene irrevocabilmente alla mia vita.
Date la lunghezza del racconto e la quantità di foto, dividerò il reportage in “puntate”: ogni puntata racchiude gli eventi ed i momenti vissuti in un singolo giorno del mio soggiorno nella Terra del fuoco e del ghiaccio.

Giorno 1

Si parte da Reykjavìk alle 8.00 con un pullman che impiega 5 ore per arrivare alla mia prima tappa. Arrivo poco dopo l’una al rifugio di Landmannalaugar, dove, dopo aver scambiato due parole con il guardiano, sistemo il mio posto letto, saluto gli altri trekker e, pochi minuti più tardi, parto tutto felice per la mia prima escursione in questa natura magnifica. Il cielo è completamente coperto di nuvole grigie e dopo un po’ comincia piovere, ma io sono contento, pieno di energia e continuo a camminare. Dopo 100 metri di salita raggiungo un punto panoramico, da dove finalmente posso ammirare il paesaggio che ho avuto dietro le spalle durante la salita. Per il momento ha smesso anche di piovere.

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Dopo tanta strada, finalmente arrivo alla mia meta del pomeriggio: un enorme cratere, formatosi durante il devastante eruzione del 1477, che ospita un lago al suo interno. Il cratere ha dei colori stranissimi per un occhio abituato ai paesaggi classici. In cima c'è un vento gelido e fortissimo, ma la vista, che godo in compagnia di un altro trekker, ripaga di tutta la fatica.

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Dopo mezz'ora ci salutiamo e riparto verso il rifugio, ma non passano 200 metri che decido di fare un'altra pano.

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Di nuovo comincia a piovere e il vento sembra sempre più forte. Metto via la macchina e indosso i vestiti per la pioggia. Nonostante il brutto tempo, continuo a fermarmi per ammirare le bellezze di questa terra e dentro di me spero che smetta di piovere presto. Rimango soddisfatto, quando vedo il cielo blu e i raggi di sole che si fanno strada tra le nuvole. Anche la pioggia sta andando via. Così invece di andare dritto verso Landmannalaugar, scelgo un sentiero alternativo che offre un panorama stupendo verso Norðurbarmur.

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Ma il vero spettacolo è della parte opposta dove il sole già sta trionfando sul lago di Frostastaðavatn...

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...e sul coloratissimo cratere di esplosione di Norðurnámur.

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Sono molto emozionato e felice per il regalo che mi ha fatto il sole. Ci vuole tanto tempo per riprendere il cammino. Sto per rientrare nella zona di Landmannalaugar.

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Mi giro un'ultima volta indietro verso il lago ed il panorama è talmente tanto bello che resto fermo 5 minuti ad ammirarlo.

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Sono le 7 di sera e sento la pancia brontolare. E' arrivata l'ora di andare a cucinare qualcosa nel rifugio: magari una buona busta di cibo iofilizzato. In un'oretta scendo nella valle attraversando i campi di lava che dal 1477 arricchiscono il paesaggio. Prima di entrare nella calda casetta di legno faccio l'ultimo scatto del giorno.

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Andras


vvtyise@tin.it
Messaggio: #2
vermante uno spettacolo, molto bello anche il commento!
brusa69
Messaggio: #3
Se queste sono le premesse, ti seguo con vivo interesse fino alla fine Pollice.gif
Ciao
momiziano
Messaggio: #4
WOW! messicano.gif Continua!
davcal77
Messaggio: #5
Ottime foto, splendidi paesaggi, bellissimo commento
complimenti


Davide
Massimiliano Piatti
Messaggio: #6
Ti ammiro molto!!!
Io non riusciro' mai a fare un tour del genere,sono troppo grasso e abituato alle comodita' che mi offre la vita.
In cuor mio vorrei poter fare come te ma so che non ci riuscirei mai.

Complimenti Andras!!!
mastucc
Messaggio: #7
Ciao Andras
mi sono letto il reportage e ho ammirato i tuoi scatti. Stupendi.
Pur non avendo mai visitato quei posti, mi hai trasmesso le emozione dei quei territori...
E penso che quando uno scatto riesca a trasmettere questo messaggio, sia veramente uno scatto completamente riuscito.
Mi viene da dire che se fossi lì ...non smetterei più di fare panoramiche a quei paesaggi....
Un saluto, Marco
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #8
ottimi scatti e riproduzioni.. fedelissime! l'islanda vorrei tanto visitarla per i suoi paesaggi! spero presto.. Ottimo "report" di viaggio!
barga_14
Iscritto
Messaggio: #9
....ho già salvato la discussione tra i miei preferiti!!

non credo che ci sia molto da dire se non farti un'infinità di complimenti!!
uno dei thread più belli (se non il più bello) di tutto il forum......

so che il meglio deve ancora venire, ma intanto mi inchino un po'.....


guru.gif guru.gif guru.gif guru.gif guru.gif

un saluto Luca
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #10
Bello il racconto stratosferiche le immagini.

Complimenti

Massimo
jxmauro
Messaggio: #11
Che Spettacolo guru.gif
dario-
Messaggio: #12
Complimenti Andras guru.gif che dire altro, è davvero uno spettacolo.

Dario
Max Lucotti
Messaggio: #13
Hei, novello McCandless... meno male che non hai fatto la sua fine.... non c'erano autobus lì. smile.gif
Già ammirate per bene, mi godo il racconto adesso.
La prima puntata è stata ottima!
valefranci
Iscritto
Messaggio: #14
Complimenti Andreas.Non ci sono parole per lo spettacolo che ci hai dato.Volevo chiederti come sono state fatte queste pano.Puoi fornirmi qualche spiegazioni e l'attrezzatura che hai usato?Ti ringrazio e ancora i piu' veri complimenti per queste foto aiutato anche da questi spettacolare posti.Grazie
checcozak
Messaggio: #15
Complimenti Andras, stupende ... meravigliose. E' il sogno mio e di mia moglie l'Islanda, chissà che non ci riesca

Ciao
Francesco

Messaggio modificato da checcozak il Sep 14 2010, 10:30 PM
.roberto
Messaggio: #16
spettacolare, aspettiamo il resto.
Se poi vuoi raccontarci anche un po' di tecnica e di PP fatta, ti saremo grati.
fabio1961
Messaggio: #17
1- puntata
commento...
Io aspetto in silenzio le prossime... guru.gif guru.gif guru.gif
Felicione
Messaggio: #18
reportage del giorno 1: FAN-TA-STI-CO!!!
adesso ho difficoltà per trovare un aggettivo adeguato per i prossimi giorni!

guru.gif
Andras.Gyorosi
Messaggio: #19
Grazie a tutti quanti per i commenti che avete lasciato!
Ho portato con me la D700 con il 24-70 f/2.8 i miei filtri Lee Gnd, un filtro polarizzatore e un tripod per le uscite serali. Come impostazione on-camera ho usato spesso contrasto leggermente basso e saturazione esaltata. In pp ho aggiustato i livelli e il contrasto, ho corretto il bilanciamento del bianco, e certe volte ho diminuito la saturazione.

Intanto approfitto dell'occasione e continuo il racconto!

Giorno 2

Tra il primo e secondo giorno, ho imparato un'importantissima cosa: tra 45 persone che ti fanno compagnia mentre dormi, ce n'è sono almeno una decina che russa forte. Il concerto è durato tutta la notte e, ovviamente, la persona più esperta dormiva affianco a me. La prossima volta non dimenticherò di portare i tappi... dry.gif
Mi sveglio presto e alle 7 e mezza sono già pronto a partire. Mi indirizzo verso il mio percorso odierno che mi condurrà in cima di una delle montagne più alte della zona. Sono piuttosto curioso perchè il sentiero attraverserà il cuore del Landmannalaugar, dove si trova l'angolo più colorato di Islanda con le "montagne arcobaleno". Queste montagne sono chiamate così perche su alcuni dei loro pendii si possono vedere le varie sfumature dell’arcobaleno: durante l'eruzione del 1477, che colpito tutto il Landmannalaugar, l'enorme quantità di lava espulsa dalle viscere della terra, si è raffreddata molto lentamente, dando così la possibilità ai diversi minerali di concentrarsi e depositarsi in vari punti sotto forma di stupendi colori.
Dopo un chilometro di cammino nel letto di un fiume, comincio la salita in quota e finalmente posso apprezzare la valle di Jökulgil e il rifugio dall'alto.

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Il sentiero continua a portare dolcemente sempre più in alto e, dopo 15 minuti, arrivo sulla cresta, dove attraverso un prato di muschio verde brillante.

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Ancora pochi passi e mi aspetta un panorama incredibile: le montagne colorate. Sono splendide e strane! Non avrei mai immaginato che esistesse un posto così.

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Dentro di me so che il "meglio" verrà nei prossimi giorni. Con questo pensiero, riprendo il mio cammino. Salendo ancora più in alto, dietro alle montagne che finora hanno coperto la visuale, compare un'enorme calotta di ghiaccio.

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Controllo sul navigatore e resto sorpreso perchè quello che vedo è in realtà soltanto un piccolo ghiacciaio a confronto degli altri giganteschi lì vicini. Ora, vedo anche la mia meta di oggi: Mount Skalli; riesco anche a rintracciare il mio piccolo percorso sul suo pendio nord.

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Ai piedi di Skalli trovo una fluorescente oasi di muschio in mezzo alle pietre. In questo ambiente ostile, dove c'è traccia di acqua, si trova anche questo tipo di muschio.

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Ed ecco! Dal nulla si materializza la prima persona che incontro dopo circa tre ore di cammino. Dopo un saluto allegro, ci auguriamo una buona giornata e ognuno continua la sua strada: lui quasi correndo ed io fermandomi in ogni 50 metri. Qui tutto è troppo bello!

Finalmente arrivo in cima al Mount Skalli! Il vento è terribile già da un po' di tempo: fortissimo e gelato. Preparo i guanti, il capello e la giacca tecnica specifica per il vento forte: senza queste protezioni, non potrei resistere oltre. Solo quando mi riprendo dal freddo, realizzo la bella vista che ho da qui: onde di colline e saliscendi di montagne a perdita d'occhio!

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.


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E' mezzogiorno e sento sempre di più la fame, ma il vento non mi da tregua. Non posso fermarmi così. Dopo circa mezz'ora, trovo quello che cerco: una canalette scavata dall'acqua, abbastanza profonda per starci dentro comodamente, che mi ripara perfettamente dal vento. Mentre sto pranzando, arrivano altri due trekker e si mettono al riparo. Almeno mangio in compagnia! I trekker devono essere padre e figlio; sono consumati dalle folate d'aria, ma, dopo una decina di minuti e un po' di cibo, sono pronti a riprendere il cammino. Chiacchieriamo un po', mentre finisco la mia razione di cioccolato, quindi lascio il rifugio naturale. Sono di nuovo sul sentiero, quando vedo una deviazione che porta in cima di Mount Hàalda, che, con i suoi1089 m, si distingue tra le altre montagne più basse. Dopo 2-3 km di marcia, il paesaggio cambia completamente. I colori vengono sostituiti dalle sfumature scure dei detriti vulcanici che ricoprono tutta la zona.

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Il sentiero diventa sempre più ripido man mano che avvicina la parte alta della montagna e, dopo 400 metri di dislivello, sono già esausto. Mi fermo giusto per riprendere il fiato, intanto ammiro con soddisfazione il panorama dell'altopiano che ho attraversato.

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Osservando meglio scopro un puntino nero che si muove lentamente nel paesaggio sottostante: un altro escursionista. Se ingrandite la foto che segue, lo si vede, in basso a destra.

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Ancora mezz'oretta e finalmente raggiungo la cima di Hàalda. C'è un vento così forte che fatico a stare in piedi fermo. E' terribile e mi mette in ansia. Dopo diverse prove riesco scattare foto non mosse. Però il panorama a 360 gradi è mozzafiato. La visibilità è da paura. Riesco distinguere un ghiacciaio: dopo aver controllato sul gps, scopro che è 80 km da me.

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.


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Vorrei restare tanto, ma non c'e la faccio per colpa del vento tremendo, così riparto verso il rifugio...





luigi ruoppolo
Messaggio: #20
Andras, non ci sono parole... guru.gif guru.gif guru.gif guru.gif guru.gif

Toglimi una curiosità: il cavalletto lo portavi dietro solo di sera oppure anche durante la giornata?

Saluti,
Luigi
Andras.Gyorosi
Messaggio: #21
Eheheh! Il cavalletto... L'ho portato dietro 7 volte di sera e l'ho "trascinato" per 53 km, ossia per la distanza che mi serviva per spostarsi tra i 5 rifugi che mi hanno ospitato. Se aggiungo che sono partito con 31 kg di zaini... cerotto.gif laugh.gif

Andras
fabio1961
Messaggio: #22
guru.gif guru.gif guru.gif ...mi sto spezzando la schiena ma te lo meriti...quella con la "formichina" nera a dx ti dà l'idea degli spazi...

aspetto la 3°

ciao
Maury_75
Messaggio: #23
guru.gif guru.gif guru.gif guru.gif guru.gif purtroppo ce ne stanno solo 5 altrimenti ne mettevo 10!
Emozione pura... mi commuovo mentre guardo le foto!
Salutoni Maury
Michele Ferrato
Messaggio: #24
può essere che è un mio limite ma a parte che gli scenari sono davvero fantastici io vedo le foto come fossero delle mappe 3D,non vedo naturalezza,ora non sò se effettivamente corrispondono a quello che si vede realmente sul posto,non ci sono mai stato, ma la sensazione che mi trasmette è questa.
Felicione
Messaggio: #25
Ciao Andras,
rinnovo i complimenti, aspetto gli altri giorni e ti faccio anche una domanda:
per le "pano" hai utilizzato una testa apposita oppure tutto a mano libera?

Massimo
 
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