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Acquisizione Delle Immagini Tramite Azioni Personalizzate.
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mascian
Messaggio: #1
Non maleditemi, vorrei confrontarmi con Voi in questo déjà vu, in quanto seguo procedure forse particolari o comunque personalizzate con le quali, personalmente, ottengo risultati soddisfacenti ai miei occhi. Non è certo facile riuscire a raccontare qualcosa di diverso in questo campo, forse
qualcosa di "personalizzato" si e, beninteso, senza nessuna pretesa d'insegnamento.

Nel mio caso e attualmente possiedo una D300; con essa scatto principalmente in Jpeg e solamente quando ne ho reale necessità, utilizzo il nef. I profili originali dedicati al jpeg della D300 sono ottimi, ma come mia consuetudine, ho preferito personalizzarmeli; al momento ne ho due, uno generico ed uno dedicato al ritratto (in verità sarebbero 3 quelli usati abitualmente, perchè spesso utilizzo anche il profilo d2x mode 2 variando solamente i parametri settabili in macchina).

D300 Custom:
La base di questo profilo è il D2X Mode 2 ed ho scelto di modificarlo in quanto lo ritengo tendenzialmente troppo contrastato, e l'ho fatto con il tipo di curva che allego al 3d (in fondo).

Portrait:
La base di questo profilo sarebbe il D2X Mode 1 (già dedicato al ritratto) ulteriormente aperto nelle basse luci per alleggerire le zone d'ombra che si posso creari neri ritratti.
(anche qui allego lo screen della curva al 3d).

Non utilizzo il D-Lighting.


Non credo sia questa la sede giusta per parlare di tecniche di ripresa, in quanto vedo che questo forum è già ben fornito di guide dedicate. Per cui salterei direttamente al...computer.
Per l'acquisizione delle mie foto, e questo è lo scopo principale di questo mio 3d, utilizzo diverse azioni a seconda delle necessità ed anche del tipo di file che ho utilizzato in ripresa: Nef o Jpeg.
Ve ne posto una per non annoiarvi con le descrizioni...un esempio penso sia più comprensibile.

Quindi per quanto riguarda il Nef, l'azione dedicata che ho creato e che allego ha delle interruzioni ad ogni passaggio che vi spiegheranno, spero bene, la funzione successiva; se avete dei dubbi non esitate a chiedere (per me oramai è un'abitudine utilizzarla e tutto mi sembra facile).

Per il Nef, ho dovuto calibrare Camera Raw con il target della X-Rite ed acquisisco/salvo il file nello spazio colore Pro Photo RGB.
Per completezza allego gli screen della mia configurazione in Photoshop, anche per quanto concerne i profili colore (li trovate sempre in fondo al 3d).

Come potete notare, negli screen è settato solamente l'intento Percettivo, ma questa è una modalità che varia in base all'immagine da stampare; in parole povere, se nella conversione da un profilo ampio come il ProPhoto o l'Adobe si perdono molti colori, è meglio utilizzare l'intento Percettivo, al contrario quello relativo.
Per accorgersene, basta usare l'anteprima di prova con il profilo di output scelto (soft Proof).


Ok, prefersico fermarmi qui per evitare di scrivere inutilmente un fiume di parole, e per darvi il tempo di valutare l'azione che utilizzo per l'acquisizione dei file grezzi: essa è un mix di passaggi atti a bilanciare il colore in un'immagine ed a migliorarne l'impatto visivo.
Ovviamente ho molte altre azioni, ognuna dedicata ad una specifica funzione, ma non è questo l'argomento del 3d (eventualmente e se interessati possiamo discutere anche di quelle).


Già che ci sono, approfitto e quoto un passaggio di manovi (proveniente da un altro 3d), dove ha corretto un mio modo di personalizzare le impostazioni di default di Photoshop;

QUOTE(manovi @ Apr 2 2008, 06:45 PM) *
...cut...
2) La regolazione di taglio a RGB=15,15,15 e RGB=245,245,245 taglia basse e alte luci. E i valori predefiniti di tolleranza sono attorno allo 0,10% (abbastanza). A volte si pensa sia efficace per evitare il famigerato "0" e "255" nelle aree di clipping ma in questo modo tali zone vengono trasferite peggio nelle stampe (i profili di stampa, i profili....). Comunque alcune Agenzie un tempo lo consigliavano pure tale clipping, oggi meno. Se proprio volete usare questi clipping verificate se la tolleranza vi stia bene oppure conviene abbassarla. Attenti che se usate questi valori con i JPEG a 8 bit la tolleranza effettiva diminuisce.

Quindi invece di tutto l'ambaradan indicato sarebbe meglio (per il max risultato) usare Auto Color + una curva di contrasto un poco più a S. Se ci tenete tale curva può essere regolata opportunamente per tagliare (poco) le alte luci.

Però una cosa vantaggiosa c'è usando la regolazione Auto mediante le opzioni sui Levels: si può inserire come livello di regolazione senza duplicare il livello dell'immagine e quindi ri-ottimizzarlo anche successivamente.



In pratica, la mia impostazione predefinita tendeva a clippare le alte e basse luci;
@ manovi...
ho capito quello che intendevi e sicuramente proverò le impostazioni che consigli. Cmq, il consiglio di salvare il file con un livello di regolazione, era rivolto al discorso sui Jpeg che stavamo facendo? Perchè non mi risulta sia possibile salvare un Jpeg con livelli di regolazione (almeno io non ci sono riuscito).


Ciao e grazie a tutti.



mascian
Messaggio: #2
...dimenticavo l'azione... rolleyes.gif
mascian
Messaggio: #3
...ancora per manovi....(spero di riuscire con questi esempi a spiegarmi come vorrei).


Ho fatto alcune prove e vorrei capire meglio il problema del clipping con i valori che io ho impostato in Photoshop, cioè:

"Partendo dal nero (ombre), imposta come valori R15 / G15 / B15
"Sul grigio (mezzitoni): R128 / G128 / B128
"Sul bianco (luci): R245 / G245 / B245".


Posto due allegati con un esempio semplice:
quello denominato Esempio è composto da una sfumatura da Nero a Bianco e diviso a metà in verticale; nella parte sinistra si presenta così come l'ho fatto e nella parte destra ho utilizzato lo strumento Curve in Automatico (con la correzione delle impostazioni di Photoshop).
L'altro allegato denominato Istogramma è l'esempio di come si comporta l'istogramma applicando questi valori.

Secondo la mia intepretazione e utilizzando le mie impostazioni tramite lo strumento Curve Automatico,la gamma che va da Nero al Bianco viene compressa a valori inferiori...non capisco il clipping, più che altro si potrebbe verificare uno slittamento cromatico...sbaglio?


Al contrario, se partendo dall'immagine originale, che aveva valori RGB=0 / RGB=255, usando ad esempio lo strumento livelli, avessi portato entrambi i cursori dei livelli di input a valori superiori (ad esempio RGB=15 / RGB=245) avrei si effettuato un clipping sui colori....perchè avrei portato fuori scala il grafico dell'istogramma.

Cosa mi sfugge?


Massimo.Novi
Messaggio: #4
QUOTE(mascian @ Apr 3 2008, 01:28 AM) *
...il consiglio di salvare il file con un livello di regolazione, era rivolto al discorso sui Jpeg che stavamo facendo? Perchè non mi risulta sia possibile salvare un Jpeg con livelli di regolazione (almeno io non ci sono riuscito).
...


Ciao

I livelli di regolazione si applicano a formati che usano i layers appunto. Il JPEG no. Ma di solito il ritocco viene eseguito su copia TIFF/PSD e solo dopo tali TIFF/PSD vengono esportati in Batch (Image Processor magari) per la fornitura al cliente. In questo modo il file può essere ritoccato in TIFF/PSD più volte senza perdite di qualità prima dell'ulteriore compressione JPEG di salvataggio finale.

Saluti
Massimo.Novi
Messaggio: #5
QUOTE(mascian @ Apr 3 2008, 03:58 AM) *
......la gamma che va da Nero al Bianco viene compressa a valori inferiori...non capisco il clipping, più che altro si potrebbe verificare uno slittamento cromatico...sbaglio?
Al contrario, se partendo dall'immagine originale, che aveva valori RGB=0 / RGB=255, usando ad esempio lo strumento livelli, avessi portato entrambi i cursori dei livelli di input a valori superiori (ad esempio RGB=15 / RGB=245) avrei si effettuato un clipping sui colori....perchè avrei portato fuori scala il grafico dell'istogramma.

Cosa mi sfugge?


Ciao

Quello che vedi nella scala di grigi è appunto che i valori 245 e 15 non fanno altro che rimappare i bianchi più bianchi originali (da 255 a 246) al valore 245 e quindi diventano grigiastri. Analogamente i neri da 0 a 14 vengono rimappati a 15 (diventano grigio scuro).

Quello è "clipping" in quanto i valori di bianco e nero nei due intervalli indicati vengono effettivamente eliminati e sostituiti con valori inferiori e superiori. In uscita.

La differenza è infatti che nel caso della modifica dei livelli di soglia si lavora sull'uscita e non sull'ingresso. Ma è sempre clipping. Ossia perdita.

In pratica è come se nella finestra "Livelli" modifichi i valori di uscita. Infatti anche in tale finestra le "Opzioni" sono identiche alle Curve. Non puoi mai portare fuori scala un istogramma. Puoi solo tagliare livelli in modo che il fondo scala sia più ristretto rispetto all'originale.

Spero di essere stato chiaro.

Saluti




Massimo.Novi
Messaggio: #6
Ciao

Dimenticavo:

Sui profili custom: il portrait rischia di far perdere dettagli alle alte luci essendo una curva di compensazione su tutti i livelli. Il D300 Custom è più selettivo. Ma perchè tagliare a 248?

Sulle impostazioni PS: Perchè le impostazioni colore RGB su AdobeRGB? Se scatti in JPEG tanto vale usare sRGB (a meno di non inviare direttamente in Agenzia se lo richiede oppure se la sublimazione della Kodak lo copre) e se scatti in RAW, ACR esporta in ProPhotoRGB (suppongo).

Saluti
mascian
Messaggio: #7
QUOTE(manovi @ Apr 3 2008, 10:05 AM) *
Ciao
I livelli di regolazione si applicano a formati che usano i layers appunto. Il JPEG no. Ma di solito il ritocco viene eseguito su copia TIFF/PSD e solo dopo tali TIFF/PSD vengono esportati in Batch (Image Processor magari) per la fornitura al cliente. In questo modo il file può essere ritoccato in TIFF/PSD più volte senza perdite di qualità prima dell'ulteriore compressione JPEG di salvataggio finale.
Saluti



Si, appunto...è quello che intendevo; visto che il discorso era rivolto al Jpeg, credevo di nessermi perso qualcosa (generalmente quello che dici tu lo faccio per i file la cui elaborazione può richiedere più inetrventi, cioè il Nef). Credo inutile convertire un file compresso come il Jpeg al .Psd od al .Tiff (sbaglio?).



QUOTE(manovi @ Apr 3 2008, 10:18 AM) *
Ciao
Quello che vedi nella scala di grigi è appunto che i valori 245 e 15 non fanno altro che rimappare i bianchi più bianchi originali (da 255 a 246) al valore 245 e quindi diventano grigiastri. Analogamente i neri da 0 a 14 vengono rimappati a 15 (diventano grigio scuro).

Quello è "clipping" in quanto i valori di bianco e nero nei due intervalli indicati vengono effettivamente eliminati e sostituiti con valori inferiori e superiori. In uscita.

La differenza è infatti che nel caso della modifica dei livelli di soglia si lavora sull'uscita e non sull'ingresso. Ma è sempre clipping. Ossia perdita.

In pratica è come se nella finestra "Livelli" modifichi i valori di uscita. Infatti anche in tale finestra le "Opzioni" sono identiche alle Curve. Non puoi mai portare fuori scala un istogramma. Puoi solo tagliare livelli in modo che il fondo scala sia più ristretto rispetto all'originale.

Spero di essere stato chiaro.
Saluti



Tutto chiaro, grazie.
Cmq, ti chiederei un parere inerente all'acquisizione/ottimizzazione del solo jpeg (nel caso di un'elaborazione sbrigativa):
a parte l'utilizzo che consigli dello strumento "Auto Color", capita di avere dei Jpeg morbidi, poco contrastati dove, leggendone l'istogramma, gli estremi dello stesso son ben distanti dai valori max (0 / 255). In questo caso, anche usando livelli o Curve in automatico, rischio comunque il clipping (almeno mi è capitato parecchie volte che l'automatismo del programma clippi uno o due canali, eseguendo quest'operazione).
Hai un'alternativa da consigliare o comuqnue è impossibile evitare, con i soli automatismi, il clipping?



QUOTE(manovi @ Apr 3 2008, 10:27 AM) *
Ciao
Dimenticavo:

Sui profili custom: il portrait rischia di far perdere dettagli alle alte luci essendo una curva di compensazione su tutti i livelli. Il D300 Custom è più selettivo. Ma perchè tagliare a 248?

Sulle impostazioni PS: Perchè le impostazioni colore RGB su AdobeRGB? Se scatti in JPEG tanto vale usare sRGB (a meno di non inviare direttamente in Agenzia se lo richiede oppure se la sublimazione della Kodak lo copre) e se scatti in RAW, ACR esporta in ProPhotoRGB (suppongo).
Saluti



Si, il Portrait, in effetti, ha come conseguenza proprio quello che osservi tu; cmq, essendo rivolto strettamente al ritratto (dove l'evidenziazione dei particolari non è la caratteristica principale di questo profilo), ho pensato che associandolo a diaframmi molto aperti possa comunque essere efficace, grazie alla relativa "piattezza" della luce risultante sul volto del soggetto (ombre aperte).
Sinceramente non l'ho ancora provato molto, ma una cosa che mi ha sorpreso è l'incostanza dei risultati: a volte son perfetti, a volte la mancanza di dettaglio è disarmante (confronti fatti nelle stesse condizioni di luce). Quest'ultima caratteristica credo sia legata agli algoritmi di elaborazione del processore integrato nella D300, perchè almeno utilizzando la lettura Matrix questa caratteristica si nota in più occasioni (per inciso, e proprio per questo motivo, utilizzo sempre la lettura Spot: per cui mi spiego ancora meno l'incostanza rilevata negli scatti).

Il D300 Custom mi ha dato una costanza di risultato niente male; non è un D-Lighting ma gli si avvicina per le caratteristiche della curva; il taglio a 248, ovviamente, ha come intento quello di evitare di bruciare le alte luci in condizioni di scene ad alto contrasto (ho anche postato un esempio molto esplicativo). E qui credo che la tua esperienza possa correggere il mio punto di vista (e spero di riuscire a spiegarti bene il mio intento):

"è corretto pensare di tagliare nativamente una parte dello spettro (a mio avviso meno importante) per far rientrare in gamma tutto il resto ed evitare in questo modo zone che verrebbero comunque prive di dettaglio in stampa?"


Sulle Impostazioni di Photoshop è vero, cmq mantengo generalmente l'Adobe RGB perchè eseguo molti lavori d'impaginazione (CMYK), perchè on camera ho impostato l'Adobe RGB anche per il Jpeg (per cui successivamente, al momento di andare in stampa, converto in sRGB che è lo spazio di lavoro della mia Kodak a sublimazione); il Nef lo acquisisco/elaboro in ProPhoto RGB...e qui un dubbio l'avrei: non ho impostato di default lo spazio di lavoro ProPhoto RGB in Photoshop perchè comunque non è visualizzabile a monitor...anche se per questo motivo nemmeno l'Adobe RGB è visualizzabile.
Ho pensato fosse meglio impostare l'Adobe RGB come via di mezzo a tutti gli utilizzi che faccio di Photoshop; in definitiva e per quel che concerne il nef lo acquisisco ed elaboro in uno spazio colore molto esteso (ProPhoto), lo converto gradatamente dapprima all'Adobe RGB e lo salvo, e solo al momento di andare in stampa converto una copia del file allo spazio colore sRGB....che ne pensi?



P.S.: per caso hai avuto il tempo di provare l'azione che ho allegato?


Grazie, e scusami per la marea di domande...:(
Massimo.Novi
Messaggio: #8
Ciao

QUOTE(mascian @ Apr 3 2008, 02:52 PM) *
...Credo inutile convertire un file compresso come il Jpeg al .Psd od al .Tiff (sbaglio?).


Se devi eseguire elaborazioni intermedie (più di una) ed eventualmente ritoccabili in tempi successivi è utile avere un formato senza compressione intermedio.

QUOTE(mascian @ Apr 3 2008, 02:52 PM) *
..capita di avere dei Jpeg morbidi, poco contrastati dove, leggendone l'istogramma, gli estremi dello stesso son ben distanti dai valori max (0 / 255).
...Hai un'alternativa da consigliare o comuqnue è impossibile evitare, con i soli automatismi, il clipping?


Il fatto che non vi siano livelli puramente bianchi o neri di per se non è indice di problemi.

Se vuoi aumentare il contrasto puro senza allargare gli estremi (e quindi svuotare i livelli intermedi o allungare l'istogramma in modo artificiale) la cosa consigliabile è una curva di contrasto pure ad S. Naturalmente opererà solo sui livelli che trova ma con i JPEG rischi meno danni che spostare i livelli agli estremi.

QUOTE(mascian @ Apr 3 2008, 02:52 PM) *
...
Si, il Portrait, in effetti, ha come conseguenza proprio quello che osservi tu...
... una cosa che mi ha sorpreso è l'incostanza dei risultati: a volte son perfetti, a volte la mancanza di dettaglio è disarmante ...credo sia legata agli algoritmi di elaborazione del processore integrato nella D300, perchè almeno utilizzando la lettura Matrix ... e proprio per questo motivo, utilizzo sempre la lettura Spot: per cui mi spiego ancora meno l'incostanza rilevata negli scatti...


La lettura esposimetrica non è influenzata dalle curve on camera e quindi (a meno che l'algoritmo di esposizione delle Nikon "precalibri" la lettura al punto medio della curva corrente di contrasto, e non ci credo manco se lo vedo) l'unica possibilità è che anche leggendo in spot vi sia una differente distribuzione dei livelli su differenti scatti visivamente simili ma che invece per le curve non lo sono affatto. In Matrix la lettura è influenzata dalla scena e viene scelto un valore di coppia T/D ottimale ma poi è possibile che la curva "custom" risulti inadatta ad esso. Ho il sospetto che la tendenza attuale di quasi tutte le fotocamere sia di sovraesporre leggermente.

Per il fatto di bruciare le scene con forti luci sarebbe forse meglio una leggera curva e non un clipping così deciso. Su 8 bit non farai miracoli ma eviti di tagliare automaticamente tutto da 248 a 255. Considera che i profili di stampa eseguono una serie di conversioni e se usati dovrebbero compensare adeguatamente eventuali tonalità non riproducibili in stampa.

QUOTE(mascian @ Apr 3 2008, 02:52 PM) *
...
Ho pensato fosse meglio impostare l'Adobe RGB come via di mezzo a tutti gli utilizzi che faccio di Photoshop; in definitiva e per quel che concerne il nef lo acquisisco ed elaboro in uno spazio colore molto esteso (ProPhoto), lo converto gradatamente dapprima all'Adobe RGB e lo salvo, e solo al momento di andare in stampa converto una copia del file allo spazio colore sRGB....che ne pensi?
....


Se usi ProPhotoRGB lo fai per mantenere la massima estensione rispetto al sensore. Successive conversioni "graduali" introducono errori maggiori. Usa ProPhotoRGB in PS. Se apri un JPEG in AdobeRGB devi comunque convertirlo in sRGB per la stampa e quindi fai prima a creare sRGB on camera.

AdobeRGB è utile "on camera" tipicamente per chi invia i file direttamente in Agenzia o in stampa Inkjet. Usando il profilo Kodak viene eseguita un'ulteriore conversione sRGB->Profilo.

Meno conversioni si fanno e meglio è.

La regola è: lavora nello spazio colore più ampio. Poi converti negli spazio colore o profili delle singole periferiche quando e se necessario.

Saluti

PS Ho dato un'occhiata all'azione ma onestamente la trovo un poco macchinosa per scopi operativi. Però è ovviamente una mia interpretazione che è legata al mio workflow. Con i JPEG in generale meno cose si fanno e meglio è.



mascian
Messaggio: #9
QUOTE(manovi @ Apr 3 2008, 03:35 PM) *
PS Ho dato un'occhiata all'azione ma onestamente la trovo un poco macchinosa per scopi operativi. Però è ovviamente una mia interpretazione che è legata al mio workflow. Con i JPEG in generale meno cose si fanno e meglio è.


manovi, sei sempre molto preciso ed esauriente nelle tue risposte, ti ringrazio per la pazienza.
Non replico più sul resto perchè sei stato più che convincente. Grazie!


L'azione che ho postato è riferita al solo uso del Nef, non del Jpeg (e ci mancherebbe altro, un tipo di worflow del genere vanificherebbe l'utilizzo del formato compresso, in teoria pronto-stampa).
Si, decisamente è un pò macchinosa ed io sono un pò troppo meticoloso, per cui quella è la conseguenza; però mi da ottimi risultati, sia per il bilanciamento che per l'ottimizzazione della gamma tonale.
Poi è ovvio...son scelte personali, ognuno avrà preferenze diverse, l'importante è il risultato finale.

Ciao! smile.gif

Messaggio modificato da mascian il Apr 3 2008, 04:03 PM
zico53
Messaggio: #10
Scusate la mia dabbenaggine; riguardo al discorso clipping o meno, io sono sempre stato abituato ad aggiustare i livelli delle mie foto tramite i cursori delle ombre e delle luci nella finestra CURVE in tutti i manuali che ho letto c'è scritto che si fa così adesso sto scoprendo che forse non va bene. Potreste spiegarmi gentilmente (come a un bambino di tre anni) qual'è la via giusta? premesso che oltre ad aggiustare i livelli non faccio altro alle mie foto.


p.s. sarebbe una buona idea creare una discussione ad oc ad uso e consumo di noi desiderosi sempre di imparare almeno l'ABC.


Come suggeritomi da Mascian, ripropongo la domanda quì. Aspetto speranzoso.
p.s. è importante la spiegazione "come a un bambino" per fugare una volta per tutte i dubbi.
zico53
Messaggio: #11
Allego una mia prova con i diversi metodi da cui potrete indicarmi la corretta via.

Gli scatti una volta aperti in NX sono stati privati del parametro nitidezza e il contrasto è stato portato su basso.

Immagine Allegata



Immagine Allegata



Immagine Allegata



Immagine Allegata
Nickel
Messaggio: #12
QUOTE(zico53 @ Apr 3 2008, 07:01 PM) *
riguardo al discorso clipping o meno, io sono sempre stato abituato ad aggiustare i livelli delle mie foto tramite i cursori delle ombre e delle luci nella finestra CURVE in tutti i manuali che ho letto c'è scritto che si fa così adesso sto scoprendo che forse non va bene.


Per variare l’assetto tonale di un’immagine si può usare sia la finestra di dialogo curve che quella livelli, che in PS sono anche separate, in altri software come NX sono integrate, la differenza sta nel fatto che con livelli puoi variare i punti di nero, mezzitoni, luci, con curve puoi agire per singoli punti, anche più di 10, e questo rende la regolazione più precisa ma anche potenzialmente più distruttiva per l’integrità dei colori originali, richiede un uso più accorto.

Quello di cui si parla qui è di porre in qualche modo un limite al segnale in uscita, “rimappando†i valori 0 e 255 a valori superiori o inferiori come ad es. 15 e 245, nelle intenzioni dell’autore del post per salvaguardarsi da presunte perdite d’informazione dovute a zone dell’immagine “bruciate†o troppo buie, a rischio però, come è stato spiegato, di procurarsi un clipping da “troncamentoâ€,ci si priva volontariamente di parte dell'informazione presente nell'immagine, mentre in effetti lo si fa, o forse lo si faceva, per assicurarsi che le zone d’ombra e di luce risultassero il più possibile neutre, cioè senza predominanti di colore, impostando lo stesso valore, di 15 e di 245, per ogni singolo colore RGB, e secondariamente mantenere dettaglio nelle zone più critiche, in quanto si evita di raggiungere, in uscita, ma bisogna vedere cosa c'è in entrata, livelli di oscurità o luminosità estremi.

Come lo si fa? In PS facendo doppio clic sul contagocce delle ombre e delle luci, prima l’uno poi l’altro, e immettendo quei valori nelle caselle RGB della finestra colore di destinazione che si apre.

In definitiva puoi continuare a fare come hai sempre fatto, se ti limiti ad agire sui cursori ombre e luci.

Saluti

Messaggio modificato da Nickel il Apr 3 2008, 09:39 PM
mascian
Messaggio: #13
Ciao zico53,
ti dico la mia, al max il buon manovi mi correggerà (credo che Nickel sia stato un pò troppo tecnico per quello che cerchi tu).

Dunque, tu dici di essere abituato ad usare solamente lo strumento livelli per elaborare le tue foto: va bene, perchè no?
Al limite, puoi utilizzare questo "trucchetto" che ti aiuterà a non perdere informazioni sul colore.

Prendiamo ad esempio un istogramma con la classica forma a campana, dove gli estremi dello stesso saranno abbastanza distanti dai bordi del rettangolo; se tu tieni premuto il tasto ALT mentre muovi i cursori delle alte luci o quello delle basse luci, vedrai la tua foto diventare completamente bianca, per iniziare a colorarsi non appena muoverai il cursore scelto. Questi colori che man mano appariranno sempre più evidenti, stanno ad indicare una perdita d'informazione sul colore.
Per cui regolarti sarà molto semplice: potrai muovere lentamente i cursori fino a che vedrai i primi punti di colore apparire...: a quel punto ti basterà tornare appena indietro di poco tanto da non vedere più i puntini colorati.
In questo modo avrai contrastato la tua foto senza perdita d'informazioni.

Questo è un metodo...: ci sono altre centinaia di possibilità, tutto dipende dal tua grado di preparazione e dalla tua voglia di provare.

zico53
Messaggio: #14
Intanto grazie per le risposte; fino a questo punto ci arrivo pur non essendo uno praticissimo, ho letto molto sia il forum sia libri sia anche tutorial video. Io avevo capito ,sicuramente sbagliando, che usando i cursori avrei ritagliato luci ed ombre, cioè avrei sottratto informazioni anzichè modificarle. Forse è il caso invece di focalizzare sui livelli di entrata e di uscita forse sta lì l'equivoco. Sapete quando uno non è sicurissimo di quello che dice (mi riferisco a me stesso) è facile generare una confusione nel cervello.

Nel file di esempio che ho postato, mi sembra che la correzione con la curva sia migliore di quella dei cursori e quindi sicuramente ha ragione Manovi, solo che io vorrei convincermi con una spiegazione chiara che mi tolga tutti i dubbi (o la comodità d'uso dei cursori) alle volte basta veramente poco per far rinascere una foto un po' appannata.

Per adesso sto usando prevalentemente NX che trovo molto buono per lo scopo, è da un pò che non passo più i miei file da photoshop, vista anche l'esiguità delle mie correzioni; forse, a questo punto, mi manca solo il metodo di fusione luminosità che usavo ultimamente con le curve di photoshop.

A questo punto la mia ultima domanda è:
facendo la correzione con la curva o facendola con i cursori, faccio la stessa operazione?
Grazie anticipatamente.

Ciao Pino, anzi ziopino! biggrin.gif
Massimo.Novi
Messaggio: #15
QUOTE(mascian @ Apr 3 2008, 05:00 PM) *
...L'azione che ho postato è riferita al solo uso del Nef...


Ciao

Un consiglio: se usi i file RAW fai TUTTO IL POSSIBILE nel convertitore RAW. Modificare curve e livelli su un TIFF post-RAW è più critico in quanto la distribuzione dei livelli e la regolazione del WB è molto meno precisa (in quanto è stata già eseguita l'interpolazione post-conversione RAW).

Saluti
Massimo.Novi
Messaggio: #16
QUOTE(zico53 @ Apr 4 2008, 07:26 AM) *
....facendo la correzione con la curva o facendola con i cursori, faccio la stessa operazione? ...


Ciao

I livelli e le curve agiscono sugli stessi contenuti.

La differenza è che la curva consente un maggiore controllo punto per punto e zona per zona mentre i cursori dei livelli sono pochi e di solito regolano solo gli estremi ed il punto medio. E fondamentalmente li tagliano e basta. Con la curva riesci facilmente a regolare l'andamento nelle zone senza per forza tagliare livelli.

Una regolazione corretta mediante curva andrebbe eseguita sulle zone specifiche dell'immagine e modificando la curva solo per quelle gamme tonali. Ossia è abbastanza pericoloso modificare la curva direttamente senza sapere a quali punti esatti si riferisce sull'immagine.

Saluti
Massimo.Novi
Messaggio: #17
Ciao

Dimenticavo:

Tenete sempre bene a mente che qualsiasi modifica su curve e livelli ridistribuisce i livelli originali mediante interpolazione. Agendo nel convertitore RAW (NX o ACR) tale ridistribuzione viene fatta alla fonte e quindi è precedente (di solito) all'applicazione dello spazio colore (su NX non sono sicuro di questo per come agisce sugli spazio colore in apertura, mentre su ACR è così essendo dinamici). Facendo tali operazioni su Photoshop su un TIFF si agisce su un file già interpolato e chiuso e la ridistribuzione livelli è semplificata ed eseguita direttamente sui valori numerici RGB. A video può apparire simile ma internamente al file è diverso.

Saluti
zico53
Messaggio: #18
O.k. grazie tante, siete stati illuminanti biggrin.gif
 
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