Il problema e' cosi' profondo che non so' nemmeno in che categoria inserire questo scatto: ritratto? street? forse meglio una discussione da sushi bar.
Trattandosi di un ritratto fatto per strada ad un'ignara turista inglese, come andrebbe classificato... ed ecco il problema: cosa e' ritratto, cosa e' street?
Fior di artisti osservano che ormai la street e' fatta in maggior parte da scatti di gente che cammina a c@zzo senza che la foto comunichi dove stia andando, ad evidenziare la mancanza di un messaggio.
Messaggio che, nella mia limitatezza, faccio pero' fatica a trovare anche nella maggior parte degli scatti dei padri fondatori della street stessa, in cui sono ritratti elementi della piu' assoluta quotidianita', e in cui trovo si' ecclatante la magistrale capacita' di creare un genere nuovo rispetto ai canoni del loro momento storico, ma un messaggio,
tra un chihuaha, i piedi del padrone, ed un alano francamente proprio non lo trovo.
Quindi, mi dico ingenuamente, la street non deve per forza avere un messaggio, forse; dovrebbe essere la quotidianita', che si' passa davanti all'occhio comune con indifferenza,
ma che viene colta e congelata e riproposta ad altri sguardi, quando invece passa davanti ad un obiettivo.
Perche' allora ho fatto questo scatto? In fondo sembra un ritratto posato, non spontaneo; il viso di questa giovane e bella turista rivolto verso il sole pallido e velato in una mattina d'inverno
sul lago, in posa, ma spontanea, mi ha scatenato dentro come il tamburellare del ritmo del vecchio motivetto (chi e' nato dopo l'85 non capira', a meno che abbia visto il film-cartoon di Roger Rabbit)
"ammazza la vecchia ...", ta, ta, tatta..., e come poteva l'indice sul pulsante di scatto non finire in "col CLICK " (nda flit)!
Trattandosi di un ritratto fatto per strada ad un'ignara turista inglese, come andrebbe classificato... ed ecco il problema: cosa e' ritratto, cosa e' street?
Fior di artisti osservano che ormai la street e' fatta in maggior parte da scatti di gente che cammina a c@zzo senza che la foto comunichi dove stia andando, ad evidenziare la mancanza di un messaggio.
Messaggio che, nella mia limitatezza, faccio pero' fatica a trovare anche nella maggior parte degli scatti dei padri fondatori della street stessa, in cui sono ritratti elementi della piu' assoluta quotidianita', e in cui trovo si' ecclatante la magistrale capacita' di creare un genere nuovo rispetto ai canoni del loro momento storico, ma un messaggio,
tra un chihuaha, i piedi del padrone, ed un alano francamente proprio non lo trovo.
Quindi, mi dico ingenuamente, la street non deve per forza avere un messaggio, forse; dovrebbe essere la quotidianita', che si' passa davanti all'occhio comune con indifferenza,
ma che viene colta e congelata e riproposta ad altri sguardi, quando invece passa davanti ad un obiettivo.
Perche' allora ho fatto questo scatto? In fondo sembra un ritratto posato, non spontaneo; il viso di questa giovane e bella turista rivolto verso il sole pallido e velato in una mattina d'inverno
sul lago, in posa, ma spontanea, mi ha scatenato dentro come il tamburellare del ritmo del vecchio motivetto (chi e' nato dopo l'85 non capira', a meno che abbia visto il film-cartoon di Roger Rabbit)
"ammazza la vecchia ...", ta, ta, tatta..., e come poteva l'indice sul pulsante di scatto non finire in "col CLICK " (nda flit)!