Soventemente ci troviamo innanzi alla parola ABERRAZIONE CROMATICA, il più delle volte la “ sorvoliamo” attribuendo a questo termine una semplice insufficienza fisico\strutturale delle nostre ottiche.
Volevo approfondire con Voi questo tema.
Innanzi tutto vi sono due tipologie di ABERRAZIONI CROMATICHE di cui:
- Le aberrazioni ottiche o geometriche ( trovano maggiore sviluppo nell’ utilizzo dei grandi telescopi)
Le aberrazioni geometriche sono tipiche degli strumenti che presentano elementi di riflessione (specchi).
Si conoscono 5 aberrazioni geometriche: coma, aberrazione sferica, astigmatismo, curvatura di campo ed in ultimo la distrorsione.
-Coma
Questo difetto si manifesta con la deformazione dell’immagine stellare che assume la forma di una coda sfumata, simile a quelle delle comete….
Il coma è tipico degli schemi newton a corta focale
Correzioni: Questa aberrazione viene corretta con un apposito correttore di coma.
-Aberrazione sferica
Questa aberrazione si manifesta con una deformazione dell’immagine stellare che assume la forma di un ottagono. Viene corretta con un apposito correttore, i telescopi newton utilizzano degli specchi a sezione parabolica che risolvono il problema.
-Astigmatismo ( Fenomeno specifico soprattutto nell’ utilizzo di telescopi)
Questa aberrazione si manifesta come un ovalizzazione dell’immagine stellare. Quando si testa un telescopio è indispensabile usare gli occhiali per chi è astigmatico e, se ruotando l’oculare l’ immagine ovale si muove allora il problema è dell’oculare; si consiglia pertanto di utilizzare di buona qualità per i test.
Correzioni: Questo difetto si corregge con lenti cilindriche, come nel caso delle lenti per degli occhiali da vista.
-Curvatura di campo
Questa aberrazione si manifesta con una perdita di dettagli in alcune porzione di immagine. La correzione è difficilmente risolvibile se non sostituendo alcuni gruppi ottici.
-Distorsione
Questo difetto dell’immagine è elusivo poiché l’immagine risulta nitida ma geometricamente non è uguale a quella reale. L’immagine quindi si presenta come un cuscino o come un barile.
Le aberrazioni cromatiche ( quelle che maggiormente interessano Noi )
Solitamente le aberrazioni cromatiche si manifestano negli strumenti che hanno nel loro schema ottico elementi di rifrazione (lenti ) e si sviluppano poiché l’elemento di rifrazione tende a disperdere la luce bianca nelle sue componenti. L’effetto tradotto fisicamente è la presenza di due aloni, uno rosso e uno viola, ai bordi superiori e inferiori del soggetto.
Correzioni: Questo tipo di aberrazioni vengono corrette con un apposito riduttore di cromatismo o combinando 2 o più lenti, si ottengono così ottiche acromatiche e apocromatiche, queste ultime sono considerate le migliori ottiche nel campo degli strumenti a lenti.
L’ Aberrazione cromatica dunque è un fenomeno fisico, per intenderci meglio quel fenomeno per cui le differenti componenti della luce non vengono allineate allo stesso modo quando rifratte dalla lente che presenta una DISPERSIONE, ovvero varia il proprio indice di rifrazione con la lunghezza d’ onda della luce
Aberrazione cromatica trasversa (o meglio laterale), quando le componenti cromatiche della luce vengono traslate in una ben determinata direzione, diversa per ogni lunghezza d'onda.
Questo tipo di aberrazione si manifesta soprattutto sui raggi che incidono sul piano focale con un angolo diverso dal retto, ed è più evidente in zone dell'immagine esterne rispetto al centro.
Aberrazione cromatica longitudinale: quando le diverse componenti cromatiche sono a fuoco su piani diversi e paralleli. Dalla stessa fonte, uno schema di questo tipo di aberrazione:
Questo tipo di aberrazione è più marcato al centro e si manifesta principalmente sui raggi che incidono sul piano focale ortogonalmente
Questi fenomeni assolutamente non andranno invece confusi, anche se in un certo senso sono strettamente legati, con il purple fringing ed il blooming: questi infatti sono fenomeni dovuti all'interazione delle aberrazioni cromatiche delle lenti (presenti sempre anche se in maniera più o meno rilevante, a seconda delle correzioni presenti in uno schema ottico) con i sensori e i limiti di questi ultimi nel registrare la quantità di luce proposta.
Questi due tipi di aberrazione anche se sommariamente descritti hanno effetti ben diversi sulle immagini, sia in digitale che in analogico: la prima provoca la formazione di frange colorate (da qui il nome di purple fringing, anche se queste frange possono assumere altri colori) nelle zone di transizione ad alto contrasto, la seconda provoca una perdita globale di nitidezza. Questo tipo di fenomeni sono particolarmente presenti su obiettivi dalle focali corte, tipicamente grandangolari), ma possono essere presenti (e in questo caso in forma devastante, in quanto le frange sono più larghe, seppur meno marcate) anche sui teleobiettivi.
Come si sviluppa e si manifesta nelle immagini digitali.
Uno degli effetti più evidenti è la formazione di striscie colorate ( inesistenti nella realtà) in coincidenza di possibili zone di transizione tonale ad elevato contrasto, amplificandosi ancor di più in presenza di zone ad aree molto chiare.
Il ( Blooming) invece si manifesterà nelle identiche condizioni ma, con una evidente saturazione di toni chiari dislocati in modo adiacente a zone più scure in una fattispecie di Alone
Un esempio interessante di trattamento alle aberrazioni cromatiche è stato riportato nell’ Experience :
http://www.nital.it/experience/fisheye9.php
Dallo stesso facilmente si potrà capire come le abetrazioni siano presenti, ma soprattutto come si possano facilemente elidere con il trattamento digitale alle immagini e con programmi dedicati come Nikon Capture.
Continuiamo ora il Nostro percorso.
Le aberrazioni cromatiche si manifesteranno con delle striscie colorate ( frange ), solitamente vestite da colori:
ciano-verde [x] o viola Magenta [y], dislocate in posizione opposta, ossia: da un lato [x] mentre dall’ altro si verifica con il colore [y].
Da sottolineare invece che il Blooming, pur presentandosi in condizioni analoghe ( zone ad alto contrasto), normalmente si presenta con un solo colore, es: blu con una forma ed un andamento molto irregolare.
Cosa si può fare?
Contrastare l’ aberrazione cromatica non è cosa semplice, le lenti andranno riviste all’atto della progettazione o…come in molti casi rimanere consapevoli che…con un dato gruppo e schema ottico ed una ampiezza di campo elevata o addirittura estrema il problema potrà persistere anche con schemi ottici sofisticati.
Come precedentemente citato, molti software si stanno evolvendo proprio per risolvere queste incombenze che, un tempo avrebbero fatto scartare in modo assolutistico l’ immagine, invece ora, attraverso il sapiente utilizzo di appropriate Plugin si potrà elidere l’ incomebenza, rendendo subito gradevole l’ immagine all’occhio dell’attento osservatore.
Un mio ulteriore consiglio è quello di operare sempre ed esclusivamente in RAW-NEf al fine di gestire il file in post produzione sfruttando al massimo le potenzialità del file grezzo atrraverso programmi ad esso dedicati:
Nikon Capture 4.4 Win o NC 4.4.1 Mac OSX
Adobe Phortoshop CS2 con Plugin Camera RAW
PanoTools di Helmut Dersch
In Nikon Capture (versione 4.3) la correzione dell'aberrazione cromatica è automatica, e si ottiene semplicemente spuntando la voce “attiva il controllo aberrazione colore”.
Naturalmente il programma dovrà analizzare singolarmente ogni immagine decurtando dove necessario le possibili aberrazioni cromatiche, noterete quindi un possibile rallentamento alle ordinari funzioni di esercizio, garantendo però uno straordinario risultato anche sui più piccoli difetti.
Un cordiale saluto.
Volevo approfondire con Voi questo tema.
Innanzi tutto vi sono due tipologie di ABERRAZIONI CROMATICHE di cui:
- Le aberrazioni ottiche o geometriche ( trovano maggiore sviluppo nell’ utilizzo dei grandi telescopi)
Le aberrazioni geometriche sono tipiche degli strumenti che presentano elementi di riflessione (specchi).
Si conoscono 5 aberrazioni geometriche: coma, aberrazione sferica, astigmatismo, curvatura di campo ed in ultimo la distrorsione.
-Coma
Questo difetto si manifesta con la deformazione dell’immagine stellare che assume la forma di una coda sfumata, simile a quelle delle comete….
Il coma è tipico degli schemi newton a corta focale
Correzioni: Questa aberrazione viene corretta con un apposito correttore di coma.
-Aberrazione sferica
Questa aberrazione si manifesta con una deformazione dell’immagine stellare che assume la forma di un ottagono. Viene corretta con un apposito correttore, i telescopi newton utilizzano degli specchi a sezione parabolica che risolvono il problema.
-Astigmatismo ( Fenomeno specifico soprattutto nell’ utilizzo di telescopi)
Questa aberrazione si manifesta come un ovalizzazione dell’immagine stellare. Quando si testa un telescopio è indispensabile usare gli occhiali per chi è astigmatico e, se ruotando l’oculare l’ immagine ovale si muove allora il problema è dell’oculare; si consiglia pertanto di utilizzare di buona qualità per i test.
Correzioni: Questo difetto si corregge con lenti cilindriche, come nel caso delle lenti per degli occhiali da vista.
-Curvatura di campo
Questa aberrazione si manifesta con una perdita di dettagli in alcune porzione di immagine. La correzione è difficilmente risolvibile se non sostituendo alcuni gruppi ottici.
-Distorsione
Questo difetto dell’immagine è elusivo poiché l’immagine risulta nitida ma geometricamente non è uguale a quella reale. L’immagine quindi si presenta come un cuscino o come un barile.
Le aberrazioni cromatiche ( quelle che maggiormente interessano Noi )
Solitamente le aberrazioni cromatiche si manifestano negli strumenti che hanno nel loro schema ottico elementi di rifrazione (lenti ) e si sviluppano poiché l’elemento di rifrazione tende a disperdere la luce bianca nelle sue componenti. L’effetto tradotto fisicamente è la presenza di due aloni, uno rosso e uno viola, ai bordi superiori e inferiori del soggetto.
Correzioni: Questo tipo di aberrazioni vengono corrette con un apposito riduttore di cromatismo o combinando 2 o più lenti, si ottengono così ottiche acromatiche e apocromatiche, queste ultime sono considerate le migliori ottiche nel campo degli strumenti a lenti.
L’ Aberrazione cromatica dunque è un fenomeno fisico, per intenderci meglio quel fenomeno per cui le differenti componenti della luce non vengono allineate allo stesso modo quando rifratte dalla lente che presenta una DISPERSIONE, ovvero varia il proprio indice di rifrazione con la lunghezza d’ onda della luce
Aberrazione cromatica trasversa (o meglio laterale), quando le componenti cromatiche della luce vengono traslate in una ben determinata direzione, diversa per ogni lunghezza d'onda.
Questo tipo di aberrazione si manifesta soprattutto sui raggi che incidono sul piano focale con un angolo diverso dal retto, ed è più evidente in zone dell'immagine esterne rispetto al centro.
Aberrazione cromatica longitudinale: quando le diverse componenti cromatiche sono a fuoco su piani diversi e paralleli. Dalla stessa fonte, uno schema di questo tipo di aberrazione:
Questo tipo di aberrazione è più marcato al centro e si manifesta principalmente sui raggi che incidono sul piano focale ortogonalmente
Questi fenomeni assolutamente non andranno invece confusi, anche se in un certo senso sono strettamente legati, con il purple fringing ed il blooming: questi infatti sono fenomeni dovuti all'interazione delle aberrazioni cromatiche delle lenti (presenti sempre anche se in maniera più o meno rilevante, a seconda delle correzioni presenti in uno schema ottico) con i sensori e i limiti di questi ultimi nel registrare la quantità di luce proposta.
Questi due tipi di aberrazione anche se sommariamente descritti hanno effetti ben diversi sulle immagini, sia in digitale che in analogico: la prima provoca la formazione di frange colorate (da qui il nome di purple fringing, anche se queste frange possono assumere altri colori) nelle zone di transizione ad alto contrasto, la seconda provoca una perdita globale di nitidezza. Questo tipo di fenomeni sono particolarmente presenti su obiettivi dalle focali corte, tipicamente grandangolari), ma possono essere presenti (e in questo caso in forma devastante, in quanto le frange sono più larghe, seppur meno marcate) anche sui teleobiettivi.
Come si sviluppa e si manifesta nelle immagini digitali.
Uno degli effetti più evidenti è la formazione di striscie colorate ( inesistenti nella realtà) in coincidenza di possibili zone di transizione tonale ad elevato contrasto, amplificandosi ancor di più in presenza di zone ad aree molto chiare.
Il ( Blooming) invece si manifesterà nelle identiche condizioni ma, con una evidente saturazione di toni chiari dislocati in modo adiacente a zone più scure in una fattispecie di Alone
Un esempio interessante di trattamento alle aberrazioni cromatiche è stato riportato nell’ Experience :
http://www.nital.it/experience/fisheye9.php
Dallo stesso facilmente si potrà capire come le abetrazioni siano presenti, ma soprattutto come si possano facilemente elidere con il trattamento digitale alle immagini e con programmi dedicati come Nikon Capture.
Continuiamo ora il Nostro percorso.
Le aberrazioni cromatiche si manifesteranno con delle striscie colorate ( frange ), solitamente vestite da colori:
ciano-verde [x] o viola Magenta [y], dislocate in posizione opposta, ossia: da un lato [x] mentre dall’ altro si verifica con il colore [y].
Da sottolineare invece che il Blooming, pur presentandosi in condizioni analoghe ( zone ad alto contrasto), normalmente si presenta con un solo colore, es: blu con una forma ed un andamento molto irregolare.
Cosa si può fare?
Contrastare l’ aberrazione cromatica non è cosa semplice, le lenti andranno riviste all’atto della progettazione o…come in molti casi rimanere consapevoli che…con un dato gruppo e schema ottico ed una ampiezza di campo elevata o addirittura estrema il problema potrà persistere anche con schemi ottici sofisticati.
Come precedentemente citato, molti software si stanno evolvendo proprio per risolvere queste incombenze che, un tempo avrebbero fatto scartare in modo assolutistico l’ immagine, invece ora, attraverso il sapiente utilizzo di appropriate Plugin si potrà elidere l’ incomebenza, rendendo subito gradevole l’ immagine all’occhio dell’attento osservatore.
Un mio ulteriore consiglio è quello di operare sempre ed esclusivamente in RAW-NEf al fine di gestire il file in post produzione sfruttando al massimo le potenzialità del file grezzo atrraverso programmi ad esso dedicati:
Nikon Capture 4.4 Win o NC 4.4.1 Mac OSX
Adobe Phortoshop CS2 con Plugin Camera RAW
PanoTools di Helmut Dersch
In Nikon Capture (versione 4.3) la correzione dell'aberrazione cromatica è automatica, e si ottiene semplicemente spuntando la voce “attiva il controllo aberrazione colore”.
Naturalmente il programma dovrà analizzare singolarmente ogni immagine decurtando dove necessario le possibili aberrazioni cromatiche, noterete quindi un possibile rallentamento alle ordinari funzioni di esercizio, garantendo però uno straordinario risultato anche sui più piccoli difetti.
Un cordiale saluto.
Grande, ...come sempre.
Ovviamente in evidenza.
Ovviamente in evidenza.
Marco,
dettagliatissima lezione
Davide
dettagliatissima lezione
Davide
Ottima lezione, grazie come sempre.
Preciso come sempre, dottore!
Sconfiggere la aberazzioni non è mai cosa facile, ma si può cercare di evitarle in ripresa conoscendo le caratteristiche dei propri vetri, Capture ci da una forte mano in post produzione, e truchhetti tipo la correzione colore selettiva spiegata dal buon Marco nell'experience linkato è un altro ottimo metodo.
Marco, se non ci fossi... bisognerebbe generarti per demosaicizzazione del NEF (Negri Enhanced Feature)!
Sconfiggere la aberazzioni non è mai cosa facile, ma si può cercare di evitarle in ripresa conoscendo le caratteristiche dei propri vetri, Capture ci da una forte mano in post produzione, e truchhetti tipo la correzione colore selettiva spiegata dal buon Marco nell'experience linkato è un altro ottimo metodo.
Marco, se non ci fossi... bisognerebbe generarti per demosaicizzazione del NEF (Negri Enhanced Feature)!
Marco, un intervento di grande pregio...
Lorenzo
Una spiegazione utilissima, opportuna e sviluppata in maniera efficacissima.
Grazie. Piero Ferrari.
Grazie. Piero Ferrari.
grazie per le ottime spiegazioni
E' con spiegazioni come queste che si arrichisce il forum di preziose informazioni.
Complimenti Marco e
Massimo
Complimenti Marco e
Massimo
Non posso fare altro che accodarmi ai ringraziamenti.
Ottima lezione!!
Ottima lezione!!
grazie e... alla prossima lezione
QUOTE(matteoganora @ Jan 16 2006, 04:31 PM)
.... NEF (Negri Enhanced Feature)!
...
ciao.
sapevo che dietro NEF ci fosse qualche grande
gennaro
gennaro
Che dire, forse per me è anche troppo. Spero, in ogni caso, di aver capito la metà di quello che serve.
Spero in ulteriori interventi di questo tipo, nel frattempo mi rammarico della mia ignoranza e cercherò di superare i limiti dati delle mie capacità di comprensione di tali riferimenti ....... ma quanto bisogna studiare per ...... fotografare?
Cheers
Gian Michele.
QUOTE(Marco Negri @ Jan 14 2006, 10:51 AM)
Soventemente ci troviamo innanzi alla parola ABERRAZIONE CROMATICA, il più delle volte la “ sorvoliamo” attribuendo a questo termine una semplice insufficienza fisico\strutturale delle nostre ottiche.
Volevo approfondire con Voi questo tema.
(cut)
Un cordiale saluto.
Volevo approfondire con Voi questo tema.
(cut)
Un cordiale saluto.
Riguardo alla sua risposta alla domanda "Cosa si può fare?" credo che si debba anche ipotizzare una nuova generazione di sensori. Ai problemi della aberrazione, indotta dall'obiettivo, mi viene da aggiungere che le macchine attuali non riescono ad ottemperare le regole base del campionamento, che vogliono che il più piccolo punto luminoso risolvibile dall'obiettivo cada su due pixel, soprattutto nei rapporti focali più in uso: da F/4 a F11. I quali sono, inoltre, i rapporti ove gli obiettivi generalmente donano il meglio di se stessi in prestazioni ottiche. Facendo due calcoli e portando come esempio la D70 (ma potremmo parlare anche di macchine delle altre Case), con i suoi pixel di 7.8 micrometri di lato, vediamo che con un 24 mm il limite teorico di risoluzione dell'obiettivo, a F/8, è di circa 42 secondi d'arco. Il pixel della macchina, con 24 mm di focale, risolve 67 sec arc. Ciò significa che su due pixel adiacenti cadono 3 minimi dettagli risolvibili , ove dovrebbe caderne 1 solo. Se ne deduce, anche, che il più fine dettaglio risolvibile con buon contrasto è di 130 sec arc circa. Se saliamo a F/22 ottemperiamo alla regola, perché il limite risolvibile sale a 114 sec arc, quindi necessitano due pixel quasi esatti per campionare il segnale del minimo dettaglio risolvibile dall'obiettivo. Però a F/22 le prestazioni ottiche dell'obiettivo tendono a decadere, la diffrazione peggiora, il tempo di esposizione si allunga di conseguenza. Con una focale di 100 mm, o altre a piacere, il discorso cambia di poco, perché è il rapporto focale che crea i numeri.
Se dimezziamo il lato del pixel, a 4 micrometri, miglioriamo di un rapporto focale, nel senso che il limite di Nyquist-.Shannon lo raggiungiamo per F=16.
Questo sottocampionare nell'usare le attuali macchine porta ad un peggioramento delle aberrazioni cromatiche nella elaborazione software della matrice GBGR di Bayer, che, secondo i calcoli soprariportati, deve risolvere tre fini dettagli, invece di uno, con conseguenti imprecisioni cromatiche e perdite di contrasto e dettaglio.
Queste mie brevi note, con le quali spero di trovarla d'accordo, portano, secondo me, alla conclusione che forse non è ancora il momento di svendere tutta l'attrezzatura analogica da parte di chi abbia assoluto bisogno di risoluzione spaziale e cromatica in situazioni critiche di ripresa.
Un cordiale saluto anche a lei
Enzo Franchini
QUOTE(vincenzo.franchini@fastwebnet.it @ Feb 25 2006, 06:03 PM)
Mi autoquoto allegando quattro piccoli file a dimostrazione di quanto detto sopra.
Macchina D70, obiettivo AF-S Nikkor 18-70, impostato su focale 70.
Cavalletto robusto ed autoscatto.
File NEF, ISO 100, nessun miglioramento software. Sono ritagli di circa 120x70 pixel. Lo scopo è mostrare come a 5.6 non si risolvano i sottili cavi luce, che si riescono a risolvere a F22, dove, però, diminuisce palesemente il contrasto.
Enzo Franchini
QUOTE(vincenzo.franchini@fastwebnet.it @ Feb 25 2006, 06:03 PM)
Questo sottocampionare nell'usare le attuali macchine porta ad un peggioramento delle aberrazioni cromatiche nella elaborazione software della matrice GBGR di Bayer, che, secondo i calcoli soprariportati, deve risolvere tre fini dettagli, invece di uno, con conseguenti imprecisioni cromatiche e perdite di contrasto e dettaglio.
Queste mie brevi note, con le quali spero di trovarla d'accordo, portano, secondo me, alla conclusione che forse non è ancora il momento di svendere tutta l'attrezzatura analogica da parte di chi abbia assoluto bisogno di risoluzione spaziale e cromatica in situazioni critiche di ripresa.
Un cordiale saluto anche a lei
Enzo Franchini
Queste mie brevi note, con le quali spero di trovarla d'accordo, portano, secondo me, alla conclusione che forse non è ancora il momento di svendere tutta l'attrezzatura analogica da parte di chi abbia assoluto bisogno di risoluzione spaziale e cromatica in situazioni critiche di ripresa.
Un cordiale saluto anche a lei
Enzo Franchini
Giustissimo, la cosa buffa è che nel campo audio o delle serie temporali in genere, nessuno si sognerebbe mai campionare senza un adeguato filtro anti aliasing, mentre un filtro spaziale anti aliasing sulle macchine digitali viene visto come un impiccio che impedisce di sfruttare al massimo le qualità della macchina. Ma bisogna essere proprio fortunati per avere dei dettagli fini che coincidono con la spaziatura dei pixel del sensore ! Certo, invece di 10 Mpixels dovremmo parlare di 2,5 Mpixels al massimo, e commercialmente non sta bene, ma la realtà purtroppo è questa, e per quanto siano sofisticati gli algoritmi che ricostruiscono l'immagine, alla fine i problemi saltano fuori. Tutte le volte che zoomo le immagini della mia D200 oltre il 100%, rimango stupito da cosa vedo!
Anche io non butto via il mio corredo analogico, anzi sto quasi pensando di prendere un F6 da affiancare alle mie vecchie FM2, FE2 e F3.
leggendo il dotto intervento immagino che quello in allegato si tratti di blooming...
mai avuto problemi di questo tipo, trattandosi di tre scatti con evidente errore di focheggiatura, e' da considerarsi fisiologico oppure rivela un problema sul 28-70? non e' proprio un'ottica scarsuccia :-)
mai avuto problemi di questo tipo, trattandosi di tre scatti con evidente errore di focheggiatura, e' da considerarsi fisiologico oppure rivela un problema sul 28-70? non e' proprio un'ottica scarsuccia :-)
aggiungo quella che potrebbe essere solo una coincidenza... i raw erano compressi.
Saluti
Saluti
Soventemente ci troviamo innanzi alla parola ABERRAZIONE CROMATICA, il più delle volte la “ sorvoliamo” attribuendo a questo termine una semplice insufficienza fisico\strutturale delle nostre ottiche.
Volevo approfondire con Voi questo tema.
Innanzi tutto vi sono due tipologie di ABERRAZIONI CROMATICHE di cui:
- Le aberrazioni ottiche o geometriche ( trovano maggiore sviluppo nell’ utilizzo dei grandi telescopi)
Le aberrazioni geometriche sono tipiche degli strumenti che presentano elementi di riflessione (specchi).
Si conoscono 5 aberrazioni geometriche: coma, aberrazione sferica, astigmatismo, curvatura di campo ed in ultimo la distrorsione.
-Coma
Questo difetto si manifesta con la deformazione dell’immagine stellare che assume la forma di una coda sfumata, simile a quelle delle comete….
Il coma è tipico degli schemi newton a corta focale
Correzioni: Questa aberrazione viene corretta con un apposito correttore di coma.
-Aberrazione sferica
Questa aberrazione si manifesta con una deformazione dell’immagine stellare che assume la forma di un ottagono. Viene corretta con un apposito correttore, i telescopi newton utilizzano degli specchi a sezione parabolica che risolvono il problema.
-Astigmatismo ( Fenomeno specifico soprattutto nell’ utilizzo di telescopi)
Questa aberrazione si manifesta come un ovalizzazione dell’immagine stellare. Quando si testa un telescopio è indispensabile usare gli occhiali per chi è astigmatico e, se ruotando l’oculare l’ immagine ovale si muove allora il problema è dell’oculare; si consiglia pertanto di utilizzare di buona qualità per i test.
Correzioni: Questo difetto si corregge con lenti cilindriche, come nel caso delle lenti per degli occhiali da vista.
-Curvatura di campo
Questa aberrazione si manifesta con una perdita di dettagli in alcune porzione di immagine. La correzione è difficilmente risolvibile se non sostituendo alcuni gruppi ottici.
-Distorsione
Questo difetto dell’immagine è elusivo poiché l’immagine risulta nitida ma geometricamente non è uguale a quella reale. L’immagine quindi si presenta come un cuscino o come un barile.
Le aberrazioni cromatiche ( quelle che maggiormente interessano Noi )
Solitamente le aberrazioni cromatiche si manifestano negli strumenti che hanno nel loro schema ottico elementi di rifrazione (lenti ) e si sviluppano poiché l’elemento di rifrazione tende a disperdere la luce bianca nelle sue componenti. L’effetto tradotto fisicamente è la presenza di due aloni, uno rosso e uno viola, ai bordi superiori e inferiori del soggetto.
Correzioni: Questo tipo di aberrazioni vengono corrette con un apposito riduttore di cromatismo o combinando 2 o più lenti, si ottengono così ottiche acromatiche e apocromatiche, queste ultime sono considerate le migliori ottiche nel campo degli strumenti a lenti.
L’ Aberrazione cromatica dunque è un fenomeno fisico, per intenderci meglio quel fenomeno per cui le differenti componenti della luce non vengono allineate allo stesso modo quando rifratte dalla lente che presenta una DISPERSIONE, ovvero varia il proprio indice di rifrazione con la lunghezza d’ onda della luce
Aberrazione cromatica trasversa (o meglio laterale), quando le componenti cromatiche della luce vengono traslate in una ben determinata direzione, diversa per ogni lunghezza d'onda.
Questo tipo di aberrazione si manifesta soprattutto sui raggi che incidono sul piano focale con un angolo diverso dal retto, ed è più evidente in zone dell'immagine esterne rispetto al centro.
Aberrazione cromatica longitudinale: quando le diverse componenti cromatiche sono a fuoco su piani diversi e paralleli. Dalla stessa fonte, uno schema di questo tipo di aberrazione:
Questo tipo di aberrazione è più marcato al centro e si manifesta principalmente sui raggi che incidono sul piano focale ortogonalmente
Questi fenomeni assolutamente non andranno invece confusi, anche se in un certo senso sono strettamente legati, con il purple fringing ed il blooming: questi infatti sono fenomeni dovuti all'interazione delle aberrazioni cromatiche delle lenti (presenti sempre anche se in maniera più o meno rilevante, a seconda delle correzioni presenti in uno schema ottico) con i sensori e i limiti di questi ultimi nel registrare la quantità di luce proposta.
Questi due tipi di aberrazione anche se sommariamente descritti hanno effetti ben diversi sulle immagini, sia in digitale che in analogico: la prima provoca la formazione di frange colorate (da qui il nome di purple fringing, anche se queste frange possono assumere altri colori) nelle zone di transizione ad alto contrasto, la seconda provoca una perdita globale di nitidezza. Questo tipo di fenomeni sono particolarmente presenti su obiettivi dalle focali corte, tipicamente grandangolari), ma possono essere presenti (e in questo caso in forma devastante, in quanto le frange sono più larghe, seppur meno marcate) anche sui teleobiettivi.
Come si sviluppa e si manifesta nelle immagini digitali.
Uno degli effetti più evidenti è la formazione di striscie colorate ( inesistenti nella realtà) in coincidenza di possibili zone di transizione tonale ad elevato contrasto, amplificandosi ancor di più in presenza di zone ad aree molto chiare.
Il ( Blooming) invece si manifesterà nelle identiche condizioni ma, con una evidente saturazione di toni chiari dislocati in modo adiacente a zone più scure in una fattispecie di Alone
Un esempio interessante di trattamento alle aberrazioni cromatiche è stato riportato nell’ Experience :
http://www.nital.it/experience/fisheye9.php
Dallo stesso facilmente si potrà capire come le abetrazioni siano presenti, ma soprattutto come si possano facilemente elidere con il trattamento digitale alle immagini e con programmi dedicati come Nikon Capture.
Continuiamo ora il Nostro percorso.
Le aberrazioni cromatiche si manifesteranno con delle striscie colorate ( frange ), solitamente vestite da colori:
ciano-verde [x] o viola Magenta [y], dislocate in posizione opposta, ossia: da un lato [x] mentre dall’ altro si verifica con il colore [y].
Da sottolineare invece che il Blooming, pur presentandosi in condizioni analoghe ( zone ad alto contrasto), normalmente si presenta con un solo colore, es: blu con una forma ed un andamento molto irregolare.
Cosa si può fare?
Contrastare l’ aberrazione cromatica non è cosa semplice, le lenti andranno riviste all’atto della progettazione o…come in molti casi rimanere consapevoli che…con un dato gruppo e schema ottico ed una ampiezza di campo elevata o addirittura estrema il problema potrà persistere anche con schemi ottici sofisticati.
Come precedentemente citato, molti software si stanno evolvendo proprio per risolvere queste incombenze che, un tempo avrebbero fatto scartare in modo assolutistico l’ immagine, invece ora, attraverso il sapiente utilizzo di appropriate Plugin si potrà elidere l’ incomebenza, rendendo subito gradevole l’ immagine all’occhio dell’attento osservatore.
Un mio ulteriore consiglio è quello di operare sempre ed esclusivamente in RAW-NEf al fine di gestire il file in post produzione sfruttando al massimo le potenzialità del file grezzo atrraverso programmi ad esso dedicati:
Nikon Capture 4.4 Win o NC 4.4.1 Mac OSX
Adobe Phortoshop CS2 con Plugin Camera RAW
PanoTools di Helmut Dersch
In Nikon Capture (versione 4.3) la correzione dell'aberrazione cromatica è automatica, e si ottiene semplicemente spuntando la voce “attiva il controllo aberrazione colore”.
Naturalmente il programma dovrà analizzare singolarmente ogni immagine decurtando dove necessario le possibili aberrazioni cromatiche, noterete quindi un possibile rallentamento alle ordinari funzioni di esercizio, garantendo però uno straordinario risultato anche sui più piccoli difetti.
Un cordiale saluto.
Ciao dove posso recuperare la versione 4.3 di Nikon Capture? cia a tutti e grazie.
Ciao dove posso recuperare la versione 4.3 di Nikon Capture? cia a tutti e grazie.
Il tutorial è un po' vecchiotto... ora c'è Capture NX 1.1 che è successivo al Capture 4.3.
Lo puoi trovare (in versione gratuita di prova per 30 giorni) qui:
http://nikoneurope-it.custhelp.com/cgi-bin...?p_sid=dh-gVtvi